Immagini della pagina
PDF
ePub

Cannaio,si chiama una Chiusura fatta con graticci di canne palustri, lasciando piccui entracole aperture in più luoghi, per ti i pesci non ne possono uscire. V. BOCARIN, LAORIÈR.

COGOLETI, s. m. Ciottoletti; Cemento; Trombola, Ciottoletti di diverse figure bistonde.

[ocr errors]

CÒGOLI e CUOCOLI, s. m. Ciottoli o Cogoli e Selci, Sassi di figura bistonda che si adoperano a ciottolare il cammino, e si riducono anche per mezzo del fuoco in calcina. Sasso maschio o Cogoli, dicesi ad Una qualità di sassi tondi e bianchi che tengono di selice e di vetrina. COGOLO, s. m. T. de'Pesc. valligiani, Cogolaria. Rete di canapa assai fort con cui si pescano le anguille d' ogni grandezza; essa è fatta a foggia di sacco lungo e strelto, ristringentesi a poco a poco fino alla coda, tenuto aperto da varii successivi cerchietti di viticcio. Le sue parti sono voldette la GHIARA, la MɛZANA, la garmente PELBLA, il BUSTO e l'ENCA, come segue.

CHIARA, chiamasi da' Pescatori la prima parte della Cogolaria, fatta di rete a maglia chiara o rada. Essa è composta di due ale che ne formano l'armadura, ed una specie di tromba che ferma il primo

entramento.

BUSTO, dicesi la parte della Cogolaria che succede ed è attaccata da un lato allo CHIARA e dall'altro alla MEZANA; attorniato di rete a maglia più piccola della CHIARA.

MEZANA, si dice Quella parte successiva della Cogolaria ch'è attorniata da rete di maglie più fitte del busto.

PELELA, Pellicino, è l'Ultima parte della Cogolaria, o sia la Rete così chiamata, fatta a maglie assai fitte e di filo forte, in cui dopo il passaggio di tutti i ritrosi, entrano e vi restano prese le anguille.

ENCA, Ritroso, dicesi l'Entratura streltissima a guisa d'imbuto, che ha il pelcui entrati i pesci non trovan la via da tornare indietro.

licino per

[blocks in formation]

COIN,

s. m. Codetta, Piccola coda. RIZZAR EL COIN, Arroncigliare la coda, Si dice del porco e della serpe. COL DEL PIE. V. in COLO. COLA (coll'o largo) s. f. Colla. Composto

COL

di diverse materie tenace e viscoso.

COLA DE FORMAGIO, Mastice di cacio, Colla che fanno i Legnaiuoli col cacio, acqua e calcina viva.

COLA DA BIANCARIA, Salda, Acqua in cui sia stato disfatto amido. Dar la salda alla biancheria, vale Inamidarla.

COLA DE RETAGI, Carniccio. Colla di cuoio o di limbellucci, cioè Ritagli di pelle, che fatti bollire nell'acqua, si convertono in colla.

COLA DE PESSE, Ittiocolla. T.scientifico, Specie di colla che si estrae da alcune parti di varii pesci, come specialmente dal Colpesce (COPESE), dallo Storione etc. V.

PORCO PESSE.

COLA CARAVELA, Mastice o Mastrice e Mastica, Ragia di Lentischio che ci vien di Levante in pezzetti secchi, che si fa liquida coll' acqua e col fuoco, ed è colla di cui fanno molto uso i Legnaiuoli.

COLA DE VENTO, T. Mar. dicesi fig. La continuazione di un vento che dura senza alterazione più giorni.

COLA, Colato, Add, da Colare.

ARIA COLADA V. ARIA.

Intrada tuta COLADA IN UNO, Entrata o Sustanza tutta caduta o riunitasi in uno.

COLADURA, s. f. Colatura, Materia co

[merged small][merged small][ocr errors][merged small][merged small]
[blocks in formation]

COLAÒR, s. m. Ceneracciolo, Panno che cuopre i panni sudici che sono nella conca del bucato, sopra il quale si versa la cenerata.-Torcifeccio; Torcifecciolo o Colatoio e Calza, Arnese di panno lano o lino col quale si cola.

[ocr errors]

COLAOR DA VIN, Cola; Colatoio e Calza, chiamasi lo Strumento da colare il vino o altro, fatto di tela, e che serve anche ad uso di farmacia, chimica e simili.

COLAOR DA CALCINA, Cola, dicesi altresì uno strumento in forma d'arca foracchiato a guisa di grattugia, con cui si cola la calcina spenta. COLÀR, v. Colare. Propr. il far la passare cosa liquida in panno o in altro tessuto ond'ella esca netta e purificata dalle fecce. COLAR LE GIOZZE, Colare o Gocciolare, Cascar a gocciole, come ai vecchi colano gli occhi, l'umor dalle viti etc.

COLAR I METALI, Colare o Fondere.

COLAR SU LA COSTA O DERIVAR SU LA CoSTA, Espressioni Marin. Essere affollato sulla costa vale Essere tirato dal vento o

[blocks in formation]

trario.

COLARIN, detto per Venditore di collaretti, Collarettaio o Collettaio. COLARINA, s. f. Collare, Quella striscia di panno lino finissimo che si porta dagli uomini attaccata alla goletta. V. CROATA. ANEMA DE LA COLARINA, V. ANEMA. COLARINA S. f. Insaldatora, Quella che prezzolata dà l'amido o la salda alle lingerie.

COLARO, s. m. Bavero, Collare del mantello o gabbano.

COLARO DA DOTOR, Gorgèra, Collare increspato a foggia di lattuga.

COLARO DA CAN, V. GOLZIÈRA,

COLARO DA INTERVENIENTE, Collare o Crovatia, Quello che usavasi nella vesta degli Intervenienti del Foro sotto il governo Veneto, a cui erano attaccati due bendoni o strisce pendenti al davanti.

COLARO DA DONA, Capezzale, Collaretto o Collarino da donna,

COLARO A LA SPAGNOLA, Goniglia, Specie di Collare di pannolino o simile finissimo all'uso Spagnuolo, per lo più a can

noncini.

COLARO DEL BOMPRESSO T. Mar. Rastrelliera. Specie di Collare fatto di legno li che si mette a mezzo il bompresso per servigi occorrenti al detto albero. COLASTICA, s. f. Voce bassa. Scolastica, Nome proprio di Donna, che ora però

è ito in disuso.

COLAUDAZION, s. f. T. antiq. e latido, in sign. di Approvazione; Conferma, che ora direbbesi in termine legale Omologazione.

COLAURE, V. SCOLAURE.

COLAURO, s. m. T. de' Pesc. Così dicesi il Ricettacolo o luogo della Cogolaria, dove richiamasi il nelle valli arginapesce te per prenderlo. COLAZION, s. f. Colezione; Colazione e Colizione, il cibo che prendesi fuori del desinare e della cena. Quello della mattitina dicesi Asciolvere, quasi da solvere il Merendigiuno; quello del depo pranzo, da; e quello dopo cena Pusigno. Quello poi che i Contadini fanno sul campo dopo l'asciolvere, diccsi Beruzzo.

COLAZIONCELA, s. f. Colazioncina e Colazionetta, Piccola colazione. COLEGA O

COLEGAO add. Coricato; Corcato; Colcato; Sdraione; Sdraiato, e s'intende in letto o simili. V. COLEGARSE. CAMPO COLEGA, Allettato o Rovesciato,

si dice d'un Campo quando il vento o la pioggia han fatto cadere le biade sopra la

terra.

COLEGARSE v. Coricarsi; Corcarsi; Colcarsi, Porsi giù per giacere. V. STRA

VACARSE.

COLEGARSE DE LE SPIGHE SUL CAMPO, Ricadere, dicesi del Non sostenersi il grano spigato per troppo rigoglio o per vento. Allettare, dicesi figur. della pioggia o del vento allorchè distendono a guisa di letto o spianano a terra le biade nel campo.

COLEGAR UNO A TERA, Distendere o Stendere; Porre; Posare; Batter uno sulle lastre o sul suolo.

COLEGARSE INSIEME, Collegarsi, vale Unirsi in lega, Far lega, Confederarsi Accostarsi, si dice di Chi s'accosta o si collega alla parte d'alcuno, e in questo significato s'accompagna con la particella Con. Quindi Accostarsi con quello o con questo.

COLEGIO, s. m. Collegio, Nome di luogo destinato all' educazione della gioventù. Convittori chiamansi li Giovani alunni ivi educati.

Collegio, era Titolo ancora di alcuni Consessi o Magistrature della Repubblica Veneta, come segue.

Pien Collegio o Collegio assolutamente chiamavasi un Corpo composto del Dogr, de' sei Consiglieri, de' tre Capi superiori della Quarantia criminale, de'sei Savii del Consiglio,detti volgarinente SAVIE GRANDI, de' cinque Savii di terra ferma, e de' cinque Savii agli ordini: fra tutti al numero di 26. Mancando il Doge, suppliva il Consigliere di maggior età, mettendosi la berretta nera in capo. Questo Collegio aveva l'iniziativa di tutti gli affari amministrativi e politici che dovevano discutersi nel Senato, o anche decideva definitivamente sopra alcune materie al Senato appartenenti. Ammetteva alla sua udienza gli Ambasciatori esteri, i Nunzii delle Città dello Stato, i Rettori patrizii quando tornavano in patria dal loro governo, i Vescovi prima che si recassero alla loro residenza etc. Decideva in via giudiziaria le quistioni sui privilegi delle Città; quelle sopra dazii ed appalti; le controversie possessorie tra' benefiziati, ed altre cause ecclesiastiche, ed anche le cause giurisdizionali tra Magistrature e Reggimenti.

Collegio de' XX Savii presi dal corpo del Senato. Da questo si eleggevano tre Presidenti, che mutavansi ogni due mesi, ed avevano la giudicatura di alcune materie. Invigilavano sull' esecuzione degli statuti delle Città e degli ordini Inquisitoriali le Comunità dello Stato, e riper lasciavano suffragi per li fittaiuoli e lavoratori de' beni che fossero stati ingiusta mente aggravati di tasse reali e personali.

Collegio de' XXV. e dei XV. dell' ordine delle Quarantie. Tribunale o Consesso giudiziario. Quello dei XXV (che una volta era di XX) giudicava in grado di appellazione le sentenze delle Prime istanze sorpassanti la somma di ducati 400, sino agli 800. E quello dei XV. (che una volta era di XII) giudicava in appellazio

ne e definitivamente le vertenze sino alla somma di ducati 400.

Collegio de' Signori di notte al civile, composto di sei giudici. Egli suppliva in via civile per tutte le così dette Corti di S. Marco di prima istanza ne' tempi delle ferie, e giudicava nelle materie di truffe, di affitti, di case, di pegni e d'altro.

Collegio de' Signori di notte al criminale, composto di sei giudici. Magistratura di pura ispezione criminale nelle materie dei furti, ed anche degli omicidii commessi in Venezia; ed era di prima istanza, le cui sentenze si devolvevano in appellazione alla Quarantia criminale.

Collegio della milizia da mare, composto di tre giudici e di un quarto distinto col titolo di Aggiunto, tutti dell' ordine senatorio, ed aveva ispezione sulle corporazioni o Fraglie degli artisti e sull'esazione delle loro tasse personali.

Collegio de' X. Savii sopra le decime. Gl' incombeva la giusta imposizione delle decime, cioè del Censo imposta dal Governo sopra i beni stabili di Venezia e dello Stato.

Collegi criminali. Erano due, uno eletto dal Consiglio de' dieci e composto di tre Senatori, cioè d'un capo e ď un individuo di quel corpo e d'un Consigliere, oltre all' Avvogadore del caso senza voto deliberante. L'altro eletto dal Consiglio di 40. al criminale, composto d'un Censore, d'un individuo della stessa Quarantia, e di un altro del Collegio de' Signori di notte al criminale, oltre all' Avvogadore del caso senza voto deliberativo. La loro ispezione consisteva nello star presenti alla formazione della parte difensiva de' processi criminali, i quali erano poi rispettivamente giudicati o dal Consiglio de' dieci o dalla Quarantia criminale, secondo la loro competenza.

COLERA O COLARA, s. f. Collera o Collora; Ira, Sdegno Un Autore rispettabile distingue l' Ira in tre specie, cioè Ardenza, Rancore e Furore. Chiama Ardenza un'Ira subitanea e subitamente ardente, sulfurea, impétuosa, cieca. Rancore o sia Amarezza, l'Ira perseverante, silente, tacita, occulta, nudrita, mantenuta. Furore, detto anche Escandescenza, Imbizzarrimento, Izza, l'Ira crudele.

COLERA SORA COLERA, Far sacco o saccaia, Accumulare sdegno sopra sdegno.

BISOGNA SCAMPAR DA CHI XE IN COLERA, Alla pentola che bolle non vi si accosta la gatta; Guardati dall' orso quando gli fuma il naso; Non imbarcarti quando il

mare minaccia burrasca. Tutti modi figurati.

IN COLERA, posto avverb. Sdegnatamente; Alteratamente; Iratamente.

FAR ANDAR IN COLARA, Far entrare in

collera.

[blocks in formation]

PASSA, Acqua che corre non porta veleno, detto fig.

COLÈRA, s. f. Colera morbus. T. Medico Nome d'una malattia cagionata da spandimento improvviso di bile.

COLETA (coll' e larga) s. f. Colletta, Raccolta di limosine.

COLETABILE, Specie di verbale sust. dal latino Colligere. Voce dataci dai Lomba: di sotto il cessato Governo italico, ed usato ancora negli oggetti amministrativi; e vale Soggetto a tassa personale, cioè a Quella piccola imposta che pagasi nelle terre non murate da ogni persona. V. TESTA

DEGO.

COLETIZIO, add. Collettizio; Raguna
ticcio, e dicesi d'esercito o gente posta in-
sieme in fretta o con poco ordine.
ROBA COLETIZIA, Assembiaticcio;
Av-
ventizio o Avveniticcio, Roba ammassata
e raccolta qua e là.
COLETO (coll' e stretta) s. m. Colletto a
Collarino,Pezzuolo di pannolino finissimo
che si portava al collo dalle persone civi-
li, e che ora non è più in moda.

Detto per Piccolo collo, Collicino.
COLGER, V. SUNAR.
COLIA, V. CULIA.

COLINA, s. f. Colle; Monticello; Poggio,
Collina, dicesi propr.

Piccolo Monte

la Sommità e schiena del colle. ABITANTE DE COLINA, Colligiano. COLMA, s. f. Acqua in colma. Marea alta o piena. Altezza massima dell' acqua marina che avviene sempre nel plenilunio.

AQUA ALTA O COLMA ALTA, Trabocco; Traboccamento; Allagamento, dicesi dell'Acqua del mare quando nel flusso, spinta dal vento scilocco,arriva ad altezza maggiore del punto ordinario. COLMEGNA, s. f. Colmo; Tetto; Comignolo, La parte più alta te tetti, V. COLMO. COLMELO, V. CONMELO.

COLMO, s. m. Colmatura, La parte che
rimane sopra la bocca del vaso colmato
LEVAR VIA EL COLMO,
Scolmare.
COLMO DE LE CASE, Colmo; Comigno-
lo; Tetto
PORTAR VIA EL COLMO DE LA
CASA, Disculminare, Voce latina e poeti-
DESCOVERZER EL COLMO, Disembri-

ca

ciare.

[ocr errors]
[merged small][merged small][merged small][ocr errors][merged small]
[blocks in formation]

COLO DEL CANON, V. CANÒN.

COLO DE MERCANZIE (Forse derivata dal lat. Colligo) Collo di mercanzie.

COLO DE TELA, Passino, Tanta lunghezza di tela quanta è la lunghezza del l'orditoio.

STRETO,

[ocr errors]

ColCOLO D'UN FIASCO O D'UNA BOZZA, COLO DEL VASQ lo del fiasco o Canna Collo strozzatoio. COLO STORTO, Collo a vite; Collo torto; Torcicollo; Ritorzolato, dicesi de' Falsi divoti. V. CHIETIN.

COLO SUTO, Scarico di colla, dicesi del Cavallo.

CHIAPAR PER EL COLO, V. CHIAPAR. FAZZOLETO DA COLO, V. FAZZOLEto. METER A COLO, T. del Bigliardo, Mettere a mattonella. V. SPONDA DEL BIGLIARDO, SLONGAR EL COLO A UNO, Impiccare SLONGAR EL COLO AL VEN, detto fig. Allungare il vino, vale Annacquarlo.

TIRAR EL COLO AI FOLASTRI, Fare il collo o Tirare il collo ai polli, val Ammazzarli.

COL COLO LONGO ch'el par un oco, Collilungo, dicesi per Agg. di Chi è di collo kungo.

COLO SUTIL,

Collicino.

[blocks in formation]

COLOCA, add. Collocato, Posto al luogo.

REGAZZA BEN O MAL COLOCADA, Fanciulla bene o mal collocata o allogata, vale Maritata.

COLOCA A SERVIR IN UNA CASA, Allogato al servigio d' una famiglia; Acconciato al servigio altrui.

COLOMBA, s. f. T. de' Costruttori navali, Chiglia, Colomba e Primo, La parte di sotto del naviglio e propriamente Quel pezzo di legname che si stende da poppa a prua, alle cui estremità sono indentate le due ruote, e serve di stabilità e primario fondamento a tutti gli ossani della nave, perciò detto Primo.

COLOMBA SCAVEZZA, Chiglia marcata, cioè Incurvata, Cangiata di forma. COLOMBÈRA, s. f. Colombaia o Colombaio e Colombara, Stanza dove stanno e covano i colombi Asserello, dicesi il Legno posto fuori della colombaia, su cui si posano i colombi.

COLOMBERA DE LA SEGA, T. de' Segatori, Capitello o Maniglia, Quella parte che i Segatori tengono in mano. La prima si dice del Segatore che sta di sopra, l'altra di colui che sta in terra,

COLOMBIN, s. m. Piccioncello; Piccioncino e Pippioncino.

COLOMBO, s. m. Colombo, detto da Linneo Columba Oenas. I Colombi diconsi ancora Piccioni, quantunque parlando a ragione, si dica Piccione il colombo di tenera età. Ve n' ha di tante specie e varietà, delle quali riporteremo quelle che sono da noi più conosciute.

COLOMBI PUTINI O NOVELI, Pippione, chiamasi il Colombo giovane di nido o di poco uscito dal nido. COLOMBO DE SOTOBANCA, V. SOTOBANCA. Colombo COLOMBI CALZAI O TAMBURI, calzato, Piccione che ha le gambe grosse coperte di piume, con un' aletta ai piedi. COLOMBO CRISO, Colombo tigrane, coşi detto dal color della tigre.

COLOMBO GROSSO NOSTRAN, Piccion grosso reale, Piccione domestico, detto anche Tronfo, che suona tronfio, cioè gonfio, il quale viene allevato nelle case, ed è il più grande conosciuto - Giangiurgolo o Piccion grosso di Sicilia, si chiama un' altra specie di Piccione maggiore, ch'era di ed ora noi, un tempo comune appresso rarissima.

COLOMBI COL ZUFO, maggiore col ciuffo.

Colombo turchetto

Colombo monaco o Colombo spurio minore col ciuffo, detto dai Ferraresi Sorella, che ha il becco corto e le penne dell' occipite e del collo superiore rivolte in alto formando un piccolo cappuccio simile a quello de' monaci.

V' ha anche il Colombo detto Turchet to piccolo o minore col ciuffo, ch'è pure una varietà del su descritto.

COLOMBI DE CIPRO, Colombo di Barberia o Tunisino, Distinguesi questa specie da un largo cerchio intorno agli occhi. PolloneCOLOMBI FRISONI O PAPAGALI,. si, diconsii Colombi che hanno gli occhi orlati di rosso.

COLOMBO PAONCÈLO, Colombo tremante di coda larga, detto volgarmente Pavoncello. Allorchè passeggia porta la coda alzata e rossa come il Pollo d'india o il Pavone.

COLOMBI PERUCONI, Colombo dalla par rucca, Specie di piccione col ciuffo simile ad una criniera.

COLOMBO RIZZO, Colombo o Piccion riccio, Egli è tutto bianco, le penne crespe e i piedi nudi e rossi. Ve ne sono di diverse varietà.

COLOMBO TORESAN, Colombo terraiuolo

o comune.

COLOMBO SALSARO O SALVADEGO, Colombaccio o Palombo, Specie di Colombi salvatici, detta già da'Sistem. Palumbus maior vel torquatus e da Linn. Columba Palumbus. I colombi di questa specie volano d'inverno a branchi e mettono negli alberi il loro nido; sono particolarmente avidi di fave, onde nel Ferrarese sono chiamati COLOMBI FAVACCI O FAVARI.

Colombella o Palombella, detta da'Sistem. Columba Livia seu Palumbus minor, si chiama un'altra specie di Colombo selvatico che viene nel mese di Marzo e parte in Settembre, che cova sulle cime degli alberi più alti,

COLOMBO BASTARDO, Bastardo; Bastardello e Terzone, Nome che si dà ad una razza di Colombi di corporatura mezzana e per lo più di piume bianche, e vengono così detti perchè sono il prodotto del piccion grosso accoppiato col terraiuolo.

TUGAR DEI COLOMBI, Gemere o Gemire, Il flebile canto della colomba. La colomba gemisce Dicesi Tronfio il Colombo quando gonfiato nella gola seguita la colomba.

MERDA DEI COLOMBI, Colombina o Colombino, sust. si chiama lo Sterco dei colombi e la Spazzatura della piccionaia. COLOMBO, s. m. T. de' pesc. Pesce Aquila, Pesce di mare del genere delle Razze chiamato da Linn. Raia Aquila. Questo pesce non ha pungiglioni sul corpo nè sulla coda, la quale è lunga il doppio del corpo, fornita d'un acutissimo e dentellato pungiglione, terribile a'pescatori non avvertiti; ed è carne mangiabile. Al maschio di questa specie i Pescatori dicono Vescue o Vesque perchè la sua testa termina in punta che sembra una mitra di Vescovo.

Trovasi presso gli Autori chiamarsi a Venezia Colombo anche il Tetraopesce don Hispidus Linn. Ma siccome è un pesce raro, così non siam certi del nome vernacolo.

COLOMBRINA, s. f. Colubrina, Pezzo di cannone lungo e poco rinforzato, così chiamato per la figura del Colubro o biscia che v'è rappresentata sopra. COLOMELO, s. m. T. degli Architetti, Monaco, Certa travetta corta di mezzo d'un cavalletto di tetto.

COLONA,

simo.

s. m. Colonna, Sostegno notis

COLONA DE LA SCALA, Colonna di punto fermo, dicesi Quella che sostiene da un capo i gradi d'una scala a chiocciola.

COLONE, in T. Mar. Colonne si chiamano alcuni Canapi legati alla cima dell'albero, aventi un bozzello d'una sola puleggia.

COLONA, detto in gergo, Calastra, pur voce furbesca, che significa Gamba—FAR Rinfondere le calastre, Proverbio Jonadattico o furbesco che significa Tagliar la gamba.

FORA LA COLONA,

è

pure

COLONA DEL FOGro, Colonnello o Colonna o Colonnino, dicesi Quando la scrittura della facciata d'nn libro è distinta in due o più parti per lungo.

per COLONA MIA, Colonna mia, dicesi vezzi dalle donne ai loro fanciulli. Mia delizia; Colonna di mie speranze; Bel sol degli occhi miei; Bella mia bocca; Anima mia.

COLONATO, s. m. Colonnaria, Agg. di Moneta d'argento Spagnuola, conosciuta anche in Venezia, del valore di undici lire Venete.

COLONELO, 6.m. Colonnello, Titolo mi

litare.

COLONELO DE FAMEGIA, Ramo di stirpe cioè La dipendenza da uno stipite, dis versa da un'altra che pur derivi ɖallo stesso stipite.

[blocks in formation]

COLOR CATIVO, Coloraccio; Livido COLOR CARGO, Colore profondo — COLOR SMORTO, Dilavato COLOR VIVO, Colore COLOR CHIARO, Colore aperto o SMARIR EL COLOR, Smontare; Smontar di colore; Smorire; ScolorireCOLOR MORTIFICA, Colore appannato, vavivace.

chiaro

le

poco

COLOR POCO SPIEGA, Colore abbagliato, vale poco vivace o come velato.

COLOR BIADETO, Sbiaduto; Cilestro ; Azzuolo, Agg. di colore turchino buio. COLOR BIANCHIZzo, Albino o Subalbino o Albiccio.

COLOR BIONDO, Bion doo Fulvo Lionato, Agg. di Colore tra giallo e bianco; ed è proprio de' capelli o peli.

COLOR BRUN, Bruno, Di color nereggiante. Brunetto; Brunazzo o Brunozzo sono dimin.

COLOR SELESTE O LATESIN, Celeste o Ceruleo; Cilestro; Celestino e Cilestrino.

COLOR CENERIN, Colore cenerino e cinerino e cenerognolo, Di color simile alla cenere. Bigio sust. o Colore bigio, si dice il Colore simile al cenerognolo, che è mezzano fra il bianco ed il nero Bigerognolo, dicesi a quel colore che ha del color bigio, e Bigiccio a Quello alquanto bigio.

COLOR D'ARIA, Verdazzurro o Verde azzurro o Colore aerino.

COLOR DE CARNE, Carnicino.
COLOR DE CEDRO, Citrino.
COLOR CREMESE, Chermisi; Cremisi e
Chermisino.

COLOR DE FOGO, Affocato o Fuocato.
COLOR DE GARDENAL, Cardinalesco;

Colore cardinalesco, Rosso.

COLOR DE LATE, Latteo; Latteggiante; Latticinoso BIANCO DE LATE, Color bianco lattato.

COLOR DE PIGNATA BRUSADA, Color bronzino, Agg. di volto o cera, vale Di colore acceso, incotto dal sole.

COLOR GRISDEFER, Grigioferro; Grisdeferro.

COLOR GRISO, Sgrigiato; Grigio, Si dice per lo più di pelo o penne.

COLOR INCARNA, Incarnato; Imbalconato; Scarnato; Scarnatino, Colore della rosa Incarnatino, Colore misto di bianco e rosso.

COLOR DE ISABELA, Falbo, dicesi al Mantello del cavallo giallo scuro. V. ISABELA. COLOR DE LE SCOREZE, Coloraccio livido; Segrenna, Sparuto: dicesi alla facpersona,

cia di

[ocr errors]
[merged small][merged small][merged small][ocr errors]

COLOR PIOMBIN, Color piombino. COLOR ROSSO, Rosso; Rubro Rosso CARGO, Infaonato, Livido di colore tra rosso e paonazzo Rossox, Chermisì; Vermiglio.

-

COLOR SCURO, Perso, Misto di purpureo e di nero, ma vince il nero, Cupo. Oscuro.

COLOR TEREO, Interrato o Interriato; Dicesi d' uomo impallidito e squallido, Smorto e interriato ch'ei pareva un corpo uscito d' una sepoltura.

COLOR TESTA DE MORO, V. in TESTA. COLOR TURCHIN, Turchino o Azzurro— TURCHIN CHIARO, Mavi, Azzurro sbiancato, Verde azzurrino, Azzurrino; Azzurrognolo; Azzurriccio; Azzurrigno, Che ha similitudine del colore azzurro o che ne partecipa TURCHIN SCURO, Azzuolo, Color turchino buio TURCHIN, Azzurreggiare. COLOR VERDE MAR, Verde azzurro o Verdazzurro; Verdebruno; Verdechiaro; Verdegiallo; Verdeporro CHIARO, Verdegaio; Festichino DEPORO, Porraco ; Prassino. COLOR DEL VERO, Ialino.

TRAR AL

VERDEVER

COLOR DE VIN, Avvinato; Vinato; Vinetico.

[ocr errors][merged small][merged small][merged small][ocr errors][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small]
[blocks in formation]

SUSSURO D'UN COLPO, Stroscio o Stoscio, per lo colpo del cadimento di che che sia.

COLPO DE TAGIO, Fendente, Colpo di spada o arma simile per taglio. Gli tirò un fendente che gli spaccò la testa.

DAR DEI COLPI, Colpeggiare, Spesseggiare i colpi.

FAR COLPO, Far colta; Far colpo; Colpire, e per metaf. Far breccia o Far colpo o un bel colpo, Conseguire ciò che si desidera.

COLPO, s. m. Colpo apopletico; Apoplessia o Apopletico assolut. Esser tocco d'apoplessia; Cadere di apoplessia.

Catalessia,dicesi una Malattia che rende a un tratto il corpo immobile, tutto che la respirazione rimanga libera.

QUASI COLPO, Trama di gocciola PICOLO COLPO, Paraplessia. COLTA (coll' o largo) s. f. Termine del Governo ex-veneto, Colta o Colletta, Aggravio o imposizione di pubblica gravezza ripartita a caratto d'estimo sulle terreDicevasi TRAR O BUTAR UNA COLTA per Imporre una colta cioè Ordinarla e ripartirla sui contribuenti.

COLTRA (coll'o stretto) s. f. Coltre o Coltro, Coperta del letto Celone, Panno tessuto e vergato onde si copre il letto.

COLTRA DEL VERSOR, T. agr. Coltro, Serta di vomero che taglia da una parte sola e dall' altra ha un coltellaccio ritto che separa le fette del terreno e sì poi le rivolge.

COLTRESÌNA, s. f. Coltretta ; Coltrina,

Piccola coltre.

[blocks in formation]
[blocks in formation]

COLTURA, s. f. Coltura; Coltivamento.

TerTERE DA COLTURA, Terre coltive, re che si possono coltivar o sono coltivate. COLÙ. V. CULÙ.

[ocr errors]

COMAGIARDO e MUCAGIARDO, s. m. Voci antiq. Camoiardo o Mucaiardo, Sorta di tela di pelo simile al ciambellotto. COMAGNA. V. CIBVOLO DA COMAGNA. COMANDADOR s. m. Comandatore o Messo, Basso Ministro de' tribunali, così chiamato ai tempi del Governo Veneto, al quale incombeva intimare gli atti giudiziarii e pubblicare gli editti,in latino all'Avogaria dicevasi Præco. V. USSIER e PORTIER.

COMANDAIZZA, s. f. Comandigia, Raccomandazione.

FAR UNA COMANDAIZZA, Raccomandare alcuno Ovvero Dare un comando, un ordine; Raccomandare un servigio, un servigetto.

COMANDAIZZA, dicesi ancora per quella specie di Comando o meglio di Grido o avviso che dannosi a vicenda i Barcaiuoli e simili nel girare colle loro barche i canali della Città per non darsi di cozzo incontrandosi all'improvviso. Vedi in A.

EL GA IN CASA UNA GRAN COMANDAIZZA, Egli ha una padronanza assoluta, un dispotismo; Comanda da padrone o come se fosse padrone. COMANDAMENTO, s. m. Termine del Foro ex-Veneto, Precetto giudiziale. COMANDAR, v. Comandare.

COMANDAR UN ESERCITO, Capitanare o Capitaneggiare un esercito -- E quindi Capitananza, Uffizio di Capitano, e governamento d'un esercito.

COMANDAR EL PAN, Comandare il par ne, dicesi del Fornaio.

detto fam. Fare

COMANDAR LE FESTE, o Dar le mosse a' tremuoti; Dar l'orma a' topi; Esser colui che debbe dar fuoco alla girandola, Si dice di coloro, senza la parola e ordine de' quali non si comincia a metter mano, non che a spedire cosa alcuna-Soffiare il naso alle galline, detto metaf. e in modo basso, di Chi comanda e fa tutte le faccende—Guidar la ballata, yale Aver autorità e governare a bacchetta, COMANDAR COME EL PODESTA DE LE GAMBARARE. V. in PODESTA.

COMANDO, s. m. Comando.

Comandi, T. di Marineria, Corda sottile di tre sfilarze incatramate ed attorte assieme diversi usi Trinelle chiaper

[ocr errors]

masi l'Unione di più comandi. COMARE, s. f. Comare o Comadre, chia

mano i Genitori d'un fanciullo battezzato o cresimato Colei che lo tenne al sacro fonte o a cresima, e questa chiama parimenti COMPARE il padre e COMARE la madre a ricambio. V. SANTOLO e FIOZZO COMARE vien anche chiamata la Donna maritata dal così detto COMPARE DE L'ANELO I Preti nostri dicono COMARE a Quella cui essi diedero la benedizione nuziale, ed anche alla madre dei bambini che hanno battezzato.

FARSE UNA COMARE, Fare comare, cioè

[blocks in formation]

COMARETA, Voce vezzegg. di COMARE. V.
ZOGAR A LA COMARETA, in ZOGAR.
COMAREZZO
COMARO

}

s. m. Cicaleccio ; Cicalamento; Pissi pissi; Passeraio, Confuso cicalamento di più persone, ma specialmente di donne.

FAR UN COMARO O COMAREZZO, Far un mercato o una pispilloria, Si dice quando adunate insieme romoreggias più persone

no cicalando. Quindi il proverbio Ove son femmine ed oche non vi son parole poche. COMARÒN, s. m. Ostetricante, Chirurgo professore specialmente dell' Ostetricia che assiste ai parti ne' più pericolosi cimenti.

COMBASAR, v. Combaciare e Combaciarsi, Il congiunger insieme cosa con cosa. L'atto del combaciare dicesi Combaciamento.

COMBATER, v. Combattere, Far battaglia.

Combattere, detto in T. famil. vale Altercare, contrastare, gridare insieme, contendere Si dice pure per Oppugnare, cioè Opporre, Contrapporre, Contraddire, in sign. di Contrariare con ragioni parole il detto altrui.

e

COMBATER UN DEO, V. SCOMBATER. COMBATIMENTO, s. m. Abbattimento, Rappresentazione di battaglia per lo più

ne' teatri.

Nel parlar fam. COMBATIMENTO, dicesi per Dibattimento, cioè Controversia, disputa. V. COMBATER.

COMBIAO, s. m. T. antiq. Lo stesso che

COGNITO. V.

[merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][ocr errors][merged small]

le lettere dell' alfabeto per formar le sif labe.

COMBINAZION, s. f. Eventualità Caso; Casualità; Accidente; Avvenimento; Evenimento.

COME, avv. Come; A foggia; A forma; A guisa.

COME A UN DATO, Come a dirsi; Come sarebbe a dire.

E COME! Affermativa con inflessione amnrirativa, E di che sorta! E in qual mədo! E vale Sì E COME CHE ME CONTENTo! E di qual sorta mi contento, cioè Son contentissimo, Lo ho per panunto. COME CHE VA, Maniera avverb. Come sta bene; Per appunto; Come si dee GO DA COME CHE VA, Lo battei ben bene, GO DITO COME CHE VA, per l'appunto Gli parlai a dovere, con impegno, con efficacia.

INTRECIO D'UNA COMEDIA, V. INTRECIO. COMEDIA, s. f. Commedia.

NO VOLÈR COMEDIE A CASA SOA, Non voler burle o scherzi o indecenze in casa sua; Non voler amorazzi, cioè Cose che offendano la decenza e l'onestà.

GODER UNA BELA COMEDIA, detto figur. Godere un bel caso, un accidente curioso o simile. V. in GODER. COMEDIOSO, add: Stravagante; Curioso

LA COSSA PIÙ COMEDIOSA PO LA XE QUESTA,

La cosa più stravagante; La circostanza più interessante poi o più curiosa ella si è etc. Ovv. Il nodo poi della quistione si è.

COMENZAR (colla z aspra) v. Cominciare o Principiare. V. SCOMENZAR. COMENZARIA, s. f. Voce antica. COMENZARIA O SCOMENZÈRA, dicevasi quel Canale ch'era appena cominciato dall'arte, e che lasciavasi poi all'azione dell'acqua col flusso lo scavarlo inticramente e profondarlo. Canale iniziato o cominciato. COMESSO, s. m. Commesso, Quello che ba la commessione, e dicesi anche Mandatario.

COMESSO DA OMO, Voce fam. Camiciuola, Piccolo farsetto che portasi sotto al giustacore e simile, e sopra o anche sotto la camicia per difendersi dal freddo: detto da' Francesi Tricotè.

COMESSO DA DONA, Farsetto, Vestimento del busto. Farsettino è il dimin. COMESSON, s. m. Voce agr. Magolato, lavorato Quello spazio di terra nel campo ch'è tenuto il doppio più largo della porca ordinaria. V. GOMBINA.

COMÈTA, s. f. V. Stela comÈta, COMETER, v. Commettere, Comandare.

Commettere, presso i Legnaiuoli, vale Unir bene per incollare, e dicesi Calettare quando si commette con addentatura. V. IMASCHIAR.

COMETER UNA GOMENA, T. de' Funaiuoli, Commettere una gomona o un gherlino o simili, cioè Riunire o Mettere insieme i cordoni o i legnuoli per formare un cavo. Dicesi anche Impalpare COMIADA, s. f. Gomitata, Colpo di go

mito.

un cavo.

« IndietroContinua »