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NO VE STE A STREMIR, Non abbiate pau ra; Non vi sgomentate; Non temele. STREMISIO (colla s aspra) s. m. Tremito, Quel tremore che viene per qualun que accidente inaspettato che ci cagioni

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CHE SI NO

STRENZER EL CULO O EL PIGNOLETO O LE CHIAPE, Fare il cul lappe lappe; Tremar i pippioni; Raggrinzare, Sbigottirsi, Avvilirsi TEGNI STRETO SPORCARE LE BRAGHESSE, Stringete il culo o vi sconcacherete, Su di che disse un altro, Al mal della cacaiuola non vale il culo strignere.

STRENZER EL CULATON DE LE CANE DEL T. de' Cacciatori, Incamerare, SCHIOPO, Ristringer la canna nel fondo acciò spinga le palle con forza.

STEENZER I DENTI, Dirugginare i denti, vale Arrotarli e stropicciarli insieme o per ira o per difetto.

STRENZER I OCHI PER VEDER MEGIO, Sbir ciare, proprio di chi ha la vista corta e logorata.

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STRENZER I PANI ADOSSO Mettere i cani alle costole d'alcuno, Ser rare i panni addosso ad alcuno, Stringere i cintolini ad alcuno, Stringere fra l'uscio e 'l muro, vale Violentare altrui a far subito alcuna cosa · Ritoccare alcuno vale importunar replicando. STAENZERSE IN TE LE SPALE, Fare spallucce o di spallucce, cioè Mostrare di sapere alcuna cosa Ristringersi nelle spalle, vale Mostrare o ripugnanza o forzato acconsentimento a far che che sia.

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AL STRENZER DE LE STROPE, detto fg. In fine; Alla fine; Nella resa de' conti; Nel dover dar conto di sè, V. CONTO.

CHI VOL STRENZER EL CIELO ABRAZZA EL VENTO, Chi molto abbraccia poco strigne, ovv.Chi troppo abbraccia nulla strigne, per far intendere che Spesso nulla si conchiude per troppo imprendere.

EL MOMENTO STRENZE, Il momento o La circostanza o Il bisogno strigne, urge, pressa, incalza, esige altamente; Ve urgenza; Non è a perder tempo. STREPITADA, s. f. Strepitamento; Strepito. STREPITAR, v. (dal lat. Strepere) Strepitare, Fare strepito. Strepileggiare è il frequentativo di Strepitare.

STREPITAR IN CASA, Strepitare di che che sia, Farne romore, Parlarne altamente. Gridare o Sgridare, per Garrire, Riprendere, Minacciare.

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STREPITIN, s. m. Susurrìo, Bisbiglio. STRÈPITO, s. m. Strepito; Susurro, Rumore grande e scomposto.

STREPITO DEL CAMINAR, Calpestio; Calpestio di gente; Calpestio de' cavalli. Fruscio, vale Frastuono, romore che fanno diverse persone insieme col muoversi facendo strepito.

STREPITO, parlando di teatri, di predicatori e simili, vale Incontro; Approvazione universale - EL PREDICATOR HA FATO STREPITO, Il Predicatore ha riportato l'applauso comune, o è stato universalmente applaudito, lodato ele.

Dicesi poi famil. e scherzevolmente QUESTA XE UNA COSSA CHE ME DA IN TEL STREPITO, per dire Questa è cosa che mi urta; Che mi sdegna; Che mi muove ad ira; Che mi fa stomaco. STREPITON, Detto per agg. a Persona, Schiamazzatore; Susurratore; Susurrante; Gridatore. STREPITOSO, add.

- FAR DE LB BUDE

LE STREPITOSE, Far degli errori madorRali, V. SPROPOSITO.

STRETA, s.f. Stretta; Strignitura; Strignimento, Lo strignere.

Stretta o Strettura, dicesi per Luogo o Passo stretto.

STRETA DEL LETO, Stradetta, V. CALE

SÈLA.

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ESSER A LE STRETE DE BEZZI, Esser in bisogno di danaro ESSER A LE STRETE DE ROBA DA MAGNAR, Essere grande stretta di veltovaglie FARLA STRETA, Vivere mendicamente.

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STRETE DE MAL, Assalti, diconsi figur. Gl'insulti di un male,che da qualche tregua e che tratto tratto ritorna a travagliare una persona.

T. de'

STRETA DE RENI O RIPRESSION, Maniscalchi, Malferuto, Infermità che viene a' Cavalli ne'lombi.

DAR LA STRETA A QUALCUN, Dare la stretta, Ridurlo all'estremità In altro sign. Dar la freccia ad alcuno o Frecciare, Chiedergli danari ad imprestito. STRETEZZA, s. f. Strettezza, Angustia di spazio, Piccolezza, che anche dicesi Strettura.

STRETEZZA, dicesi fig. per Grettezza; Spilorceria, Avarizia.

Strettezza di petto, vale Difficoltà di respiro.

Strettezza di voti, dicevasi a'tempi del Governo Veneto, quando per adottare una data deliberazione ne' Consigli non bastava la pluralità, ma vi si esigevano secondo gli affari o i due terzi o i tre quarti o i cinque sesti de' voti, V. SESTO.

STRETO, s. m. Stretto, luogo angusto di poca larghezza.

STRETO DE GARIPOLI, Stretto di Gallipoli, chiamasi la strettissima imboccatura d'una calle in Venezia presso alla Chiesa dei Frari, per cui si va verso al ponte di Donna Onesta, nella già parrocchia di S. Tommaso. Pretende il Galliccioli (Lib. I. num. 257. ) che si dovesse dire Stretto di Cà Lipoli ( dal cognome d'una famiglia), ma non ne adduce alcuna immaginabile ragione. Noi, lungi dal giurare su ciò in verba magistri, teniamo che l'odierna appellazione di STRETO DE GARIPOLI Corrisponda a Stretto di Gallipoli, stato così detto scherzevolmente

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per idiotaggine dal popolo già avvezzo ne'tempi antichi di commercio a sentir di frequente nominare lo Stretto di Gallipoli, ch'è lo Stretto dei Dardanelli, per cui andavano le nostre navi a spargere le ricche merci dell'Asia anche a Costantinopoli e nel Mar nero.

STRETO D'UN AFAR, Ristretto d'un af fare, cioè Conclusione. VEGNIR AL STRETO, Venire a capo, a' ferri, al ristretto dell' affare o negozio, V. SUGO e STRUCO.

STRETO, add. STRETO COME UNA PICNA, detto per agg. a uomo, Stitico; Stretto in sintola, Avaro-Largo come una pinna verde; Più largo che un gallo.

UN TANTIN STRETO, Stiticuzzo, Che mal volentieri s'accomoda all'altrui voglia. Strozzato, dicesi al Fiasco o simile che abbia il collo stretto e la bocca larga.

PARENTE STRETO, Parente congiunto, vale Parente stretto, siccome Amico congiunto vuol dire Amico di somma confidenza.

Deventar più stRETO, Angustarsi, Ristringersi, Diventar più angusto, e dice

si di che che sia.

MENARLA STRETA, Maniera ant. Vivere con disagio.

Stretto o Chiuso, trattandosi del suono di alcune lettere vocali, contrario di Aperto. Stretto si pronunzia coll' e chiusa, e Insetto coll' e aperta, e Forca colΤο o stretto, chiuso.

STRETI O STRETOR, detto in T. de'Falegnami, Sergente, Strumento di legno che serve a tener fermo e quasi in morsa il legname che si vuol unire con colla o altro.

Tegnir streto EL DA DRIO, il culo o il dietro

Strignere casa, Far forza per im

pedir l'uscita spontanea dello sterco QUANDO SCAMPA SCAMPA, V. Scampar. TEGNIR STRETO, in altro Tenesenso, re stretto, vale Essere assegnato e assai

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STRETORÈTO, s. m. Strettoino, Piccolo strettoio.

STRETURA, s. f. Strettura; Strignimento, L'atto dello strignere. STRETURA DE GARÈTOLI, Modo basso e met. Stretta, Luogo angusto, ristretto, per cui si stenti passare. La voce GARBTOLI è corrotta da Gallipoli e dicesi per ischerzo.

TROVARSE IN STRETURE, Trovarsi in istrettezza, in angustia di siato, in bi

sogno.

STRIAR, lo stesso che STRIGAR.

STRICA, s. f. Lista o Listra e Striscia, Lungo pezzo di che che sia, stretto assai in comparazione della sua lunghezza — Striscia, dicesi propr. a Pezzo di panno o d'altra cosa che sia alquanto più lunga che larga.

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STRICA DE LEGNO, Regolo, dicesi in T. generico da varii artisti, per esprimere qualsivoglia lista di legno più lunga che larga, di superficie piana Sverza, direbbesi a quel Pezzetto per lunghezza che si mette nelle fessure de' legnami. STRICHE DE MANDOLATO, dicesi famil. e fig. delle braccia nude e spolpate di qualche Donna che pretenda di far figura: tratta la metaf, dalla similit. alle Liste o Strisce di mandorlato che si vende ai tempi di Natale,

STRICA DE CARNEB, Pezzo; Taglio, ma intendesi lungo

e stretto.

METER UNA STRICA O STRICHÈTA, Rinverzare, cioè Riturare fessure di legnami per lungo.

mento

per

STRICA, dicesi famil. per InnamoraQUEL ZOVENB El ghe n' ha una STRICA, Quel giovane è cotto spolpato, È innamorato. Anche ubbriachezza. STRICHETA, s.f. Strisciuolina di legno. STRICHETA DE TELA O simile, Brandello; Brano, Cencio. STRICO, s. m. T. Mar. Paranchino di straglio, Quel paranchino a tre girelle, che nelle navi è fissato stabilmente allo straglio dell'albero maestro, per esser pronto ad ogni occorrenza a sollevar pesi. V. MANTO E SENAL.

STRICOLAR, v. T. ant. Strignere, dicesi de' Legami.

STRIDA, s. f. T. del Foro ex-Veneto, che corrisponderebbe a Grida; Editto, ma dicevasi e scrivevasi Strida e nel plur. Stride, Atto di notizia ed avvertimento giuridico a suon di tromba, dato a quelle persone che potevano aver interesse nella causa o ne'pubblici contratti che si stipulavano, per opporvisi se volessero. Chiuse le stride senza opposizioni, il contratto o la vendita erano inopponibili, V. STRIDOR. STRIDE, si dicono ancora le Pubblicazioni che fannosi nelle Chiese per li matrimonii.

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viene nominato ad una Magistratura. Seguita la nomina d'un Gentiluomo ad un Uffizio, la si stridava nel Maggior Consiglio dicendo, per esempio, ROMASO CAPITANIO A BERGAMO SER N. Ñ.

Stridare, dicevasi anche per Pubblicare a suon di tromba qualche ordine della giustizia o i contratti civili che si stipulavano, giacchè non opposti legalmente in an dato termine, passavano in certo modo per cosa giudicata,

STRIDOR, s. m. Stridore, T. del Foro ex-Veneto. Diffida o Notizia pubblica data per ordine del Giudice à quelli che chiamati non comparivano o non si trovavano; e dicevasi anche Stridor deʼmorti STRIGA, s. f. Strega; Maliarda; Ammaliatrice; Befana; Fattucchiera o Fattucchiara; Larva; Ninfa; Lammia, Colei che fa o presume di fare stregonerie.

STRIGA, detto a Femmina brutta e contraffatta, Befana o Befanaccia; Gobba e zoppa costei orba e mancina, ha il gozzo e da due fregi il viso guasto.

MBTER LA CALZA A LA STRIGA, Porre le calze alla befana, V. AREDODESE.

SUZZA DA LE STRIGHB, V. Suzza. STRIGA, add. Stregato; Fatato; Affatato; Malefiziato; Affatturato e Guasto, Affetto di stregheria o di malefizio.

STRIGÀ DA L'AMÒR, Ammaliato; Incantato, Allacciato - Egli ha avuto la zampa della botta, dicesi Quando alcuno non si può spiccare da qualche pratica disonesta.

STRIGADA, s. f. Stregheria; Strego

neccio.

STRIGAR, v. Stregare; Ammaliare; Affaturare; Fascinare; Affascinare; Affatappiare, Fare o Dar malie o Nuocer con fattura.

STRIGAR QUALCUN, detto nel sign. di Eccessivamente innamorare, Ammaliare; Affascinare.

attri

STRIGARIA, s. f. Stregoneria; Strego-
neccio; Sortilegio; Maleficio, Operazio-
ne magica, vergognosa e ridicola,
buita una volta stupidamente dalla super-
stizione all'invocazione ed al potere de'De-
monii a nocimento degli uomini, de'be-
stianii, delle piante, de' frutti. V. PIGNA-
TÈLA.

Pentacolo,dicesi ad un Pezzetto di pie-
tra, di metallo, di carta o simili, dove
siano effigiati caratteri o figure stravagan-
ti, il quale appeso al collo o applicato ad
altre parti, era creduto preservativo con-
tro malie, incantesimi, veleni e simili.

Malia, Fatatura; Fatagione; Affattu razione; Ammaliamento, Specie d' incantesimo,il quale lega gli uomini perchè non sian liberi e padroni della lor mente, nè anche talor delle membra.

Affascinamento; Fascinamento; Fascino, dicesi la Malia d'amore che si prende pegli occhi.

STRIGARIB DA DONE, V. STRIGHBZZI. ROMPER LA STRIGARIA, Rompere la malia, detto fig. e vale, Passata lunga disdetta, incontrarsi in qualche cosa conforme al suo desiderio.

STRIGHEZZO, s. m. Stregheria; Malia; Fattucchieria; Incanto; Malefizio, V. STRIGARIA.

STRIGHEZZI DA DONE, Intrecciatoi sulle trecce-FronOrnamenti da porre zoli; Nastrini; Frastagli; Tattere; Cianciafruscole; Cianfrusaglie, Mescupoco glio di cose di momento. V.TANDÈLE. STRIGHEZZI IN SCARSÈLA, Ciarpe, Mescuglio di arnesi vili. Avere in saccoccia più ciarpe d' un Rigattiere. STRIGION, s. m. T. de' Pesc. Sorta di pe sce d'acqua dolce che rassomiglia alle SQUALO, ed è il Cyprinus Leuciscus Linn. Egli è buono a mangiare, e se ne trova ne' nostri fiumi.

Amma

STRIGON, s. m. Stregone; Fattucchiero; Falsardo; Strione; Maliardo ; liatore, Quello che fa i sortilegi e le magie. COLU XE UN STRIGÒN, Colui ha il diavolo nell'ampolla o in testa, si dice di Chi sa prevedere con sagacità ed accortezza ogni stratagemma e invenzione. STRIGONA, V. SGRENDENA e SGRENDENAL. STRILANTE, add. Strangolata, Agg. che si dà alla voce soverchiamente acuta e di qualità aspra e non intuonata. STRILAR, v. Strillare; Stridere, Uscir di tuono cantando e suonando. Scarabillare, vale Suonare stridendo.

STRILAR, dicesi fam. per Gridare; Garrire; Sgridare, Riprendere - EL STRILA COME UN'AQUILA, Ei grida come un picchio.

STRINGA, s. f. Stringa; Scoreggia o Coreggia e Laccetto, Striscia di cuoio da legare i vestimenti e simili.

STRINGA DEL TROTOLO, Sferza, Legno isferzare armato di stringa che s'usa per di costato il paleo e farlo andare. STRINGA DA OSBI, Geto, Coreggiuolo di cuoio che s'adatta per legame a' piè degli uccelli di rapina.

STRINGA DA SCARPE, Calzatoio, Quella striscia di cuoio che serve a' Calzolai per far calzare le scarpe.

STRINGA DEL BATAÒR, T. Agr. V. CAPELETO, in BATAOR.

QUEL DA LE STRINGHE, Stringaio, Facitor di stringhe.

Ribobolo TRE TROTOLI E UNA STRINGA, fam. simile all' altro TRE GATI E UN CAN, che si dice per avvilimento o ridicolo del pochissimo numero di persone concorse a un teatro a una predica, ad una ɛ0

cietà e simili.

STRINGA, add.

--

- LA VA MOLTO STRIN

GADA, Ella è assai stretta in cintola, Di

cesi d'una Donna.

STRINGAR, v. Scoreggiare, Battere colla scoreggia o stringa.

STRINGARSE, Strignersi in cintola STRINGHETA, s. f. Stringhetta; Coreg giuola; Strisciolina o Strisciuola, Picce la stringa che serve ad allacciar che che Legacciolo e Laccetto dicesi Qua lunque cosa che lega.

sia

STRINGHETA DA LIBRI, V. CORESINA. STRION, lo stesso che STAIGÒN, V.

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STRIOR, s. m. Voce ant. Stridore; Stridio; Strido, che nel plur. dicesi Strida, Romere di voci, Susurro prodotto dalle voci di chi parla o grida.

STRISSA, s. £. Striscia, Orma che rimane in terra dallo strisciare.

Striscia, dicesi per Riga o simile. STRISSA D'AQUA, Stroscia o Troscia, segno che lascia l'acqua o altra cosa liquida corrente per terra.

STRISSA DE CARTA o simile, Bruciolo, Striscia sottile di foglio o di legno.

STRISSA DE FANO, Striscia, Pezzo di panno o d'altra cosa che sia alquanto più lungo che largo.

STRISSADOR, s.m. T. de'Funaiuoli, Arbaggio, Quel pezzetto di panno che il Funaiuolo tiene in mano perchè il filo nello torcersi non si aggrovigli, e perchè la mano stessa non ne resti offesa. V. STRISSÀR. STRISSAR, v. Strisciare, Camminare

con impeto stropicciando e fregando il terreno come fa la serpe Strisciare; Rasentare; Radere, Accostarsi in passando alla cosa che quasi ella si tocchi.

STRISSAR UN MARMO o altro, Graffiare, dicesi dagli Artefici o Sgraffiare, e talvolta Intaccare il marmo, il metallo o simile co' ferri od altro, maneggiandoli senz'arte o attenzione.

STRISSAR DE LE BISSE, Repere o Rettare, Strisciare guizzando, Strascicare per terra il corpo.

PANO O PEZZA DA STRISSÅR, Strisciatoio o Tritolo, Pezzuolo o Cencio lano o simile che tengono le donne in mano per dipanare. V. ŠTRISSADOR.

STRISSÈTA, s. f. Strisciolina; Strisciuola; Striscetta, Piccola striscia. STRISSIMA, accorciato d' Illustrissimo, Modo con cui un artigiano o un villano saluta incontrando qualche Signore o congeelandosi. V. SIMA.

STRISSO, s. m. Striscia; Tratto, cioè Quel segno che si fa in fregando o strisciando.

STROGIA, V. TROGIA.

STRÒGOLO, s. m. Voce usata dagli idioti, in vece della più comune STRÒLEGO, V.

STRÒLEGA, s. f. Indovina ; Indovina ̄ trice, Fem. d'Indovino.

per

Dis

STROLEGA, si dice ancora fam. prezzo di Donna vecchia o giovane che si carica di ornamenti che non si confanno a vicenda. V. VECHIA. STROLEGAR, v. Strolagare; Strologare; Astrolagare e Astrologare, Esercitar Vastrologia giudiziaria, che è Predir l'avvenire, Far la ventura o la natività.

Strolegar co la TBSTA, Ghiribizzare; Girandolare; Fantasticare; Arzigogo lare; Entrare nel pensatoio, Mulinare; Beccarsi o Stillarsi il cervello; Strolagare; Lambiccare; Abbacare, Pensare per far conghietture.

STROLEGHEZZO, V. STRIGHEZZI, STRÒLEGO, s. m. Strolago; Astrologo e Astrolago; Chiromante; Indovino, Quello che presume di predire o d' indevinar

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STRONZA (colla z dolce) add. Stronza. to o Stronzo e Toso, vale Diminuito, e dicesi delle monete.

STRONZADOR, s. m. Stronzatore o Tosatore, Colui che altera le monete buone, diminuendone il valore intrinseco col tosarne il contorno.

STRONZADURA, s. f. Stronzatura, L'atto dello stronzare; Diminuzione del peso delle monete.

STRONZAR, v. (colla z dolce) Stron24re, Diminuire. Operazione criminosa che fassi da Chi col mezzo della forbice o delJa lima o altrimenti, ritonda o taglia sull'estremità in giro le monete, diminuendo il loro valore intrinseco, il che dicesi anche Tosare.

STRONZAR L'ONOR, fu poi detto da un poeta antico Veneziano per Sminuire; Scemare, cioè il merito, il credito, la fama o riputazione.

STRONZETO (colla z aspra) s. m. Stronzoletto o Stronzolino, Piccolo stronzo. STRONZO (colla z aspra ) s. m. Stronzo e Stronzolo.

NO VALER UN STRONZO, Non valere una fava, un fico, un lupino.

ANDAR A SECONDA COME I STRONZI. V. SECONDA.

PORTAR STEONZI A CAPITOLO, Maniera fam. e fig. Seminar zizzania; Metter zeppe, Metter discordie. V. PEtegolezzo,

No GHE NE DAGO UN STRONZO, Non ne do una stringa o un pelacucchino o un ghieu, Niente.

VARE CHE STRONZo! Espressione fam. di rimprovero ad un Ragazzino arditello, Guardate che dottorello, che presuntuosello! Che peto vestito!

STROPA, s. f. Salciòlo, Vermena di salcio o simile con cui si legano le viti, le annestature ed altro Stroppa o Stroppia e Ritorta e Ritortola, chiamasi la Vermena verde, la quale assottigliata serve per legame di fastella e di cose simili, e talvolta si dice anche Sprocco Vinco e Vinciglio, dicesi per Legame. V. STROPER.

-

STROPE, detto in T. de' Panierai, Vimini, Vermena di vinco con cui si tessono ceste, panieri, nasse, gabbie etc. TEGNIR IN STROPA, Tener in freno o a freno; Tenere in briglia o Tenere a sievale Raffrenare, Tenere altrui in tipe, more o Contener sè stesso.

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NO PODER PIÙ STAR IN STRÓPE, Non poter stare in guinzaglio; Non poter più stare alle mosse; Non poter più star nella pelle, Non potersi più contenere.

No SAVERSE TEGNIR IN STROPE, Non sa per tenere un cocomero all'erta, Non sapere star segreto.

AL STRENZER DE LE STROPE, In sul far del nodo al filo; Infine, In conclusione.

STROPA O STOPA, Nome di Giuoco che si fa alle carte tra quattro e più persone, in cui quello che resta senza carte in mano è vincitore. V. CRESSIMAN. STROPABUSO, s. m. Ripieno o Borra, Quella materia che serve per riempiere qualche voto, e tutto ciò che in alcun luogo non opera.

no;

SERVIR DE STROPABUSO, Servir di ripie Servir per candelliere, Servire per far numero o per riempire un vacuo, non già per essere importante o ricercato o ben accolto; e dicesi figur. STROPADA, s. f. Turata; Otturamento.

STROPADA DE RECHIE Impeciatura, Otturamento d'orecchi per non adire.

STROPADA O FERO DEL FORNO, V. FORNO. STROPAGIO, s. m. Turacciolo o Zaffo, Pezzo di legno o di ferro o d'altra materia, con cui si turano buchi o bocche di vasi di vino. V. STROPOLO.

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STROPAR LE CIBSE, V. CIESA. STROPAR LE STRADE, Accecare le strade, vale Imbarazzarle sì che non vi si possa passare.

STROPAR UNA FENESTRA, Acciecare o Accecare una finestra, vale Murarla. STROPAR UN FOSSO O UN RIO, Interrare o Interriare.

Stroparse l'arco d'un ponte, Accecarsi o Essere accecato l'arco d'un ponte, dicesi Allorchè è stato riempito dalle deposizioni in modo che rimane sepolto nel greto o renaio.

STROPARSE LE RECHIE, Turarsi; Stopparsi gli orecchi, cioè Finger di non sentire. Impeciarsi gli orecchi, Non dar

retta,

STROPARSE EL MUSO, Ammantarsi ; Coprirsi; Chiudersi il viso; Ammantarsi gli occhi, il che si fa con pannolino o simile. V. IMBAUTARSE.

STROPARSE EL NASO, Turare; Intasare; Rintasare, cioè Quel chiudersi de'capali per materia viscosa e attaccaticcia che si ferma nell' interna lor superficie ; onde si dice Il naso, 11 petto intasato suo contrario è Stasare.

STROPELA, s. f. e per lo più nel plur. STROPELE (Coll'e aperta) dicono nel Contado verso il Padovano, in vece di SrnoPÈTA, V.

ง.

STROPÈR, s. m. Sotto questo nome si comprendono li seguenti due alberi.

Salcio da legare o Salcio giallo, Specie di Salice distinto da' Botanici col nome di Salix vitellina, che si pianta lungo le fosse e i cui virgulti servono per legare le viti ed altro e per far ceste, graticci ed altre cose campestri. V. STRO

PONI.

Vetrice o Vinco o Vimine, altra specie di Salcio, detto in sistema Salix viminalis, che si suol piantare lungo i fiumi per impedire che la corrente dell' acqua roda gli argini. I suoi virgulti tanto con la buccia quanto sbucciati, sono anche impiegati per panieri, ceste, gabbie ed altre cose, potendosi ancora tingerli per adattarli ai lavori più fini e galanti. V. SALGHER Un altro Vinco, detto Salcio rosso e in sistema Salix Monandra, serve pure a far papieri, ceste e cestoni. LOGO PIEN DE STROPERI Vincheto o Vincaia, Luogo pica di piante di vinchi. SROPETA, s. f.

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STROPIN, s. m. Stroppella; Ritortolina.

Grungo, chiamasi la Stroppella colla quale si lega il fascio del lino o altre simili cose.

STROPO, s. m. T. Marin. V. BRAGÒTO.

STROPO, chiamasi quella Campanella fatta,di vimini con cui si stabilisce il remo allo Scalmo. V. TRAINÈLA.

STROPO, delto pure in T. Marin. Staf fe, nel plur. si dicono Quelle piccole corde che servono per fare scorrere alcuna cosa nella sommità degli alberi, altresì nelle scialuppe a tenere il remo nello scalma.

come

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rano non solo per uso di legare, ma di far graticci ed altre cose campestri. STROZZA, Strozzato; Strangolato, add. da Strozzare e Strangolare.

ABITO STROZZA, Strozzato, si dice a quel Vestimento che ha il collo stretto.

STROZZA, voce bassissima, dettô altrui Uoper ingiuria o disprezzo, Galuppo, no vile, abbietto e male in aruese: Impiccatello, Impiccatuzzo; Scampaferche; Squassaforche; Ribaldone.

SIESTU STROZZA! Voci d'imprecazione, Che ti venga il malanno. STROZZADA, s. f. Strozzatura; Strozzamento, Lo strozzare.

DAR UNA STROZzáda, V. StrozzÁR. STROZZÁR, v. Strozzare; Strangolare E Strozzatoio si dice al laccio che

strozza.

STROZZAR UN APAR, detto fig. Strozzar un affare, un negozio, vale Dar termine ad un affare imperfettamente. Fare staglio o Stagliare, per metaf. vale Computare all'ingrosso che che sia, a fine di farne saldo e quitanza. STROZZO, s. m. Staglio, Computo alla grossa, detto altrimenti con modo basso Staccio.

FAR UN STROZZO, Fare uno staglio o

uno staccio, V. Strozzár.

FARE UNA COSSA A STROZzo, Fare una cosa indigrosso, negligentemente, alla rinfusa, alla buona, alla carlona, in confusione LAORAR A STROZZO, Ciarpa re, Acciabattare; Acciarpare; Abborracciare, Lavorar presto e senza diligenza.

FAR UN CONTO A STROZZO, Fare staglio • Stagliar conti.

STRUCA, add. Spremuto; Espresso, dicesi del Liquore che si cava spremendo, come limoni ec.

AVER EL CUOR STRUCA, detto fig. Esser accorato; Aver il cuore sotto lo strettoio.

ESSER STRUCA, Esser affogato, oppres so dalla calca; Scalpitato; Schiacciato, Affollato, V. STRUCOLA. STRUCADA, s. f. Spremitura, L' allo dello spremere e la inateria spremuta.

STRUCADA DE GANASSB, Galantina; Ganascina, Voci Fiorentine. Quel pizzicotto che si dà altrui per careggiarlo, prendendogli leggermente fra l'indice e'l medio una delle gole. In Veneziane fam, si dice anche Fan I SQUAQUARINI. V. SquaQUARINI e GANASSA,

STRUCADA DE CUOR Struggimento; Accoramento, Oppressione, Angustia di

cuore.

UNA BONA STRUCADA, Una buona tirata alla tedesca, cioè Una beuta, STRUCADINA, s. £. Piccolo strignimento a strignitura. STRUCALIMONI, s. m. Matricina o Fera, Quella specie di Strettoio di legno con cui si spreme il sugo de' limoni e şimili.

STRUCAMENTO. V. STRUGADA.

STRUCAR, v. Strignere o Stringere → Premere propr. è Strignere una cosa tanto che n'esca il sugo o altra materia con

tenuta in essa — Spremere, vale Premere, ma denota alquanto più di forza.

STRUCAR DE OCHIO A QUALCUN, Far l'oc chiolino; Far cenno o segno cogli occhi, V. CIGNO.

STRUCAR EL CUOR, Strignere o Premere il cuore; Accorare; Struggersi il cuo re; Attritare il cuore.

STRUCAR I LIMONI, Premere o Spremere i limoni, Cavarne il sugo - Detto fig. V. LIMÓN.

STRUCAR I FIGHI PERCHÈ I SB FAZZA. V. FIGO.

STRUCAR LE GANASSE, V. STRUCOLAR, STRUCAR CEOLE IN TI OCHI, V. CROLA. STRUCARGHE O STRUCARGHE DRENTO, Dar le vele ai venti; Dar fuoco alla bom barda o alla girandola, dette fig. vale Intraprendere che che sia con risoluzione

In altro sign. Trincare; Pecchiare; Cioncare, Bere assai. Tracannare, Bere fuor di misura e avidamente.

STRUCAR DRENTO A UNO, detto fig. Far -STRUCHIGHE DRENfuoco addosso a uno~ To, Fagli fuoco addosso; Ammazzalo. STRUGARSE UN DEO FRA LA PORTA e sidetto mili, Farsi un granchio secco metaf. si dice dello Stringersi un dito fra due cose onde il sangue ne viene in pelle.

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STRUCARSE UN FRUTO IN SCARSÈLA Schiacciare una frutta in saccoccia e imbrodolarsi.

no,

STRUCA STRUCA,

STRUCAR UNA MAN, Stringere una ma Il che si fa per amorevolezza. In ultima analisi; Concludendo; In conclusione; In fine; Ben sommando; Tutto calcolato. STRUCO, s. in. Espressione, cioè L'atto dello spremere: per esempio, Espressio ne di pomi, di mandorle, pistacchi ets. STRUCO, detto in furbesco, vale Vino, Succo.

STRUCO, si dice ancora per Succhio o Sugo, cioè l'Umore che si trae dall'erbe e da' frutti e da altre cose spremute.

STauco, parlando fig. si dice per Me rito, Sostanza della cosa di cui si tratta.

ANDAR AL STRUco, Entrar ne' meriti, vale Entrar nella ragione e nella sostanza di che che sia-VEGNI AL STRUCO, Ve nite alla conclusione ; Toccate della fine, cioè Finite il ragionamento, Concit dete.

STRUCO D'UN LIBRO, Compendio; Sunto; Ristretto; Epitome, Sommario d'un libro o d'un'opera qualunque. Ristret! no è il diminutivo.

STRUCOLA, add. Accarezzato; Abbrac

ciato teneramente.

STRUCOLADA, s. f.

}Careggia

STRUCOLAMENTO, s. m. Careggiamento; Amplessi; Abbracciari; Baci; Tenerezze Strignimenti al seno. STRUCOLAR, v. STRUCOLAR DH CAREZZE, Strignere affettuosamente al seno; Albracciare teneramente; Accarezzare Careggiare; Vezzeggiare, Sciloppare di

baci.

STRUCOLAR LE GANASSE A QUALCUN, Stri gnere altrui le gate o le guancie: come

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STRUSO, s. m. T. de' Setaiuoli, Calar zo o Scatarzo, La seta floscia non lavorata che non si può nè filare nè torcere. STRUSSIA, s. f., che per lo più si dice STRUSSIE, in plur. Travaglio; Fatica;. Stento; Disagio; Pena.

FAR DE LE STRUSSIE DA CAN O DA FACHIN, Cacare le curatelle; Lavorare a stanga e a mazza, Affaticarsi assai. STRUSSIAR, v. Faticare; Affaticare; Bistentare, Stare in disagio e bistento. STRUSSIAR, Stentare alcuno; Dare o arrecare stento, e vale Lungare, Tardare, Differire, Mandare in lungo e Quasi

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STRUSSIARSE LA ROBA D' ATORNO, Logorare; Consumare; Dissipare ; Frustare i vestiti.

STRUSSIARSE, Arrabattare, Affaticarsi, Sforzarsi, Ingegnarsi a operare. V. SFADIGAR e SFACHINAR.

STRUSSIO, s. m. T. del Foro, Bindolata; Bindoleria, Aggiramento, Furberia. V. STANCHEGIO.

STRUSSIÒN, s. m. Mangiaguadagno, Che spende e scialacqua tutto quello che guadagna. V. DECIPON.

V.

Detto SFADIGON, per STRUTO, s. m. Strutto, Grasso di porco liquefatto e rinchiuso in una vescica o altrimenti.

STRUZERSE, v. Struggersi, Corrucciarsi, Prendersi pena o travaglio per qualche disgrazia o passione. STRUZION, s. f. Ostruzione, Serramento de' vasi e canali del corpo animale.

PICOLA STRUZION, Ostruzioncella. STRUZZO, s. m. Struzzo o Struzzolo, Il più grande fra gli Uccelli, detto da Linneo Struthio Camelus, il quale è puramente terrestre ma rapidissimo al corso. Egli ha il becco diritto, appiattito e adunco alla sua estremità, le ale corte e inutili al volo, le gambe inferiormente senza piume; nidifica al suolo; il maschio non ha che una femmina. Il suo cibo ordinario è di vegetabili, ma nello stesso tempo per l'ottusità de' suoi sensi inghiottisce tutto quello che se gli presenta di corpi anche i più duri ed inetti al nutrimento, come il ferro, il rame il piombo, il vetro, il legno, la calce, fin che il suo stomaco sia ripieno. Abbandona dispettosamente i suoi parti dopo averli condotti alla luce. Abita i deserti d'aride pianure ne' climi caldi.

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DEVENTAR UN STRUZZO, detto metaf. lo stesso che DESTRUZERSE, V. STUA, s. f. (verb. dal lat. Estuo, Aver caldo) Stufa, Specie di forno o fornello noto, che serve a riscaldare la stanza.

Per simil. dicesi Stufa anche a quella stanza nelle osterie che si tien riscaldata per comodo de'concorrenti. E Stufa non meno al Luogo che si riscalda l'inverno per conservarvi le piante esotiche de' e'pacsi caldi.

STUA DA SUGAR, Tamburlano o Trabiccolo, Arnese di legno fatto a foggia di tamburo o di trabacca per uso di scaldare o asciugare la biancheria.

STUA DA FORNERI, Caldano, Stanza riscaldata dal fuoco.

STUA, add. Spento; Smorzato, V. STUAR. STUADOR, s. m. Spegnitore. Colui che spegne i lumi.

Dicesi ancora per Stufaiuolo Stufaiolo, Maestro della stufa. STUAMÒCOLI, s. m. che vale Spegnitc- ̧ re, si dice come voce di scherno e per antonomasia in vece di Cherichino o Abbatino, giacchè un degli uffizii spettanti a chi è soltanto iniziato negli ordini minori, sarebbe quello di accendere e spegnere i lumi della Chiesa. In una carta particolare ho veduto scritto Spegni-moccoli, il quale, se potesse dirsi e se non ve ne fosse un migliore, sarebbe il vero termine corrispondente. V. MocoLo. STUAR, Spegnere; Smorzare; Ammorzare; Ammortare; Estinguere, e si dice propr. del fuoco, del lume, de'vapori e simili, Accendere e infiammare sono gli opposti.

STUAR, detto in gergo e fig. Strabere, Bere eccessivamente L'HA BUO CUOR DE STUÀR UNA DAMEGIANA DE VIN, Non ebbe difficoltà di tracannarsi una damigiana di vino.

STUARÒLA (coll'o stretto) s. f. Spegnitoio, Quell'arnese di latta o di ferro, fatto a cono, con cui si smorzano i lumi. STUBIA. V. STUPIA.

STUCADOR, s. m. Stuccatore, Artefice

che lavora di stucchi.

STUCAR, V. Stuccare, propr. Riturare o Appiccare con istucco: ovv. Lavorare di stucchi.

STUCECADENTI. V. STECHETO. STUCEGADOR, verb. m. Stuzzicatore; Irritatore; Aizzatore, Che aizza, che instiga al male.

Delto

per

METIMAL.

V.

STUCEGAMENTO, s. m. Stuzzicamento; Inizzamento; Aizzamento; Irrita

mento.

STUCEGÅR, v. Stuzzicare; Instigare; Stimolare; Subbillare, Frugacehiar leggermente con alcuna cosa appuntata.

Stuzzicare, detto fig. Irritare, Commuovere, cui corrispondono, Instigarez Inizzare; Irritare; Provocare; Aizzare-- NO BISOGNA STUCEGAR, Alla pentola che bolle non vi si accosta la gatta; Non istuzzicare quando e' fumma il naso delTorso; Non aggiugnere legne al fuoco, V. UzzAR.

STUCEGAR BL CAN CHE DORME, Stuzzicare il can che dorme, le pecchie, il formicaio, il vespaio; Grattare il capo alla cicala, Eccitare o Provocare alcuno la altro sign. Inozzolire; Inuzzolire; Inuggiolire; Far venire in uzzolo, in frega, In desiderio di che che sia. STUCEGAR EL FOGO. V. STIZZAR. STUCEGAR L'APETITO, Mordere o Toc

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