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CAPO VI.

Bibliografia dei dialetti emiliani.

BOLOGNESE.

Gl' Intricati. Favola pastorale di Alvise Pasqualigo. — Venezia, per Francesco Ziletti, 1881, in-8.o In questo componimento poètico l'autore introdusse un Graziano che parla il dialetto bolognese, ed un Calabaza che parla lo spagnuolo.

Opera nuova, nella quale si contiene il Maridazzo della bella Brunettina, sorella di Zan Tabari, ec. ec. Quest' òpera, come accennammo nella bibliografia bergamasca, comprende fra gli altri linguaggi anche il bolognese, Fu stampata in Venezia, per Bastiano e Giovanni dalle Donne, senza data, e ristampata in Brescia, nel 1882.

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Graziano. Favola boschereccia in versi sciolti. Padova, per Giovanni Cantoni, 1588, in-8.o Venezia, per Gio. Alberti, 1899, in-8.° Ivi, per Giorgio Rizzardo, 1609, in-12.°. Ivi, per Lucio Spineda, 1621, in-12.° Banchetto di Malcibati. Comedia in terza rima dell'Academico Frusto (Giulio Cesare Croci), recitata dagli Affamati nella città Calamitosa, alli 18 del mese dell'estrema Miseria, l'anno dell'aspra e insopportabile Necessità. Bologna, per Fausto Bonardi, 1891. La stessa, in Ferrara, per Vittorio Baldini, 1601 e 1609, in-8.o. Venezia, per Sebastiano Combi, 1608, in-8.o

Il terzo libro delle Canzonette a tre voci di Adriano Banchieri Bolognese, intitolato Studio dilettevole nuovamente con vaghi argomenti e spassevoli intermedj fiorito dall'Amfiparnato. Comedia rusticale dell'eccellentissimo Horatio Vecchi. Milano, per l'erede di Simon Tini, e Gio. Francesco Besozzi, 1600. Ivi gli attori pàrlano e càntano in varie lingue e dialetti, vale a dire, in italiano, spagnuolo, bolognese, veneziano, bergamasco, ed in un gergo bizzarro italo-ebraico.

Fileno disperato. Dramma di Guidiccione Lucchesini di Lucca, recitato l'anno 1600 in casa Bentivoglio di Bologna.

La Primavera in contesa coll'Autunno. Dramma di Melchiorre Zoppio Bolognese, recitato nella villa di Budrio l'anno 1608.

Il Capriccio. Favola boschereccia di Giacomo Guidozzo da Castel Franco, nuovamente data in luce da Lodovico Riccato da Castel Franco. Venezia,

per Giacomo Vincenti, 1610, in-8,° Fu ristampala pure in Venezia da Alessandro Vincenti, nel 1621. Fra gli interloculori di questo componimento poètico trovasi un Graziano che parla bolognese.

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Il furto amoroso. Comedia in prosa cogli Intermezzi, di Camillo ScaliBregeri dalla Fratta. Venezia, per Giacomo Vincenti, 1613, in-12.o· scia, pel Fontana, 1622, in-12.o

Comedia recitata nelle nozze di Messer Trivello Fornanti e Madonna-Lesina. Ferrara, per il Baldini, 1618, in-8.°

Il Politico svergognato. Dramma di Melchiorre Zoppio detto il Caliginoso, récitato nella villa di Budrio, l'anno 1617,

Questione di vari linguaggi, di Giulio Cesare Croci. Bologna, 1618. Quest'opuscolo è in versi, quasi in forma di diàlogo, ove un Bolognese rècita alcune strofe nel proprio dialetto.

te.

1 Falsi Dei. Favola pastorale piacevolissima di Ercole Cimilotti Estuanin-12.° Pavia, per Giambatista Rossi, 1619, La stessa, Venezia,

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per Alessandro De Vecchi, 1630. Fra gli interlocutori Graziano parla il dialetto bolognese.

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La Catlèina da Budri. Comedia in prosa di Adriano Banchieri. Bologna, per Bartolomeo Cocchi, 1619, in-8.° La stessa fu ristampata per gli eredi del Cocchi, nel 1628.

L'Urslèina da Crevalcor, ovvero l'Amor costante. Comedia in prosa di Adriano Banchieri. Bologna, per il Cocchi, 1620, in-8.0

Lamento de' Villani fatto da loro l'anno che andò il bando che si portassero tutti gli schioppi alla munizione (di G. C. Croci).

Bartolomeo Cocchi, 1620.

Bologna, per

La Mingheina da Barbian. Comedia in prosa di Adriano Banchieri. Bologna, per il Cocchi, 1621, in-8.o

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La Tébia d' Barba Pol da la Livradga fatta dal Gavall, di Giulio Cesare Croci.

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Bologna, 1621.

El Nozz dla Miclina del Vergà con Sandrell da Montbudell, di Giulio Cesare Croci. Bologna, per Bartolomeo Cocchi, 1621.

Lassato, ovvero Donativo che fa maestro Martino a Catarinòn, di G. Cesare Croci. Bologna, pel Cocchi, 1621.

La gran Vittoria di Pedrolino contro il dottor Graziano Scattolone, per amor della bella Franceschina, di Giulio Cesare Croci. Bologna, pel Cocchi, 1621. Alla fine della Barzelletta sopra la morte di Giacomo dal Gallo tròvasi un Diálogo in lingua rústica sopra la morte dello stesso.

Il Scacciasonno, l'estate all' ombra, e l'inverno presso il foco. Opera onesta, morale, civile e dilettevole di Camillo Scaligeri dalla Fratta. Curiosità copiosa di novelle, rime, motti, proverbj, sentenze, proposte e risposte, con vari Ragionamenti comici. Bologna, per Antonio Maria in-12." Magnani, 1623, in-8.o Venezia, per Angiolo Salvadore, 1657, Questo libro contiene una Comedia, nella quale si parlano varii dialetti, e fra questi il bolognese.

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CO.

1 Pazzi amanti. Comedia pastorale di Lodovico Riccato da Castel FranTrevigi, per Angelo Righettini, 1628. Fra i quindici interlocutori di questa Comedia un Magnifico parla il dialetto veneziano, un Giovanni Tiburzio il napolitano, e Graziano il bolognese.

Il Villano arricchito insopportabile. Dramma di Diosebo Agresti Bolognese, recitato nella villa Marchetti, l'anno 1628.

Discorso sulla precedenza ed eccedenza della lingua bolognese alla toscana nella prosa e nel verso, di Adriano Banchieri sopranominato Camillo Scaligeri dalla Fratta. Bologna, per Girolamo Mascheroni, 1626, in-8.o Questo discorso alquanto ampliato venne ristampato nel 1630 da Clemente Ferroni.

La Rossa dal Vergà, quale va cercando patrone, di G. Cesare Croci. Bologna, pel Cocchi, 1626.

La Scavzzari dla Can'va d' Barba Plin da Luvolè, di G. Cesare Croci. Bologna, 1626.

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I Trastulli della villa distinti in sette giornate, di Camillo Scaligeri dalla Fratta, Bologna, per Girolamo Mascheroni, 1627, in-8.° Lo stesso, in Venezia, pel Giuliani, lo stesso anno. Racchiude alcune Novelle in varii dialetti, tra i quali emerge il bolognese.

Invidia, Fasto ed Ignoranza cagion d'ogni male. Dramma di Diofebo Agresti Bolognese, recitato nella villa di Budrio, l' anno 1627.

La Fleppa combattù, di G. Cesare Croci. - Bologna, pel Pisarri, 1628.

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Lamento di Barba Pol, per aver perso la Tognina sua massara, di Giulio Cesare Croci. Bologna, 1628.

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La Gerusalemme liberata del Tasso tradotta in lingua bolognese da Gio. Francesco Negri pittore. - Bologna, 1628. Questa versione fu slampata solo fin alla stanza 34 del Canto XIII, mentre gli altri Canti si conservano ancora manoscritti. Alla fine del volume si legge questa nota strana: Fu vietato all'autore da' principali signori di Bologna il finire quest' opera, tanto per l'odio che la città portava al cardinale, Spada, al quale è dedicata, quanto per non palesare il troppo ridicoloso effetto della loro natia favella.

La Fida fanciulla. Comedia esemplare di Camillo Scaligeri dalla Fratta, con musicali Intermezzi apparenti e inapparenti.

Tebaldo, 1629, in-12.o

Bologna, per Nicolò

Frottola di Zanin da Bologna. Senza indicazione alcuna.

Lettera nell'idioma natio di Bologna scritta al signor Giambatista Viola

a Roma, sopra il ratto di Elena del pittore Guido Reni; di Adriano Banchieri. Bologna, per Clemente Ferroni, 1633, in-4.°

Graziano Volubile. Comedia di Alodnarim Fabrizio (Fabrizio Mirandola). — Bologna, per Clemente Ferroni, 1634, in-12.o Il solo Graziano vi parla il dialetto bolognese.

Tre indict di tutte le opere di Giulio Cesare Croci. Bologna, 1640, per gli Eredi del Cocchi.

Pazzie degli innamorati. Dramma recitato l'anno 1658 nella villa di Persicetto; e l'anno 1649 nella villa Malvasia di Panzano.

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Il Battibecco delle lavandare, di G. Cesare Croci. Bologna, 1659. Incomincia con un Sonetto in lingua italiana, del quale la coda è in dialetto bolognese.

La Niclosa da Mnirbi, di Fulvio Gherardi, delto Acqua tepidą. — Bologna, per il Peri, 1640.

Amorosa Costanza. Tragicomedia boschereccia del conte Andrea Barbázza. Bologna, per Giacomo Monti, 1646, in-4.o

Lo scudo di Rinaldo, ovvero lo Specchio del disinganno.,

1646, in-12.o

La Bernarda. Comedia rusticale di G. Cesare Croci.

Venezia,

- Bologna, pel Fer

roni, 1647. Ivi, 1634. È questa una versione dall'originale italiano del conte Ridolfo Campeggi.

Amanti schiavi. Comedia ridicola, o piuttosto capriccioso ghiribizzo di Francesco Miedelchini Academico Ritirato. Orvieto, per Rinaldo Ruli, 1681, in-12.°

Dialogogia, ovvero delle cagioni e della naturalezza del parlare, e spezialmente del più antico, del più vero di Bologna; di Ovidio Montalbani.Bologna, per il Zenaro, 1632.

Cronoprostasi Felsinea, ovvero, le saturnali vindicie del parlar bolognese e lombardo; di Ovidio Montalbani. - Bologna, per il Zenaro, 1633. I Disperati contenti. Comedia piacevole di Orazio Vecchi. Bologna, per Carl'Antonio Peri, 1654, in-12.o

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La Tancia di Michelangelo Buonarroti voltata in dialetto bolognese dal Timido Academico Dubioso (A. Banchieri), che la intitolò la Togna. Bologna, per Giacomo Monti, 1654, in-8.o

. Il Vocabolista Bolognese, nel quale si dimostra il parlare più antico di Bologna lodevolissimo; di Antonio Bumaldi (Ovidio Montalbáni). Bologna, per Giacomo Monti, 1660, in-12.° Questo libro comprende le due opere mentovate, cioè la Dialogogia e la Cronoprostasi dello stesso autore.

Il Villano ladro fortunato. Comedia in versi, in lingua rusticale, di Giambatista Querzoli. Bologna, per Carl'Antonio Peri, 1661. Fu ristampata dal Zeiccoli e dagli eredi del Pisarri.

La Pluonia da Castiun di Peppl. Comedia rusticale di Fulvio Gherardi, detto l'Aquatepida. Bologna, 1663, in-12.0

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Fola da veira e sudèzz burlèvol. Dscurs mural, tant curius quant esemplar, ch' tratten del vivr al mònd, perchè an' s' vaga al profònd; di Antonio Maria Accursi.

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Bologna, 1664.

La Pirlonea. Comedia scritta ne' dialetti bolognese, bergamasco, napoletano e veneziano da Lazzaro Agostino Cotta. Milano, 1666. — Ivi, 1708. La Regina Statista (Elisabella) d'Inghilterra. Comedia in prosa di Nicolò Biancoletti. Bologna, per Giovanni Recaldini, 1668, in-12.0

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II Villano nobile. Comedia rustica-civile di Cesare Ventimonte. Bolo

gua, per Giuseppe Longhi, 1669, in-12.o Cinque interlocutori vi parlano il dialetto bolognese.

La Bella Brutta. Comedia di Orsola Biancolelli, tradotta dallo spagnuolo. Bologna, per Giovanni Recaldini (1669), senz'anno, in-12.o

La Grillaja, curiosità erudite di Scipione Glareano. — Bologna, 1673, in-12.o Vero Amore non vuol politica. Favola tragicomica dell' abate Michele Brugnères. Roma, per Francesco Tizzoni, 1676. logna, pel Longhi, nel 1701, in-12.0

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Ristampata in Bo

II Graziano infuriato, ovvero, il Fuggi l' ozio, di Giuseppe Maria Cesari da Budrio. Bologna, 1679. In questa composizione boschereccia, divisa in tre allí, tulli i personaggi pȧrlano la lingua italiana, e il solo dottor Graziano fa uso del bolognese dialetto.

Trespolo tutore. Dramma burlesco di Giambatista Ricciardi. Bologna, per il Longhi, senza l'anno (1680). Ivi, per Giuseppe Longhi, 1683, in-12.o Trespolo podestà di Greve. Comedia in prosa. Bologna, per Giuseppe Longhi, senza l' anno (1680), in-12.o

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Il Ricino e Messer Graziano. Comedia in prosa di Andrea Volpino. Senza veruna indicazione, in-8.°

La schernita Cortigiana. Comedia di Gio. Maria Alessandrini. per il Longhi, 1680 in-12.°

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Bologna,

Amore e Sdegno del dottor Graziano. Comedia in prosa di Giuseppe Maria Cesari da Budrio. Bologna, per Giuseppe Longhi, s. a. (1681), in-12.o Quinta scienza astrulogica naturalissima cavà con art squisitissima in paies vers la bunissima ec. In Bulogna, 1681. Ivi contengonsi lunghe ed insipide cantafere ad ogni fase lunare, precedute da lunghissimo diàlogo. Diporti d'Amore in villa. Scherzo drammatico rusticale, rappresentato nel teatro publico di Bologna l' anno 1681. Poesia di Antonio Maria Monti Bolognese; musica di Gio. Antonio Sibelli. Bologna, per gli Eredi del Pisarri, 1681, in-12.0

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Tutore Balordo. Dramma recitato nel teatro publico di Bologna, l'anno 1632. Chin' ha cervell hapa gamb, o sia la Liberaziòn d' Vienna; poemetto di Lotto Lotti. Parma, per gli eredi del Vigna, 1688. Questo pocmello fu ristampato più volte in Bologna.

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Amour tourna in s'al so, o vèir sì, El nozz dla Checca e d' Bdètt. Scherzo drammatico rusticale di Antonio Maria Monti. Bologna, 1686,

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in 12.° Questo dramma fu messo in mùsica dal cèlebre Bolognese Giuseppe Aldrovandini, e ristampato più volle in Bologna, 1697 e 1759.

Dal tradimento le nozze. Opera scènica dell'abate Michele Brugnères Romano. Bologna, stamperia Longhi, senz'anno (1687), in-12.o Invidia in corte, ovvero le pazzie del Dottor. Comedia in prosa. nezia, per Giacomo Dedini, 1688. Ivi, per Domenico Lovisa, senz' anno, in-12.o

Ve

Bulogna jubilant. Puema strampalà fatt pr el i allegrèzz dla liberazión d' Vienna, prèisa d' Buda e alter Piazz in {' l' Ungari, Morea e Dalmazia,

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