Maria da Brescia, ovvero L'amore e la patria: episodio della rivoluzione lombarda negli anni 1848-1849, Volume 1

Copertina anteriore
F.G. Crivellari, 1849 - 639 pagine
 

Altre edizioni - Visualizza tutto

Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 139 - I destini d'Italia si maturano: sorti più felici arridono agli intrepidi difensori di conculcati diritti. Per amore di stirpe, per intelligenza di tempi, per comunanza di voti. Noi ci associamo primi a quell'unanime ammirazione che vi tributa l'Italia. Popoli della Lombardia e della Venezia! Le nostre armi che già si concentravano sulla vostra frontiera quando voi anticipaste la liberazione della gloriosa Milano, vengono ora a porgervi nelle ulteriori prove quell'aiuto che il fratello aspetta dal...
Pagina 140 - Nostre armi che già si concentravano sulla vostra frontiera quando voi anticipaste la liberazione della gloriosa Milano, vengono ora a porgervi nelle ulteriori prove quell'aiuto che il fratello aspetta dal fratello, dall'amico l'amico.
Pagina 147 - Italiani! la nostra vittoria è certa! le mie armi abbreviando la lotta, ricondurranno tra voi quella sicurezza che vi permetterà di attendere con animo sereno e tranquillo a riordinare il vostro interno reggimento: il voto della nazione potrà esprimersi veracemente e liberamente : in quest'ora solenne yi muovano soprattutto la carità della patria e l...
Pagina 146 - Italiani! In breve la nostra Patria sarà sgombra dallo straniero ! E benedetta le mille volte la Divina Provvidenza la quale volle serbarmi a così bel giorno, la quale volle che la mia spada potesse adoperarsi a procacciare il trionfo della più santa di tutte le cause. Italiani! la nostra vittoria è certa! le mie armi abbreviando la lotta...
Pagina 257 - Lombardi ! Voi avete consumato un atto di profonda prudenza civile; voi avete gettate le fondamenta di quell'edificio che tanti secoli si travagliarono indarno ad erigere e che l'età nostra vedrà sorgere sovra solide basi, a gloria e sicurezza perenne di tutta la Nazione. Quel senno, quel patriottismo che vi furono guida e sostegno ad avviare sì grand'opera, non vi verranno meno a darle intiero compimento. Or' mentre il Governo provvisorio, com'è prescritto...
Pagina 147 - Provvidenza ha voluto nei suoi alti decreti chiamarci ; Noi dobbiamo liberare questa nostra comune patria, questa sacra terra italiana dalla presenza dello straniero che da più secoli la conculca e l'opprime ; ogni età avvenire invidierà alla nostra i nobilissimi allori che Iddio ci promette; tra pochi giorni, anzi tra poche ore, Noi ci troveremo a fronte del nemico : per vincere basterà che ripensiate le glorie vostre di otto secoli, e gl'immortali fatti del popolo milanese; basterà vi ricordiate...
Pagina 147 - Pavia : ma or non >• tempo di pensare al riposo; di questo godremo dopo la vittoria. Soldati! Grande e sublime è la missione a cui la Divina Provvidenza ha voluto ne' suoi alti decreti chiamarci ; noi dobbiamo liberare questa nostra comune Patria, questa Sacra Terra Italiana dalla presenza dello Straniero che da più secoli la conculca el...
Pagina 390 - Ed ora in te non stanno senza guerra Li vivi tuoi, e l'un l'altro si rode Di quei che un muro ed una fossa serra.
Pagina 48 - Vede ferver tripudi e carole, ma nessuno l'invita a danzar; ode intorno cortesi parole, ma ver' lei neppur una volar. Un fanciullo che madre la dice io s'apre il passo, le corre al ginocchio, e co' baci la lagrima elice che a lei gonfia tremava nell'occhio. Come rosa è fiorente il fanciullo, ma nessuno a mirarlo rista; u per quel pargolo un vezzo, un trastullo, per la madre un saluto non v'ha.
Pagina 85 - Garche l'armi al valor provvedemmo. La vittoria allegrò i nostri petti; E il guerriero asciugando la fronte Già cantava i salvati suoi tetti. Già le spose recavan dal fonte Un ristoro ai lor cari, e frattanto La vendetta cantavan dell'onte.

Informazioni bibliografiche