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CAPO I.

S. 1. Divisione e posizione dei dialetti pedemontani.

I dialetti pedemontani sono oltremodo importanti, collegàndosi strettamente nelle estreme loro modificazioni occidentali cogli occitànici, mentre a mezzogiorno si fondono nei lìguri, ad oriente coi lombardi e cogli emiliani.

Questo ragguardevole ramo della famiglia gallo-italica è conterminato, a settentrione, dalle Alpi graje e dai monti che divìdono i tronchi superiori della Val Sesia e della Valle d'Aosta dalle sottoposte valli del Cervo, dell' Orco e della Stura; ad oriente, dal corso del Sesia, che sino alla sua foce nel Po lo divide dai dialetti lombardi, e quindi da una linea trasversale che da Valenza sul Po raggiunge, serpeggiando, l'Apennino presso Bobbio, per la quale è separato dalla regione dei dialetti emiliani; a mezzogiorno, dalle Alpi marittime e dall'Apennino ligure; ad occidente, dalle stesse Alpi marittime e dalle graje, lungo le quali va fondèndosi nei dialetti occitànici.

In tanta estensione di territorio, avuto riguardo alle più salienti e caratteristiche dissonanze nella pronunzia, nella forma e nelle radici, esso dividesi in tre gruppi distinti, che dalla regione rispettivamente occupata possiamo designare coi nomi di piemontese, canavese e monferrino. Ciascuno poi consta di un maggiore o minor número di svariate favelle.

Posizione. Il gruppo Piemontese è il più diffuso; esso occupa tutta la regione occidentale conterminata, a settentrione, dalle Alpi graje e dal corso del fiume Orco; ad oriente, dal corso dello stesso fiume sino alla sua foce nel Po, indi da una linea serpeggiante attraverso i colli del Monferrato, la quale congiunge

la foce dell' Orco con Asti; e per último dal tronco superiore del fiume Tanaro che dalla sorgente sull'Apennino ligure discende sino ad Asti; avvertendo, che il corso dell' Orco sèpara il gruppo piemontese dal canavese, e la successiva linea serpeggiante col tronco superiore del Tànaro lo dividono dal monferrino; a mezzogiorno, è conterminato dalla catena delle Alpi marittime che separano la Provenza dal Piemonte, intersecata fra le due sorgenti del Tanaro e della Stura meridionale; ad occidente, dalle Alpi marittime e graje che dividono il Piemonte dalla Francia e dalla Savoja.

Il gruppo Canavese, che, come abbiamo avvertito, ad occidente confina col piemontese lungo il corso dell'Orco, si estende a settentrione sino ai monti che dividono il Piemonte dal ducato d'Aosta; ad oriente raggiunge la destra sponda del Sesia sino alla sua foce nel Po, lungo la quale si fonde nei dialetti lombardi; e a mezzogiorno è conterminato dal tronco del fiume Po racchiuso tra le due foci del Sesia e dell' Orco.

Questo medèsimo tronco segna appunto il confine settentrionale della regione occupata dal gruppo monferrino, il quale, seguendo le linee da noi superiormente tracciate, ad oriente è conterminato dai dialetti emiliani, a mezzogiorno dai liguri, e ad occidente dai piemontesi.

E quivi pure gioverà ripetere la generale osservazione da noi premessa nelle due Parti precedenti, tornare cioè affatto impossibile il designare con precisione il luogo ove un dialetto finisce e l'altro incomincia, ciò che avviene per leggeri e quasi impercettibili gradazioni; e doversi quindi risguardare le linee superiormente designate come diametri di altretante zone più o meno larghe, lungo le quali i dialetti di due gruppi, o di due famiglie distinte, vanno assimilàndosi e fondèndosi insieme. Di qui appunto deriva l'indeterminato número di varietà nei dialetti d'un medésimo gruppo, del quale gli estremi di due opposti confini differìscono tra di loro assai più, che non ciascuno d'essi coll'estremo della famiglia o del gruppo limitrofo.

Incominciando ora dal gruppo Piemontese, esso è rappresen tato dal dialetto Torinese che ne è principal tipo, e che in ogni direzione si distende lungo la circostante pianura, lungo i colli

e le molteplici valli che dalla cerchia delle Alpi, quasi raggi concèntrici, convèrgono verso la capitale; se non che, di mano in mano che c'inoltriamo su per l'erto dei monti, il dialetto piemontese, trasformandosi, assume alquante forme dei dialetti occitànici, ciò che porge nuovo interesse al linguista che nell' incorrotta favella dell' alpigiano scopre ancor vive le vestigia della lingua dei Trovatori. E perciò in questo gruppo è d'uopo sceverare i dialetti del piano e della parte inferiore dei monti da quelli delle più alte pendici. Tra i primi, i principali sono: il Torinese, l'Astigiano, il Fossanese, il Valdese ed il Lanzese.

su

Il Torinese è parlato con leggere varianti, oltre alla capitale, in tutti i circostanti paesi, inoltràndosi a mezzogiorno per le valli sino a Cherasco, Savigliano, Saluzzo e Pinerolo; e ad occidente sino a Susa.

L'Astigiano è proprio della città d'Asti e del rispettivo territorio, nel quale a poche miglia di distanza verso occidente si va assimilando al Torinese, e verso oriente si fonde nel gruppo Monferrino.

Il Fossanese è parlato nella parte superiore della valle della Stura racchiusa fra Savigliano e Dalmazzo al disopra di Cuneo. Il Valdese è proprio di tutta la valle di Luserna presso al versante settentrionale del monte Viso.

Il Lanzese è parlato nella valle della Stura settentrionale, all'imo della quale va assimilàndosi al Torinese.

Tra i secondi, che distingueremo col nome di alpigiani, o meglio coll'aggiunto di occitànici, sono da notarsi i dialetti seguenti: quel di Limone, parlato alle falde del colle di Tenda; di Faldieri, parlato nella valle di Gesso; di Vinadio, proprio degli abitanti del più sublime tronco della valle Stura meridionale; di Castelmagno, presso alle sorgenti del Grana; di Elva e di Acceglio, presso alle sorgenti del Macra; di San Peire, parlato nel tronco superiore di valle Varàita; di Oncino, posto presso alle sorgenti del Po; di Finestrelle, parlato in tutto il tronco superiore di val Clusone; di Giaglione e d'Oulx, verso le sorgenti della Dora Riparia; di Viù e di Usseglio, presso quelle della Stura settentrionale.

Il gruppo Canavese, che abbiam veduto racchiuso fra l'Orco,

il Sesia, l'Alpi ed il Po, consta pure d'un número ragguardèvole di svariate favelle. Esso è rappresentato dal dialetto di Ivrea, che con leggere modificazioni è parlato in tutta la regione racchiusa tra la Dora Båltea ed il corso dell' Orco. Ivi è solo distinto per proprietà speciali il dialetto della Val Soana, parlato nei villaggi d'Ingria, Ronco, Valprato e Campiglia. Nella regione poi racchiusa fra la Dora ed il Sesia prevale il dialetto di Biella, che si distende con poche varianti in tutta la sottoposta pianura; e verso i monti sono da sceverarsi il dialetto di Andorno, che quasi anello congiunge il gruppo canavese col lombardoverbanese, e quello di Settimo Villone posto presso al confine del ducato d'Aosta.

Il gruppo Monferrino, posto fra il Tanaro e l'Apennino lìgure, è rappresentato dal dialetto Alessandrino, parlato non solo in tutta la pianura d'Alessandria e tra i vicini colli, ma altresì lungo tutta la valle della Bormida sino a Bistagno al di sopra d'Acqui. Più oltre prevale il dialetto d'Alba, che si parla con lievi modificazioni nella regione superiore fra il Tanaro è la Bòrmida; e per último, il dialetto di Mondovi, che per gli elementi eterogènei onde consta, congiunge il gruppo Piemontese al Monferrino, ed entrambi alla famiglia dei Liguri. Meglio poi d'ogni altro segnano il passaggio dal Monferrino alla famiglia Ligure i distinti dialetti del Cairo, sulla vetta dell'Apennino presso le sorgenti della Bòrmida, di Garessio e di Ormea, presso quella del Tanaro, ove la Liguria è divisa dal Piemonte.

§. 2. Proprietà distintive dei tre gruppi Piemontese,
Canavese e Monferrino.

La prima e la più ovvia osservazione sommaria generale per la quale i tre gruppi piemontese, canavese e monferrino appȧjono distinti fra loro, si è la complessiva forma di ciascuno, che rivela nel primo le impronte caratteristiche dei dialetti della Francia meridionale, nel secondo quelle dei dialetti lombardi, nel terzo quelle dei liguri, per modo che l'aspetto loro si assimila rispettivamente a ciascuna di quelle disparate famiglie.

Questa generale distinzione per altro non è se non il risulta

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