Vita di Lorenzo de' Medici: detto il Magnifico del Dottore Guglielmo Roscoe, Volume 2

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Dalla tipografia di Antonio Peverata e com., 1799
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 272 - Non so adunque, come sia bene, in loco d'arricchir questa lingua e darli spirito, grandezza e lume, farla povera esile, umile ed oscura, e cercare di metterla in tante angustie, che ognuno sia sforzato ad imitare solamente il Petrarca e '1 Boccaccio; e che nella lingua non si debba ancor credere al Poliziano, a Lorenzo de...
Pagina clxxv - 1 gonfalon selvaggio! Ben venga primavera Che vuol l'uom s'innamori; E voi, donzelle, a schiera Con li vostri amadori, Che di rose e di fiori Vi fate belle il maggio, Venite alla frescura Delli verdi arbuscelli.
Pagina clxviii - Né più ne fu nimico di costui ; E pure a consumarlo il diavol tolse > Sempre il tenne fortuna, in forza altrui : Sempre che comandargli il padron volse, Di non servirlo venne voglia a lui ; Voleva far da sé , non comandato ; Com' un gli comandava , era spacciato.
Pagina clxx - Quando ella gl' alza ; e che ella ti guata : Et in quel mezo ha el naso tanto bello, Che par proprio bucato col succhiello . Le labbra rosse paion di corallo , E havvi drento duo filar di denti , Che son più bianchi che quei di ca vallo i Et d' ogni lato ella n' ha più di venti : Le gote bianche paion di cristallo , Senz...
Pagina 246 - Dell' anima, ond' ell' entri, o ond' ell' esca, O come il nocciol si stia nella pesca, Hanno studiato in su n
Pagina 173 - Che ser Anton seco ha, suo cappellano. Per ogni loco, e per ogni stagione, Sempre la fida tazza seco porta, Non ti dico altro, sino a...
Pagina 144 - L'agnel, trottando, pur la materna orma segue; ed alcun che pur or ora nacque, l'amorevol pastore in braccio porta: il fido cane a tutti fa la scorta.
Pagina 148 - Delle caverne antiche trae la fiamma del sol fervente e chiara le picciole formiche: sagace alcuna e sollecita impara e dice all'altre ov'ha il parco villano * ascoso, astuto, un monticel di grano...
Pagina 251 - ciascun'alma presa e gen[til core nel cui cospetto ven lo dir [presente in ciò che mi rescrivan suo [parvente, salute in lor segnor, cioè Amore.
Pagina clxxv - Donne e giovanetti amanti, Viva Bacco e viva Amore ! Ciascun suoni, balli e canti ! Arda di dolcezza il core ! Non fatica, non dolore ! Quel c'ha esser, convien sia. Chi vuol esser lieto, sia: Di doman non c'è certezza.

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