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TOS

TO UN ABITO COLOR DE TORTORA O sempli

cemente UN ABITO DE TORTORA,

TORTOSA, s. f. (col secondo o chiuso) Voce furbesca, Margherita, Termine parimenti di gergo, e vale Colla, cioè la Fune con cui una volta si tormentava.

TORTURA, s. f. Tortura, Il tormento della fune, che una volta ed anche a' tempi nostri sotto il Governo Veneto era in pratica, contro gl'imputati d'un delitto e neganti, per farli confessare.

TORTURA, detto fig. vale Cruccio; Angustia d'animo; Apprensione di spirito; "Cimento pericoloso.

Mettere o

MBTER A TORTURA QUALCUN, Porre in angustie, a cimento; Angustiare.

TORZA O TORZO, s. (colla z aspra) Torchio; Torcio; Doppiere o Doppiero ed anche Quadrone,Più candele di cera atLaccate insieme fianco.

per

TORZA DA VENTO, Torcia a vento.

ORA TORZI DA VENTO, ORA CANdelete da BEZZO, Dettato fam. fig. che si dice d'una Persona la quale ora apparisca ricca ed ora povera, ieri ben in arnese, oggi cen

ciosa.

TORZER (colla z dolce) v. Torcere; Attorcere; Rattorcere, Avvolgere le fila raddoppiate per renderle più consistenti. TORZETO (colla z aspra ) s. m. Torcetto o Torchietto e Doppieruzzo, Piccolo Torcio che s'accende.

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TORZIAR (colla z dolce) v. Andare a zonzo; Andare o Girare in volta; Andar vagando; Garabullare; Gironzare; Vagabondare, Vagare cainminando girarsi, dicesi di Chi è uscito dalla retta strada e va qua e là cercando di rinververgarla. TORZIO

TORZIO O A TORZION,

TORZION (colla z dolce) - ANDAR A Andar a girone, a zonzo, a ronda, vale Andar attorno e non saper dove. Ronzare in qua e in là; Andar in tregenda, Aggirarsi senza proposito alcuno.

BARCA A TORZIO, Barca vagante, cioè Lasciata in abbandono e che va di per sè portata dalla corrente.

detto fig. Aggi

MENAR A TORZIO UNO, rare; Abbindolare. Costui m'aggira come un paleo; M' aggira come un arcolaio; m'abbindola, cioè M'inganna In altro sign. Spacciare pel generale o Star sul generale o Divagare, si dice di Coloro che domandati di una qualche cosa rispondono in termini generali senza venire a' ferri.

PUTO O OMO A TORZIO, Giovane o Uomo disoccupato, senza impiego; Vagabondo; Ozioso.

LASSAR LA ROBA A TORZIO, Lasciare in abbandono; Non aver cura o attenzione della roba.

Letere a torzio, dicono gli Stampatori a Quelle che trovansi fuori di registro, cioè fuori di riga o confuse fra le righe; quindi pare che potrebbesi dire Lettere fuori di registro o spostate.

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TOSO, s. m. (probabilmente dal lat. Tonsus, tosato) Ragazzo; Fanciullo; Citta e nel dim. Cittino.

TOSSE, s. f. Tossa e Tosse, Respirazione veemente, sonora ed interrotta, cagionata da irritazione fatta ne' nervi de' polmoni.

TOSSE PAGANA, Male del castrone, Tosse imperversata, con difficile respirazione e talvolta fatale a chi n'è attaccato, come sono per lo più i fanciulli di tene

ra età.

TOSSE CATAROSA, Tosse coccolina, dicesi Quella ch'è cagionata da catarro d'in freddatura.

TOSSEGA, add. Tossicato; Attossicato; Attoscato; Tosco; Avvelenato.. TOSSEGADA, s. f. Attossicamento; Av

velenamento.

DAR UNA TOSSEGADA, lo stesso che TosSEGÀR, V. TOSSEGAR, v. Tossicare, Dare il tossico, Attoscare; Attossicare; Intossicare, Avvelenare, Ammazzare col tossico. TOSSEGO, s. m. Tossico e Tosco, Veleno perfido sopra tutti i veleni, benchè oggi diciamo Tossico a tutti i veleni. TUSSEGÒSO, add. Tossicoso, Velenoso,

Detto per agg. di uomo e fig. Stizzoso; Adiroso; Collerico, V. RABIOSO. TOSSÈTA (coll' e stretta), s. f. Tosserella, Piccola tosse o tossa. TOSSER O TOSSIR

v. Tossire.

BISOGNA TOSSER E SPUAR, Maniera bg.

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TOSTO (coll' o aperto) add. (dal lat. Tostus, abbrustolito) Tosto; Sodo, Duro, consistente, contrario di Frollo. Carni fresche e sode.

POLPA TOSTA, Polpa soda, parlandosi di frutte. Duracina, T. Agr. dicesi perAgg. di talune Frutte di polpa duretta. TOTALIZAZION ( colla prima z dolce e l'altra aspra ) s. f. Termine usato nella pratica degli Ufizii pubblici amministrativi, in vece di Totalità, ma si ritiene come più espressivo per Generalità; Universalità.

TOTANO, s. m. T. de' Cacciatori, Albastrella canevina, Nome che dassi in Toscana ad un Uccello palustre che frequenta anche nelle nostre Valli, ed è ottimo a mangiare. Linueo. lo chiama Scolopax Totanus.

TOTANO DE PANOCHIA, lo stesso che BoTOLO, V.

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TOTANI, detto fam. Testicoli I TOTANI, Stuccare; Ristuccare; Annoiare, V. SECAR.

GO DEI TOTANI, Locuz. fam. detta talora per impazienza, vale Non ho nulla. GALA DOTE? LA GA DEI TOTANI, Un altro risponde, e vuol dire, Non ha nulla. TOTANO MUTO, s. m. T. de'Cacciatori, Gambetta viperina, Uccello palustre, che Linneo chiama Scolopax Calidris, ed è buono a mangiare. Dicesi da noi TOTANO perchè somiglia moltissimo al TOTANO, benchè ne sia più grande, e Muto perchè non fischia.

TOTANÒN, s. m. T. de' Cacciatori, Regino di mare, Uccello palustre, detto da Linneo Scolopax Glottis, il quale somiglia molto al ToTANO MUTO, benchè ne sia più grande; ed è bonissimo a mangiare. TOTAR, Verbo che non è però usato che nel seguente dettato fam. EL SPUZZA CH'El. TOTA, V. SPUZZÁR.

TOTO, Te te, Voce colla quale si allettano i Cani.

TOTUM, s. m. Sorta di giuoco, di cui si veda in ZOGAR AL TOTUM.

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TOVAGIONA, s. f. Tovaglione, accr. di tovaglia.

TOZZO, dicesi per agg. a barchetta, e vale Piccola barca o gondola, Le leggi Venete proibivano dal novembre al febbraio la navigazione della laguna con BARCHE TOZZE pel pericolo in cui sono, attesa la loro leggierezza, di sommergersi.

Tozzo è anche voce del Contado verso Padova che si dice per TOFOLOTO, parlando di Uomo piccolo e grasso, che italianamente dicesi parimenti Tozzo. TRA, Tra, Preposizione che vale lo stesso che Fra; Infra; Intra e significa in

mezzo.

TRA GNACHE E PACHE, V. GNACHE. TRA DE MI E TRA DE LU, Mecomedesimo e Secomedesimo; lo diceva mecomede

simo.

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Tra è ancora da noi usato in vece dell'avverbio Parte, cioè Intanto, In quel mentre TRA PER UNA COSSA E TRA PER L'ALTRA NO GO VOLESTO PIÙ STAR, Tra per l'una cosa e per l'altra io non vi volli star più TRA PERCHÈ PERDO E THA PERCHÈ LA MIA MOROSA NO ME VOL BEN, SON INTAVANA, Tra la perdita al giuoco e il disamore della mia bella io son arrovellato. TRABACA, s. f. Trabacca (dal lat. Tabernacula, da cui s'è fatta la voce Baracca) Specie di padiglione Specialmente da guerra e dicesi anche Tenda.

FERI DE LA TRABACA, Feristi, diconsique' Ferri a forma di stili che sostengono i padiglioni del campo.

TRABACA DA LETO,

V. PADIGLION.

TRABACOLO, s. m. Trabacco e Trabaccolo, Specie di bastimento grosso che serve agli usi mercantili, e non può bordeggiare perchè ha il fondo chiatto, o come dicesi da' Costruttori, a rombo tondo. TRABASCAR, v. usato nel Contado verso Padova, Brigare; Pigliarsi briga

Detto ancora per Ingegnarsi. V. TAMBA

SCAR.

TRABASCOLO, s. m. Voce usata nel Con

tado verso Padova, Trabiccolo; Bertesca, Per ciascuna di quelle cose ove si salga con pericolo di cadere.

TRABATAR, v. che usasi nel Contado verso Padova, Strabalzare, Mandar chi che sia in qua e in là con ischerno e con istrapazze.

TRABOCANTE, Traboccante, Agg. a Moneta d'oro o d'argento, e vale Grave più del giusto peso, cioè che Eccede il peso legale.

TRABUCAR, lo stesso che STRABUCAR, V. TRABUCHELO O TRABOCHELO (coll' e larga) s. m. Trabocchetto o Trabocchello, Luogo fabbricato con insidia, dentro il quale si precipita a inganno, Trabocco, dicesi al Luogo dove si corra rischio di traboccare.

TRABUCHELO DA ANEMALI, Schiaccia o Stiaccia, Ordigno per pigliare gli anima

li.

Trabiccolo o Bertesca, si dice di Ciascuna di quelle cose, sopra le quali si salga con pericolo che ti precipiti.

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re,

TRACANAR, v. Tracannare e IncannaBere assai e fuor di misura, Ber grosso; Avvallare a occhi chiusi o senz'assaporare.

TRACANON, s. m. Tracannatore, Gran bevitore. V. IMBRIAGON e BBVAGNO.

TRACHEGIADA, s. f. Traccheggiamento, Il traccheggiare.

HO DA UNA TRACHEGIADA, Ho traccheg giato; Ho temporeggiato. TRACHEGIAR, v. Traccheggiare; Barcheggiare; Temporeggiare; Tener a loggia o a bada, Differire, Ritardar con destrezza e prudenza.

TRACHEGIARLA, detto fig. V. VIVatàn e DEFENDERSE.

TRACÒLA, s. f. Tracolla, Striscia di taffettà che i Cavalieri d'un ordine supremo portano al collo o ad armacollo, in segno della loro dignità.

Tracolla, dicesi pure Quella striscia di cuoio o d'altro che portano ad armacollo i Militari, alla quale sta appesa la spada.

Bandoliera, dicesi alla Traversa di cuoio o di panno che scende dalla spalla sinistra al fianco destro; ed alla quale sta appesa la fiaschetta o giberna ai Soldati.

A TRACOLA, posto avv. Ad armacollo e A armacollo, si dice coi verbi Portare, Tenere e simili.

TRACOLA DEL SCHIOPO, V. SCHIOPO. TRADIZION, s. f. Tradizione, Latinismo, Memoria d'un fatto qualunque tramandata a' posteri dal racconto de' vecchi.

Tradizione, in T. Leg. dicesi la Traslazione della cosa venduta in potere o possesso del compratore.

TRADUR, v. Tradurre, Volgarizzare o Traslatare Travolgere fu detto leggiadramente, parlando nelle traduzioni nel vernacolo Veneto della Gerusalemme liberata, e dell' Iliade, fatte l'una dal Mondini, l'altra dall' Abbate Boaretti.

TRADUR, dicesi anche nel vernacolo per Tradurre; Condurre, Menare, Guidare, Essere di scorta da un luogo all'altro.

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PASSAR L'AZZAL PER LA TRAFILA; Arganare; Trafilare; Tirar l'acciaio a filiera o a trafila.

PASSAR PER UNA TRAFILA DE DISGRAZIE, Passar per una serie di sventure.

PASSAR PER LA TRAFILA DEI TRIBUNALI, Passare per la trafila de' tribunali o per la trafila ordinaria, è frase di pratica del Foro nell'attuale nostro regolamento giudiziario, e si dice delle sentenze civili e criminali de' tribunali di prima istanza che debbono essere rivedute cogli atti dall'Appello e poi dal Tribunale suprem. prima della loro esecuzione. TRAFILADOR, s. m. Lavorante alla trafila.

TRAFORO STRAFORO (coll'o largo) s. m. Traforo o Straforo e Lavoro di cavo, Specie di merletto che lavorasi con ispillo detto appunto di traforo, ne' pannilini finissimi per ornamento Trina, dicesi a Specie di guarnizione lavorata a traforo. TRAFUGO, s. m. Trafugamento', Trasportamento nascosto, ed è in sign. di Ruberia.

TRAFUSOLA, s. f. Trafusola, T. de' Se taiuoli, Unione di più matassette di seta messe insieme per nettarle e ravviarle alla caviglia o per tingerle. V. in Man. TRAGANTE, s. m. Cacciatore, Quegli che fa a caccia degli uccelli o salvatici collo schioppo. V. TRAR.

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TRA

TRAGAURO, s. m. T. agr. Mazzacavallo e Altalena, dicesi uno Strumento o macchina composta di due travi, una più lunga posta in bilico sopra l'altra piantata in terra, che serve per attigner acqua dal pozzo o dal fiume. Haustrum chiamasi in latino una macchina consimile che serviva al medesimo uso. Sembra che la voce vernacola derivi evidentemente dal verbo Haurire, Trar acqua. Vedasi ORIAE. TRAGEDIA, s. f. Tragedia, Poema rappresentativo, che è imitazione di azione grande fatta da personaggi illustri con parlare grave ed esito lugubre (dal greco Tragodia).

Tragedia si dice anche da noi fig. per Accidente violento e deplorabile, Infortunio, Caso lugubre o lagrimevole; Disgrazia segnalata in famiglia, quasi scena teatrale di argomento assai tristo. TRAGHETANTE, s. m. Traghettante c Traghettatore, Quegli che tragitta. TRAGHETAR, v. Traghettare; Tragettare e Tragittare, Passar oltre, e presso noi Veneziani, vale Passare con barchetta da una all'altra riva o sponda del canale. Dicesi anche Varcare e Rivarcare.

TRAGHETO (coll' e larga) s. m. Tragetto; Tragitto; Trapassamento, Passaggio da una all' altra riva del canale.

PASSAR TRACHETO, Tragettare.

va

TRAGHETO DEI CANI, detto in gergo le i Veneziani, il Ponte di Rialto, appo ch'è l'unico ponte sul gran canale che divide la Città in due parti, e in conseguenza l'unica via per cui i Cani possono camminando passare il canal grande. Quindi ANDAR PER EL TRAGHETO DEI CANI, vuol dire Andare pel ponte di Rialto. Sul qual proposito leggiamo in una satira del nostro Varotari,

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TALUN HO VISTO A TRAZER TONDO EL PETO, E IN GONDOLA A DO REMI ANDAR VAGANDO, E PER PASSAR ADESSO EL CANAL GRANDO EL PONTE DE RIALTO HA PER TRAGHETO. Parla il poeta di coloro, che caduti da grande in basso stato, risparmiano i due soldi del traghetto e vanno a passare il canal grande per il ponte di Rialto.

TRAGHETO DEL BUSO, detto in istile farbesco, vale il Culo.

TRAGHETO, detto fig. vale Comodino ; Lucerniere SERVIR DE TRAGHETO, Servir di comodino, V. COMODIN. TRAGIARO O TRARO, S. m. Traiero, Così chiamavasi una piccolissima Moneta d'argento di bassa lega del cessato Governo Veneto, che valeva cinque soldi, cioè la quarta parte d' una lira, o sia della moneta corrente Austriaca tre carantani. ScaSPENDER I TRAGIARI MALAMENTE, cazzare i danari, si dice del Gettar via i danari in cose frivole e vane.

per

TRAGICO, Tragico in forza di sust. e
Tragèdo vale Componitor di tragedie, che
anche dicesi
add. Pocta tragico.
TRAGICOMEDIA, s. f. Tragicommedia,
Poema rappresentativo misto di tragedia
e commedia, Commedia tragica.
TRAGUARDO, s. m. Traguardo o Livella,
T. degli Agrimensori.

TRA

TRAINA, s. f. T. de' Vetturini, Traino, Uno degli andari del Cavallo, che è tra l'ambio e 'l galoppo.

ANDAR DE TRAINA, Andar d'anchetta
e spalletta.
TRAINÈLA, s. f. detto in T. Marin. Fre-
nello, Quella campanella fatta d'un pezzo
di cavo con cui si stabilisce il remo allo
scalmo, V. STROPO.

TRALASSAR, v. Tralasciare, Omettere.
TRALUSER, v. Tralucere, Risplendere,
Rilucere, Trasmetter la luce, come fan-
no i corpi diafani.
TRAMAGIO, s. m. T. de Pesc. Tramaglio
o Tremaglio; Vangaiuole; Bucine; Bu-
cinetto, Rete da pescare, composta di
due ale e di diversi cerchi.
TRAMBALAR O ANDAR DE TRAMBALI, Tra-
ballare, L'ondeggiare che fa chi nel cam-
minare non può sostenersi in piedi per
debolezza, che anche dicesi Andare a
croscio. Cempennare vale Incespare so-
debolezza di gambe.
vente per

Il nostro TRAMBALI è corrotto, come pare, da Trampali o Trampoli, così chiamati Due bastoni lunghi, nel mezzo dei quali è confitto un legno, su cui chi gli e servono per pasadopera posa il piede, sar acque o fanghi. TRAME (dal lat. Trames) o CARIZZÓN, S. m. Voci agr. Androne, Lo spazio tra due filari di viti arbustate.

TRAMENTINA, V. TREMENTINA.
TRAMESSIÈR, s. m. Nome che si dà a Co-
lui ch'è incaricato dall'Uffizio postale del
trasporto periodico di tutto quello che
noi chiamiamo TRAMESSO, da un paese
all'altro. Il termine usato negli Uffizii po-
stali è Tramessiere-Procaccio e Procac-
cia, dicono i Fiorentini a quello che por-
ta le lettere da una città all'altra.
TRAMESSO, s.m. Voce derivata da Tras-
messo add. da Trasmettere, Mandare. Si
chiama generalmente TRASMESSO tutto
quello che si manda ad altrui da un pae-
se all'altro o che viene spedito col mezzo
della Posta, delle barche o di chi s'inca-
rica di trasporti, come sono Involti, Far-
delli, Pieghi, Balle di merci ec.
TRAMETERSE. V. FRAMÈTER.
TRAMEZA, add. Diviso; Sbarrato, Luogo
o Cosa divisa o tramezzata in due parti.
TRAMEZADA e TRAMEZAURA, s. f. Tra-
mezzamento; Intermettimento,
ne per cosa che vi sia di mezzo.
SENZA FAR TRAMEZAURB, detto fig. Sen-
za indugio; Senza sosta; Senza inter-

mezzo.

Divisio

TRAMEZAR, v. Tramezzare e Framezzare, Metter tra mezzo, Dividere. V. DesTRAMEZAR.

Detto per INTEAZAR, V. TRAMEZERA, s. f. TRAMÈZO, s. m.

} Tramezzo e Tra

mezza, Ciò che tra l'una cosa e l'altra è posto di mezzo per dividere e scompartire o distinguere; e più particolarmente s'intende Parete o Assito posto tra due stanze che le divide.

TRAMEZÚRA, s. f. lo stesso che TRAME

ZERA,

V.

TRAMÒ O TRUMÒ, s.m. dal Francese Tru-
meau, Specchio posto sopra un cassetto-
ne o simile.

TRAMONTADA, s. f. Tramonto; Tramon-
tamento, Il tramontare.
TRAMONTANA (da Trans montes) o TRA-
MONTANA SCHIETA, Tramontana; Nord;
Settentrione, Plaga del mondo o Vento
da quella parte, opposta al mezzogiorno.
IN TRAMONTANA O A TRAMONTANA,
bacio; A bacigno; A tramontana, Sito

volto a tramontana.

A

ANDAR O FAR ANDAR FORA DE TRAMONTANA, detto fig. Uscire; Cavare o Trar del seminato, vale Impazzare e far uscir del soggetto onde si tratta. Perdere o

PERDER LA TRAMONTANA,

Smarrire la bussola, detto pur fig, dicesi di Chi nelle sue azioni s'abbandona e non sa più cosa si faccia; lo che si dice ancora Navigare o Camminare per perduto; Non trovar nè capo nè coda nè via nè Perder la scrima detto pur fig. Essere

verso

Perder la regola dell' operare.

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o Restare come una mosca senza capo, Non sapere quel che si faccia.

FAR PERDER LA TRAMONTANA, Cavare altrui di scherma, fig. vale Far perdere il filo del discorso e dell'operare ad alcuno. TRAMONTANÈLA, s. f. T. de' Cacciatori. Uccello di padule, solito star alle rive delle dolci e salse, della grandezza acque d'una Allodola, di becco lungo e sottile; bonissimo a mangiare. É uccello di passaggio, che viene fra noi in Agosto e sparisce in Ottobre. Credesi che sia la TrinArenaria di Linneo. ga

TRAMONTANESE, s. m. T. Mar. Maestro; Nord-Ovest-Nord, Sorta di vento che partecipa della Tramontana.

Tramontanata, Bufera tempestosa di vento settentrionale. TRAMÒZA, s. f. T. de' Mulinari, Tramog gia, Quella Cassetta quadrangolare in forma d'aguglia, che s'accomoda capovolta che dond' esce il grano sopra le macine, s'ha a macinare: così detta probabilmente dal lat. Tremor; perchè col tremore casca da essa il grano nella mola. TRANFILA. V. TRAFILA. TRANGUGIAR, v. Trangugiare, Ingordamente e con gran furia inghiottire; e talora semplicemente Inghiottire. TRANGUGIÒN, s. m. Trangugiatore, Che trangugia, che mangia inghiottendo. TRANQUILAR

TRANQUILIZAR } v. Tranquillare,Reader quieto, Abbonacciare, Acquietare.

TONÀR A TRANQUILIZAR, Ritranquillare. TRANQUILO, add. Tranquillo, Quieto, Pacifico, e dicesi di Tempo, di Mare, di Persone, di Carattere ec.

STE TRANQUILO, Maniera fam. che vuol dire Non temete, Fidatevi, Riposate sulla mia parola, State certo. TRANSATO (colla s dolce) add. Compo sto; Accomodato; Accordato dalle parti.

TRANSAR (colla s dolce) v. Lo stesso che TRANSIGER, V.

TRANSAZIÓN, s. f. Transazione, T. Legale, Atto di componimento tra due Parti discordi o litiganti. Transigenti si dicono le Parti stesse allorchè si convengo no. V. ACORDO.

TRANSEAT. Voce latina usata ancora da taluna persona colta nel parlar familiare che vale Si passi sotto silenzio ; Si sorpassi, Non se ne parli; Si perdoni; Si condoni.

CH EL VOGIA MAGNARSE EL SO TRANSEAT; MA MAGNAR QUEL DEI ALTRI PO! Ch' ei dilapidi le sostanze sue, si condoni, ma quelle degli altri poi!

TRANSIGER (coll's dolce) v. Voce pretta latina ed usata nel Foro, ove dicesi Transigere, e vale Aggiustarsi, Comporre le differenze, Convenirsi tra le Parti, Venire a patti. Nel Dizionario universale dell' Alberti trovasi il verbo Transatare stato usato dal Bembo, da cui il verbale Transazione in questo stesso significato. TRANSITAR, v. Tragittare, Passare, andare da un luogo all'altro. TRANSITO, s. m. Transito, Passaggio da un luogo all' altro.

TRANSITO, in T. de' Doganieri, Passo, Il gabellare di quelle merci che non si fermano in paese ov'è la Dogana, ma passano avanti; e s'usa dire Per passo. TRAPA, add. Attrappato; Rattrappato, Ingannato.

TRAPANADA, s. f. Trapanamento, Il tra

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pano.

Detto fg. per voce antiq. vale Penetrare; Considerare a fondo.

TRAPANAR, parlando di Liquori, Tra pelare; Trasudare, proprio de liquori che per sottilissime fessure escono fuori de'vasi ove son contenuti.

TRAPANO, s. m. ( dal greco Trypanon) Trapano ed anche Trapunatoio,Strumento noto, con punta d'acciaio chiamata Saetta o Saettuzza, con cui si fora il ferro, la pietra, il legno e simili. Asta, si dice a quella parte con cui prendesi in mano e che porta la Saetta; e Briglie del trapano i Coreggiuoli che lo tengono in guida.

Trapano a mano, dicesi un' Altra specie di Trapano ch'è proprio degli Oriuolai.

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Traspirare, dicesi di Cosa occulta, che

cominci a farsi manifesta.

TRAPOLA, s. f. Trappola, propr. Arnese da prender topi.

TRAPOLA DA GATI, Galappio o Calappio, dicesi una specie di trappola o laccio insidioso che si tende ad alcuni animali.

Schiaccia o Stiaccia, chiamasi un Ordigno per pigliar animali schiacciandoli.

METER LA TRAPOLA O DE LE TRAPOLE,

Tender trappole RESTAR O CHIAPARSE IN TRAPOLA, Dar nelle trappole.

DAR ZO O CASCAR LA TRAPOLA, La trappola è scoccata CHIAPAR CO LA TRAPOLA, Trappolare o Pigliare a trappola.

Trappola, detto igur. o Trappoleria, vale Insidia, Inganno per far cadere altrui nella rete, che dicesi anche Galappio o Calappio, sempre figur. -- Tagiiuola, detto per simil. vale Inganno occulto. TRAPOLAR, Trappolare, Pigliar con la trappola, e dicesi per lo più figur. dell'Ingannare altrui con alcuna apparenza o dimostrazione di bene RESTAR TRAPOLÀ, Appannare, per traslato, dicesi di colo ro che Rimangon colti, ingannati, che anche dicesi Dar nella ragna o nella rete. TRAPONZER, (colla z dolce) v. Trapun tare, lavorar di trapunto, ch'è lavoro fatto con punta d'ago.

Detto per aggiustar le calze rotte, V. Buso.

TRAR, v. Trarre o Traere o Tirare, Scagliare.

TRAR, Sparare, Scaricar un'arma da fuoco. V. SBARAR ANDAR A TRAR, Andare a caccia, cioè Andar fuori collo schioppo per ammazzar uccelli, lepri etc.

ANDAR A TRAR SENZA BALINI, detto fig. Andare a caccia col bue zoppo, vale Mettersi ad una impresa con provvedimento non bastante al bisogno, che dicesi anche Imbarcarsi o Entrar in mare senza bi

scotto.

TRAR ADOSSO LA COLPA A UNO, Apporre che che sia ad alcuno; Accagionare alcuno di che che sia TRARSELA ADOSSO

UN PER L'ALTRO, Fare a scarica l'asino; Incolparsi l'un l'altro; Apporsela l'un l'altro.

TRAR A INDOVINAR, V. INDOVINAR. TRAR A L'ORBA, Tirare a vanvera,! rare senza proporsi berzaglio alcuno.

Ti

TRAR AL SCURO, Dar nel bigio o Volgere o Pender al bigio; Nereggiare; Tirare o Tendere o Volgere al negro, vagliono Accostarsi, Pendere al colore bigio.

TRAL AL TOCO (coll' o stretto) Trar o Tirare alla sorte o al tocco; Giuocare al tocco, Il che si fa gettando tutti a caso quel numero di dita che vogliono e poi sommandoli insieme per sapere a chi tocchi in sorte alcuna cosa.

TRAR AQUA DAL Pozzo, Attignere o Attigner acqua. A Chioggia dicono ORIRE, dal latino Haurire.

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TRAR A UNO, Arieggiare alcuno, Assomigliare ad alcuno; che dicesi anche Accostarsi; e quindi Accostevole o Accostante, Chi si accosta alle altrui maniere e sentimenti. V. SOMEGIAR.

TRAR DRIO A QUALCOSSA, Somigliare; Esservi dell' affinità o della congruenza tra l'una e l'altra cosa; Esservi dell'analogia.

TRAR DEI COSPETI, V. COSPETAR.

TRAR DE LE SCALZAB, che anche dicesi semplicemente TRAR, Scalciare; Scalcheggiare; Tirar calci, Proprio del Cavallo e simili. Cavallo che scalcia; Sparacalci.

TRAR EL SASSO E SCONDER EL BRAZZO, V. SASSO.

-

TRAR EL TAMISO, Far la caraffa, vale Fare incantesimi Coschinomanzia, chiamasi una Specie di fattucchieria o indovinamento preso dal giro dello staccio

o del crivello.

TRAR LA SO LANZA, V. LANZA. TRAR LE GALETEв, Trar o Tirar la seta, Cavar la seta dai bozzoli.

TRAR L'ULTIMA SCOAÈZA, Basire; re il calzino, Morire.

Tira

TRAR, parlando della Matita, si dice del Tignere-STO LAPIS NOL ME TRA BEN, che anche dicesi STA PENA TRA MAL O TRA TROPO GROSSO TROPO SUTILO, Questa matita non tigne bene o non getta, cioè Non rende a dover il colore, la tinta.

TRARSE AL PARÈN DE UNO, Appigliarsi; Conformarsi al parere di uno.

TRAR SEDA, V. TRAR LE GALETE. TRARSE, parlando de'Legnami, Imbiecare e Sbiecare verbi n., Andare a sbieco, stortamente, Storcere, Stravolgere: dicesi delle Assi e d'altro legname segato e messo in opera, che s'alza dalle due cantonate e risalta dal piano incurvandosi.La voce Bieco è usata da' Legnaiuoli per intendere appunto l'inegualità d' un legno, e dicono poi Sbiecare quando lo pareggiano; quindi la voce Sbiecare s'usa ne' suddetti due significati — Imbarcare, verbo neutro, dicesi d'Asse o Legni non molto grossi che agevolmente e senza spezzarsi si piegano e volgono dopo che sono messi in opera STA TOLA LA SE TRÀ, Questa BISOGNA FARtavola imbieca o sbieca

LA DREZZAR, Bisogna farla sbiecare. TRARSE FORA, Uscir di gatta morta;

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In altro sen

Farsi vivo; Snighittirsi so, Uscir del manico; Uscir di gatto selvatico, vale Uscir dell' usanza sua, più che non si suole.

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Far

TRARSE A LA STRADA, Gettarsi bandito o alla strada, vale Darsi a far l'assasGettarsi all' avaro, Diventar asaGettarsi al disperato, Far risoluzione da disperato-Gettarsi al cattivo Partirsi maliziosamante dal giusto e dal dovere--Gettarsi a una cosa, vale cominciare o Darsi a fare quella tal cosa.

NOL SE TRA MINGA A BUZARE, detto fam. Costui non uccella a pispole, cioè Inclina non già a cose piccole, ma a grandi e vantaggiose.

TRARSE IN FORA, Spenzolarsi, Sportarsi in fuora da qualche sponda o luogo rilevato. Si fece a quella finestra e spen

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Agitarsi con inquietudine.

TRAR SOTO SORA, V. SOTOSORA. TRAR SU, parlando del Mare, re; Ondeggiare.

Fiotta

.Det

TRAR VIA, Trar via; Gettar via to fig. Far lo spiano; Sbraciare o Sbraciare a uscita, Scialacquare. Scacazzare, vale Gettar i danari in cose vane — Non mandeNO LA TRARIA VIA UN AGO, rebbe a male uno spilletto.

TRAR VIA EL FIA, V. FIA.

TRAR VIA EL TEMPO B LA FADIGA, Lo stesso che BuTAR VIA L'AQUA BL SAUN, V. BUTAR.

TRAR VIA LA VERGOGNA, Tirar giù la buffa, Por da banda il rispetto.

THAR zo, Abbattere; Smantellare; Diroccare; Sfasciare; Trar giù; Mandar giù: dicesi degli Edifizii.

TRAR ZO QUALCUN, detto fig. Far cadere alcuno, cioè Dal suo posto, dal suo grado.

TRARO. V. TRAGIARO.

TRASADÒRI, s. m. T. Mar. Così diconsi alcuni Cavi grossi o semplici o orditi sopra taglie, per esercitare con essi grandi sforzi o di muovere o di ritenere pesi assai gravi. Cavi atanti cioè Forti, resistenti.

TRASANDAR, v. (colla s dolce) Trasan

dare è verbo usato anche nel dialetto no-
stro nel signif. di Trascurare, Mettere in
non cale, Non pigliarsi pensiero o cura;
Passarsi mansueta-
ma più comun. per
mente di qualche fallo, Procedere senza
rigore: Lo stesso che SORPASSAR.

Mandar

ischerzo

TRASANDE, Trasandate o Trascurate;
Non ve ne pigliate pensiero.
TRASBALZAR, v. Trabalzare,
chi che sia in quà, e in là con
e con istrapazzo.
TRASCORER, v. Trascorrere,
Trascorrere, Scorrere
avanti, Velocemente scorrere. Il tempo
trascorre, cioè Trapassa.

Trascorrere, dicesi anche da noi per
Portarsi con impeto oltre ai termini con-
venevoli. Trascorrere in furore; Trascor-
rere in parole; Il mal costume fa trascor-
rer ad eccessi o cose vituperose.

TRASCORER, Si dice ancora fra noi per
TRASANDAR, V.

TRASEGIAÙRO, (coll's dolce) V. STRA

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TRA

re o Faro il traslato: dal lat. Transferre e significa Trasportare tanto in italiano che in veneziano. TRASLATAR dunque O FAR EL TRASLATO D'UN FONDO, significa appunto Trasportare il dominio d'un fondo da una ditta in un' altra, o con frase legale Trascrivere la proprietà o Fare la trascrizione.

Ora dicesi VOLTURAR.

TRASLATO, s. m. T. del Palazzo ex-Veneto, che ora chiamasi Lombardamente VOLTURA. V.

TRASLOCAR, v. Tramutare; Trasmutare; Trasportare; Trasferire; Dislocare; Spostare, Portare altrove.

TRASLOCARSE DE CASA,Tramutarsi, Portarsi ad abitare in altra casa. V. MASSARIA. TRASLOCAZION, s. m. Tramutamento; Trasporto, Trasportazione; Trasferimento; Traslazione, Il tramutarsi. TRASPIANTAR, v. Traspiantare o Trapiantare, Cavar la pianta da un luogo e piantarla in un altro.

TRASPIANTAR CASA, Tramutarsi-Traspiantarsi, dicesi per metaf. del Trasferire altrove popoli, colonie, famiglie etc. TRASPIANTO, s. m. Traspiantagione ● Traspiantamento, Il trapiantare. Fu detto ancora Tramuta.

TRASPIRAR, V. TRAPELAR. TRASPORTA, add. Trasportato e Traportato, Trasferito.

Detto fig. vale Inclinato; Propenso; Merso o Portato a qualche cosa. V. PORTà e SFEGATA.

TRASSANTE, s. m. T. Merc. di nuovo uso e vale Traente, cioè Quegli che rilascia la cambiale, e quindi TRASSATO VOgliono dire i Mercatanti a Colui al quale è diretta perchè la paghi, che chiamasi Accettante,quando vedutala vi scrive sotto la sua accettazione. TRASSUDAR, v. Trasudare, nel sign. di Trapelare, diciam noi di quell'inumidirsi che fanno talora le pietre e i marmi. TRASSUNTAR, v. Transuntare, T. per cioè lo più del Foro, Fare il transunto, l'Estratto del sentimento d'alcuna scrit

tura.

TRASSUNTO, s. m. Transunto, chiamad'una si l'Estratto di alcun discorso, scrittura.

FAR EL TRASSUNTO, lo stesso che TRAS-
SUNTAR, V.

TRASTO, s.m. (dal lat. Transtrum, sedi-
le de'remiganti nelle navi) Trasto, chia-
masi nelle gondole e nei battelli quell'As-
se che traversando la barca ed inchioda-
ta sui lati
tenerli saldi, e per
serve per
"
sedervi sopra.

SENTARSE IN TRASTO, Sedere in trasto, cioè nel mezzo della gondola, prossimamente alla tavola detta Trasto.

ANDAR DE TRASTO IN SENTINA, V. Ax

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le Licenza di mandar all' estero del grano nazionale.

Tratta, chiamano ancora i Negozianti il Trarre o cavar danaro dal negozio proprio o dell'amico corrispondente; onde Far tratta vale Ordinare alcun pagamento a'corrispondenti.

TRATA DEL CABNAZZO DE LA SERADURA, V. SERADURA.

TRATA DA PESCAR, detta anche TRATA CON IMA DA PIOMBO E DA CORTEGÀ, Locuż. de' Pesc. Sciabica o Rezzòla, Rete molto lunga, armata da un lato d'una corda piombata e dall' altro di simil corda suverata, perchè possa stare nell'acqua stésa e diritta perpendicolarmente. Fu anche detta Scorticaria o Scorticatoria, forse dal suo effetto di radere leggermente il fondo del mare. V. IMA, CORTEGAE e TRATURI. V. BRAGOTTO.

TRATA DA PALAMIDE, Palamitara, Rete lunghissima e proporzionatamente larga? che s' arma come il tramaglio e con cui si prendono le palamite, da cui trasse il nome.

TRATAGEMA, s. f. V. STRATAGEMA. TRATAMENTO, s.m. Trattamento, Pranzo magnifico, che dicesi anche Banchetto; Convito.

TRATAMENTO PORCO, V. PORCO.

TRATAMENTO, Voce nuova dataci dai Lombardi, Trattenimento, si dice anche per Mantenimento, Provvisione; ed è nel sign. di Salario, Stipendio, Paga, Onorario.

TRATAR, v. Trattare, Maneggiare, e si riferisce agli affari.

TRATAR UNO, Trattare alcuno bene o. male, o simili, vale Portarsi seco amoreAnvolmente o villanamente o simili dare col cuore in mano verso d'alcuno, vale Trattarlo alla buona ed alla schietta. Andare a TRATAR A LA FIORENTINA " Malmantile, detto metaf. Trattare con iscarsezza.

TRATAR CAUTAMENTE, Dar le carte basse, fig. vale Discorrere o Trattar di che che sia cautamente.

TRATAR CON ASPREZZA, AspreggiareEL TRATA LA SERVITU CON ASPREZZA, Egli aspreggia la servitù.

ManTRATAR CON CHI NO GA ATENZION, giare la zuppa co' ciechi, Modo fig. TRATAR CON FAMILIARITÀ, Fare a fi. danza; Trattare con dimestichezza. TRATAR DE CAGAB, Disputar di lana caprina, Contendere TRATAR ONESTAMENTE, Onesteggiare Giuocar netto; Onesteggia l'amico si

per

niente.

che non ti diventi nemico.

TRATAR CON CATIVERIA, Stancheggiache dicesi anche Straniare o Stra neggiare.

Te,

TRATAR QUALCUN, Praticare alcuno, Conversar con uno. Corteggiare alcuno, Ovvero Accoglierlo e usare ospitalità e riguardi verso qualcheduno.

TRATAR QUALCUN COI DENTI LEVAI, Trattar uno a denti levati, vale Freddamente, Far fredda accoglienza ad uno.

TRATARSE, Banchettare; Convitare, vale Far tavola In altro senso Lar

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