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PROSSENIO, s. m. Proscenio, dicesi propr. Il Luogo destinato nel teatro agli attori. Noi però nell'uso vernacolo lo diciamo per Aggiunto a quei Palchetti che sono posti sul Scenario o immediatamente vicino ad esso. PROTESTO, s. m. Protesto, in T. di Commercio, è una Intimazione fatta ad un Banchiere o Negoziante di accettare una lettera di cambio tratta sopra di lui, o se l'ha accettata di pagarla, altrimenti la cambiale sarà restituita al traente etc. Di tali protestazioni era giudice nel Governo Veneto il Magistrato detto Consoli de' Mercanti.

LEVAR UN PROTESTO, Annotare il protesto, cioè Protestare giudizialmente contro il difetto de' pagamenti delle cambiali.

COSTITUTO DE PROTESTO, V. COSTITUTO. PROTETOR, s. m. Protettore; Proteggi

tore.

AVER DEI PROTETORI, Averqualche Santo o qualche buon Santo in paradiso, dicesi metaf. dell' Aver alcuno qualche persona autorevole che lo spalleggi o proteg

ga.

PROTETORA, s. f. Protettrice o Proteggitrice, La femmina che protegge. PROTO, s. m. Proto (dal Greco Protos, Primo) Il primo in alcuna arte ma specialmente in quella de' Muratori. PROTOMURER, Capo Muratore.

PROTO DE STAMPARIA, Proto della stamperia.

PROTOCOLAR, v. T. di Palazzo, Mettere a protocollo o a repertorio, Dicesi il registro che si fa nell'uffizio detto del Protocollo, della presentazione e della qualità e contenuto d' una carta o memoriale. PROTOCOLAR, Aggiunto che si dà al numero,sotto il quale vien registrata una Carta presentata all'Ufizio del protocollo; e quindi Numero protocollare, dicesì nella pratica odierna de' pubblici ufizii. PROTOCOLO, s. m. Protocollo, Libro sul quale i pubblici Notai tengono registro cronologico de❜loro atti.

In termine moderno di palazzo, chiamasi Protocollo Ogni registro di atto pubblico che si fa nei tribunali, che sotto il cessato Governo Italico si chiamava Processo verbale.

Protocollo degli esibiti, chiamasi in T. moderno Quell'ufizio pubblico che esiste presso ogni Tribunale ed Autorità amministrativa e militare, al quale si presenta ogni istanza o atto che vien ivi solto numero progressivo registrato. PROTON, s. m. Vocabolo di gergo de Barcaiuoli, che vuol dire il Diavolo. PROTOPAPA, s. m. Protopapasso, Dignità e primo Sacerdote del rito Greco, che corrisponde al Vescovo Cattolico. PROTRAR, v. Differire; Ritardare; Tardare; Indugiare; Mandare in lungo; Procrastinare; Temporeggiare. PROVA, s. f. Prova; Provagione,

PROVA CHE NO GA RISPOSTA, Prova irre

fragabile, Che non si può confutare

PRO

del teLa LA PROVA DE LE PROVE, prova sto è la torta ; L'esperienza chiarisce, Non v'è a dubitare.

AVER DE LE PROVE SORA LA BROCA O PROVE DA SOFEGAR, Impinguare la prova, dicon i Legali, che è l'effetto della cumulazione o aumento di prova.

CO LA PROVA A LA MAN, Provatamente. DAR A PROVA, Dare una cosa a prova, vale Vendere sotto condizione di farsi la prova; e così Dare a saggio vale Far assaggiare--Dare a mostra; Dare a saggio, vale Conceder per mostra.

NO STAR SALDO A LA PROVA, Non istare saldo al martello, detto big. Non reggere alla prova.

FAR LE PROVE DE NOBILTÀ, Far le provanze, si dice del Provare legittimamente e legalmente la nobiltà delle famiglie.

SE CONOSSE A LA PROVA O VEGNIR A LA PROVA, Alla prova si scortica l'asino; Chi asino è e cervio esser si crede, al saltar della fossa se n' avvede. Al cimento si conosce T uomo.

PROVA DEL CAMPO, T. agr. Piaggiaola erbosa, Pezzo di terreno fra due filari di viti tra campo e campo.

La

PROVA DE LE BARCHE, Prora o Prua, parte dinanzi del navilio, opposta alla Poppa; e dicesi anche Proda.

METER LA PROVA PER EL TALVENto, Metter il capo sopra un rombo, Volger la prua da quella parte per cui si stima di dover

far rotta.

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va.

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CHI NO PROVA NO CREDE Non apprende il male altrui chi non lo prova.

PROVITE A FAR LA TAL COSSA, Maniera fam. di minaccia verso un ragazzo insolente, Suona ch' io ballerò o ballo, Comincia ch'io seguirò. PROVEDARIA, s. f. Provveditoria, Uhzio del Provveditore. PROVEDITOR, s. m. Provveditore o Prov visore, Che provvede alle cose necessarie.

Provveditore era nei tempi veneti Titolo di Magistrato in varii luoghi esercitato da' patrizii a servigio del loro governo. In Venezia v'era la Magistratura de' Provveditori di Comune, composta di tre giuci, instituita per soprantendere la polizia materiale della Città dominante, e corrispondeva alle incumbenze che avevano gli Edili a Roma.

PROVEDITORA, s. f. Provveditrice, La femmina del Provveditore. PROVEDÚDO, add. Provveduto o Prov

visto.

PROVENDA, s. f. T. basso de' Barcaiuoli, che suona Provento. Così chiamavasi ai tempi Veneti quella specie di Mancia che si faceva per antica usanza, anche a' tempi nostri, dal Doge, dai Procuratori di S. Marco, dal Cancellier grande e dal Patriarca nuovamente eletti, ad ogni Barcainolo de' tragetti di Venezia, i quali conseguivano dal Doge L. 12. 8,, dai Procuratori

e dal Patriarca L. 8. e dal Cancellier grande L. 6. e da tutti in oltre un secchio di vino.

PROVENZA (colla z dolce) s. f. T. Mar. e vale Nebbia. V. CALIGO. PROVERBIO, s. m. Proverbio, che dicesi ancora Detto comune; Dettato volgare e Adagio.

PROVERBIO DEI NOSTRI VECHI, Proverbio de' nostri maggiori, de' nostri antenati, vale Sentenza che non falla--I proverbii sono sentenze passate in giudicato, che cioè non possono avere contraddizioni.

Aforismo, è il Termine per lo più usato da' Medici.

OMO DA PROVERBI, Proverbista, Che sta sui proverbii. PROVESE, s. m. T. Mar. Amarra, Fune cui il bastimento è fermato senz'ancora a qualche punto stabile in terra.

per

PORTAR UN PROVÈSE, Portar un' amarra in terra, Portarvi un cavo per tenere il bastimento fermo a quel luogo. PROVETO (coll' e larga) add. Sperimentato; Abile, Di lunga sperienza.

PROVETO IN TI ANI Provetlo, Di età ma

tura o avanzata.

PROVIANDA, s. f. Proviandu; Vettovaglia; Viveri, Provigioni da bocca ad uso de' soldati.

PROVIER, s. m. Prodiero, T. Mar. Quello che remiga a prora, PROVIN,

s. m. Esperienzuccia, Piccola prova o esperienza.

FAR UN PROVIN, Far un' esperienzuscia; Tentare.

PROVIN DA AQUAVITA, T. de' Distillatori, Areòmetro, Piccolo stromento graduato, il quale, immerso in un fluido, serve a denotarne la specifica gravità: se ne servono i Distillatori per conoscere la qualità dell'acquavite, la quale è tanto più specificamente leggiera, quanto più è pura di parti eterogenee od acquose.

PROVIN DA POLVERE, T. Mil. Provetto, Piccolo mortaio di metallo, colla suola parimente di metallo e gettato in un con essa, col quale si cimentano le diverse quaZOCOLO lità della polvere da guerra DEL PROVIN, Suolo o Suola, Quel pezzo di metallo che sta sotto il mortaio e gli serve come di piede o base. PROVISION, s. f. Provvisione e Provve dimento, Il provvedere.

PROVISION, detto in T. Merc. Provvi sione, Emolumento che si paga ad un negoziante per danaro sborsato o per opera prestata a favore d'un altro. Dicesi anche Onoranza mercantile.

PROVISION, in T. dell'ex Governo Veneto, Provvisione o Provvigione, dicevasi quell' Assegnamento o Soldo annuo vitalizio che il Governo stesso accordava alle Figlie de'poveri Patrizii, ai Segretarii Regi in merito del loro servigio, che oggi dicesi Pensione: con questa differenza però che i Segretarii Veneti godevano il benefizio di tali provvigioni nell'attualità del servigio e dopo la giubbilazione, laddove i Pensionati presenti sono in riposo, nè

hanno il dovere che di qualche servigio straordinario. V. CAPOSOLDO.

PROVISIONAMENTO, s. m. Apparecchio, T. Mil. Quella massa di cose spettanti all'armamento ed alla vettovaglia che si fa in una Piazza minacciata d'assedio, che dicesi anche Apparato della guerra; Apparato militare. V. PROVISIONAR. PROVISIONAR, v. Provvedere; Far prov viste; Fornire di vittuaglia, Vettovaglia re, Dicesi più comun. d' una Piazza che sia in istato d'assedio o di blocco, come lo fu memorabilmente la Città di Venezia in ottobre 1813. pel blocco che si pre⚫edeva e che avverossi, sofferto dai primi giorni di novembre susseguito sino li 20. aprile 1814 in cui entrarono le truppe Austriache.

Provvisionare, vale Dar provvisione o stipendio.

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gno.

PROVISTETA (coll' e stretta) s. f. Piccola provvista o provvisione, in sign. di Compera di poche cose per uso della famiglia. Equivale a SPESÈTA.

PROVISTONA, s. f. Voce fam. accresc. di PROVISTA, e vale Gran provvista o provvi sione, cioè Gran compera di cose necessarie alla casa o al negozio. PRUSSISSIÓN, s. f. Processione. PUA, s. f. (dalla voce radicale Puer) dicesi nel parlar fam. per PIAVOLA, V.

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Detto per agg. a Persona, vale Buono; Mansueto; Modesto; Savio; Dolce ; Posato EL XE UNA PUA, Egli è un pan di zucchero o un' agnello, detto fig. PUAVOLA, T. antiq. V. PIAVOLA. PUBLICO, s. m. detto dagli idioti PUBR1co, o PRUBICO, Publico of Pubblico, intendevasi ai tempi Veneti il Governo della Repubblica. Quindi dicevasi Spese del pubblico; Palazzo, Beni, Diritti, Proprieta e simili del pubblico: cioè della Repubblica.

PUERILITÀ, s. f. Fanciullaggine; Bambozzaggine, Cosa o atto da fanciullo, PUFETA, Esclamazione che spiega assaissimo la maraviglia e il dispregio, Poffar Dio!

PUGIA, s. f. Puglia, ma appo noi Veneziani vale Cuccagna, Abbondanza, detto fig. dalla fertilità della Puglia provincia del Regno di Napoli.

PUGLIE, s. f. Brincoli, Voce di dialetto Italiano. Segni di cui si servono i giuoca

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DAR DEI PUGNI, Dar delle ter colle V. REFILAR. pugna. DAR DEI PUGNI IN CIELO, Dar delle pugna in cielo; Abbaiare o Saettare alla luFare sforzi inutili.

na,

o al

FAR I PUGNI, Giuocare alle pugna pugillato o al pugile; Fare alle pugna, Darsi a vicenda delle STA COSSA pugna FA I PUGNI CO L'ALTRA, Questo ripugna, vale E in senso contrario · UNA LEGE FA I PUGNI CO L'ALTRA, Leggi in collisione, i cui sentimenti letterali s'oppongono o sembra che si oppongano uno all'altro.

AVERLA O TEGNIRLA IN PUGNO, Avere o Tenere una cosa in pugno; Averla nel carniere, vale Tener di certo, Tenersi o Farsi sicuro.

TEGNER EL PUGNO IN CAO, Locuz. antiq. vale Star costante nella propria opinione.

UN PUGNO DE ROBA, Pugno; Brancala; Manata; Manciata; Manello; Manipolo, Tanta quantità di materia quanta si può tenere o stringere in una mano. V. BRANCADA. UN PUGNO DE CAVÈI O DE BAKBA, Ciocca di capelli ete. Sommesso, dicesi la Lunghezza del pugno col dito grosso alzato.

UN PUGNO D'OMENI, Branco, dicesi in T. Mil. Un picciol numero di soldati che combattono separatamente. Quindi Andare a branchi; Combattere a branchi.

NOL XE UN PUGNO IN TEL MUSO, Non è una ceffata, Si dice di chi riceve improvvisamente qualche utilità o in roba `o in soldo, di cui si presume gradimento. PUH! PUH! Fifi, Interiezione di chi sente cosa stomachevole. PUINA, s. f. Ricotta, Fior di siero rappreso col fuoco. Pare che la nostra voce derivi storpiatamente e sia stata detta per imitazione del colore bianco, dal lat. Pruina, Brina. V. PULNE e NEVE.

NO LA XE UNA PUINA, Non è cosa da gittarsi in pretelle, cioè Non è cosa facile a farsi, che anche dicesi Non è loppa.

MAN DE PUINA, Mani di lolla o Aver mani di lolla, dicesi in modo basso di chi facilmente si lascia cader di mano che che sia.

PUINE PADOANE, detto metaf. Il culo ; Le natiche.

PUINE, s. f. T. de' Fioristi, Maggio o Pallone di Maggio o Pallone di neve, Arboscello nominato da' Sistem. Viburnum re seum, che produce de' fiorellini bianchi, disposti in forma di globo, i quali fioriscono nel principio di Maggio. I Veneziani li chiamano PUINE che vale Ricotte, per la bianchezza. V. Neve.

PUINER, s. m. Ricottaio, Che fa ricotta, PUINÈTA, s. f. Ricottina, Piccola ricotta. PULCRA, s. f. Giacinto doppio. V. GIA

CINTO.

PULEGA, s. f. T. de' Vetrai, Pulica o Puliga ed anche Ampollina; Vescica; Bocciolina, Bollicina vota che s'interpone nella sostanza del vetro.

PULÈGIA, s. £. T. degli Erbolai, Puleg gio, Specie d'Erba odorosa che nasce negli acquitrini, coi fiori purpureo-biancheggianti: chiamasi da'Sistematici Mentha Pulegium.

PULESE, s. m. Pulce fem. e nel plur. Le pulci, Insetto noto che punge, il quale è chiamato da' Sistem. Pulex irritans.

FAR LA GUARDIA A UN SACO DE PULESI, Prender guardia d'un sacco di pulci, Pretendere di guardare una cosa difficilissima da custodire.

METER UN PULBSE IN TESTA, detto fig. Mettere una zanzara nella testa; Mettereo Entrare una pulce o un calabrone nell'orecchio, Dinota Dire o Ascoltare una cosa che tenga in confusione e dia da pensare. Dicesi anche Sufolar negli orecchi. Un pulese che VOL FAR ARIA, gran chi vogliono o credono mordere le balene, Si dice Quando uno di poca forza si vuol mettere a contrastare con un grande e gagliardo.

FAR I PULESI, detto fig. Cercar il pel nell' uovo; Riandare o Riveder le bucce; Riveder il pelo, vale esaminare attentaNomente per veder se vi sia difetto tomizzare una storia, un discorso etc. vale Analizzare.

FAR I PULESI A UNO, lo stesso che PERLUSTRAR UNO. V.

PIEN DE PULESI, Pulcioso. Cane pul

cioso.

TUTO MAGNA DA PULESI, V. MAGNA. SCORLARSE I PULESI, Scuotersi le pulciPULESÈRA. V. SpulesBra. PULIDOR, s. m. T. di alcuni Artisti, Rastiatoio, Lama tagliente da due parti portata da un manico, di cui gli Oriolai e gli altri Artisti si servono per rastiare le piastre e per eguagliar prontamente i segni lasciati dalla lima. PULIERETO, s. m. Puledrino; Puledruccio; Poltracchiello; Poltracchino, Piccolo Puledro.

PULIÈRO, s. m. Poledro; Puledro; Poltracchio, Si dice al Cavallo, all' Asino, al Mulo dalla nascita sino al domarsi. PULIERÒTO, s. m. Puledrotto e Puledroccio, accr. di Puledro, e dicesi anche Poltracchiello.

PULIO, Pulito e Polito, add. nel sign. di Liscio e dicesi di Superficie qualunque che sia levigata.

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MANIBRA PULITA, Maniera gentile, nobile cortese; Di bella maniera VU SE TUTO PULITO, Voi siete tutto compitezza e grazia, cioè Di maniere graziose e gentili.

FAR PULITO, Pulire; Lisciare; Lustrare; Ovv. Fare pulito per Far bene e nettamente che che sia.

FARSE PULITO O PULITA, Abbigliarsi, Fornirsi d'abbigliamenti, Adornarsi.

RENDER PULITO, T. degli Orefici, Avvivare, Dar il vivo o l'ultimo liscio o lustro a un'opera.

per

PULITO, avv. Pulitamente o Politamente vale Nettamente, con ogni pulitezza. Politamente, dicesi Assettatamente. Acconciamente, Con bell'ordine. GIUSTO PULITO, Più appunto o a tempo che l'arrosto; Acconciamente; Accomodatamente; Opportunamente; Molto bene; Propriamente; A proposito, e vale anche per Comodamente; Con destro modo; Senza sconcio.

PIOVE PULITO, EL L'HA PAGÀ PULITO, Piove assai o alla dirotta; Lo pagò assai caro o a caro prezzo.

EL ME N'HA DA PULITO, Me ne diede parecchi o in quantità, Mi trattò bene. FAR PULITO, Far bene, benissimo, a dovere, compiutamente, politamente.

FARLA PULITO, Farla pulita; Fare il giuoco netto cioè In modo che altri non se n' avvegga.

FARSE PULITO, Imbucatarsi, Raffazzonarsi, Abbellirsi; Imbellirsi; Pulirsi; Ripulirsi.

PULITON, detto per Agg. a Persona, Vestito forbitamente, Cioè con begli abiti e

con attillatura.

Detto in modo avverb. è lo stesso che PULITO, avv.

PUR

PULIZIA, s. f. Pulizia, Proprietà,

tezza.

Net

per

Cor

si dice da noi anche PULIZIA, tesia; Civiltà; Urbanità. USAR DE LE PULIZIE, Esser cortese o liberale. PULZIN (colla z dolce) o PULCIN, Pulcino. V. POLESIN.

PULZÌN DE ANARA, Anitrino e Anitroccolo, dim. di Anatra, V. ANARÒTO. PULZIN DE OCA, Paperino. V. Ocato. PÙNFETE, Tuffete, Sorta di espressione per indicar per lo più una caduta con fracasso; e dinota anche cosa subita e in un tratto--Tonfo, dicesi la Caduta o Romore che fassi cascando. PUNGENTE, s. m. T. di gergo e vale Coltello.

PUNIARSE, v. Ostinarsi; Incaponirsi.V OSTINARSE.

PUNIÒN, s. f. Opinione; Sentimento; Voto, Ma è più nel sign. di Ostinazione. PUNIOSO, add. Ostinato. V. TESTARDO. PUNTATA, s. f. T. de'Librai, Serie; Fascicolo; Fascetto, Dicesi di quelle Opere che si che stampano, fuori in favengono scicoli o fogli puntati. PUÒ. Voce bassa, Poi; Dopo. V. Po. E Può, E poi; E dopo. PUOCO, T. ant. V. Poco. PUÒVERO, Voce ant. Povero. PUPA, s. f. Poppa, Parte deretana della barca opposta alla prora. V. POPE.

PUPA QUADRA, Poppa quadrata d' un vascello, è propr. d'un Vascello da guerra, oppure che ha la parte deretana del cassero fabbricata secondo la grandezza e la forma d'un vascello da guerra.

VENTO IN PUPA, detto fig. V. VENTO. PUPIÈR & POPIÈR, S. m. Poppiere, Il barcaiuolo che remiga a poppa e dirige la

barca.

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curatore.

PUPOLA, s. f. Polpa e Polpaccio, La parte più carnosa della gamba.

ESSER SENZA PUPOLE O AVER LE PUPOLE DA GALO, Aver le polpe in Fiandra; Andare in su' balestri ; Aver le bilic, Aver le gambe sottili.

PURAMENTE, avv. Solamente; Soltanto.
PURAMENTE PER SPASSO,
Solamente per
VE LO DOMANDO
spasso o per gioco.
Vel domando

PURAMENTE PER VEDERLO, per vederlo soltanto. PURASENE, s. m. Borraggine e Borrano, Erba detta da Linneo Borrago officinalis, che fa un fioretto azzurro senza odore il quale si mescola e si mangia di primavera coll' insalata; ed è fra noi comunissimo.

PURASSE o anche PURASSAE & PURASSAI, Avverbio del Contado, ma anche si dice

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mano.

PURGADOR, s. m. Purgatore; Curandaio; Follone e Nettapanni, dicesi a Colui che purga i panni lani cavandone l'olio. PURGADURA, s. f. Purgazione e Purgagione, Il purgare.

PURGAR, v. Purgare; Purificare.

PURGAR EL CORPO, Lubricare il corpo, Far rilasciare il ventre.

PURGAR 1 PANI, Purgare; Interrare oInterriare.

PURGAR DA LA PESTE, V. ESPURGår. PURGO, s. m. Purgo; Lavatoio; Strettoio; Luogo dove si purgano i panni.

PURGO è anche termine de' Conciatori di pelli, Addobbo, Luogo dove mettonsi in concia le pelli.

PURGO, Fluore o Flusso, Quello della matrice che soffrono alcune donne. PURICHINÈLA, (si pronuncia come direbbesi in Toscano Puricinela) s. m. Pulcinella, Personaggio ridicolo che si fa giocare co' fantocci. V. BURATIN.

Zogar del puricHINELA, Armeggiare il pulcinella e i burattini, Muovere e di

menarsi.

Far da purichinÈLA, Far da buffone, Farsi ridicolo. V. in ZANE.

PIVA DA PURICHINELA. V. PIVA. CHI PAGA? PURICHINELA. Chi paga? Fraffazio, Voce scherzevole che significa Quello cui tocca pagare i danni.

VITORIA DA PURICHINELA. V. VITORIA. PURIFICAR, v. Purificare.

PURIFICAR UNA VOCE SPARSA, Verificare; Rettificare; Avverare, Sincerarsi della verità d'una vociferazione.

PURÒ, add. Puro, Netto, Senza macchia.
VIN PURO,
Vino puro o pretto o mero,
Non mescolato, schietto.

PURO, dicesi ancora nel sign. di Solo ;
Unico, non accompagnato.

GO IN SCARSELA UN PURO DUCATO, Ho un ducato solo in saccoccia; ovv. Non ho che un ducato.

AVER UN FIO PURO, Aver un figlio unico o anigenito, solo. PURMASSA, avv. Pur troppo; Davanzo

Così non fosse; Così non fosse egli stato; Dio volesse che no. PUSTOTO, add. Voce agr. Maggese; Maggiatico, Campo lasciato sodo per seminarvi l'anno vegnente.

Brughiera, sust. Voce agr. Terra incelta piena di pruni o d'altre piante spon

tanee.

PUSTU, Voce abbreviata e corrotta dal lat. Potes tu, Puoi tu e va coll' interrogativo

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PUTANEZZO, s. m. Puttaneggio; Puttaneccio; Puttanesimo; Puttaneria; Puttania; Meretricio; Zambraccamento, Arte della Puttana.

Detto per simil. vale Sfacciatezza; Svergogna; Petulanza, ma s' appropria alle

Donne. PUSTU FARME STO SERVIZIO, Puoi tu farmi questo servigio?

S'usa talvolta famil. ad esprimere un atto d'impazienza e d'imprecazione, dicenДо Он СНБ тE PUSTU В CHE TE VEGNA BL CANCARO! Oh che ti possa! e si sottintende rompere il collo; Che ti venga la rabbia, il canchero etc. V. SIESTU.

PUTA, s. f. Pulcella; Donzella; Fanciulla; Femmina potente, Giovane da marito.

PUTA DESPUTADA O PUTA IN TE LE RECHIE, Pulcella spulcellata o dispulcellata, cioè Disonorata.

BEL PEZZO DE PUTA, Bella bambolona.

V. GASTALDONA.

PUTA FATA CHE STA AL PALO O PUTA DESMESSA, Pulcellona. V. MAURO.

PUTANA, s. f. Puttana; Putta; Meretrice; Zambracca; Giumenta; Mandracchia.

Detto per Concubina, V. MantegnÙa.
PUTANA PELARINA, V. PELARINA.

Detto in modo basso per Agg. ad uomo, vale Finto, Che vuol aggirare, Impudente; Temerario; Franco PUTA

NA VECHIA, Pipistrel vecchio; Putta scodata, dicesi pure ad Uomo malizioso--Dio mi guardi da Oste nuovo e da Puttana vecchia, per esprimere che da cotali persone è facile essere ingannato.

Andar a putane, Imputtanire; Bordellare; Andar in chiasso o in guttesco; Andare alle Zambracche e Zambraccare. CASA DE PUTANE, Casa meretricia; Bordello. V. LUPANAR.

FAR LA PUTANA, Guadagnar di рессаto; Guadagnar del suo corpo; Far copia di sè per prezzo; Fare o Dar fetta ; Viver d'amore.

FAR EL MUSO DA PUTANA, Tirar giù la buffa, vale Dispregiar la vergogna e por da banda il rispetto. V. in Muso.

PUTANA BUZARONA O PUTANA CAGNA (che antic, anche dicevasi PUTANA DE LA MORTE REPENTINA!) Maniere ammirative e basse, O cagna! Poffare il mondo! Poffare il Cielo! Potenza in terra! Diamine! Diavolo!

VITA PUTANA, Vita misera, faticosa, disastrosa, stentata Guadagnarsi la vita, vale Guadagnarsi il vitto necessario lavorando. V. in VITA.

PUTANAR O PUTANIZAR, V. Puttaneggiare; Far la puttana; Meretricare; Vettureggiare; Dar il corpo a vettura; Lussuriare; Viver d'amore.

PUTANAZZA, s. f. Puttanaccia; Zam

PUTAZZA, s. f. Cittona; Fanciullona, Figlia ben cresciuta.

PUTÈLA, s. f. Puttella; Fanciulla; Cittola; Zita; Zitella. PUTELADA, s. f. Ragazzata ; Fanciulleria; Bambolinaggine; Bazzecola; Bazzicatura, Azione da fanciullo. PUTELAR, v. Bamboleggiare; Pargoleggiare, Far da fanciullo-Chicchirillare, Far baie, trastullarsi in cose di niuna conclusione.

PUTELARIA, s. f. Fanciullaia, Moltitu

dine di Fanciulli.

PUTELAZZO, s. m. Fanciullaccio; Giovanaccio, peggior. di Fanciullo e GiovaCittone, Fanciullo grande, ben cre

ne

sciuto.

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prio un bacchillone, Dicesi d'uomo fatto che dia in bambinerie e fanciullaggini, Bambo; Gocciolone; Zufolone, Che pargoleggia.

ETA DA PUTELO, Fantilità; Infanzia; Acerba età; Anni acerbi.

DEVENTAR PUTELO, Rimbambire. FAR DA PUTELO O FAR COSSE DA PUTELO, Fare a fanciullo o a bambini; Far delle bambinaggini.

L'È ANCORA PUTÈLO, Avere il guscio in capo; Sapergli la bocca di latte; Non avere rasciutto gli occhi; Essere acerboVU SÈ ANCORA PUTELO, Voi siete in culla.

METER I PUTÈLI IN CUNA O LA SPOSA IN LETO, detto metaf. Infinocchiare, Dar altrui ad intendere alcuna cosa; Mostrar lucciole per lanterne. Ingrandire, vale Maguificar con parole, Caricar nel discorso. NO ESSER PUTÈLO, Aver portato le nacchere; Aver la pagato Aver saltazela; to la granata, Si dice d'uomo accorto. E' non è come ľ uovo fresco nè di oggi nè di ieri.

SIN DA PUTELO, Sin dalle fasce o dalla culla, Dall'infanzia.

UN STRONZO DE PUTELO, Un Marmocchio, Dette per ischerzo. PUTELON, add. Attoso; Lezioso, Che fa delle bambinaggini. Bacchillone, vale Uomo fatto che si balocca e fa delle fanciullaggini; che anche dicesi Ghiandone; Baccellone.

PUTIN, s. m. Bambinuccio; Bambinello; Fanciullino; Pargoletto; Naccherino; Bimbo; Bumbo; Fantigino; Fantolino; Mammolo; Mammolino.

DA PUTIN, Da bambino; Da piccolino. Parlando di Uccelli, Pulcino o Guascherino, Epiteto che si dà agli uccelli ni

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PUZARLA ADOSSO A QUALCUN, Accagionare o Incolpare alcuno o altrui, per iscaricare sè medesimo, Rinversare o Rovesciare la broda addosso ad alcuno.

PUZARLE O PUZÀRGHENE QUATRO, Appoggiare; Appiccare un colpo di etc. vale Percuotere, Colpire; Affibbiare una mazzata; Giuocar di bastone; Dargli quattro bastonate- ANCA SÌ BARONATO, CHE TE LE PUZO, E che sì, scorrettaccio, ch' io ti zombo, Maniera fam. di minaccia ad un ragazzo.

PUZARSE COI PIE, Tenere i piedi a pollaio, vale Tenerli in sedendo sopra regolo o simile per maggior comodo.

PUZAR zo, Metter giù, cioè Por giù in terra una cosa che s'abbia in mano.

PUZZAR, V. SPUZZàn e i Derivati.

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