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Intristito; Imbozzacchito; Incatorzolito; Non attecchito, dicesi delle Piante.

Afato, direbbesi delle Frutta che strette dalla nebbia o dal soverchio caldo non possono condursi a perfezione - Affienito, delle biade e delle erbe, che per mancanza d'acqua vengono su stentate.-FORV. FORMENTO.

MENTO INSENETIO,

INSENETIR, (dal latino Senesco o Insenesco) v. Indozzare; Imbozzacchire; InItristire; Incatorzolire, Dinota l'essere degli animali quando per principio di sopravvegnente indisposizione intristiscono.

Intristare; Intristire; Incattivire; Imbozzacchire; Incatorzolire; Non attecchire; Indozzare, Dicesi delle Piante.

Annighittire, val Divenir lento, pigro, infingardo; e dicesi degli uomini. INSENÈTO, add. usato nel Contado di Chioggia, e vale Inquietato; Disturbato. INSENSA, add. Insensato, Stupido, Stolto, Folle. Mogio; Pastore; Boto sono quadenotare Una si sinonimi per persona na a nulla.

buo

DEVENTAR INSENSA, Imbarbogire, Perdere il senno per vecchiezza. INSENSARSE, V. INSEMPIARSe. INSERVIBILE, add. Voce di molto uso e che si scrive, Non servibile, cioè Che non Non usaè atto a servire ad alcun uso bile; Non adoperabile si dice di qualche strumento o simile che non sia più buono ad essere usato, e che si dice Sferra. INSERVIENTE, s. m. Voce di nuovo uso fra noi. Chiamasi Inserviente in forza di sust. quel Famiglio che serve i Magistrati, distinto dall' Usciere e dal Portiere nel titolo e nel soldo, ma che fa lo stesso servigio. INSESTAR, v. Assestare, Aggiustare per l'appunto. V. SESTO.

INSESTAR LE BOTE, T. de' Bottai, Assestare le botti, che consiste nel ridurre coll'ascia a forma regolare il loro pettine. INSIANDO, Gerundio di INsin, ed equi

vale a Uscendo. La voce vernacola è antiquata e più non s'usa.

INSIDA, s. f. T. antiq. ma conservatosi nel titolo d'una Magistratura ex Veneta sino al finire della Repubblica; e vale Uscita, cioè, Esportazione, Estrazione dallo Stato.Eravila Magistratura detta TAVOLA DEL

L'INSIDA (Come v'era l'altra detta TAVOLA DELL' ENTRADA) che soprantendeva le estrazioni o esportazioni delle mercanzie da Venezia per fuori, composta di tre Patrizii della classe povera, con salario, che nominavansi Offiziali alla Tavola dell'insida. La Tavola dell' Entrada ne aveva sei. V. INSIR.

A L'INSIDA DE ZUGNO, Verso al termine di Giugno, Agli ultimi giorni. INSIEME, avv. Insieme dal barb. Insimul. Assieme non è usato da moderni scrittori. Insiememente ha lo stesso sign. ma usasi di rado.

ANDAR INSIEME, Andar a una o ad una o insieme. In altro sign. direbbesi Congiungersi; Accoppiarsi; Mescolarsi.

EL TUTO INSIEME, L'insieme o Ben'insieme, è T. di Pittura, Scultura e Archidel tettura e significa L'essere ogni parte tutto nel proprio sito o sede. Collettivamente, Tutto insieme.

METER INSIEME, V. METER. INSIGNIO, add. Insignito, Decorato. Insignito d'un ordine cavalleresco. INSINUAR, v. (dal barb. Insinuare, in acta publica referre) Termine di pratica portatoci dai Lombardi, ed ora già fatto comune e usato nel foro e ne' pubblici uffizii, nel sign. di Presentare — INSINUAR LA DOMANDA, Presentare la petizione, cioè Presentarla all' Uffizio degli esibiti. INSINUAZION, s. f. verbale di INSINUAR, Presentazione FAR L'INSINUAzion de L'ISTANZA, Presentare l'instanza. INSÌO, add. Voce antiq. Uscito. INSIR O ENsin, v. T. antiq. e di poco uso, e vale Uscire.

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Non No GHE XE NE ENTRÀR NÈ INSÌR, c'è entrata nè uscita ; E per metaf. Nè diritto nè rovescio.

INSOAZAR, v. Incorniciare, V. Soaza.

INSOAZAR UN'ERTA, Metter la cornice ad uno stipite; Incorniciare. V. ERTA.

INSOAZAR QUALCUN, detto fig. Ligiare; Lisciar la coda; Piacentare; Piaggiare; Andare a versi, Lodare e Adulare. V. INAN

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O'L S'INSONIA O'L DEVENTA MATO, Sognasi o farnetica; dicesi di Chi asserisce una cosa falsa o assai stravagante.

NO MB LA INSONIO GNANCA, Non mi passa nè men per la mente. INSÒNIO O INSOGNO ed anche SOGNO, S. m. Sogno o Insogno.

FAR UN INSONIO O UN SOGNO, V. Ivso

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INSONOLIO
INSONOLIO add. Grullo o Mogio, Di
spiriti addormentati, contrario di Desto.
INSORDIR O INSORDAR, V. Insordire, v. n.
Divenir sordo. Assordare, vale Far sordo.

TI ME FA DEVENTÀR SORDO, Tu m' in

troni, cioè Mi offendi con soverchio romore l'udito-Tu mi abbuccini, direbbe un Sanese, cioè M'assordi con le. grida. Tu mi stordisci.

INSORIBOLE, add. Voce di Chioggia, corrotto da Insoffribile, Increscevole, Noioso. INSORIR, V. INSURÌR.

INSOZZOLA, add. Insozzato; Lordato. INSTAE, T. Antiq. V. ISTA.

INSULSAGINE, s. £. Scipitezza; Insipidezza; Sciocchezza.

Scipidezza delle parole e de' componimenti insipidi, insulsi.

Mellonaggine, vale pur Scipitezza, Grossezza d'ingegno.

INSULSO, add. Riferito a uomo, Scipito; Sciocco; Scimunito, Senza senno. È E quasi uno stivale, come dir è la merda delI allocco la qual non sa nè di ben nè di male.

Riferito a vivanda, Insulso; Insipido; Scipido; Sciocco, che vale Senza sapore, senza gusto o senza sale.

Riferito

a cosa,

Insulsa o Sciocca, cioè Senza proposito, Senza ragione, Impropria. INSULTO, s. m. Insulto, cioè Oltraggio.

INSULTO, dicesi poi dalla bassa gente nel signif. di Assunto, cioè Impegno; Impaccio, Impiglio, Cura, Impresa, Noia, Briga-TORSE L'INSULTO DE FAR UNA COSᏚᎪ, Addossarsi o Pigliarsi una detta, un impaccio, un imbarazzo; Aggravarsi; Accollarsi.

INSUMA O INSÒMa, avv. In somma; In fatti, In somma delle somme, Finalmente, In conclusione. INSUPAR, V. INZUPÀR.

INSURIMENTO, s. m. Noia; Fastidio; Increscimento; Tedio; Spiacevolezza.

Go UN GRAN INSURIMENTO, Ho una gran noia; Son pien di lasciami stare. INSURIR, v. Dar noia o Venir a noia; Stuccare; Ristuccare; Infastidire.

INSURIRSE, Annoiarsi; Infastidirsi, Stuccarsi; Ristuccarsi; Stucchevolarsi INSUTILIO, add. Sottigliato; Assottiglia

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INTACAR QUALCUN, detto in altro sign. Accusare alcuno; Apporre ad alcuno una colpa NOL SE POL INTACAR IN NISSUNA Cossa, Non gli si può appiccar sonagli. E' non gli si può attaccar ferri addosso; Non gli si può apporre ; Non si può imputarlo di alcuna mancanza.

INTACAR EL MESE ◊ EL SALARIO, GNAR IN ERBA.

V. MA

INTACAR LA SCORSA D'UN ALBORO, Calterire.

INTACARSE CO L'ABITO A QUALCHE CHIO-, DO, Appiccarsi, Attaccarsi. INTACATOR, s. m. Reo di peculato, cioè D'infedeltà nella custodia o amministrazione del danaio pubblico affidatogli. INTACO, s. m. Peculato, T. de' Pubblicisti. Delitto di colui che impiega in proprio uso il danaro di pubblica ragione affidatogli in custodia. Il Codice criminale Austriaco lo comprende sotto il titolo di Infedeltà pubblica.

AVER UN INTACO DRENTO Avere il mal del tisico; Andar a Bolsena; Dar nel tisico; Drento è chi la pesta; Aver l'etisia INTAGIA, add. Intagliato; Scolpito; Sculto; Scultato - Ciamberlato, Ornato d'intagli.

FOGIE INTAGIAE, Laciniate o Laciniose, Dicono i Botanici, e vale Tagliuzzate o intagliate nell' estrema parte. INTAGIADOR, s.m. Intagliatore, dicesi Quello che intaglia o in pietra o in legno fogliami, cornici o simili, ma non figure, perchè quello che intaglia figure di rilievo, dicesi Scultore.--Intagliatore o Calcografo, chiamasi quell' Artista che intaglia nelle lastre di rame qualunque lavoro. V. INCISòn. Intagliatore si prende comunemente per Quello che lavora d'intaglio in legno, eziandio che faccia figure della stessa materia o altri lavori.

Incisori si dicono Quelli tra gli Orefici che fan professione d'intagli. INTAGIADORA, s. f. La femmina d' Intagliatore. INTAGIAR,

v. Intagliare, Scolpire. INTAGIARSE, Detto famil. Accorgersi; Insospettirsi; Apporsi; Addarsi - MR N' HO INTAGIA, Me ne accorsi; Ne presi sospetto. V. DARSENE, in DAR. INTAGIO, s. m. Intaglio. V. Intagiadòr.

AVER UN INTAGIO, Maniera fam. Aver un sentore, un indizio. V. SENTòr.

INTAGI D'UN BASTIMENTO, V. in SPERON. INTAMBARAR, v. Ingomberare ; Ingombrare, Mettere cosa in alcun luogo che ne impedisca l'uso di pria.

INTAMBUSAR, v. Smarrire, Perdere che che sia,ma non senza speranza di ritrovarlo. Lo stesso che IMBUSAR V.

INTAMBUSARSE. Rimbucare, verbo neut. Imbucarsi, Intanarsi, Nascondersi. INTANARSE, v. Intanarsi; Rintanarsi, Nascondersi in qualche luogo.

DOVE DIAVOLO SEU INTANADA? (Dice per esempio il Marito verso la Moglie, cercandola per le stanze e non trovandola) Dove vi siete intanata? Dove siete nascosta?

INTANTA, add. Ostinato; Testereccio; Arrabbiato; Arrovellato; Arrangolato. INTANTARSE, v. Pigliar il broncio;Corrucciarsi; Invelenire.

Dicesi ancora Ostinarsi; Incapoper nire; Entrar nel pecorone; Dar nel bue, Il suo contrario è DESTANTARSE. INTARDIGANZA, s.f. Tardanza; Ritardo; Indugio,

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IN TEL MUSO, IN TE LA MAN, IN TE LE Nella mano RECHIE, IN TI PIE, Nel viso, Nelle orecchie, Ne' piedi. INTEMERATA, s. f. Rimprovero; Lavacapo; Cappellaccio; Redarguizione.

FAR UN'INTEMERATA, Dare o Fare una sbarbazzata, un lavacapo, un cappellaccio ad alcuno. V. ROMANCINA & SALATA.

INTEMPARÀ, add. Temperato o Acquato, Agg. a Vino mescolato coll' acqua. INTEMPARÀ R, v. Temperare il vino, Mescolarlo coll' acqua.

INTEMPARAR LA PENA, Temperare la penna.

INTENDACHIO, s. m. Intendacchio, voce bassa, e vale Intendimento, Discernimento. V. GNUCA.

NOL GA GNANCORA EL SO BON INTENDACHIO, Non ha per anco discernimento; Non ha intendacchio, comprendonio. INTÈNDER, v. Intendere, Apprendere

coll' intelletto.

INTENDER IN ARIA, Intender per aria,

vale Intender al minimo cenno. Intendere a cenni, dicesi di Chi intende facilmente e senza lungo discorso.

INTENDER QUALCOSSA, Intendacchiare, Intendere discrezione. per

Senti

INTENDER, Intendere, vale per re. Non intendo, cioè Non sento-M'INTENDEU? M'intendete? Sentite?

INTENDER PER LE RECHIE DEL MASTELO, Intender male; Frantendere; Masticarla male, Intender il contrario. V. STRAPÈ e STRAINTENDER.

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INTENDERSELA, Darsi l'intesa; Star sull'intesa, vagliono Rimanere d'accordo. INTENDERSENE D'UNA COSSA, Conosceder he re o Conoscersi, Aver molta pratica esperienza di certe cose, intendersene. Conoscer bene il mondo, i buoni libri, le gioie, le perle; Conoscersi di pietre preziose; Conoscersi del mondo.

INTENDERSENE QUANDO LA XE COTA, Avere studiato in Buemme; Esser dotto in Buezio; Avvenirsi come al bue a far santa, vagliono Esser ignorante, Non aver cognizione di che che sia.

DAR DA INTENDER CHE ZIOBA VIEN DE VENERE, OVV. DAR DA INTENDER EL BIANCO PER NEGRO O UNA COSSA PER L'ALTRA, Dare ad intendere che gli asini volino; Mo

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strare o Far vedere il bianco pel nero; DaDar a credere che il mal sia sano; re a bere; Mostrare o Dare altrui lucciole per lanterne, Voler far credere cose incredibili.

M'INTENDA CHI POL, Dire alla figliuo la perchè la nuora intenda, Prov. che vale, Chi ha a intendere intenda--M' INTENDO MI CO DIGO TORTA, M'intendo io, ovv. Intendami chi può che m'intendio. MI LA INTENDO Cussì, lo dirò liberaIn altro sign. Io mente come l'intendo voglio così

- Intendo che LA VADA SUBI

TO VIA DE QUA, Voglio ch' ella vada subito via di qua.

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QUESTA LA INTENDO, Questa mi calza, S'adatta alla mia capacità QUESTA NO LA INTENDO PER ASSOLUTO, Questa non la voglio o non la permetto assolutamente. S'intende, risposto con troncamento, vale Sicuramente.

S'INTENDE,

INTENDER PER DISCREZION, Intendere per discrezione, dicesi dell' intendere per suo accorgimento l' altrui mal composto discorso o scrittura, e di questa si dice non solamente del disteso, ma ancora del cattivo e non intelligibil carattere.

S'INTENDE TUTO PER DISCREZION, detto in altro senso, ovv. Intendessimo, S'intende acqua, e non tempesta; Voler la briglia e non le pastoie, modi prov. cioè Conviene aver moderazione in tutte le cose. V. ONESTO.

VOLER INTENDER UNA COSSA, Alludere, Accennare col discorso a qualche cosa intesa e non ispiegata.

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Si suole anche dire, CHI LA INTENDE CHI NO LA INTENDE, E CHI NO LA VOL INTENDER,

Quando insorgono dei dispareri di varia specie tra l'affermativa e la negativa; ed è maniera fig. che vale Chi la vuole, chi non la vuole, e chi senza intenderla è testereccio di non volerla. INTENDITOR, s. m. Intenditore.

A

A BON INTENDITOR POCHE PAROLE, buono intenditor il parlar corto o poche parole.

INTENERIR, v. Intenerire.

TORNAR A INTENERIR, Rintenerire. INTENERIRSE, Intenerirsi, Rintenerirsi; Imbietolire; Venire in dolcezza, o in bietolone; Sollucherare Imbambolare dicesi propr. Quando inumidendo o ricoprendo le luci colle lagrime senza mandarle fuori, si fa segno di dover piangere. INTENTA, s. f. Tintura. INTENTO, add, (coll' e chiusa) Tinto, da Tignere.

INTENUTAR, v. T. del Foro ex-Veneto, che anche dicevasi Tor in tenuta, Staggire o Fare staggina, Sequestrare col prendere in nota la quantità de'beni stabili d'un debitore, per farli aggiudicare a favor del creditore. Lo stesso che APREN

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INTENZERSE CO L'INGIOSTRO, COL CARBruttarsi o BÒN, CO LA PIGNATA e simili, Sporcarsi i panni coll' inchiostro, col carbone, colla pentola etc. INTEPIDIO, add. Intiepidito; Rattiepidito; Tiepidato; Tepefatto. INTEPIDIR, v. Tiepidare; Tepefare; Tepificare; Intiepidire; Rintiepidire. INTERAMENTO, s. m. Interro, Sabbione o Fango che il mare o i fiumi trasportano e che fanno cangiar direzione o riva. INTERÅR, v. Interrare o Interriare, Impiastrare con terra. Interrare un rivo, un fosse.

Rinterrare o Atterrare e Colmare, Riempir di terra una pianura, come avviene per le rotte de'fiumi; E quindi Rinterramento o Colmata.

,

INTERAR UNA PESCHIERA Interrare o s'è di Demolire. muro, INTERCALAR, s. m. Intercalare, Voce dell' uso. Intendesi delle parole inconcludenti che taluno ha l'abito viziato di ripetere frequentemente nel suo discorso per aiutarsi a tirare innanzi: come sarebbe il seguente ben singolare, che l'autore ebbe a sentir più volte, E DAI TIRA PARA

CAMPANA MARTÈLO, A LE QUANTE LA VUSTU, INTRIGHITE TI E DESTRIGHIME MI, B FA CUSSÌ FIN CHE TI VIVI CHB MAI PIÙ TI TE DESTRIGHI.

INTERDÈTO, s. m. Interdetto, T. del Foro ex-Veneto. Era il dire qualche ragione intermedia prima che venisse a risolversi la pendenza civile.

Citare per interdetto, dicevasi del Provocare la parte avversaria dinanzi al Giudice per esporre le proprie ragioni.

Interdetto, T. Leg. dicesi per Agg. ad Uomo dichiarato incapace per legge di maneggiare i proprii beni: come l'imbecille, il mentecatto, il prodigo etc. INTERDÌR, v. Interdire, cioè Vietare,

Proibire.

Interdire uno, T. Leg. vale Dichiararlo con sentenza incapace dell'amministrazione della sua facoltà. E quindi dicevasi Interdizione all' Atto del Giudice che faceva una tale dichiarazione.

INTERESSA, add. Interessato, Partecipante in un affare o negozio,

Interessato, si dice pure di Chi si dà in preda al suo utile e comodo senz'aver riguardo dell' altrui ; e dicesi anche Avidoe Arrotino-Sorbone direbbesi di Uomo cupo ed attento al suo interesse.

INTERESSA IN UN AFAR, Interessato, Chi si prende cura d'un interesse altrui come se a sê appartenesse; Accalorito; Impegnato; Infervorato.

OMO GNENTE INTERESSA, Disinteressato; Liberale; ed è il contrario d'interes sato nel secondo sign.-Direbbesi Indolente o Freddo se si trattasse di affari altrui.

INTERESSAMENTO, s. m. Cura; Sollecitudine; Studio; Premura, onde alcuno tratta con amore e con zelo le cose altrui, come se fossero proprie. INTERESSANTE, add. Interessante, Che interessa, cioè Che impegna, o Che allet

ta, che induce voglia — Talvolta vale Importante.

INTERESSÅR, v. Interessare, Mescolare, Far partecipe, Far entrar qualcheduno in un affare, Impegnare, Infervorare.

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Interessarsi, Impegnarsi, Infervorarsi, Prender parte o interesse in che che sia a favore o disfavore d'alcuno. INTERESSE, s. m. Interesse, dicesi per Affare o negozio qualunque che c'interessi Badare a' suoi interessi, Accudire a' proprii affari. Interesse, si dice per Utile o Merito che si riscuote de' danari prestati o si paga dagli accattati, differente in questo da Usura, ch' egli è lecito ed ella no E perchè chi paga risente danno, e chi riscuote utile, di qui è che Interesse semplicemente si piglia e per Utile e per Dan

no.

SE TRATA DEL SO INTERESSE, Chi fa per sè fa per tre, e vale che Negl'interessi proprii ciascuno è più accurato che gli altri. INTERESSETO, s. m. Interessino; Interessuccio; Affaruccio.

INTERINAL, add. Voce formatasi dal latino Interim, ed usata nel Foro, e vale Provvisionale; Temporario; Temporaneo; Transitorio.

INTERINALMENTE

INTERINAMENTE Avverbii dal lat. Interim e vagliono Provvisionalmente; Temporalmente; Per ora, che anche fu detto Interim, Sino a nuove disposizioni. INTERIORI O VENTRAME, s. m. Interame; Interiora; Interiori; Entragna. Tutti gl'interiori dell'animale.

Frattaglie, si chiamano gl' Interiori spiccati dall'animale, e certe smozzicature della sua carne.

Busecchia; Busecchie; Busecchione; Il budellame.

CAVAR I INTERIORI,

V. CAVAR.

INTERIZIO, add. (colla z aspra) Intiriz

zito o Intirizzato.

INTERIZIR (colla z aspra ) v. Intirizzire o Intirizzare, Assiderarsi pel freddo. INTERLINEAR. V. POSTILAR. INTERLOCUTORIO, add. T. For. exVeneto, Interlocutorio, dicevasi per Agg. di Sentenza che ordinava la produzione di maggiori notizie per poter dare una sentenza definitiva,

INTERLOQUÌR, v. dal lat. Interloqui, datoci dai Lombardi come voce del Foro che dicono Interloquire, e vale Dar parere; Discutere; Disaminare incidente

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tramezza nella commedia gli atti, ed è separata da essa.

INTERNARSE, v. Internarsi, Fu detto anche Addentrarsi, come Una spelonca s'addentra per lungo tratto nel monte. Chi s'addentra nelle viscere della terra a vedere i metalli etc.

INTERNARSE IN UN AFAR, Approfondare e Approfondire, detto fig. e vale Speculare addentro. Voi non avete mai approfondato questo problema. INTERQUIRIR. V. INTRAQUIRIR. INTERVENIENTE, s. m. Interveniente; Patrocinatore; Sollecitatore, Propriam. era quello che sotto la scorta d'un Avvocato difendeva ai tempi Veneti ed agiva nelle cause altrui. Dicesi anche Procuratore.

INTERVENIENTUZZO, s. m. Procura

torello.

INTERUSÙRI, s. m. (dal latino Interusurium) T. Forense dell'ex Governo Veneto. S'intendono gl' Interessi derivanti da capitale fruttante, quasi Usure del tempo intermedio. S'usava questa parola più comunemente per dinotare gl'interessi della dote promessa e non consegnata o non restituita, nel qual caso dicevasi Interusuri dotali, come i Romani dicevano Dotis usuræ.

INTERUTOR, s. m. Interruttore, chiamavasi ai tempi del Governo Veneto quell'Avvocato, che interrompeva la seconda aringa o sia la replica dell'Avvocato avversario, confutando le di lui ragioni ed argomenti.

INTERUZION, s. f. Interruzione; Interrompimento.

*

INTERUZION DEL POLSO, Intermittenza o Intermissione, quando le sue battute non sono eguali.

INTERZAR (colla z aspra ) v. - INTERZAR LA MANESTRA, Alternare la minestra, Far la minestra a vicenda, Avvicendare, cioè Farne or d'una sorte or dell'altra; Ovvero mescolarla con diverse e variate sostanze.

INTERZAR EL TEMPO, Alternare il tempo, i giorni, le ore, Impiegarle in successive operazioni.

INTERZAR EL DISCORSO, Intrecciare, Confondere il discorso.

INTERZAR UNA COSSA CO L'ALTRA, Intrecciare, Inserire una cosa dentro dell'altra. Fila intrecciate.

INTERZAR DEL TABACO, Sterzare il tabacco vale Fare una mescolanza regolata, INTESTĂ, add. Intestato; Incapato; Testereccio; Ostinato; Uomo di sua testa, che sta alla dura, che punta i piedi al

muro.

FIUME O FOSSO INTESTÀ, Otturato da un capo, Interrato alla testa o sia alla bocca per impedire il corso dell' acqua. Attestato. V. CAVEDON

INTESTÅDA, s. £. T. di Bigliardo, dice

si Quando la palla dell' avversario percuote due sponde.

INTESTADÙRA, 6. £. Intestatura, si di

ce del Porre in testa ad una carta il nome d'alcuno.

Parlandos del capo d' un fiume o simile, dicesi Attestatura, che è Riunirlo alla terra mediante un interrimento artifiziale. V. INTEstàr.

INTESTADURA, dicesi pure nel parlar famil. per Caparbietà; Cervicosità. INTESTAR, v. Attestare, Accozzare l'una testa coll'altra, e si dice propr. di cose materiali. Attestare un ponte, una chiusa, una pescaia etc. alla ripa o altro caposaldo. Attestare un argine, un fosso ad un altro argine, ad un altro fosso.

INTESTAR, detto in T. de' Legnaiuoli', Commettere, Vale Unir bene per incollare; e dicesi anche Calettare quando si commette con addentatura. V. INESTAR.

INTESTARSE, Intestarsi; Stare ostinato e fermo nella sua opinione; Incaponive; Incocciare; Incaparsi; Incaponirsi; Puntar i piedi al muro ; Stare in sulla perfidia; Far capo. INTESTAZION, s. f. Intitolazione; Inte statura; Titolo, Lo stesso che INtestadura, IN TI, V. IN tel.

INTIMA, s. f. Traliccio, Sorta di tela d'accia di cui si fanno i gusci ai guanciali ed ai materassi. Dicesi anche Guscio. V. INTIMÈLA.

INTIMAR,

notissimo.

v. Intimare, Vocabolo di Foro

INTIMAR, è anche T. usato nel giuoco, nel sign. di Prescrivere o Limitare — INTIME, Prescrivete, cioè Limitate il tempo di giuocare; All' ultimo giuoco, All'ultima partita.

INTIMÈLA, s. f. Federa, e nel dimin. Federetta e Guscio. Sopraccoperta di panno lino bianco a guisa di sacchetto, nella quale si mettono i guanciali.

METER LE INTIMELE, Federare o Infederare un guanciale.

CAVAR LE INTIMELE, Sfederare. INTIMELÈTA, s. f. Federetta, V. INTI

MELA.

INTIRIZZÌR, V. INTERIZZİR. INTISICHIR, v. Intisichire o Intisichir si e Intisicare, Divenir tisico.

INTISICHIR DA LA RABIA, Arrabbiare ; Incollerire.

INTISICHIR DE LE PIANTE, Intristire o Sdegnare, detto metaf. Quando per qualche offesa si seccano o non attecchiscono:

INTITOLAR, v. Intitolare o Intitulare,

Dare il titolo.

TE NE INTITOLO, Maniera fam. T ho in quell' ultimo servizio; T ho sotto la tacca dello zoccolo o nello zero o dentro un sacchetto.

INTIVAR, v. Imbroccare; Cogliere nel punto; Dar nel segno o nel brocco o in brocco; Indovinare.

INTIVAR BEN O MAL, Avvenirsi bene o male, cioè In buone o cattive mani.

INTIVAR IN TEL DRETO, Intender bene; Comprendere; Cogliere nel vero punto.

INTIVAR IN QUALCUN, V. INTOPÀR. INTOCA, add.--LANA INTOCADA, Lana ap

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scorso.

INTOPADA, s. f. Intoppamento; Intoppo, L'atto dell' intoppare.

INTOPAR, v. Intoppare; Rintoppare, lacontrarsi in alcuno, si dice anche Incappare.

Intoppare, vale anche Inciampare camminando, Mettere il piede in fallo.

INTOPARSE A PARLÀR, Balbettare; Tar tagliare. V. BARBOTAR- Inciampar nel le cialde o ne' cialdoni, dicesi di Chi nek discorso si confonde e perturba. INTORBIAMENTO, s. m. Intorbidamento o Intorbidazione.

INTORBIAR O INTURBIAR, V. Intorbidare o Intorbidire; Intorbare e Torbidare.

INTORBIAR LA MENTE, Intorbidare, vale metaf. Turbare i sensi. Oppiare la mente. INTORBIARSE L'ARIA, Ragnare dell'aria, Quando cominciano a ragunarsi i nugoli a simil. della ragna,

INTORCHIAR,

INTOR CHIAR, v. Avviticchiare; Accartocciare; Avviluppare.

INTORCOLAR, v. Arroncigliare o Roncigliare e Arroncigliarsi, dicesi della Serpe quando percossa si ritorce in sè stessa. INTORCOLARSE, parlando di filo, V. IN

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INTORTIGIAR LA COA, Arroncigliare la coda, Dicesi del Porco. INTORTOLA, add. Intorto; Torto; Intor

ticiato.

INTORZER (colla z dolce) v. Attorcere; Torcere; Torcigliare; Attorcigliare, Avvolgere le fila addoppiate.

Aggrovigliarsi, Ritorcersi in sè, ed è l'effetto che fa la seta ed il filo quando è troppo torto.

INTOSSEGÀR, v. Intossicare; Attoscare; Avvelenare; Avvelenire.

INTOSSEGAR UNO, detto fig. Attoscare o Avvelenare, vale Corromperło, Guastarlo, dicesi delle cose morali e del costume. Intossegar la spIENZA, Maniera antiq. Amareggiar il piacere. INTOVAGIA, V. TOVAGIÀ. INTRÀ,

avv. Tra; Fra; Dentro; Entro INTRÀ UN ANO, Entro o Fra un anno. INTRADA, s. f. Entrata; Intrata; Ingressa. CATIVA INTRADA, Entrataccia. BON' INTRADA O BON INGRESSO, Entratura, chiamasi Quella rata che si paga in alcun luogo, come arte, compagnia o simili in entrando ad esercitar qualche arte, o esser di tal compagnia. Pagar l'en

tratura.

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INTRAQUERİR, (dal lat. Inquirere) v. Inchiedere ; Indagare; Investigare; Inquisire.

INTRAR, V. ENTRAR.

INTRAVEGNIMENTO, s. m. Intervenimento, Avvenimento.

INTRAVEGNIR, v. Intravenire o Intravvenire e Intervenire, Accadere, e dicesi per lo più in mala parte.

A FAR DEL MAL INTRAVIEN quelo che NO SE PENSA, Chi fa quel che non debbe, gl' intervien quel che non crede. INTRAVERSADA, s. f. Intraversatura, Ostacolo che si frappone ai disegni altrui. INTRAVERSÅR, V. TRAVERSÅR.

INTRAVERSAR, detto in T. Agr. Contrattagliare, Lavorare la terra ad opera di contrattagli, cioè anche a traverso. V. INCROSADURA.

INTRECIO e anche INTREZZO, s. m. Intreccio; Intrecciatura, Intrigo, Equivoco, Oscurità, Mescuglio.

Intreccio, dicesi per Quegli accidenti che imbrogliano l'azione d'una commedia, il cui scioglimento è detto Catastrofe. L'intreccio dicevasi ancora Viluppo. INTREGO O INTRIEGO, add. Intero e Intiero INTREGO AFATO Interissimo o Intiero intiero.

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CAVALO INTREGO, Intiero, cioè Non ca

strato.

Lezer UN LIBRO TUTO INTREGO, Leggerlo da capo a fondo. INTRÈPITO, s. m. Voce bassa, Interprete. INTRESSA, Atticciato ; Ben tarchiato ; Fatticcio; Fatticcione; Di grosse membra. V. TRAVERSÀ.

INTRESSADURA, s. f. T. de' Legnaiuoli, Spranga, Nome che si dà a tutti quei pezzi di legname che vanno attraverso di una porta od uscio, e si uniscono a'battitoi. INTRESSÀR, v. Sbarrare; Tramezzar con isbarra; Abbarrare; Asserragliare, Attraversare; Porre a traverso, Dicesi di Porte, Finestre, Muri e d'altro, che si serrano con legni per impedirne il passaggio. INTRESSAR EL PASSO Attraversare il passo, Impedirlo.

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INTRESSARSE D'UNA CORDA, AttorcigliarIncarrusi; Scorrere; Scarrucolare colare, vale Uscire che fa il canapo dal canale della girella ed entrare tra essa e la cassa della carrucola.

INTRESSAR UN AFAR, Attraversare; Rompero Guastar l' uova nel paniere o nel panieruzzo.

INTREZZO, lo stesso che INTRECIO, V. INTRIEGO, Voce antiq. V. INTREGO. INTRIGA, add. Intrigato; Intricato; Imbarazzato; Impicciato.

INTRIGA IN TI PIE, Inzampagliato. INTRIGA IN GIUSTIZIA, Inquisito; Accusato; Processato.

INTRIGA COME I PULESI O I PULESINI IN te la stopa, Più impacciato che il pulcin nella stoppa o nel capecchio; Parere un'oca impastoiata; Più intrigalo d'una matassa scompigliata, Si dice d'un

dappoco che non sappia uscir di nulla ch'e' faccia--Essere ammelmato; Affogar nella melma; Aver le brache alle ginocchia o sino al ginocchio, Si dice di chi si trova impacciato in faccende nè sappia prestamente sbrigarsene.

AFAR INTRIGA, V. AfÅR.

CAVELI INTRIGAI, V. CAVÈLO.

LA COSSA GERA MAL INTRIGADA, La соза era male avviata, L'affare era mal disposto.

Vegnir a cao d'UNA COSSA INTRIGADA, Uscir del pecoreccio, del leccetto, del gi nepraio; Spelagare.

INTRIGABISI, s. m. T. fam. (che forse dovrebbe dirsi INTRIGABISTI) Importuno; Seccafistole; Stucchevole; Disturbatore. INTRIGADELO,

INTRIGADÌN, }

add. Alquanto imbrogliato o impacciato. INTRIGAMESTIER, s. m. Guastamestieri, Ciabattino, Che non sa far il suo mestiere che malamente.

INTRIGANTE O INTRIGAMONDO, s. m. Avviluppatore; Intrigatore; Intrigante; Imbroglione; Brigatore. V. INTRIGON. INTRIGAR, v. Intrigare o Intricare. V.

FUFIGNAR.

INTRIGAR I BISI O I BISTI O LE TESSERE " Intrigare; Imbrogliare; Avviluppare la Spagna, Dare impaccio.

INTRIGAR I CAVELI, Scarmigliare. INTRIGAR LA CORDA DEL POZZO, Incar rucolarsi la fune. V. INTRESSÀR.

INTRIGARSE PER TUTO, Intrigarsi ; Impacciarsi; Rimescolarsi; Intermettersi, Cacciarsi, Metter le mani in ogni intri

Fare intrighi, Maneggiarsi-Darsi gl'impacci del Rosso, dicesi di Chi si piglia le brighe che non gli toccano. V. ÎN

.TRIGO.

INTRIGARSE IN QUALCUN MALAMENTE 2 Mettere in aia con uno, detto metaf., Aver da pettinare; Impacciarsi male.

INTRIGARSE DEL FILO, Retarsi, Reticolarsi, Intrecciarsi a guisa di rete: dicesi del filo.

INTRIGARSE IN TI SPINI, Incespicare; Incespare,Avviluppare i piedi in cespugli. NO TE NE INTRIGAR, Non t' impacciare; Non te ne caglia.

NO INTRIGARTE NE LE LITI DEI PARENTI, Tra carne e ugna nessun vi pugna, ovv. non sia uomo che vi pugna, vale Che negli affari de' parenti e amici litiganti fra loro, uom non debbe interessarsi o infram

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