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COMIN,

s. m. Conino; Cumino e Cimino, Pianta annuale, detta da Linn. Cuminum Cyminum e posteriormente Ligusticum Cuminum, il cui seme ch'è molto odoroso, si chiama collo stesso nome ed ha un sapore più aromatico e grato che il finocchio, a cui molto somiglia. Il seme stesso è cibo gratissimo a' piccioni terraiuoli. Gli Olandesi lo mettono nel formaggio e i Tedeschi nel pane.

DAR EL COMIN, Dare il comino, e vale Allettare i compratori alla bottega col far loro piacere. E per simil, si dice dell'Adulare o lisciare la coda altrui.

COMINCIAR, V. SCOMENZAR.

COMIO (coll'o stretto) s.m. Gomitoo Gombito e Cubito.

COMIO D'UNA MURAGIA, Gomito, cioè L'angolo ottuso d'un muro- -Cantonata dicesi L'angolo retto od acuto.

DOLOR DE COMIO, DOLOR DE MARIO. V. DOLOR.

FAR DE COMIO O DE COMIETO, Punzecchiare; Frugare col gomito.

GUADAGNAR IN TEL COMIO, Far il civanzo di Monna Ciondolina, vale Negoziare con iscapito. V. AVANZO e DESCAVE

DAR.

STAR PUZA SUI COMI, Star gomitone o gomitoni; Posarsi gomitone Accubito, vale Giacere all' usanza de' Greci e degli antichi Romani, col corpo giacente, appoggiato sopra il gomito la parte superiore,

PAGAR IN TEL COMIO, Dar un canto in pagamento, vale Partirsi senza lasciarsi vedere dal creditore.

TOR IN COMIO, che anche dicesi TOR IN CESTO O IN GROPA O IN CULO, Maniere basse, dette figur. Avere una polezzola dietro, Discapitare, Perdere, Aver danno. COMISSION, s. f. Commessione o Commissione, Incombenza.

LIBRO DE LE COMISSION, Commissioni, dicevasi ai tempi della Veneta Repubbli ca a quel Libro in carta pecora, inanuscritto, che dal Governo si consegnava per loro istruzione e direzione ad alcuni pubblici Rappresentanti dello Stato nuovamente eletti, nel quale erano raccolte le leggi e i regolamenti speziali da osservarsi nella provincia ch'era alla loro amministrazione commessa. I giureconsulti romani chiamavano queste regole Manda

ta; e qualche pubblico Rappresentante veneto diceva, QUESTO XE 'L MIO MANDATO. COMISSIONÁR, v. Dar commissione o commessione, Incaricare alcuno di che che sia.

COMISSURA, s. f. Commessura; Commettitura; Congiuntura; Incastratura. Luogo dove si commette ed incastra.

Convento, dicesi a Spazio o segno che rimane fra due cose commesse e legate insieme, come pietre, mattoni, legni.

CATARGHE LA COMISSURA, Trovar le congiunture; Trovare o Ravviare il bandolo; Trovar la gretola, detto figur. Trovar

il modo di concludere assolutamente al

cuna cosa.

COMITENTE, s. m. Commettente, Voce

mercant, e dicesi di Colui che ordina una cosa o commette alcuna faccenda al suo corrispondente. V. COMESSO.

COMITO (coll'o largo) s.m. Comito, Quel l'Ufiziale che comanda alla ciurma delle galee, e ch'è dipendente dal Sopraccomito. V. SORACOMITO.

COMÒ, Sincop. di ComòDo avv. V.
COMÒ,
s. m. Cassettone, Arnese o masse-
rizia nota.

CÒMODA, s. f. Cassetta, che dicesi anche
Cesso; Seggetta, Arnese da farvi i suoi
agi.
COMODA, add. Accomodato; Adagiato.
Assiso a mensa; Im-

V. COMODAR.

COMODA A TOLA, pancato.

COMODABILE, add. Accomodabile, Che può accomodarsi. COMODADA, s. f. Accomodatura; Accomodamento; Aggiustamento.

DARSE UNA BONA COMODADA, Accomodarsi; Adagiarsi, Sedere - In altro sign. Acconciare i fatti suoi. COMODAR, v. Accomodare, Ridurre a ben essere; Acconciare.

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Accomodare

COMODAR BEN I FATI SOI o Acconciar l'uova nel panieruzzolo o nel panieruzzo, detto figur.

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Accomodare,dicesi per Convenire,adatTUTO GHE COMODA, Tirerebbe a un lui, Si dice d'uomo misero cui s'affaccia ogni cosa per piccola ch'ella sia. Tutto gli accomoda, cioè Tutto gli conviene-STO AFAR NO ME COMODA, Quest'affare non mi torna, cioè Non mi piace o Non mi torna

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fa contare quanto si vuole. Per lo più ella è un sette. In Francia la Matta è ordinariamente il nove di Quadri.

per

SERVIR AI ALTRI DE COMODIN,

Servire lucerniere, detto fig. vale lo stesso che Tenere il lume; e si dice dell' Intervenire in alcun fatto senz' avervi utile o interesse proprio, ma solo per servizio o comodo altrui. Di due amanti all' un tocca trionfare, e quell' altro ha a servir per lucerniere.

COMODIN, detto in lingua furbesc a, vale Culo.

Nel giuoco delle Calabrache, pres so a noi le Matte sono il Due e il Fante di spade, il Re di danari, e il Dieci di danari, detto altrimenti COMODIN DE DANARI

Nel giuoco del PANEL principalmente il Fante di spade, poi il Fante di bastoni. COMODINA, s. f. Lo stesso che COMODĖTA. V.

CÒMODO, s. m. Comodo; Comodità; Agio; Agiatezza.

CON TUTO EL SO COMODO, A suo agio; A grande agio; A buon agio; A panciolle Consolatamente; Agiatamente, Pigliandosela larga.

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STAR CON COMODO, Stare ad agio Star bene a pollaio, vale Adagiarsi con tutta comodità Stare a disagio è il suo contrario.

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STAR CON TUTI I SO COMODI, Star agiatamente, a piè pari, a cul pari, a gambe larghe, a panciolle; Stare in barba di gattoo di micio, Star con tutti i suoi agiEgli è un falanina; Dorme co' guanti; E fatto di fiato; Si accorda al caldo come le pecore; La paura gli guarda la vi gna, per esprimere Un uomo delicato e che non vuole disagiarsi CHI STA CO TUCome

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TI I SO COMODI GA IN CULO EL GOI,

disse lo spinoso alla serpe, chi non può star se ne vada, E si dice di Chi stando comodo ed essendo guarnito di gran potere, non si cura degli incomodi e pericoli altrui. V. GOI.

TORSELA CON COMODO, Pigliarsela consolata o Far che che sia consolato: dicesi dell' Imprendere a far che che sia con agio e senza molto affaticarsi. Quando mangi e bei mangia consolato e mastica bene.

COMODO, Laterina o Latrina; Cesso; Fogna, Luogo dove si gettano le immon

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COMPAGNIA, s. f. Compagnia per Accompagnamento.

ne, conversazione

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Comman

Compagnia, dicesi per Società, unio-Stormo vale Compagnia gioviale COMPAGNIA BARONA, Scapigliatura, Intendesi di gioventù rilassata. COMPAGNIA DE NEGOZIO, T. Merc. Compagnia; Ragione; Societa dita o Accomandita, dicesi alla Società di commercio, per cui una o più persone somministrano il danaro necessario per lo traffico ad altre, le quali mettono la loro opera per farlo fruttare. Quindi Far accomandita o Dare in commandita, Accomandatario poi dicesi Quegli che riceve in accomandita e sotto il cui nome va tutto il negozio.

V. COMPAGNON.

OMO DE COMPAGNIA, COMPAGNO, s. m. Compagno, Quegli che accompagna o fa compagnia.

te,

Pari

OMO CHE NO

Compagno, parlando di cose inanimadiciamo anche in vernacolo per Simile, conforme Equivalente o Equipol lente, Dello stesso valore o peso Equidistante, Della stessa distanza forme, Della stessa forma GHB EL COMPAGNO, Uomo incomparabile No GHE NE VIEN DE COMPAGNI, Natura il fece e poi ruppe la VU ALTRI stampa SE DO STOLIDI COMPAGNI, Voi siete di guaime due melloni, dicesi fig. Di due sciocchi in sommo grado FAR COMPAGNO, Agguagliare; Eguagliare; Uguagliare; Adeguare; Pareggiare To, Pari pari o Pari affatto-TUTI BARONI COMPAGNI, V. BARON.

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de. Collegatario dicesi Colui al quale è stata lasciata una cosa in legato unitamente ad una o più persone COMPAGNO DE SUCCESSION, Consuccessore COMPAGNO DE NEGOZIO, Consocio - DE SCOLA, Condiscepolo DE TOLA, Commensale COMPAGNO NE L'UTILE, Compartecipe COMPAGNO NE LA PROPRIETÀ, Compadrone; Comproprietario-COMPAGNO D'ETÀ Coetaneo COMPAGNO NE LA COLPA Correo o Complice COMPAGNO DE NOVIZIADO, Connovizio DEL DONO, Codonatario-Compagno del debiTO, Condebitore COMPAGNO DE PIEZARIA, Confideiussore o Commallevadore GNO DE COLOR, Concolore. COMPAGNO DEL COMPAGNO DE SISERVIZIO, Conservo· GNORIA, Consignore - COMPAGNO DE PROTEZION, Comprotettore-DE PROFESSION, Professore compagno.

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COMPAGNON, s. m. Compagnone. Uomo gioviale, piacevole, di buon tempo, Buon compagno, Gregale; Compagnevole BON COMPAGNON, Sguazzatore, Goditore. COMPANADEGO, s. m. Companatico o Companatica, Si dice di Tutte le cose che si mangiano col pane. Camangiare, dicesi per ciascheduna vivanda. COMPANIZAR, v. Fare a miccino, Accompagnar col pane le vivande, mangiandole à poco a poco.

COMPANIZAR LA ROBA, Sparagnare; Risparmiare ; Amministrare o Distribuir a dovere; Usar economia, Saper far uso regolato delle proprie facoltà. COMPARE, s. m. Compare o Compadre e Patrino, Quello che tiene a battesimo o

a cresima.

COMPARE DE SAN ZUANE, Compare a battesimo.

COMPARE DE L'ANÈLO, Testimonio degli sponsali o Pronubo. DEVENTAR COMPARE, Incompararsi, Collegarsi per comparatico - Fare comare vale Divenir compare d'alcuna donna col tener a battesimo un suo figliuolo.

COMPARE PIERO, detto anche BRUSOLA e LORI, Nomi differenti che si danno nella provincia Padovana a quell'uccello che noi chiamiamo BEGIORA. V. COMPARISMO O COMPARESMO, Comparatico e Comparaggio, L'esser compare. COMPARSA, s. f. Comparsa; Comparigione e Comparizione, L'atto di farsi ve

dere.

BELA COMPARSA, Comparita; Compariscenza; Appariscenza; Far comparita.

COMPARSA D'UN MORTO, Apparimento; Apparita; Apparizione, dicesi la Visione che alcuni dissero di aver avuto d'una persona morta.

COMPARSA DEL SOL, DE LA LUNA etc. Apparimento o Apparizione.

COMPARSE, T. di Teatro, Comparse o Personaggi muti. V. FIGURANTE. COMPARTO, s. m. Comparto; Comparti mento; Scompartimento, Distribuzione. COMPARTI DE BOSSO IN T'I ZARDINI Scompartimenti, Siepicine di bosso; Cordoni o Fregi di bosso. COMPASSAR, v. Compassare, Misurar col compasso.

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COMPASSAR UN DISCORSO, detto fig. Pesare, vale Misurare per appunto le parole d'un discorso, Misurare i termini. V. in PARLAR.

COMPASSO, s. m. Compasso, Strumento geometrico noto; detto ancora volgarmente le Seste.

Gambe o Aste del compasso, si chiamano i due pezzi che lo compongono.Punte sono le due estremità delle gambe. Nodo, dicesi l'Unione impernata delle gambe.

Compasso di grossezza o Compasso torto da legnaiuoli, dicesi Quel compasso che ha le gambe ricurvate al di dentro. GRANZO COMPASSO, V. in GRANZO. COMPATRON, s. m. Compadrone; Comproprietario, Úgualmente padrone o proprietario di che che sia.

COMPATRONANZA, s. f. Condominio ; Comproprietà.

COMPENETRAR, v. Voce di nuovo conio dataci dai Lombardi, ed usata benchè metaforicamente nelle carte di pubblica amministrazione, come più espressiva nel sign. di Confondere; Immedesimare; Amalgamare.

Dicono per esempio: La tassa competente ad uno Scrittore che intervenga ad un accesso oltre al Cancelliere, é compenetrata in quella dello stesso Cancelliere: cioè Che nella tassa del Cancelliere è compresa anche quella dello Scrittore—1 diritti di Sempronio sono compenetratiin quelli di Antonio: cioè Immedesimati, confusi.

COMPENSA, V. COMPENSO.

COMPENSO, s. m. Compenso, vale Ripiego, rimedio-Compenso o Ricompenso, dicesi anche per indennizzazione di danni ricevuti.

METER COMPENSO, Rimediare; Ripa

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NANZA.

COMPIENAZZO DE SANGUE, Sanguigno, Che abbonda di sangue. Aver replezione di sangue.

COMPIETA, s. f. Compieta, L'ultima delle ore canoniche.

COMPIÈTA DE LA SETIMANA SANTA, Trích trach, chiamano i fanciulli un Martello di legno impernato e mobile sopra d'un asse, con cui per trastullo fanno rumore ne' giorni di passione, come si fa colla raganella Un simile stromento a cui in vece de' martelli sono attaccati due manichi di ferro che agitati fanno lo stesso effetto, dicevasi antic. Tempella, dal che il verbo Tempellare - Raganella o Tabella dicesi uno Strumento di legno composto d'una ruota dentata, il quale venendo raggirato cagiona rumore. S'usa anche questo stromento nella settimana santa per invitare all'uffizio quando son legate le campane e per suonare in Chiesa.

SONAR COMPIETA, detto metaf. vale Finirla, Dar termine. COMPLETAMENTE, avv. ( dal Franc. Completement) Compiutamente o Compitamente, Intieramente, Di tutto punto. COMPLETAR, v. (dal Franc. Completer) Riempire, T. Mil. Metter a numero,

For

nire le compagnie o l'esercito del numero d' uomini prefisso,

Questo verbo però si suol usare da alcuni anche nelle scritture, nel sign. di Compiere o Compire, Dar compimento o termine a che che sia, Finire intieramente. COMPLETO, add. (coll'e aperta ) ( dal Francese come sopra) Completo o Compiuto, in T. Mil. s'usa per lo più parlando di vittorie e del numero de' soldati stabiliti per ogni compagnia o reggimento. Dicesi Riportare una vittoria completa. Reggimento completo. V. INCOMPLETO. COMPLOTO, s. m. (dal Franc. Complot) Combriccola, Compagnia o conversazione di gente che consulti insieme di far male o d'ingannare.

Macchinazione; Trama; Postura, Deliberazione segreta o fraudolenta. Cabala segreta,

COMPONER, v. Comporre; Compilare; Tessere; Distendere, dicesi di Scritture

Costruire o Construire, direbbesi di Cose meccaniche.

COMPONER, detto in T. degli Stamp. Comporre, Trarre i caratteri dalle cassette acconciandogli e riunendogli per la forma della stampa.

COMPONER DE LE PERSONE, Comporre. Riconciliare gli inimici fra loro, pacificaCOMPONERSE, Comporsi, cioè Accordarsi, aggiustarsi.

re

COMPONERSE AL FOGO,maniera fam.,Crogiolarsi; Pigliar il crogiuolo: dicesi anche dell' uomo quando dopo una fiamma egli continua a stare intorno al fuoco fin ch'esso sia tutto incenerito.

COMPONERSEIN LETO, Crogiolarsi o Grogiolarsi; Poltrire in letto. V. Gor.

COMPONERSELA, Dondolarsela; Donzellarsela; Stare in panciolle, Stare senza far nulla Ei siede a gambe larghe e si fa vento.

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COMPONERSE, parlando di vivande, Crogiolare; Stagionare, cioè Cuocersi bene, perfezionarsi e condursi con fuoco tempe

rato.

COMPONITOR, s. m. Compositore o Componitore, Quello che compone; o che nelle stamperie mette insieme i caratteri e gli acconcia per stampa.

la

COMPORTAR, v. Comportare cioè Richiedere, concedere. Il suo stato non lo comporta. V. RICHieder.

COMPORTARSE, Comportarsi, dicesi delmaniera di trattare colle persone. Comportarsi bene col marito, colla moglie.

COMPORTAR dicesi ancora per Sopportare; Sofferire. COMPOSITOR, s. m. Lo stesso che COMPONITOR, V.

Compositoio, T. di Stamperia. Arnese per la stampa, in cui si compongon le linee ad una ad una, e serve a dar loro la dovuta giustezza,

In termine de' Gettatori di caratteri, dicesi Compositore ad una Specie di compositoio di legno duro addetto al registro, che serve pel pulimento delle lettere. COMPOSIZION, s. f. Composizione o Componimento.

COMPOSIZION MINCHIONA Cruscala ; Pippionata; Tantafera; Tantaferata, Composizione sciocca e scipita. COMPOSTA, s. f. Composta e Conserva, Frutte, Fiori ed altre cose confettate nello zucchero.

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COMPOSTE IN ASEO, Acetume, Cose di sapore acetoso, e propr. Quelle che si conciano coll' aceto, come sono i capperi, i peperoni, i cetriuoli, etc. COMPOSTAR, v. COMPOSTAR FRUTI, Confettare, o Condire, Conciar frutte nello zucchero COMPOSTAR PEVERONI CAPERI, CUGUMBRETI, OLIVE etc. Acconciare o Conciare, vale Marinare, salare o confettare in aceto per conservargli. COMPOSTO, s. m. Composta o Composi zione, Mescuglio di cose acconce insieme. COMPRADA, s. f. Comperazione; Comperamento, ll comperare HO DA UNA BONA COMPRADA, Ho comperato molte cose; Ho fatto compera di molta roba; Molto ho comprato. COMPRADOR, verb. m. Compratore; Acquirente.

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COMPRAR, v. Comperare o Comprare.

COMPRAR A L'INGROSSO,

V. INGROSSO.

COMPRAR A STRAZZAMERCA, Comprare a buon mercato o per un pezzo di pane. COMPRAR A PRONTI ? Comperar a danari pronti, a contanti.

COMPRAR CARO, Sopraccomperare; Com

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COMPRAR E NO VENDER Comperare e non vendere, dicesi metaf. e vale Stare ascoltando quel che altri dice, senza comunicare notizia veruna.

COMPRAR GATI IN SACO, Comperar la gatta in sacco, vale Comperar che che sia senza vederlo.

COMPRAR IN ERBA, Comprar a novello oinerba, Pagare la valuta del frutto avanti ch' e' sia maturo.

COMPRARSE EL MAL E I FASTIDII, Comperar le brighe e simili a danari contanti, dicesi di Uomo litigioso e fantastico, che va cercando brighe e liti.

COMPRARSE LA GRAZIA DE QUALCUN, Ingraziarsi con alcuno.

COMPRARSE DEL MAL, Guadagnarsi del male, dicesi de' Mali vergognosi che altri riceve per esserseli procacciati.

COMPRAR UN DEBITO, Comperare una detta, cioè un debito.

CHI SPREZZA VOL COMPRAR, V. SPRezza`r. COMPRAVENDI, s. m. Barullo, Colui che compra cose da mangiare in digrosso, per rivenderle con suo vantaggio a minuto. E quindi Barullare, Comprar e rivendere.

Intendendosi un Pescatore, Pescivendolo o Pesciaiuolo, Quello che compra e rivende pesce.

Barattiere o Barattiero e Barattiera, la femmina; Rivendugliolo che barattà e rivende mercanziuole e cose di poco pregio; e quindi Baratteria, dicesi il Vendimento e compramento di quello che l'uomo è tenuto di fare per suo uffizio. V. Rø

VENDIGOLO.

COMPRITA, s. f. Compera e Compra. COMPROFESSOR, s. m. Professore compagnoo collega. Comprofessore non si trova ne' vocabolarii.

COMPROMESSO, s. m. Compromesso, T. legale, ed è la nomina che si fa di giudici arbitri.

COMPROMESSO DE JURE TANTUM, dicevasi ai tempi Veneti, Quello che toglie ai Giudici la facoltà d'arbitrare, e li addebita di giudicare secondo il rigor del diritto.

COMPROMESSO DE JURE ET DE FACTO MORE VENETO ET INAPPELLABILITER, era il Compromesso con facoltà di arbitrare e pronunziare inappellabilmente.

METER IN COMPROMESSO, Mettere in compromesso; Mettere in ballo alcuno; Mettere in favola; Mettere a dubbio evento̟ COMÙN, s. m. Comune; Comunità.

METER IN COMUN, Accomunare; Mettere in combatta, in comunanza; Fare in combutta; Avere a comune

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A METER IN COMUN, Raccomunare.

LAORAR PEL EL COMUN NO se laora PER

NISSUN, Esser come a pescar nel proconsolo, vale Affaticarsi indarno c per altri e durar fatica per impoverire.

SECRETO DEL COMÙN, segreto delle sette Comari, Segreto che si sa da tutti.

COMUN DE L'AQUA, T. de' nostri Architetti, Comune dell'acqua qui chiamasi Quel termine o punto a cui comunemente arriva nel suo alzamento regolare l'acqua del mare, il cui segno apparisce nella sommità di quel tinto verdiccio ch'è impresso nella mucilagine dell'. stesacqua sa nelle pietre delle fondamenta e delle case, e che dà regola ai muratori per fare i gradini delle rive nuove,

Provveditori di Comune, dicevasi nel Governo Veneto ad una Magistratura che soprantendeva alla polizia materiale delle strade e dei pozzi in Venezia, e in oltre a tutte le corporazioni delle arti etc. COMUNELA, s. f. Comunella; Comunione; Accomunamento; Accomunagione, Promiscuità di godimento o uso di che che sia tra più persone.

FAR COMUNELA, Accomunare; Mettere in comune; Fare a combutta; Mettere in combutta.

COMUNICATA, s. f. Comunicazione, cioè Notizia, Rapporto. Termine che usavasi sotto al Governo Veneto; ed era propr. una Comunicazione d'uffizio su qualche argomento di pubblica amministrazione, che un Magistrato faceva all'altro. V. Rí

CERCATA.

COMUNION, s. f Comunione, Atto venerando della religione cristiana.

146

CON

METER A LA COMUNION, Ammettere alla comunione, cioè A ricevere il santissimo Sacramento dell' Eucaristia. COMUNITÀ, s. f. Comunità o Comune, La rappresentanza pubblica formata da persone abitanti nello stesso luogo.

ROBA DE COMUNITÀ, Comunitativo, Addetto a Comunità.

VIVER IN COMUNITÀ, Vivere o Stare in comune o in comunità, come fauno i Frati e le Monache.

COMUODO, lo stesso che Comodo. V.

CON. Vedasi le veci Co.

CON DIR, Maniera fam. Come a dire, Cioè a dire; Vuol dire.

C

Chiamasi poi da'fanciulli Cox, la cifra o abbreviatura e che vedesi con altri dopo la tavola dell'abbici nel libricciuolo detto comunemente Salterio, ove sono le seguenti figure & çbs, che in Veneziano si chiamano ETE, CON, RON, VOLTELOBUS O REVOLTELOBUS, dopo di che conchiudono i fanciulli dicendo MADONA SANTA CROSE ME FAZZA IMPARAR STA DELA VERTU Conne; Ronne si dicono in italiano, ma ma l'Autore non trova spiegazione delle due ultime lettere bs, che i Veneziani vogliono interpretare al loro modo.

Ette;

DIR EL CON E RON, V. CON ́E RON, E DIR

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CONCORENZA, s. f. Concorrenza, Competenza, rivalità nel concorso.

METERSE IN CONCORENZA, Andare a concorrenza o in concorrenza, vale Concor

rere.

DAR CONCORENZA A UNO, Concorrere a competenza ď uno.

Cascar in concORENZA, V. CASCAR. CONCORSO, s. m. Corcorso; Calca; Pesta; Pressa, Moltitudine o frotta o folla di gente concorsa in un luogo.

CONCORSO D'UMORI, Afflusso, Andata o concorrimento d'umori in qualche parte del corpo.

Concorso de' creditori, T. For. È l' unione giudiziale dei creditori contro la facoltà d'un fallito per la soddisfazione de' loro crediti.

CONCRETARSE, v. Determinarsi; Pigliar partito o risoluzione o determinazione. Pigliate quel partito che meglio vi pare.

Usiam pure questo termine nel signific. di Venir alla fine, alla conclusione; Toccar della fine; Conchiudere. CONCUBINA, V. in MANTIGNUA. CONDA, Voce di qualche idiota, storpiata dal latino e disusata. V. Quondam, CONDEMANCO, Avverbio antiquato, che vale Nondimeno; Niente di meno. CONDÌR, V. CONZÁR. CONDITO, s. m. Candito o Condito, Confettato. Si dice specialmente delle frutte e simili che si confettano.

CONDIZION, s. f. Condizione, cioè Grado, Stato; overo Palto.

CONDIZION, T. del Governo Veneto, Catasto, Libro in cui erano descritti minutamente tutti i poderi, campi e beni de' Cittadini, coi loro confini, ed in quali comuni stabiliti AVER IN CONDIZION, Es

sere in catasto; Aver delle proprietà stabili descritte nel catasto; Essere estimato o possidente. V. FIA. CONDOGLIANZA, s. f. Condoglienza o Condolenza, Il condolersi. Lettera di condoglienza.

CONDOLERSE, v. Condolersi, Rammaricarsi, Dolersi delle sventure altrui coll'amico. Dare il mi dispiace; Fare le condolenze.

CONDONO, s. m. Condonazione, Perdono

del fallo commesso.

CONDOTO,

s. m. Fogna; Pozzo smaltitoio; Pozzo nero o Pozzo murato e Bottino, Luogo sotterraneo dove si vuotano per una canna le immondizie de' destri ed agiamenti.

FAR CONDOTI, Fognare; Far fogne SVODAR EL CONDOTO, V. SVODAR SGOSSAR I CONDOTI, V. DESGOSSÀR.

-

DB

CONDOTO D'AQUA, Condotto; Acquidotto o Acquidoccio, Canale murato per lo quale si conduce l'acqua da luogo a luogo. Acquidoccio fatto di calcistruzzo e mattoni. Acquidoccio di piombo - Gora dicesi il Canale d'irrigazione per le campagne.

CONDOTO D'AQUA PIOVANA, Chiassaiuola, Canale fatto a traverso de' campi delle colline per raccorre l'acqua piovana murato dalle bande e ciottolato nel fondo. CONDOTO DE LE SCOREZE, Doccione delfuori di porta per le loffe, L'intestino che dietro le immondizie.

FAR ANDAR L'AQUA PER CONDOTI, Condottare, T. de' Fontanieri, Tradur l'ac condotti. qua per

CONDUR, v. Condurre, Menare.

CONDURSE A BON PORTO, V. PORTO.

LASSARSE CONDUR, Lasciarsi ferrare, detto fig. Lasciarsi dirigere o guidare LASSEVE CONDUR, Lasciatevi dirigere; Accettate il consiglio. CONDUSI, s. m. Ruffiano, Mezzano di co

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brossene. Pianta erbacea comune, detta da Linneo Ligustrum vulgare.

CONETRAL, s. m. Collaterale, Titolo che davasi sotto il Governo Veneto a quell'Ufiziale addetto alla Camera fiscale delle Città provinciali dello Stato, che teneva il ruolo de' Soldati della guernigione e del. le cerne, e li pagava. CONETRARIA, s. f. Collateralia, si l'Ufizio del Collaterale.

diceva

CONFA, Avv. Come ; A guisa; A foggia, CONFALON, s. m. Bastracone; Gallione; Vomaccio, dicesi da noi per ischerzo d'uomo grosso e forzuto. V. GIAMPICÒN. CONFARSE, v. Confarsi; Acconfarsi, Convenire, Acconvenirsi.

Confarse al gusto, Andare a pelo. CONFARSE A L'OPINION DE QUALCUN, Convenire, nel sign. di Consentire, Accordarsi.

NO CONFARSE INSIEME, Non confarsi, Non affarsi o attagliarsi. CONFERIR, v. Conferire, Comunicar ad altrui i suoi pensieri e segreti. Conferir in segreto, a solo a solo, familiarmente, confidentemente.

Conferire, val Dar giovamento, Far pro. CONFERIRSE IN T'UN LOGO, Trasferirsi; Recarsi; Portarsi etc.

CONFERTA, s. f. T. del Foro, ch' era in uso sotto al Governo Veneto, Accesso o Trasferimento al luogo, cioè Il trasferirsi che fa il Giudice sopra il luogo della controversia o del commesso delitto per gli oggetti del suo instituto.

CONFESSADA, s. f. Confessamento; Confessione, Il confessare

DARSE UNA BO

NA CONFESSADA, Confessarsi bene; Far la confessione generale. CONFESSAR, v. Confessare.

BUSO,

Accusare o Con

CONFESSARSE AL BUSO, COME FA I EBREI, Non confessarsi EL S'HA CONFESSA AL Non si è confessato. CONFESSARLA GIUSTA, fessare la ronfa giusta, Dir la cosa per T'appunto com'ella sta. Si dice anche Confessare il cacio.

CONFESSAR SENZA CORDA, Confessare senza duol di fune, Dire i fatti suoi alla prima.

STAR DURO A CONFESSAR, Resistere alla confessione; Non voler confessare; Essere o Far come la formica o il formicon di sorbo che non esce per bussare; Essereo Far la cornacchia di campanile; Star sodo alla macchia o al macchione e non uscire bussar che uom fuccia; e vaper gliono Lasciar dire uno quanto vuole e non gli rispondere o rispondergli in una maniera che non sortisca il desiderio suo — Far reticenze, vale Omettere volontariamente alcuna cosa che si dovrebbe dire. PENSAR A CONFESSARSE, Pensare ad acconciarsi dell' anima; Pensar all' anima, a riconciliarsi con Dio,

ME SARIA CONFESSA DA LU, to mi sarei confessato da lui, Si dice d'uno del quale si aveva buona opinione, e che sia poi riuscito male; e fu detto ancora, lo mi sarei consigliato da lui, si spiritual mi pareva

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Sbandire, Mandar in confine alcuno o in luogo particolare per gastigo. V. RElegàr.

L'HO CONFINA CHE NOL SE PODEVA MOVER, L'ho ridotto alle strette; L'ho confinato tra l'uscio e 'l muro, cioè L'ho ridotto a grado che non potea più difendersi. CONFITEOR, s. m. Confessione, Orazione notissima e del continuo recitata da' Cristiani, la quale comincia dalla parolą Confiteor.

CONFLUIR, Cooperare, Concorrere all'opera, Operar insieme. Accompagnasi colla preposizione Con.

CONFORME, Avv. Secondo il caso, Espressione dubitativa, e vale Mi regolerò conformemente al caso, cioè secondo l'avvenimento, o secondo il mio gusto.

Per Siccome e Comechè CONFORME CHE NO GAVEVA SOLDI, Siccome io non avea danari, ovv. Non avendo jo dunari. CONFORMITÀ, s. f. Conformità, Simiglianza.

Conformità, si dice anche per Modo, maniera. In conformità de' suoi ordini.

L'HA PARLÀ IN STA CONFORMITÀ, Parole pronunciò di questa fatta, Di questo

tenore.

IN STA CONFORMITÀ SON REDUTO, Son ridotto a tal passo, a tale stato.

IN CHE CONFORMITÀ? Detto a modo interr. Come? Come mai? In qual modo ? CONFORTADOR

CONFORTAÒR s. m. Confortatore e Confortante.

CONFRONTABILE, add. Paragonabile ; Comparabile-NOL XE CONFRONTABILE CO QUELO, Non è paragonabile con quello. CONFUSION, s. f. Confusione; Guazzabuglio; Mescuglio; Viluppo; Pecoreccio; Zappa-Buglione, dicesi a Moltitudine

confusa di diverse cose.

CONFUSION DE ZENTE, Parapiglia; Ba rabuffa; Subuglio, Scompiglio di gente o di persone. V. BARAFUSOLA.

METER DE LE COSSE IN CONFUSION, Abbatuffolare o Rabbatuffolare, Mettere, Avvolgere insieme confusamente in fascio, iu batuffolo.

CONFUSIONAR, v. Confondere, Disordi

nare e volger sossopra, mescolare insieme varie materie senza distinzione e senz'ordine.

CONFUSIONARSE, Confondersi, vale Turbarsi gravemente per vergogna o per altra passione Allibbire, Impallidire per cosa che ti faccia restar confuso e sbalordiV. CONto per un subito timore o vergogna.

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