Opere inedite di Francesco GuicciardiniBarbèra, Bianchi e comp., 1857 |
Parole e frasi comuni
abbia abbino accidenti accordo adunque alcuno almanco animo arà armi assai autorità avendo avessi avessino beneficio bisogna buono caso causa Cesare chè città cognosce CONSIDERAZIONE SUL CAPITOLO contrario credo danari debbe deliberazione desiderio dico difficultà Discorso doverrebbe duca duca di Milano ebbono effetto esemplo esercito esperienza etiam facilmente fare Fiorentini Firenze fortuna FRANCESCO GUICCIARDINI Francia Franzesi fussi fussino giudicio governo grandezza grandissima guerra Guicciardini imperadore imperatore impresa Inghilesi Inghilterra inimici insino Italia lasciare lega di Cambrai libertà Luigi XII Machiavelli maggiore male manco massime medesimo Milano necessità opinione papa pare periculo Pescara pigliare plebe populo possono potente potere presto principe procedere Prospero Colonna prudenza ragione re di Francia regno regno di Napoli remedii Repubblica fiorentina republica riputazione ruina Santità sanza dubio sarà saranno sarebbe savii sicuro sospetto Spagna Spagnuoli speranza sperare spesso spezie Svizzeri tirannide truova uomini utile vede veggo Viniziani vittoria zione
Brani popolari
Pagina 126 - Sono alcuni che sopra le cose che occorrono fanno in scriptis discorsi del futuro, e quali, quando sono fatti da chi sa, paiono a chi gli legge molto belli; nondimeno sono fallacissimi, perché, dependendo di mano in mano l'una conclusione dall'altra, una che ne manchi, riescono vane tutte quelle che se ne deducono; e ogni minimo particulare che varii è atto a fare variare una conclusione. Però non si possono giudicare le cose del mondo sì da discosto, ma bisogna giudicarle e resolverle giornata...
Pagina 169 - Tre cose desidero vedere innanzi alla mia morte ; ma dubito, ancora che io vivessi molto, non ne vedere alcuna : uno vivere di republica bene ordinato nella città nostra, Italia liberata da tutti e Barbari, e liberato il mondo dalla tirannide di questi scelerati preti.
Pagina 125 - Romani! Bisognerebbe avere una città condizionata come era loro, e poi governarsi secondo quello essemplo: el quale a chi ha le qualità disproporzionate è tanto disproporzionato, quanto sarebbe volere che uno asino facessi el corso di uno cavallo.
Pagina 90 - Non vi spaventi dal beneficare gli uomini la ingratitudine di molti ; perché oltre che il beneficare per sé medesimo sanza altro obietto è cosa generosa e quasi divina, si riscontra pure beneficando talvolta in qualcuno sì grato, che ricompensa tutte le ingratitudini degli altri.
Pagina xxiv - ... ho deliberato entrare per una via la quale, non essendo suta ancora da alcuno trita, se la mi arrecherà fastidio e difficultà, mi potrebbe ancora arrecare premio, mediante quelli che umanamente di queste mie fatiche il fine considerassino.
Pagina 28 - Svizzeri. Non essendo dunque stata la chiesa potente da potere occupare l'Italia, né avendo permesso che un altro la occupi, è stata cagione che la non è potuta venire sotto un capo, ma è stata sotto più principi e signori, da...
Pagina 130 - E" filosofi ed e" teologi e tutti gli altri che scrutano le cose sopra natura o che non si veggono, dicono mille pazzie; perché in effetto gli uomini sono al buio delle cose, e questa indagazione ha servito e serve più a esercitare gli ingegni che a trovare la verità.
Pagina 84 - ... quali non si sarebbe creduto che avessino sostenuti sette dì, e condotto le cose in luogo che, se vincessino, nessuno più se ne maraviglierebbe, dove prima da tutti erano giudicati perduti: e questa ostinazione ha causata in gran parte la fede di non potere perire, secondo le predizione di fra leronimo da Ferrara.
Pagina 143 - ... occhi e che apparisce al senso, che le cose lontane e che non si veggono ; perché la morte è propinqua, e si può dire che per la esperienza quotidiana ci apparisca a ogni ora...