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TACAR LA MESSA O L'UFIZIO A UN CHIODO, V. MESSA.

TACARSE, Attaccarsi, Appigliarsi, Appiccarsi, Attaccarsi una cosa con l'altra

Appiastrarsi, Di cosa morbida e viscosa che si appicchi a che che sia — Appillottarsi, vale Appiccicarsi o Appicciarsi, come pallotte di fuoco che si colano sull'arrosto.

TACARSE A UNA Cossa, detto fig. Appiccarsi o Attaccarsi a una cosa, vale Eleggerla per la migliore. Cor la rosa e lasciare star la spina, vale Appigliarsi al buono, lasciando da parte il cattivo. Attaccarsi

TACARSE A FAR QUALCOSSA,

a fare qualche cosa, Porsi a farla. Attac carsi a cicalare.

TACARSE COMB LA GRAMEGNA,

Attac

carsi come la gramigna. o come le mignatie; Essere appiccaticcio; Essere una lappola, Dicesi di persona noiosa da TACARSE cui si duri fatica a liberarsi ADOSSO LA POLTRONARIA, Aggraticciarsi l'infingardaggine.

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TACARSE AL PARTIO DE UNO, Appigliarsi al o alla di uno. parte parere TACARSE AL SO PEZO Essere il piglia il peggio, dicesi delle Donzelle da marito che per lo più scelgono il peggio. Io veggo il meglio ed al peggior m'appiglio.

TACARSE A QUALCUN O A QUALCUNA, Appicciarsi, dicesi per met. dell'Affezionarsi, Attaccarsi per affetto amicizia per SE LA ME DA CHIACOLE, MI MB TACO, Se ella mi corrisponde io mi appiccico, e vuol dire, Se mi parla 0 corrisponde al mio discorso, Mi dichiaro suo amante.

TACARSE A VARDAR, Attaccarsi in veder che che sia.

TACARSE A UN FIL DE SPADA O a un ca

VÈLO O SU I SPECHI, Attaccarsi a' rasoi; Appiccarsi alle funi del Cielo, Ricorrere per disperazione anche a cose nocive

Chi è portato giù dall'acqua si attacca ad ogni spina, vale che Chi è in pe

TAC

ricolo di salvarsi alla meglio che procura può anche con suo danno.

TACARSE CO LE MAN, Aggrapparsi; Appigliarsi, Appiccarsi colle mani adunche. Aggraticciarsi, Attaccarsi tenacemente.

TACARSE, parlando di Viti. Aggraticciarsi, Allorchè si avviticchiano da loro stesse. V. RAMPEGÀR.

TACARSE DE PAROLE, Pigliar parole o Venir a parole; Riscaldarsi di parole; Rinfuocar di parole; Trascorrere d' una parola in un'altra, Venire a rissa e contesa di parole-- UNA PAROLA TACA O TIRA L'ALTRA; OVV. DAI UNA PAROLA DAI L'ALTRA, Una parola tira l'altra; Il dir fa dire; Di cosa nasce cosa; Le parole sono come le ciriege cioè Il pungere in ragionando dà materia di nuova puntura, Il discorrere fa discorrere, e così si riscalda maggior mente la rissa. Parole addentellate si dicono quelle che danno motivo di ripigliar la quistione.

TACARSE IN T'UN DIROTO DE PIANTO,

Mettersi a piagnere dirottamente.

TACARSE LA ROBA AI DBI, Appiccarsi alle mani la roba altrui, Rubarla.

TACARSE SOTO LA LENGUA, Appiccarsi o Appiastrarsi sotto la lingua, si dice di Cosa morbida e viscosa.

TACAR SOTO, Attaccare; Porre i cavalDetto poi li, Attaccarli alla carrozza fg. vale Incominciare; Por mano. TORNAR A TAÇAR SOTO, detto fig. Rattaccare o Rappiccare un sonno, Tornar a dormire.

TACAR SU LA STAGNADA, Mettere a cuocere; Porre al fuoco.

TACAR UN' ACUSA e simili, Apporre, cioè Attribuirla altrui a torto. TACAR UN MAL O simile, Appiccare la scabbia, un male etc.

Stri

TACAR UNO, Andare alle prese, gnersi addosso all' avversario. TACAR UN PROCESSO A LE CULATE, APporre un'accusa ; Dar querela; Proces

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ciriege, tirarsi le cose dietro l' una at l'altra, Dicesi di due o più che non finiscono mai di discorrere insieme. TACATISSIMO, add. Attaccatissimo. TACATIZIO. V. TACAIZZO.

TACH, Taffe, Espressione d'un atto che Ciacche ciacsi fa presto e con forza che, Voce che imita il suono delle uova e cose simili quando si rompono. TACHENTE, add. T. di Chioggia, Guitto; Sucido, Sporco; Lordo; Imbrattato: cioè Di fango o altra materia sudicia.

In altro sign. Attaccaticcio; Appiccaticcio; Appiccicoso; Tegnente o Tenente, Agg. a materia viscosa che attaccasi.

In altro ancora, Litigioso; Gareggioso, per Agg. a Persona che facilmente contende.

TACHÈTA, s. f. Taccherella, Piccola tacca. V. TAGA.

TACHETA DEI BRITOLINI O TEMPERARINI, Ugnata, T. de' Coltellinai, Intaccatura fatta verso la punta d'una lama di coltello, temperino o simile, da potersi fermar l'ugna per aprirlo più facilmente. TACHETI, s. m. dimin. di Taco, Calcagnini e Calcagnetti, Piccoli calcagni delle scarpe.

BATER I TACHETI, Andare in calcagnini, vale Far romore camminando col battere il calcagno della scarpa. V. TâCHIZAR E TACO.

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TACHIO, add. Tecchito; Attecchito, Cresciuto: contrario di Intristito. TACHIR,

v. Tecchire; Tallire; Attecchire, Crescere, Venir innanzi : dicesi delle Piante che vegetano Uscire di tisicume; Sbozzacchire, parlandosi di uomini-NO TACHIR, Indozzare; Non attecchire, Non venire innanzi.

NO SE POL TACHIR,Non si può attecchire, dicesi fig. degli uomini; cioè Non si può vivere, sussistere, mantenersi, difendersi dai bisogni.

TACHIZA, add. Brizzolato ; Sprizzola to; Prizzato; Picchiettato; Chiazzato, vagliono Macchiato o mescolato di due colori sparsi minutamente; quindi Brizzolatura, Mescolanza di due colori come sopra.

Indanaiato; Taccato; Chiazzato; Vaiolato, Asperso di macchie a guisa di gocciole, Tempestato, Macchiato naturalmente di macchie piccole e tonde, com'è la pelle del Lupo cerviero, del Leopardo, del Tigre etc.

Biliottato, Tempestato a guisa di gocciole, ed è termine proprio de Blasonisti. Screziato o Scriziato, vale Di più colori. V. RIGA Brinato, dicono alcuni per Leggermente screziato.

TACHIZA DA LB VARÒLE, V. VAROLÀ.

TACHIZA, detto in T. degli Stampat., Taccheggiato, V. TACHIZAR. TACHIZAR, v. Taccheggiare il Timpano, T. degli Stamp. e vale Mettere de tacchi sul timpano del torchio det

NO AVER COSSA DA TACARSE PER CONTRADIR,

Non avere afferratoio alcuno, to fig. Non avere appiglio o appicco, Non avere pretesto, occasione di contrariare.

TACAI COME LE ZARIESE, Far come le

rialzarlo. V.TACO. per TACHIZAR, Voce fam. Zoccolare, Far fracasso co'tacchi uel camminare. V. TA

CHETI.

TACO, s.m. Calcagnino, dicesi delle scarpe di donna, Calcagno di quelle dell'uomo. V. TACHETI.

ESSER BASSO DE TACO, detto fig. Esser povero in canna; Esser le acque basse, Esser povero.

Tacco, T. degli Stamp. Pezzuolo di carta o simile che si pone sul timpano per rialzarlo nelle parti difettose. Quindi Taccheggiare, Mettere i tacchi sul timpano. TACOLA, s. f. Tacca; Magagna; Macchia, Maccatella; Vizio, Difetto.

TUTI GA LE SO TACOLE, Chi ha capre ha corna; Chi ha polli ha pipite, Ognuno ha la sua croce. Ognuno ha 'l suo impiccato all' uscio; Ciascuno ha la sua pecca; cioè i suoi vizii, i suoi difetti. Tutti hanno le loro magagne, le loro taccheTutti i vecchi hanno degli acciacchi, Belle male Disposizioni di corpo. V. SCHINELA MI NO GO TACOLE, lo ho chie; Non ho taccie, Non ho colpe da rimproverarmi. Non mi si può attaccar conagli, Niente può dirsi a mio discapito.

non

mac

V. NEO IGA MESSO DE LE TACOLE ADOS

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TACOMACO, s. m. Taccamacca, detto pur da' Francesi Tacamaque e dagl' Inglesi Tacahamac, Sorta di gonima o resina di colore giallo tendente al verde, e di odore piacevole, portataci dalle Indie col nome di Taccamacca, la quale, secondo l'Enciclopedia e Targioui, è prodotta dall' albero Calophyllum Inophyllum, che alligna nel Madagascar e nelle Isole Borbone. Essa è riputata vulneraria, si ammollisce facilmente e distesa sopra pezzette di pannolino s'appicca fortemente a quella parte del corpo umano che sia

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PEZO EL TACÓN DEL BUSO Imbottare sopra la feccia, vale Fare il secondo errore per risparmiar il primo. Più debole il puntello della trave, dicesi Quando chi aiuta è più debole dell'aiutato. La ricaduta è peggio della caduta.

TACON SOTO EL CALCAGNO, Calcagnino.

TACONA, Rattacconato; Rappezzato; Rattoppato, dicesi de' Vestimenti e simiRaccenciato, si dice d'un Pezzo

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ᎥᎥ . vecchio.

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TACONAR, TACONAR LA ROBA, Rattoppare o Kintoppare; Rappezzare; Rimendare, Mettere delle toppe (V. TACÒN) e fig. Racconciar che che sia. Rattoppare la vela; Vesticciuola rattoppata con più di mille pezzi, Sonetto rattoppato; Rappezzare la gonnella, Rappezzar le rotture- Raccenciare, dicesi del Rattopparei panni vecchi con pezzo vecchio. Rabberciare o Raffazzonare, Racconcia-re, Aggiunger pezzi a cose route o guaste. Rabberciare presso gli Artelici, propr. vale Racconciare una cosa malandata affatto come si può, che anche dicesi Raffazzenare e Kinfronzire-Raffazzonare presso i Pittori, Scultori ed Architetti, vale Raccomodare cosa molto guasta e scassinata al meglio che si può: lo stesso che Rubberciare e Rinfronzire.

TACONAR UN AMALA, Rabberciare e Restaurare, Rimetterlo in sufficiente salute, ma non guarirlo totalmente.

certato in

TACONARLA O MEDEGARLA, detto figur. Rimendare, per metaf. Aggiustare, Rassettar un affare, un negozio guasto, sconRipescare le secchie, detto pur per traslato, vale Racconciare con fatica gli altrui errori Adattacchiare, val Fare un'applicazione forzata. TACO-TIBOGA, sono due voci illiriche corrispondenti all' italiano Così Dio, ma parlate comunemente nel volgo illirico in significato di Per Dio, ch'è un modo di giuramento o di affermazione. Sono però anche dette nel dialetto nostro come per aggiunto a uomo nel sign. di Bravo, Bravaccio; Bell'umore; Sgherro; Papasso, e sempre in mala parte.

L'È UN BOCONCIN DE TACO TIBOGA, Egli è un bravo, un tracotante, un violento. TAFANARIO, s. m. Tafanario; Preterito; Posteriore; Culise; Culo; Natiche; Deretano, V. BERO. Sulla etimologia di questa voce trovo nel Vocabolario Siciliano la seguente ragione "Eo quod ibi confluant muschae tabani, translate de hominis sede.

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TAFIAR, v. usato a Chioggia, Scuffiare; Sbasoffiare, Mangiare smoderatamente, TAFORA, s. f. (Corrotto da Metafora)

£. →→ PARLAR SOTO TAFORA, Parlar con metafera, Metaforizzare; Metaforeggiare, Parlare figuratamente o per traslato o in senso allegorico.

TAGIA, s. f. Taglia; Catasto; Imposi zione; Gravezza, Aggravio pubblico che s'imponeva sotto il Governo Veneto, ripartito tra i possidenti d'un Comune, a ragguaglio del loro estimo rispettivo. TAGIA, nel parlar fam. dicesi per Na tura; Qualità; Carattere SO MARIO XE DE LA TAGIA DEL MIO, Suo Marito è sul fare del mio, della tacca o taglia del

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Taglia, dicesi quell' Istrumento meccanico composto di carrucole per muovere pesi grandi. Falcone, quel Legno che sporge in fuori d'una bertesca dove s'attacca la taglia - Canale d'una carrucola è la Scannellatura che trovasi o domina attorno attorno alla ruota d'una carrucola.

TAGIA, add. Tagliato.

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TAGIA IN FETE, Affettato, come il Pail Salame e simili.

FORMENTO TAGIA, Frumento mietuto. TAGIA CO LA MANERA O A L'INGROSSO,

2

Tagliato giù col falcione; Dirozzato col piccone; Digrossato coll'ascia e non bene compito o Cincistiato con l'asce grossa,Si dice d'Uomo grosso e malfatto--Maccianghero, val Grossolano, Goffo Parlandosi di cose materiali, Abbozzato, dicesi d'Opera maifatta, Fatto colle gomita; Acciabattato.

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de alla Misura d'un foglio di carta che sia di mezzana grandezza tra la maggiore e la minore.

TAGIADOR, s. m. Banchiere, Quegli che tien banco e giuoca contro molti al faraone, a bassetta o ad altri simili giuochi di rischio.

TAGIADOR, T. de' Fabbri, Tagliuolo, Strumento per tagliare il ferro a calda. TAGIADURE, V. TAGIAURE. TAGIAGRISIOLE, s.m. Tagliacaniccio, Nome che i Pescatori valligiani danno ad unFerro tagliente simile ad un larghissimo scarpello, acciaiato, immanicato di legno, con cui tagliano sott'acqua i canicci vecchi impiantati nel terreno fangoso, per ripiantarne di nuovi. V. SCAsso. TAGIALEGNE, s.m. Taglialegna, Quegli che fa il mestiere di schiappare le legne.

PARER UN TAGIALEGNE, Essere o Parere un maccianghero, cioè un Grossolano, un goffo, un villano. V. MONTANARO. TAGIAMAR, s. m. T. Mar. Tagliamare, La parte arcata di sotto dello sperone d'una nave. Esso contiene anche una Figura umana scolpita o di qualche animale. V. SPERON, MASCHIETO e POLEGIA. TAGIANTE, s. f. T. de' Vetrai, dicesi a quella specie di Cesoia o Forbice di ferro, con cui essi tagliano le manifatture di vetro nell'atto di formarle.

TAGIAPIE, s. m. T. de' Gettatori di caratteri, Registro, Strumento parte di legno e parte di ferro che serve per far il canale al piede delle lettere e dar loro il pulimento sopra e sotto del quadro. TAGIAPIERA, s. m. Tagliapietre; Marmorario; Scarpellino; Squadratore, Quell'artefice che lavora pietre e marmi di quadro collo scarpello Lastraiuolo, dicesi Colui che lavora intorno alle lastre.

TAGIAR, v. Tagliare.

TAGIAR TROPO, Stratagliare.

TAGIAR A LA GROSSOLANA O CO LA MANE-
BA, O A L'INGROSso, Stagliare.
Tagliare a schim-

TAGIAR A MERLETI,

bescio o a sghembo, Quando il taglio va

tortuosamente.

TAGIAR A CARTABON, V. CARTABÒN.

TRGIAR A RASO TERA, Tagliare o Ricidere fra le due terre o fra terra e terra, vale Tagliare i frutti e simili sotto la prima coperta della terra affichè rimettano. TAGIAR A TOCHI, Appezzare; Far rocchi Tagliare a pezzi, dicesi da' Militari, Uccidere a colpi di sciabla.

TAGIAR CAPRIOLE O CAVRIOLE, V. CA

PRIOLA.

TAGIAR UN ATO O UNA SENTENZA, T. del
Foro, Cassure; Annullare
UNA SENTENZA CO LE MANÈRE, Cassarla a
pieni voti.

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TAGIAR LA TESTA AL TORO, detto figur. Dare il tracollo o il tratto alla bilancia, si dice di Ciò che nelle cose egualmente pendenti e dubbie cagiona risoluzione. TAGIAR LE ALE, Tarpare, Ricidere le colombi estremità delle ali alle galline,

etc.

Detto metaf. Tarpare, vale Inde-
bolire alcuno o Togliergli le forze.
TAGIAR LE GAMBE, V. GAMBA.

TAGIAR LE VIDE, V. BRUSCAR.
TAGIAR MENUO, Tritare, Tagliare in
minutissime particelle.

TAGIAR, in T. di Giuoco, Tagliare o
Fare il banco.

TAGIAR PER MEZZO, Dimezzare; Am-
mezzare, Separare in due.

TAGIARSE, parlando di abiti, Ricider-
si, Rompersi che fanno i drappi in sulle
pieghe.

TAGIARSE EL NASO E INSANGUENARSE LA
BOCA, Se m'imbratto le mani mi macchio
il farsetto; Darsi del dito nell' occhio;
Darsi della scure in sul piede, Operare
Aver le corna in
in proprio svantaggio
TAGIAR
seno e mettersele in capo, dicesi Quando
uno manifesta i suoi disonori occulti -
Nessuno dee l'amico suo biasimare pale-
semente, perocchè a sè medesimo da del
dito nell' occhio; Ovv. Cavar due occhi a
sè per trarne uno al
Farsi
compagno,
moltissimo male per sè, per farne poco
al-
trui Castrarsi per far dispetto alla
moglie, vale Volersi vendicare quando la
vendetta arreca più danno a sè, che a co-
lui che si vuol punire,

TAGIAR DA LA PARTE DE SOTO, Succide re o Soccidere.

TAGIAR DE QUALCUN O TAGIAR I PANI ADOSSO, Detrarre; Dir male d'alcuno ; Levare i brani di chi che sia; Tagliare le legna addosso a chi che sia; Apostro fare alcuno, V. TAGIADA E ABITÌN.

TAGIAR EL FIEN, Segare il fieno..

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TAGIAR è anche T. di alcuni Giuochi e specialmente dell' Ombre, lo stesso che FAGLIAR, V.

TAGIARÒLA, s. f. Voce fam. lo stesso che
TAGIER, V.

TAGIAURE, s. f. T. de' Falegnami, Cop-
poni, Pezzi di legno che cascano nel ri-
quadrare.

TAGIAURE DE LE ONGIE, Tondature. delle ugne;

Spuntature

TAGIER, s. m. Tagliere; Tagliero; Taglieretto, Arnese ritondo e piano di legno che serve per tagliare in cucina.

Detto metaf, dalla sua figura, Il Culiseo; il Sedere; le Natiche, V. TABANARIO. TAGIERĖTO, s. m. Taglieretto e Taglieruzzo, Piccolo tagliere.

TAGIERI, s. 1. o NINFEA O GUAZZAROTOLI O GAPBLAZZI, Ninfea o Nenufar, Sorta d'erba palustre di foglie larghe e quasi ritonde, fatte a guisa di Tagliere, che Se ne conoscono nuotano sopra acqua.

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VEL DAGO A TAGIO, quando parlasi di Persona, direi, Vel do assaggiato, ch'è quanto dire, Sull' esperienza mia v’assicuro ch' egli è tale; e si dice tanto in buona che in mala parte. Questa maniera è tratta dall'uso di vendere i cocomeri a taglio, i cui venditori gridano A TAGIO A

TAGIO.

...

ESSER DEL TAGIO VECHIO, Essere di taglio antico; Esser tagliato all antica, dicesi di Vestito, che non è più in moda

OMO DEL TAGIO VECHIO, lo stesso che OMO TAGIÀ A L'ANTIGA, V. TAGIA.

VEGNIR A TAGIO, Cadere il taglio; Venire a taglio, cioè Ad opportunità, a tempo.

TAGIO D'UNA SENTENZA, Rescissione 0 Annullazione d'una sentenza; ed è propr. il Giudizio pronunziato dal Tribunal superiore, con cui dichiarasi nulla la sentenza o l'atto dell'inferiore; quindi Sentenza rescissoria.

COSTITUTO DE TAGIO, V. COSTITUTO. TAGIOLA (coll'o stretto) s. f. Tagliuola, Ordigno di ferro col quale si pigliano gli animali.

TAGIOLA, T. de Muratori, Baggiolo, Quel sostegno che si mette sotto le saldezze de' marmi per reggerli,

TAGIOLA, dicesi fig. Censura; Critica; Maldicenza VEGNIR O ESSER SOTO LA TAGIOLA, Capitar nelle forbici o Dar nelle unghie d'alcuno; Essere o Avere alcuno nelle forbici, Esser sottoposto alle detrazioni.

TAGION, Legge del taglione, Legge romana antichissima,che condannava il Malfattore a render danno per danno nel caso della frattura d'un membro, quando pure l'Accusato non avesse ottenuto dalla parte offesa la remissione della pena.

Taglione, era presso noi nell'antico Governo Veneto una Gravezza imposta dal Senato a tutte le arti e mestieri di Venezia e del Dogado, che si esigeva dal Collegio della Milizia da mare, detta altrimenti Tansa insensibile.

TAGIUZZA, add. Tagliuzzato; Frastagliato; Cincischiato, Minutamente tagliato.

FOGIA TAGIUZZADA, Laciniata o Laciniosa, T. de' Botanici, e vale Foglia tagliuzzata naturalmente nelle estreme parti.

TAGIUZZADA, s. f. Tagliuzzamento; Trincio; Frastagliata; Frastaglio; Frastaglia; Frastagliame, Il tagliuzzare. TAGIUZZAMENTO. V. TAgiuzzàda. TAGIUZZAR, v. Tagliuzzare; Intagliuzzare; Frastagliare; Cincischiare; Minuzzare; Trinciare; Frappare; Sbricio lare, Minutamente tagliare. TAL, Tale; Cotale, Relativo di qualità, e per lo più corrisponde a Quale.

EL TAL DEI TALI, O.EL TAL DI TAL, tal di tale, Una data persona che non si

nomina.

IN TAL ZORNO ME SON MARIDA, In que sto giorno m' ammogliai, cioè Già tanti anni e in questo giorno del mese mi ammogliai,

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malattia del Cavallo, che da Medici si definisce Tumore sulla sommità del capo, il quale porta indolenza e dopo qualche giorno fluttuazione di materia a cui si deve dare pronta sortita col taglio. TALPON, s. m. Toppo, Pezzo di pedale di albero o legno grosso informe Ceppaia o Ceppata, La parte del ceppo a cui sono appiccate le radici.

-

Detto per agg. a uomo, Ceppo ; Bulbione; Scioccone. E un cotal si da poco che si lascierebbe fuggire i pesci cotti. TAMARINDO, s. m. Tamarindo, Albero di grandezza sinile al Frassino, che nasce nell'Arabia felice e nelle Indie orientali e occidentali, donde sono a noi portati per uso di medicina i suoi frutti simili a' baccelli, detti anche Tamarindi. Linneo lo chiama Tamarindus Indica. TAMARO. V. CORIANDOLO. TAMBASCAR, v. Rovistare; Frugare; Rimuginare. V. Bisegar.

ANDAR TAMBASCANDO,

vistare; Trambustare.

Avvolgersi;

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Ro

TAMBASCAR, dicesi anche fam. Garper COSSA rire; Brontolare; Taroccare DIAVOLO TAM BASCHBU? Di che cosa brontolate o Che cosa andate brontolando? Si usa ancora per DECERVELARSE. TAMBUCHIAR, v. Tambussare; Tamburare; Zombare; Battere; Dar le busse. TAMBUCHIAR A UNA PORTA, Bussare; Picchiare ad un uscio.

?

TAMBUCHIO, s. m. Chiamasi un Arnese di tre stacci uno più sottile dell'altro per istacciar la farina, fatto a guisa di tamburo.

Detto in T. de' Cacciatori maremmani, Cassetta; ed è quella su cui siedono essi quando sono nel Tino (V. BOTA ) e nella quale tengono la munizione. TAMBULA (B) Idiotismo che si sente non di rado ne' discorsi familiari, ed è il latino Et ambula, imperativo, nel significato appunto di E cammina; E va via, Dicon, per esempio, CHIÒ SU LA TO ROBA E TAMRULA, che significa Prendi la tua roba e vattene, Così pure L'HA TOLTO SU EL SO FAGOTO E TAMBULA, Prese il suo fardello e se n'è ito.

Altri dicono ancora TOLE GARBATUM TUN B TAMBULA, dal lat. Tolle grabatum tuum et ambula, che vuol dire Prendi il tuo letticciuolo e vattene: e sono le parole stesse riportate in una parabola dell'Evangelio, che Gesù Cristo disse al paralitico da lui risanato. TAMBURAZZO, s. m. Tamburaccio, peggior. di Tamburo.

Tamburaccio, dicesi anche ad una sorta di grande stromento da suono alla moresca, simile di figura a uno de'due timballi della Cavalleria Tedesca, fatto di rame, coperto di pelle da tamburo, e si battervi suona con un pezzo nape incatraniato.

sopra

di ca

TAMBURIN, s. m. Tamburino, dicesi il

Suonator di tamburo.

Tamburino; Tamburetto e Tamburello, vale Piccolo tamburo.

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simi

TAMBURIN, chiamasi da noi per lit. Un arnese fatto d'un girello o cerchietto di legno, da una parte coperto di cuoio, con cui si giuoca alla palla.

Tamburino, è anche T. di galera, ed è Quello spazio che domina verso l'albero di trinchetto, e verso i raccolti, di dove si scarica l'artiglieria, e donde si gettano in mare le ancore.

TAMBURIN, in T. di Gergo, vale Culo. TAMBURLAN, s. m. Tamburlano, Arnese di metallo per uso delle distillazioni. il DereDetto in gergo, vale il Culo,

tano.

TAMBURO s. m. Tamburo, Strumento militare notissimo.

TAMBURO SCORDÀ, Tamburo stemperato, ch'è cioè colle corde allentate.

MAZZE DEL TAMBURO, V. MAZZA. SONAR O BATER EL TAMBURO, Toccare tamburo o il tamburo o Toccar la cassa,

TAMBURO, detto in T. d'Architettura, Timpano, e significa quel Triangolo ch'è formato dalla cornice orizzontale e dalle due porzioni di cornice inclinate verso la grande.

TAMBURO DEL RELOGIO, Tamburo, Quel cilindro su cui s'avvolge la catena dell' oriuolo.

TAMBURO, detto per agg. a Uomo, Testone; Capone; Pincellone; Baccellone, V. MAZZUCON e TALPON.

PELE DA TAMBURO Capo da sassate; Ghiotto da forche; Piglio da impiccato, Detto per disprezzo.

QUEL DAI TAMBURI, Tamburiere; Maestro di far tamburi.

O GENERAL O TAMBURO. V. GENERAL. TAMBURO DE MAR, T. de' Pesc. Tamburo marino, Chiamasi anche con tal nome vernacolo la Luna di mare, V. RIODA PESSE.

TAMBUSAR. V. INTAMBUSAR.

TAMBUSSAR, v. Tambussare, Dar bus

se,

Percuotere,

TAMINA, s. f. Crespone, Sorta di tela ordita di seta e ripiena di stame. TAMISADA (colla s dolce) s. f. Stacciata, Quella quantità di che che sia che si mette in una sola volta nello staccio.

FAR UNA TAMISADA, V. TAMISÀN.

DAR UNA BONA TAMISADA, dello fig. V. TAMISAR.

TAMISADOR, s. m. Sceveratore; Cernitore, Colui che staccia la farina, V. BuRATIN.

TAMISAR, v. Stacciare e Tamigiare.

TORNAR A TAMISAR, Ristacciare.

TAMISAR BEN UN AFAR, Abburattare o Dibattere, detti metaf. vagliono Disputare in pro e in contra sopra un affare, Ventilare, Disaminare, Consideratamen te discorrere.

TAMISAR QUALCUN, detto fig. Crivellare, detto per Esaminare rigorosamente. detta fig. Rivedere il TAMISARLO BEN, pelo ad uno, vale Dar delle busse ad uno o Rivedergli severamente il conto delle sue azioni Far frullare uno, vale Violentemente stringerlo ad operare.

TAMISÈR, s. m. Stacciaio, Colui che fa Crivellaio, si dicee vende gli stacci

a chi fa i crivelli. Gabbiaio, al Facitor di gabbie Scatolinaio al Facitore e Licciaio, al Mae

-

venditore di scatole stro di far pettini da tela, TAMISÈRA, s. f. La femmina dello Staeciaio, la quale sugli esempli di altre voci consimili e così formate, potrebbe dirsi Stacciaia.

TAMISETO, s. m, Staccetto; Setacciuolo; Stacciuolo.

TAMISO, s. m. Staccio, Strumento noto. da stacciar la farina,

V..

TAMISO FIN O FISSO, Staccio fitto, contrario di Rado TAMISQ CHIARO, CHIARO.

TAMISO, in T. de' Pesc, chiamasi una Rete in forma di Vaglio con manico, colla quale si pigliano i gamberi e simili pe sciolini.

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s. m.

TRAR EL TAMISO, V. TRAR. TAMPAGNO T. de' Falegnami e de' Fabbri Asse o Perno, Quel legno o le ferro ritondo sopra 'l quale si reggono cose che si volgono in giro: com'è, per esempio, il Perno della rotella scanalata posta in una carrucola (V. KODÈLA) Perno della ruota, dell' argano etc.

In altro sign, Ralla e Dado, Pezzo di ferro o di bronzo su di cui girano i bilichi degli uscii.

Dicesi ancora per Madrevite in forma. di dado; e se ha le ale si chiama GALETO, Galletto.

TAMPAGNO, detto in T. Mar. Dado, Pezzo quadrato di bronzo che s'incastra nel mezzo della rotella d'un bozzello. Vi intorno a cui la rotella. passa il pernuzzo

gira. TAMPANAR. V. TIMPANAR. TAMUSSAR, v. Tartassare; Tanfanare; Malmenare; Brancicare; Palpeggiare,

Toccare lascivamente.

TANA, s. f. Tana; Caverna, Stanza da bestie.

TANA DA CONII, Conigliaia-Conigliera, dicesi al Luogo ove si tengono rinchiusi.

TANA DE LE TOPINERB, V, TOPINBRA. VEGNIR FORA DE LA TANA, Stanarsi; Uscir di gatto selvatico; Uscir de' manichi, detta fig. Farsi vedere in società dopo lungo ritiro.

TANA DE L'ARSENAL, dicesi ad un lunghissimo edifizio interno dell'Arsenale di Venezia, dov'è il deposito della canapa per li cordaggi della Marina, e dove anche si fabbricano le funi e le gomone. Credesi che questo edifizio sia stato eretto sopra una palude che si chiamasse TAonde siasi mantenuto il nome volgare anche al fabbricato. Trovasi in una cronaca che » Circa il 1310 si principiò "a edificar l'Arsenale nuovo appresso " S. Daniele, e il terreno era di Cà Mo" lin, e si principiò la Casa del canevo "sopra una palude, e si stette trę anni a farla".

NA,

VISDOMINI A LA TANA, V. VISDOMINI, TANACA, s. f. Voce che sembra derivata

da corrotto latino Hanc et hanc sottintendendovisi Inter (V. ANCÙo)--IN TANA`CA modo avv. In bivio; Fra Scilla e Cariddi; Tra l'uscio ' muro; In alternativa, Fra una cosa opposta all'altra; In dubbio.

TANAGIA, s. f. (forse dal lat. Tenaculum, Ritegno) Tanaglia e Forcipe, Strumento di ferro per uso di stringere, di sconficcare etc. notissimo.

GANASSE DE LA TANAGIA, Branche della tanaglia, si dicono quelle parti che servono a strignere ed afferrare.

Imbracciatoie, chiamano gli Orefici alcune loro particolari tanaglie, per esempio quelle con cui abbracciano il coreggiuolo.

TANAGIA DA FUSINA O DA TONDO, Arzinga, T. delle Arti di ferro, Tanaglia con doccia nelle bocche per prendere e tener saldi i ferri tondi nel lavorargli a fuoco.

CHIAPAR CO LA TANAGIA, Aggrappare. Tanaglia detto in T. Mar. Macchina in forma d'una tanaglia ordinaria, colla quale si fanno avvicinare le une alle altre bordature.

TANAGIA, detto in T. degli Artiglieri,. Grappino, Tanaglia con ganasce incavate, con cui si prendono le palle arrod'artiventate e s'introducono nel pezzo glieria.

Monete

TANAGIE noi diciamo fam. per vili, cioè Quelle più infime di rame miste con qualche falsa Chiosa, dicesi a Moneta di nessun valore.

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TANAGIA, add. Attanagliato, Tormentato da tanaglie e figur, vale Tormentato

Ammartellato, dicesi di colui o di colei che l'amante travagli con dargli gelosia, Travagliato da passiove amorosa. TANAGIAR, v. Attanagliare, Lavorar colla tanaglia o Tormentar con tanaglie infocate.

TANAGIAR QUALCUN, detto fig. Aspreggiare; Crucciare; Stracciare; Tormentare alcuno, Bistrattare; Stranare diFar rodere i chiavistelli ad alcuno, cesi poi in diverso sign. come d'invidia o. di gelosia.

TANAGIARSE, Voce fam. Bezzicarsi, dicesi di Persone che tra loro garriscono, Contendere: traslato dal darsi di becco, come fanno le galline. V. CRIAR. TANAGIETA, s. f. Tanaglietta, Piccola tanaglia.

Imbracciatoie, diconsi alcune particolari tanaglie degli Orefici. TANAGIONA, s. f. Tanaglione, Gran tanaglia.

TANANAI, s. m. Bisbiglio; Susurro; Sufolamento; Strepiti; Confusioni; e dicesi di Persone che parlino insieme confusamente e contendano.

TANDAN, dicesi per agg. di Uomo sciocço e minchione. V. COGION e VISDEZAZZO. si dice nello TANDAN DA LE ROSTE, stesso significato, ma per accresc. di Taø

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