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NOL TROVA ALBORO DA PICARSE, Non trova cappa che gli cappi; Non trova brache che gli entrino: dicesi fig. di Persona fastidiosa e insolente.

INTACAR LA SCORZA DE L'ALBORO, rire o Scalfire.

Calte

An

ALBORO DE LE BARCHE, Albero o tenna.l vascelli grossi hanno quattro alberi, cioè uno verso la poppa che addimandasi Albero di mezzana o Mezzano; il secondo nel mezzo del vascello detto Albe ro di maestra o sia l'albero grande o maggiore; il terzo verso la prua e si chiama Albero di trinchetto; il quarto adagiato sull'avanti e sopra lo sperone, ove sporge in fuori a piano elevato, e si nomina l' Albero di bompresso o compresso. Ogni albero di nave è diviso in due o tre pezzi sovrapposti lateralmente l'uno sopra all' altro, i superiori de' quali si fanno all'uopo calar a ridosso del primo che resta immobile, (V. TREvo). L'Albero ch'è innestato sul rezzano chiamasi Albero di contromezzana; e il terzo Belvedere. L'albero innestato sul maggiore si dice Albero di gabbia o Gabbiozzo; e il terzo pezzo, Pappafico di maestra. Quello sovrimposto al Trinchetto dicesi Albero di parrocchetto; e il terzo innestato al di sopra, Pappafi

CO di trinchetto. Finalmente il pezzo d'albero innestato al Bompresso dicesi fra noi BASTON DE FLoco o Parrocchetto di Com

presso.

ALBORO, s. m. T. de' Pesc. detto nell' Istria RABON, Fravolino o Fragolino, Pesce di mare detto da Linn. Sparus Erythrynus. Egli è della figura, benchè un po' più allungata, dell'Orata, ma tutto di color rosso di fragola onde trasse il nome italiano.

ALBORO BASTARDO, s. m. T. de' Pesc. V. OCHIAL.

ALBORO PAGNESCO, s. m. T. de' pesca tori. L' Acarnane degli antichi, Pesce di mare che assomiglia molto allo Sparus Erythrynus Linn, e che fu riguardato dal sig. Narde di Chioggia nelle sue osservazioni ittiologiche come una varietà del detto pesce. Ne diversifica però per aver la testa più grossa e per essere di colore meno acceso.Fra noi non è comune, ma frequente a Roma, dove si vende per lo Sparus Erythrynus.

ALBORON, s. m. Alberone; Alberonaccio, Grand' albero.

ALBUÒL, V. ALBOL.

ALCHIMIA, V. ARCHIMIA.

ALCIÓN,

s. m. Alcione o Alcionio, Sorta di produzione marina che ha vita senziente, ma non forma animale, ed è prossima alle Spugne; dai Naturalisti classificato tra iZooliti o Piantanimali. V. PIANTANIMAL. AL DE LÀ. V. L.

ALDIA, s. m. verbale da ALDìn, Ascoltare,

STARIN ALDIA, Star in sentore, in traccia, in attenzione, in osservazione; Stare in aguato, Tenersi attento a quel che debba avvenire.

ALDIR, v. Udire, Ascoltare. Parola vernacola antica, ch'era però in uso anche negli ultimi tempi del Governo Veneto nelle scritture forensi, non nella lingua volgare. Dicevasi in alcune sentenze civili, ALDIDE LE RAGIONI DELLE PARTI, cioè Sentite le ragioni eic. V. REALDIR. ALEANDRO, Voce triviale, V. LEANDRO. ALEARSE, v. Fare alleanze; Strignere alleanza; Collegarsi; Unirsi. ALEGA, s. f. Alga ed Aliga. Pianta o Erba marina notissima, detta da Linn. Zostera Oceanica, che nasce ne' bassi fondi del mare e della laguna.

PESAR COME UN'ALEGA, Pesar come una paglia o un' alga, vale Niente.

SAN ZORZI IN ALEGA, S. Giorgio in alchiamasi un'isoletta dell'Estuario Vega, neto verso Fusina, ov'era già a' tempi del Governo Veneto un Monastero di Domenicani.

ALEGATO, add. e s. m. Allegato, o Alligato, vale Annesso, inchiuso, acchiuso. Termine introdotto all' epoca della prima dominazione Austriaca in Venezia dopo il 1798; e intendesi di Quelle carte e documenti che vengono prodotti da una delle parti in giudizio a prova di ciò ch'essa allega. Chiamasi più propriam. Docu

mento.

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Festoso, Gaio, Gioioso, Giulivo. Esser più lieto che lungo.

ALEGRO DAL VIN O ALEGRO assolutamente, Ebrifestoso, Festevolmente briaco Brillo; Cotticcio; Alticcio; Albiccio; Ciuschero, dicesi per Alterato alquanto del

vino.

ALEGRÒTOLO, add. Allegroccio, AlquanSerioto allegro, Allegro anzi che no giocoso, vale Misto di serio e di giocoso. A LE QUANTE LA VUSTU, V. QUANTO. ALESTIMENTO, s. m. Apparecchio; Ammannimento o Ammannamento.

Dicesi ancora per Equipaggio; Corredo. ALESTIO, add. Allestito, Preparato. ALESTO, add. V. LESTO. ALEVAR, v. V. ARLEVÅR. ALGUARO, s. m. T. agr. Solco; ma intendesi quando si fa di nuovo coll'aratura V. Fozco.

ALGUN, T. antiq. Alcuno, Qualcheduno. ALIEGRO, V. ALEGRO.

A L'IMPARO, modo avv. Di pari; In pa

rità.

EL GERA UN AFRICA A L'IMPARO DE QUEL

ALTRO, Egli era un avaraccio al pari dell'altro: cioè A somiglianza di quello.

CAMINAR O ESSER A L'IMPARO, Camminare o Esser pari, cioè In forma che uno non preceda l'altro.

paragone,

STAR A L'IMPARO DE UN ALTRO, Stare a paraggio o al pari o alla pari d'un altro, cioè Stare al Agguagliarlo. A L'IMPENSADA, modo avv. All' impensata; All improvvista; Per la non pensata, Improvvisamente.

A L'INCIRCA, Circa; Incirca. Prepos.
Presso a poco,
Più o meno. Dicesi anche
Di circa o A un bel circa. V. INCIRCA.
A L'INCONTRARIO

A L'INCONTRO fmodi avv. All' op-
posto; Per l'opposto; All incontro ; A ri-
scontro; Altronde; Al contrario.
A L'INGROSSO, modo avv. Indigrosse o
In di grosso o Ingrosso, Grossamente,
A un di presso.

COMPRAR O VENDER A L'INGROSSO, Comperare o Vendere indigrosso o ingrosso, Comperare o Vendere in grossa summa. Vedi il suo contrario in MINUO.

COMPUTAR A L'INGROSSO, Computare ingrosso Fare staglio o Stagliare vaglione Computare alla che che sia a fine grossa di farne saldo e quietanza.

TOR SU A L'INGROSSO, Pigliare affatto: dicesi del Contrattare senza discernimento o distinzione.

ALIPIO, Alippio, Nome proprio di uomo, era passato in disuso. ALITE O A LITE, Modo avv. che potrebbe credersi introdotto dalla maniera barb. Ad litem usata nel sigu. di A rigore o A tutto rigore di diritto o di giustizia; frase che sembra venuta dalle concessioni di proprietà che si fanno in conseguenza d'una lite perduta, in cui si dà quanto si dec per ubbidire alla sentenza, ina niente di più..

Questo modo vernacolo però usasi da noi comunemente nel sign. di Appena ; Con pena; A malo stento; A briga; A mala briga: cioè Con difficoltà, come si ha da'seguenti esempi.

A LITE QUEL PANO M'HA BASTA PER FARME UNA VELADA, Appena appena quel panno mi è bastato pel giustacore A LITE SON VEGNUO FORA DELE SPESE, A malo stento ho potuto indennizzarmi della spesa.

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Dicesi pure: SON STÀ A LITE PER CASCin, Sono stato in bilico o sul bilico della bilancia o li li per dare un cimbottolo in terra. V. BRUSÒ.

STAR A LITE DE L'ACQUA, Stare a gal la. V. GALA.

ALMANCO, avv. Almeno ò Almanco; Non che altro; Se non aîtro; Per lo meno. V. in Pezo.

ALMIRANTE, s. m. Almirante o Ammiraglio, Vascello ove naviga la persona del Generale di flotta; e Titolo del Generale medesimo.

ALMORÒ, Ermolao, Nome proprio di uomo. E persin là dove si parla in ao, Sento dir Almord per Ermolao. ALOCADA

} ALOCAGINE s.f. Alloccheria; Attonitaggine; Baloccamento; Astrattaggine; Sbadataggine, Azione d' uno sbadato. ALOGO (coll' o chiuso), s. m. Allocco ed anche Barbagianni e Ulula, detto in Toscana volgarm. Gufo. Uccello notturno rapace. Ve n' ha di varie specie. Quello da noi conosciuto, ch'è l' Allocco comune chiamasi da Linn. Strix Aluco, e da altri Ulula Aluco. Il maggiore è della grandezza d'un cappone.

ALOCO, Allocco, dicesi fig. per la creduta goffaggine dell'uccello, un uomo goffo e balordo.

FAR L'ALOCO, Fare il goffo o il balordo; Far la gatta morta, vale Fingere il balordo.

ALOCON, add. Alloccaccio; Alloccone, Grande allocco; e tanto si dice nel senso proprio, cioè dell' uccello Allocco, quanto nel fig. cioè dell' aggiunto all'uomo, e vale Gran balordo e minchione,

ALOGIÀR,

V.

per

V. ALOZAR.

ALÒGIO, s. m. Lo stesso che ALòzo, V. ALOGIO lo più da noi si dice ALper loggiamento, che è la Casa dove alloggia il soldato, quando, non avendo quartieri o caserme, è albergato dall' abitante del luogo.

ALÒN, Voce fam. eceitatoria (tratta dal Francese Allons, cioè andiamo); con cui si sollecita o anima altrui a far che che sia o a tacere, Animo; Via; Su; Zitto; Taci; Ola. Nelle commedie del Fagiuoli s'incontra spesso la voce Alò. ALOZAR O LOZAR, v. Alloggiare ; Albero Lozin, gare; Ricevere ad albergo; Ospiziare; Ricevere in casa.

Stare ad albergo; Stare in casa d'uno; Prendere o Avere alloggiamento; A

bitare.

ALOZÁR A LA PRIMA OSTERIA, detto fig. Non cercare o Non voler sapere più in là,

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ALÒZO,

s. m. Alloggio; Albergo. DAR ALOZO, Alloggiare; Ospiziare; Albergare alcuno.

ANDAR VIA DA L'ALOZO, Dis albergare. SCAZZAR DA L'ALOzo, Disalloggiare. ALOZO MILITAR, V. ALOGIO. ALTANA, s. f. detto antic. LoBIA, Altana, Loggia aperta di tavole, riparata da spallette e posta sopra una casa per gli usi domestici. V. TERAZZA.

ALTANÈLA, s. f. Piccola altana. ALTAR,s.m. Altare; Mensa sacra. V.PARAPETO, SIOLO, TOLÈLE,

SCOVERZER I ALTARI, detto fig. Scuoprire gli altari, vale Scuoprire un segreto. ALTARIN, s. m. Altarino; Altarello; Tabernacolo; Tabernacoletto.

ALTÈA, s. f. Altea, Arboscello noto che si coltiva ne' giardini, e chiamasi da Linn. Hibiscus palustris.

ALTENA, s. f. Voce bassa, V. ANTENA. ALTERIA, s. f. Arteria, Vena principale Arteriuzza, Piccola arteria. ALTERIZARSE, v. Alterarsi, Commuoversi, Perturbarsi.

ALTÈTO, add. Altetto; Alterello.

ALTETO DAL VIN, Albiccio; Albo ; Alticcio; Altetto; Alto dal vino; Úbbriacchello. ALTEZZA, s. f. Altezza, Distanza da basso ad alto.

Per altezza determinata, Vetta, Cima, Sommità.

ALTEZZA DE L'ARCO, Sfogo o Rigoglio dell' arco.

ALTEZZA DE FAR, Alterezza o Altierezza; Alterigia, Superbia, boria. ALTIER, add. Altiero; Alteroso, Che ha alterezza, arrogante, orgoglioso. ALTO, add. Alto, Elevato dal piano.

pra

ALTO D'UNA TOLA o simile, Bitorzo o Bitorzolo; Bernoccolo, Rialto che scappa sola natural superficie di che che sia. LOGO DE TRAVADURA ALTA, Sfogato, dicesi per Agg. di stanza o di luogo, e vale Alto. Archi sfogati; Volte sfogate.

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ALTO, si dice anche da nci per Agg.a uomo nel sign. di Elato, superbo ANDAR O STAR ALTO, Andore in contegno; Åndare o Stare contegnoso; Stare o Sedere in gote; Stare in gota contegna; Star sul grave; Andar tronfio.

ALTO DAL VIN, Altetto; Alticcio; Alto, Alquanto ubbriaco. V. ALEGRO e ALTETO. ALTO, avv. Alto, Voce di comando per

nir che che sia.

fi

FAR ALTO, Far alto, T. Mil. Fermarsi

nella marcia Detto fig. Desistere; Fermarsi; Cessare. V. FERMATIVA.

STAR ALTO DE PREZZO, Stare in sul tirato, Vendere care le sue merci. Alzar la mira, vale Portar alto le sue pretensioni. ALTOTO, V. ALTETO nel primo sign. detto suALTRO, add. Altro, Diverso st. Altro o Altra cosa.

ALTRI COMPAGNI O ALTRI CUSSÌ, Altrettali o Altrottali, Altri simili.

ALTRI, DE ALTRI, A ALTRI, DA ALTRI, Altrui, vale quanto Altro, ma non ha relazione se non all'uomo, e regolatamente non s'adopera nel caso retto: come ne'seguenti esempi. Le cose altrui o d'altrui o L'altrui assolut, detto in forza di sust. Diodio altrui te altrui o ad altrui. Non per

o d'altrui. Uccidere altrui. Con altrui. Farsi in contro altrui o ad altrui. Saper da altrui. Per le altrui cose. Più l' altrui CHE I ALfallo che il mio mal mi duole TRI GODA, Che gli altri godano.

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Intanto.

GHE VOL ALTRO ! Maniera fam. È altro male che di biacca! Di altra tasta ha bisogno la piaga! Vi vuol altro che stoppa e chiara d'uovo! cioè Il male o il disordine esige ripieghi maggiori.

NO TI XE BON DA ALTRO CHE DA LAVAR I PIATI, Va via, tu non sei da altro che da lavar le scodelle.

ALTURIAR, v. T. antiq. Altoriare, Voce parimenti antica e vale Aiutare.

SI DIO M'ALTURIA, Se Dio m'aiuti, m'assista. ALTURIO. CIGAR ALTURIO, V. CICAR. ALUME, s. m. V. LUME de roca. ALZADA, s. f. Alzamento; Alzata o Alzatura, L'alzare, l'elevazione. ALZANA, s. f. Alzaia, Quella fune che serve a tirar le barche I'

per acqua. MOLAR L'ALZANA, Allentare o Staccare l'alzaia.

TIRAR L'ALZANA, Alare, Tirar la corda detta Alzaia, e con essa le barche. V. Ti

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superbire; Alzare il viso o la coda; Menar orgoglio.

ALZAR I FOLI O I REGISTRI, detto fig. Pigliare o Prendere baldanza; Venire in superbia; Dar alto.

FAR ALZAR I FOLI A QUALCUN, detto fig. Titillare, che dicesi anche Infiammare; Invogliare; Suscitare.

Alzare le carte o Alzare assolut. vale Separar il mazzo in due parti prima di distribuir le carte a' giuocatori. V. GHINDAR.

ALZAR LE VELE,

ALZARSE DAL LETO, Scorcare; Rizzarsi; Levarsi; Sorgere; Surgere; Uscir del letto.

ALZARSE IN PONTA de pie, Rizzarsi sulle punte de' piedi.

ALZAR UN POCO, Sollalzare. TORNAR A ALZAR, Rialzare. ALZERE, s. m. V. Arzare. ALZÈTA, s. f. (colla z aspra ) T. fam. Basta. Piega che si fa con cucitura abbozzata dappiè o in alto alle vesti lunghe propr. de'bambini e fanciulle per poterla disfare, od accrescerne occorrendo la lunghezza. V. FILZETA.

ALZETAR, v. Lavorare in baste. V. AL

ZETA.

ALZO (colla z aspra) s. m. Alzata; Alzamento, in T. de' Calzolai, chiamansi que' pezzi di cuoio che si mettono sopra le forme per ridurre le scarpe alla necessaria lunghezza.Corrisponde al francese Hausse. ALZO, dicesi da alcuni talvolta per ALZETA, V.

AMALA, add. Ammalato o Malato.

COSSE DA AMALAI, Sottigliume, dicesi comunemente di Cibi di poca sostanza.

COMODETA DA AMALAI, V. COMODeta.

AMALAIZZO} add. Ammalaticcio; Ma

AMALATA

laticcio; Ammalatuccio; Ammalazzato; che dicesi anche Maleo; Malescio; Cagionevole; Cagionoso; Infermiccio; Valetudinario.

Malnaturato; Malcubato; Tristanzuolo; Sparato; Afato; Afatuccio; Gracile, direbbesi di mala complessione. AMANCAR, v. Mancare, Restare, Non essere il dovuto numero o quantità. AMANCO, s. m. Mancanza; Scemo, Difetto, Diminuzione, Scemamento, Il meno. AMAR, v. Amare-Trasamare, val Amare accesamente, eccessivamente Idolatrare, Amare disordinatamente.

Amare, val anche per Bramare, desiderare o voler piuttosto.

No AMAR PIÙ, Disamare, Cessar d'a

mare.

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AMAZZA O AMAZzào e Mazza o Mazzào, add. Ammazzato; Ucciso; Interfetto.

Ammazzato è anche Voce popolare d'in-
giuria o di disprezzo, tanto diretta ad una
persona, come se si dicesse Maledetto;
Briccone; Manigoldo ; Galeone o simili,
quanto ancora a Checchessia che riesca
incomodo dannoso e fastidioso. Leggesi
nelle lettere del Magalotti, Solamente que-
gli ammazzati Buccheri mi sono usciti
affatto di grazia.
AMAZZAR, v. V. MAZZAR.

AMBASSADA, s. f. V. IMBASSADA.
AMBASSADOR, s. m. V. IMBASSADÒR.
AMBIGU,

s. m. Parola francese ch'è anche
qui in uso, e vale Pasto o Merenda a gui-
sa di cena, il cui servito è insieme di car-
ni e frutte.

AMBIZIOSETO, add. Ambiziosello. AMBIZAR, v. T. del Lotto, Giuocar per ambo; e dicesi Quando tre o più numeri giuocati per terno, si giuocano anche per ambo.

AMBO, s. m. Ambo, che nel plur. dicesi Ambi. Due numeri giuocati al lotto.

ZOGAR PER AMBO, V. AMBIZAR. AMBRA, s. f. Ambra, Sostanza bituminosa concreta di colore per lo più giallo, la quale confricandola in un panno ha l'attività di attrarre la paglia.

COSSA CHIARA COME L'AMERA, Cosa chiara specchiata, Evidentissima. V. CHIARO. AMBRACAN, s. m. Voce disusata, Ambracane, Ambra odorifera che sembra esser lo stesso che Ambra grigia. AMBRO s. m. Chiamasi da'Pescatori di Valle una specie di Amo, che non ha barbetta come gli ami ordinarii, ma la punta rivoltata della seguente figura) con cui si pesca a lenza V. TOCNA.

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AMEN - DORMIR FINA AMEN, Dormire assai, lungo tempo; Dormire fino all'alba de'tafani, cioè sino al mezzodì. V. DORMIR. A MENADEO, modo avv. A menadito o su per le dita, vale Per l'appunto, benissimo. SAVER O FAR UNA COSSA A MENADEO ; Co; NOSSER UNO A MENADEO, Sapere, Fare, Conoscere e simili a menadito o su per le dita o per la punta delle dita, vagliono Benissimo, Per l'appunto.

AMIA, s. f. (dal lat. Amita) Zia, Sorella del padre o della madre. AMICIZIA, s. f. Amicizia,

FAR AMICIZIA, Inamistarsi; Amicarsi; Strignere amicizia.

FAR DE LE AMICIZIE O MOLTE AMICIZIE A UNO, Amorevoleggiare uno, Fargli atti amorevoli per contrassegno d'affetto.

PATI CHIARI AMICIZIA LONGA, V. PATO. DESTACARSE UN TANTIN A LA VOLTA DA UN'AMICIZIA, Discucire l'amistà, Modo fig. che vale Distaccarsi a poco a poco dall'amicizia. V. MESTÀ.

AMICIZIETA, s. f. Piccola amicizia, Amicizia di

poco

conto.

AMIGAZZO, s. m. V. AMIGÒN.

AMIGHETO, s. m. Piccolo amico; Amico da poco; Amico di cappello. AMIGO, s. m. Amico.

AMIGO DE CAPBLO, Amico e guarti, Amico sospetto.

AMIGO INTIMO, Amico distretto o intrinseco; Fratello giurato. Di amore e di fede incollati e confitti.

AMIGO PER INTERESSE, Amico da bonaccia, cioè Amico in buona ventura. AMICI COME CANI E GATI, V. in CAN. ESSER AMIGO DE QUALCUN, Dirsi con alESSERGHE AMICISSIMO, Essere per duto d'alcuno; Non veder più avanti nè più qua nè più là; Non vedere alcuno a mezzo, cioè Volergli il meglio del mondo.

cuno

FARSE AMIGO DE QUALCUN, Amicarsi ; Guadagnar uno.

GHE VOL DEI AMICI, Chi non ha amici non fa gran fortuna, Prov. chiarissimo. I AMICI SE CONOSCE AI BISOGNI, Calamità scuopre amista.

I VERI AMICI XB POCHI, Chi vuole amici assai ne provi pochi, cioè Nel provarli

molti mancano.

A L'AMIGO CUrighe el figo etc. V. PER

SEGO.

QUEL AMIGO, detto in gergo, Il Culo; Il di dietro; Il Diretano.

SERVIR DA AMIGO. Dicesi Ti ho servito dall'amico, cioè Da amico. AMIGON, s. m. Grande amico; Amicissimo- Amicone è voce Fiorentina. AMIRAGIO, lo stesso che ALMIRANTE, V. AMIRAR, v. Ammirare

VE AMIRO, Espressione fam, che è come si dicesse Vi guardo con istupore, con sorpresa, con ammirazione; e dicesi ad alcuno talvolta così nel senso di lodarlo per la disinvoltura delle sue azioni, come anche in sentimento di rimprovero per qualche imprudenza. AMISTA, V. MESTA.

AMITO, s. m. Amido, Materia spremuta da grano o da barba di gichero, che serve per dar la salda alla biancheria.

DAR L'AMITO, Inamidare; Dar l amido; Saldare; Dar la salda: dicesi della biancheria.

AMITO,

s. m. Ammitto, Quel pannolino con due nastri da legare, che si mette in il Sacerdote quando si para. capo AMNISTIA, add. Graziato dell' amnistia. Nell'uso però i Tribunali dicono Amnistiato.

AMO, s. m. Amo, Uncino d'acciaio notissimo che serve per pigliare i pesci. (V. ToGNA e TRESIOLA) Spaderno chiamansi Tre ami che con alcune funicelle si legano ad uso di pesca. V. AMBRO. AMOBIGLIAR, v. V. MOBIGLIAR. AMOLÈR, s. m. Susino, Albero che produce le susine. V. AMOLO. AMOLIO, add. Ammollito e Mollito. AMOLIR, v. Ammollire o Mollire; Rammollare e Rammollire, Far molle.

Ammollire, detto fig. vale Addolcire, Intenerire.

AMOLIR EL CORPO, Ammollire; Ammorbidare; Ammorbidire, Sciogliere il ventre.

AMOLIR UNA COMPOSIZION, Locuz. degli Speziali, Malassare, cioè Intridere gl'ingredienti per renderli più morbidi, più pastosi e appiccaticci.

AMOLO, s. m. Susina. Frutto notissimo

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AMOLO SALVADEGO, Prugnola, Frutto più piccolo degli altri. V. MAROBOLAN. AMONIZION, s. f. V. COREZION.

ASCOLTA LE AMONIZION, Se t'è detto, tu hai meno il naso, ponviti la mano: cioè Non fare beffe degli avvertimenti anche nelle piccole cose o inverisimiji. AMONTÀR,

V. Rilevare; Sommare dicesi de' numeri d'una somma. AMÒR, s. m. Amore, Sentimento di tenerezza e benevolenza.

Amore, preso in mala parte, significa Desiderio libidinoso, che direbbesi anche Amor carnale o Amoraccio AMOR INTERESSA, Amor di tarlo, Che ama solo per utile Amorazzo, fu detto all' Amore contadinesco.

Amore, dicesi per Cura, attenzione Aver o Non aver amore alla roba.

AMOR, dicesi per Gusto, Sapore-BRODO CHE NO GA AMOR NE SAOR. V. SAÒR. AMOR DE FRADEI, V. FRADÈLO.

AMOR FA AMOR E CRUDELTÀ CONSUMA AMOR, Amore è il vero prezzo con che si compra amore; Amore non si compra nè

AMO

si vende, ma in premio dell' amore amor sirende: Dall'amore nasce l'amore. Il mele si fa leccare perch' egli è dolce.

FAR L'AMOR, Far all'amore o l'amore, Far da innamorato.

FAR L'AMOR CO LE OCHIAE, Fare agli occhi. V. MAGNAR COI OCHI in MAGNAR. FAR L'AMOR A QUALCOSSA, Uccellare ad alcuna cosa, vale Desiderarla con avidità. L'AMOR FA FAR DE TUTO, Amor regge

il suo regno senza spada; Amor regge senza legge; Alla forza d'amore soggiace o gni valore; e vagliono che Tutto cede all'amore.

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L'AMOR XE ORBO, Affezione acceca ragione Ogni disugguaglianza amore agguaglia, cioè L'amore non fa differenza di gradi.

L'AMOR PASSA EL GUANTO,

L'amore o

L'amicizia passa il guanto: cioè Tra veri amici non sono necessarie le apparenze. DO AMORI NO I SE POL AVER, Chi due bocche bacia, l'una convien che gli pute; Non si può aver verace affetto per due per

sone.

NE AMOR NE TOSSE NO SE POL SCONDER, Amor, tossa, fummo e argento non si pon celar gran tempo: cioè Sono cose che facilmente si conoscono.

-

ANDAR IN AMOR, Andar in amore o in caldo; Essere o Venire in caldo: dicesi degli Animali - Parlando di Piante, Essere in succhio o in sugo, Quando le piante cominciano a muovere generando le foglie e i fiori.

OMO SENZA AMOR, Disamorato, Che non conosce amore nè benevolenza.

PERDER L'AMOR, Disaffezionarsi. PER AMOR, posto avverb. Per amore, e vale A causa, A cagione. AMOREDEI, Latinismo, che si spiega Per amor di Dio - L'HO BUO AMOREDEI, L'ho avuto gratuitamente, a grato, per grazia. AMOREVOLE, add. Amorevole cioè Benevolo, cortese.

AMOREVOLE DE CASA, Affezionato in forza di sust. vale Amico di famiglia. Esser di casa come la granata.

A L'AMOREVOLE, All' amorevole, All' amorevolezza, In amicizia, senza complimenti.

AMORFA, s. f. Amorfa fruticosa, Frutice detto da Sistematiei Amorpha fruticosa. È nativo della Carolina, e ve n'ha anche nel nostro pubblico giardino a Castello. AMORIN, s. m. Amorino; Amoretto, Amor leggiero UN AMORIN, Un Cupidino, Staturita di Cupido.

AMORINI, s. m. Amorino o Amorino d'Egitto o Amoretto, Pianta erbacea detta da' Sistem. Reseda odorata, che si coltiva anche fra noi pel grato odore, come di pesca, che tramandano i suoi fiorellini. AMOROSISSIMO, add. Amorosissimo Madre carnalissima de' figliuoli, vale A

morosissima.

AMOROSO, add. Amoroso, Pien d'amore, Amorevole.

Amatorio, direbbesi nel senso di passione disonesta. AMORTIZAZION, s. f. V. FRANCAZION.

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AMUTINARSE, v. V. SOLEVARSE.
ANA, s. f. Anna, Nome proprio di femmina
DON' ANA SPASSIZA, V. DON' ANa.
ANALISI, s. f. Voce che usasi fra noi sem-
pre fig. e ne' seguenti modi.

IN ULTIMA ANALISI, All' ultimo o All' ultimo degli ultimi o Da ultimo o In ultimo, vagliono per Ultimamente, Alla fine, Finalmente; e anche per In istretto senso.

FAR UN' ANALISI, Analizzare o Far l'analisi; detto per traslato, vale Esaminare diligentemente un discorso, una proposi

zione etc.

ANALIZAR, V. ANALISI.

ANARA, s. f. Anitra o Anatra ed Anetra, Uccello acquatico ma domestico, notissimo, detto da Sistem. Anas Boscas varietas domestica.

ANARA SALVADEGA, Anatra salvatica o Germano minore (V. MAZORIN) Appartiene al genere dei Germani, e dicesi da' Sistematici Anas Boscas varietas fera. CAMINAR DA ANARA, V. CAMINAR. MAGNAR L'ANARA EL PRIMO D'AGOSTO, V. AGOSTO. ANARETA, s. f. Anitrella, Anatrella, Anitraccio, Piccola anitra o giovane.

ANARETA DE PESSE, T. de Pizzicagnoli, Chiamasi volgarmente quell'Involto di carta in cui i pizzicagnoli di Venezia mettono il pesciatello fritto che vendono, fatto l'involto stesso quasi a imitazione grossolana di anitrella notante.

ANARETA dicesi pure a una certa forma di pane, forse perchè somiglia un poco alla figura di quell' animale. ANARÌN, s. m. Anitrino, Il pulcino dell'a

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mechè, Congiunzione contrariante-ANCA SI BEN CHE NO GO VOGIA, Ancorchè io non sia di buona voglia. ANCHIÒ, V. INCHIÒ,

ANCIN, s. m. Uncino; Oncino; Appiccagnolo; Attaccagnolo; Rampino, Strumento di ferro per attaccarvi che che sia.

ANCIN DA CALAFAI, Uncino da calafato, detto ancora Becco corvino, Uncinetto di ferro col quale i calafati cavan fuori de' commenti la stoppa vecchia.

ANCIN DA BESTIB, Randello, Quel pezzo di legno piegato in arco che serve per istriguere e fermare le some al corpo de' giumenti, come pure le carrate di legne, di fieno etc.

ANCIN D'UN RELOGIO DA SCARSÈLA, Pendente Dicesi la parte del bossolo d'una mostra a cui s'attacca la catena o il cordone.

CHIAPAR CO L'ANCIN, Uncicare o Uncinare; Dar d'uncino o d'uncico.

TUTI ANCINI O RAMPINI, detto metafor. Tutti appicchi o pretesti o cavillazioni. V. ENDEGOLO e RAMPIN Appiccarsi a' rasoi, vale Ricorrere per disperazione anche a cose nocive, V. TACARSE SUI SPECHI, in TACAR CATAR DEI ANCINI, Pigliar l'occasione del petrosemolo, Pigliare de' pretesti vani.

DAR QUALCHE ANGIN DA TACARSE, Dare appicco, E favellare di maniera ad alcuno ch'egli possa appiccarsi, cioè Pigliare speranza di dover conseguire quello ch' ei chiede Addentellato sust. dicesi di Cosa che occasione di produrne una simile.

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Auncinato, Pigliato coll' uncino. ANCINAR, v. Uncinare; Aoncinare, Pigliar coll' uncino.

ANCINETO, s. m. Oncinetto; Gangherello, Fil di ferro o d'ottone che serve per affibbiare ; e dicesi anche Uncinello; Raffio. ANCIPRETE, s. m. voce bassa Arciprete. ANCO, V. ANCUO.

ANCORA, 6. f. Ancora, Strumento di ferro con raffi uncinati, il quale gettato in mare legato ad una gomona, serve per arrestare la nave e tenerla ferma. Le sue parti sono le seguenti.

GIRLANDA, Cicala dell' ancora e Grillanda o Ghirlanda, Quel grosso anello ch'è stabilito nell' occhio dell' ancora, a

alla

cui si ormeggia la gomona CAPON DE LA GIRLANDA, Bozza della cicala, Corda stabilita al castello di prua, di poppavia grua di cappone (V. BozzAR, DESBOZZAR, CAPON)-BUSO DEL BASTON, Occhio, Quell' apertura rotonda nella parte superiore del fusto in cui entra la cicala - FUSTO, Fusto o Asta dell' ancora, dicesi al Lungo e tondo pezzo di ferro che ha nell'occhio attaccata la cicala e nell' altra cstremità le marre MARE, Marre si dicono que due bracci dell'ancora che ad una delle estremità dell'asta fanno una quasi croce angolare Patte dell' ancora sono li due pezzi di grossa lamina di ferro di figura triangolare, annesso uno a ciascuna ostremità delle marre - CEPO, Ceppo del

l'ancora, Legno sotto l'anello dell'ancora. Traversar l'ancora, vale Metterla lungo il lato del vascello per rimetterla nel suo luogo.

ANCORAGIO, s. m. Ancoraggio, dicesi in T. Mar. al Posto dove si getta l'ancora in

mare.

Ancoraggio, si chiama non meno la Gabella che si paga per fermarsi in porto. ANCORARSE, v. Ancorare o Ancorarsi, Fermar coll' ancora gittandoka in mare che dicesi anche Ormeggiarsio Dar fondo.

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Afforcare, Calare o gettare una seconda ancora. V. ARMIZAR. ANCOROTO, s. m. Ancorotto, T. Mar. Piccola ancora che serve per afforcarsi o per tonneggio.

Ancora d'ormeggioo di andrivello, Piccola ancora che s'usa per ormeggiarsi da un luogo all'altro. ANCROGIA O INCROCIA, add. Ancroia è nome usato sust.da varii autori, e suona Donna vecchia grinzosa e deforme. Ma nel sentimento vernacolo, detto per agg, a persona, vale Cagionevole; Cagionoso; Tisicuzzo; Tristanzuolo; Concafessa, cioè Che

ha

poca sanità.

ANCUO (e anticamente Axcùr) che altrove si dice Avcò, e ANCUò (Voci che si hanno per sincopate dal guastato latino de'bassi tempi, Hane hodie) Quest'oggi; Oggi; Oggidì; Oggigiorno.

IN ANCUO O AL DI D'ANCCO, Al di d'oggi; Odiernamente; Oggi; In questo gior no; In questi tempi, Ne' tempi presenti.

A LA MODA D'ANCO, Al modo d' oggidi. DE BEL ANCUO, Dentro il giorno d' oggi; Dentro a questa giornata. ANCUO OTO O ANCUO QUINDESE, Oggi a otto o a quindici giorni; e si esprime tanto per li passati che per li futuri.

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PENSAR A L'ANCUO E NO PENSAR AL DOMAN, Cavami d'oggi e mettimi in domani, Non t'infastidire per lo futuro. ANCÚZENE, s. m. Ancudine o Incudine, Strumento di ferro sul quale i fabbri battono il ferro lavorarlo Tasso diceper si l' Incudine grossa. Zoco de l'ancUZENE, V. Zoco. ESSER TRA L'ANCUZENE E 'L MARTELO Essere fra l'incudine e'l martello; Esser tra Scilla e Cariddi, fra le forche e S. Candida, fra l'uscio e 'l muro, Aver pericoli da tutte le bande Bisogna bere o affogare; Trovarsi fra il rotto e lo stracciato, Pericolare per ogni verso — Fuggir l'acqua sotto le grondaie, vale Cercando di fuggir un pericolo incorrerne un altro.

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ANCUZENELA, s. f. Bicornia o Caccianfuori, Sorta d'ancudine con corna lunghe, della quale si servono i fabbri e coloro che fanno figure o lavoro di cesello. ANCUZENÈTA, s. f. Ancudinetta e Ancudinuzza, Piccola incudine. ANDA, s. f. Andare; Andamento, Guisa di portarsi, tratto, maniera.

ÅVER UNA BELANDA, Aver un bell andare, una bella andatura.

ANDAR DE ANDA, V. ANDAR. CONOSSER A L'ANDA, Conoscere all' andare, all' andamento.

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A LONGO ANDAR, A lungo andare, posta avv. Col tempo, Con lunghezza di tempo. Co L'ANDAR DEL TEMPO, Col tratto del tempo, cioè col passaggio del tempo. ANDAR v. Andare, Far cammino.

ANDAR A BARONUN, Andar girone; Andare a zonzo. V. ANDAR A DINDON.

ANDAR A BRUOLONCO, Andar pe' suoi piedi: dicesi Delle cose che vadano secondo l'ordine della giustizia e della convenienza.

ANDAR A CÀ DEL DIAVOLO CALZÀ E Vestìo, Andare a sua posta a casa del diavolo in pianelline o in peduli o a calze solate.

ANDAR A CAGAR, Andare a sella; Andare al cesso; Andare - ANDE A CAGAR, Eh va via. Modo di rispondere quando si mostra di non credere a ciò che vien detto. ANDAR A CAMIN FRANCESE, Andare per linea retta; Navigare a golfo lanciato, ANDAR

V. ADASIO.
ADASIO,
ANDAR A CONTRARIA,

AQUA.

V. ANDAR CONTRO

ANDAR A DINDON O A DINDONON, Andare attorno perdendo il tempo; Andar aiato; Andar alone.

ANDAR A FARSE BUZARAR O SQUARTÀR, Andar al diavolo, in un forno, alla malora; Andar a farsi rastrellare.

ANDAR A GATOGNÀO, V. Gatognào,

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