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MANUALE

CELLA

LETTERATURA ITALIANA.

OPERE AD USO DELLE SCUOLE.

Volumi già pubblicati.

PROSE E POESIE SCELTE IN OGNI SECOLO DELLA LETTERATURA ITALIANA.

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Volume I. PROSE, per cura di I. Del Lungo
Volume II. POESIE, per cura di Pietro Dazzi

L. 2.

1.

1.

SINIBALDI, ISTRADAMENTO A SCRIVERE LETTERE FAMIGLIARI, dato agli allievi delle Scuole elementari dei due sessi. Libri quattro distinti: ad uso dei maestri. Degli scolari. Delle maestre. Delle scolare.

- Quattro volumi

--

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delle scolare

70

GIORDANI, LETTERE SCELTE, proposte alla gioventù con un discorso di Filippo Ugolini. Un vol..

GIOBERTI, PENSIERI E GIUDIZI SULLA LETTERATURA ITALIANA

1.

E STRA

NIERA, raccolti da tutte le sue Opere ed ordinati da Filippo Ugolini, con un indice degli scrittori ricordati nel volume. Un vol... 3.

MANDOSIO, VOCABOLARIO ITALIANO-LATINO E LATINO-ITALIANO, accomodato ad uso delle Scuole d'Italia col vocabolario domestico inserito ai suoi luoghi ed in fine i nomi di persone, provincie, città, ec. Decimasettima ediz. Un vol. in 8o picc., legato in mezza tela. 1. 90

SOMERVILLE, GEOGRAFIA FISICA, Terza edizione italiana, interamente rivista e aumentata, conforme alla quinta edizione inglese. volumi

Due

8.

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LOAN STACK

MANUALE

DELLA

A 5 1885 V.3

LETTERATURA ITALIANA.

SECOLO DECIMOSETTIMO.

NOTIZIE STORICHE.

Al finire del secolo precedente, Milano, Napoli, la Sicilia, la Sardegna con alcune terre della Toscana soggiacevano direttamente alla dominazione spagnuola; e vi esercitavano un potere durissimo (con nome di vicerè a Napoli e nella Sicilia, di Governatori in Milano ed altrove) magistrati ignoranti e rapaci. Le altre provincie d'Italia che non avevano perduta l'indipendenza, e quelle che avevano conservata la libertà, in parte attendevano a ristorarsi dai mali sofferti; in parte traevano una misera vita sotto principi propri e nativi bensì ma deboli, nè sempre migliori dei forestieri, e solleciti sopra tutto di non eccitare la gelosia o l'avidità della Spagna. E non v'è dubbio, che in Madrid s'agognava al dominio di tutta l'Italia: nè gli Stati o principi italiani parevano ostacolo di qualche rilievo, ma unicamente la Francia, la quale anch'essa (come nel secolo precedente) voleva stendersi al di qua delle Alpi.

In Francia regnava allora Luigi XIII succeduto nel 1610 ad Enrico IV: ma nel vero il cardinale Richelieu, con nome di ministro, padroneggiava ogni cosa: e dopo aver sollevato il poter reale deprimendo i vassalli e i Parlamenti, dopo aver prostrata la fazione degli Ugonotti, attendeva ad umiliare la Spagna, o piuttosto a infrenar la potenza e l'ambizione della casa di Absburgo che regnava in Madrid e in Vienna. Questo si fece evi

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