Storia della Sicilia sotto Guglielmo il Buono

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Successori Le Monnier, 1867 - 401 pagine
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 237 - ... paradiso terrestre. Costui era liberalissimo, non era cavalieri né d'altra condizione uomo che fosse in sua corte o che passasse per quella contrada, che da lui non fosse provveduto, ed era lo dono proporzionato a sua...
Pagina 248 - E lo primo, che cominciò a dire siccome poeta volgare, si mosse però che volle fare intendere le sue parole a donna, alla quale era malagevole ad intendere i versi latini. E questo è contro a coloro che rimano sopra altra materia che amorosa; conciossiacosaché cotal modo di parlare fosse dal principio trovato per dire d
Pagina 373 - Noverint ergo omnes nostre potestati subjecti: quoniam in voto nobis semper fuit et erit ecclesias Dei, pro quibus Dominus...
Pagina 255 - Lucio Drusi, uomo faceto e dotto, il quale scrisse in rima un libro della Virtù, e un altro della Vita amorosa, i quali portando egli in Sicilia al re, per fortuna gli perse in mare : di che dolendosi poco dopo se ne morì ». Infelicissimo Druso!
Pagina 119 - Nam cum rex vester [ie William II, king of Sicily] bene litteras noverit, rex noster longe litteratior est. Ego enim in litterali scientia facultates utriusque cognovi. Scitis, quod dominus rex Siciliae per annum discipulus meus fuit, et qui a vobis versificatoriae atquc litteratoriae artis primitias habuerat, per industriam et sollicitudinem meam beneficium scientiae plenioris obtinuit. Quam cito autem egressus sum regnum, ipse libris abiectis ad otium se contulit palatinum.
Pagina 374 - Nostros, comites, barones, archiepiscopos, universos episcopos [et] abbates, quod, quicumque de regalibus Nostris magnum vel parvum quid tenet, nullo modo, nullo ingenio possit ad Nostra regalia pertinens alienare, donare vel vendere aut in totum vel [in] partem minuere, unde [iura] Nostra regalia minuantur aut subtrahantur sive etiam aliquod damnum patiantur.
Pagina 237 - STEFANO, La cultura alla corte di Federico II imperatore, Palermo, 1938, p. 240, che «è probabile che alla corte di Guglielmo II, dove, come dice lacopo della Lana, ' si trovava d'ogni perfezione gente ' e dove ' erano li buoni dicitori in rima, e quivi erano li excellentissimi cantatori...
Pagina 373 - ... consuetudinibus, legibus non cassatis pro varietate populorum nostro regno subjectorum , sicut usque nunc apud eos optinuit, nisi forte nostris bis sanctionibus adversari quid in eis manifestissime videatur.
Pagina 118 - Che preghi ognun di voi quel Dio che adora : chi ha fede nel suo Dio sentirà la pace nel suo cuore.

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