Immagini della pagina
PDF
ePub
[ocr errors][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small]

detta Agg. a
TROMBON, Voce bassa,
Uomo, Vantaggioso, Quegli che cerca i
suoi vantaggi oltre al convenevole. E chia-
masi parimenti TROMBON per agg. nel si-
di Iperbolaio; Esageratore.

gn.

A LA TROMBONA, Maniera avverb. che vuol dire Vantaggiosamente, ma sempre nel sign. di Spesa o Compera o Vendita. Quindi SPENDER I SO BEZZI A LA TROMBONA, Spendere la sua lira per venti soldi, Sapere spendere con giudizio. TROMPETO O TROMPIN ed anche TROMPILO, sono termini co' quali i nostri Pescatori chiamano un Pesce che sembra una varietà dello Scomber Thymnus o sia del Tonno; e forse potrebb'essere il Pompilus degli antichi che è detto italianam. Pompilo. Egli è assai più piccolo del Ton

no stesso.

ma usato ancora e vol

TRON, T. antiq.
gare nelle provincie di Verona e Vicen-
za, e vale Lira. Dicesi TRON e nel plur.
TRONI, dal nome del Doge Nicolò Tron,
che fu nel secolo XV., cioè nel 1472., il
quale volle distinguersi facendo imprime-
re la sua effigie nel soldo e nelle lira di
quei tempi; dal che la Lira stessa prese
a chiamarsi TRON. Morto però il detto
Doge fu soppressa anche la Moneta, e fu
quindi proibita ai Successori una tale di-
stinzione come attentatoria alla libertà
della patria.

TRONCADA, s. f. Troncamento; Stron-
catura; Amputazione; Ricisa,
care e l'amputare.

TRONCAR

Il tron

v. Troncare o Stroncare, Mozzare, Tagliar di netto. Troncar la testa; Troncar la gamba o la mano; putare.

TRONCAR I RAMI DEI ALBORI, dere i rami.

Am

Scoscen

TRONCAR UN DISCORSO, Mozzare un discorso; Mozzare il parlare; Mozzar le cerimonie, vale Abbreviare, Troncare, Finire.

[blocks in formation]

FAR TRONCO Far ceppo, Propr. dicesi degli arbuscelli, viti ed altri che fanno ceppo, che i Latini dicevano Caudicem facere.

TRONCO DE L'ERBE, Broccolo; Pipita o Tallo, dicesi quello del Cavolo, Rapa o simili erbe quando incominciano a dar segno di fiorire o semenzire. Si chiama anche Fusto.

Statua

TRONCO D'UNA STATUA, Torso,
che non ha nè capo nè braccia.
TROPO, sust. (da Trops degli antichi Pro-
venzali) Troppo; Eccesso; Soverchio,
Più del necessario.

OGNI TROPO XE TROPO, proverb. Ogni
troppo è troppo e ogni troppo si versa,
co' quali detti s' avverte ch' E' si dee sta-
re dentro a termini convenevoli : simile
all' altro Il soperchio rompe il coperchis,
Ogni eccesso è biasimevole.

Troppo è talvolta add. come Troppi colpi; Troppo vino; Troppa fretta ec.

Troppo detto avv. significa Più del bisogno o Più che 'I convenevole. TROTADA, s. f. Trottata; Trotto, Il trot

tare de' cavalli.

FAR UNA TROTADA, Far una corsa o
e ritor-
una gita, Far un piccolo viaggio
nar presto.
TROTANTE, s. m. Gergo de Barcaiuoli,
e vale il Cavallo.

za

TROTAR, v. Trottare, Andar di trotto,
Dicesi del Cavallo, e per similit, anche
veloce e
passo
dell' Uomo, Camminar di
salterellando.
TROTIÈRA, s. f., Chiamavasi sotto il Go-
della campana pub-
verno Veneto il segno
blica che per mezz' ora prima della Ter-
suonavasi sulla torre di S. Marco e
sul campanile di S. Francesco della Vi-
gna, tutti i giorni di convocazione del
Maggior Consiglio; ed era la chiamata dei
Patrizii allo stesso Consiglio, che comin-
ciava appunto all'ora di terza, Pretendesi
ragionevolmente che sino da' tempi anti-
chi si desse il nome di Trottiera a quel
segno di campana, perchè con esso erano
avvisati i Nobili ad affrettare il cammino
delle Mule e a farle trottare per arrivar a
tempo al Consiglio.

TROTÌN, s. m. Piccolo trotto, cioè An-
datura del Cavallo più rimessa del Trot-
to ordinario.
Una specie degli
TROTO, s. m. Trotto,
andari del cavallo, che è tra il passo co-
munale e 'l galoppo. Veggasi nell'Appen-

'dice la voce CAVALO.

TROTO CATIVO, Trotto troppo duro, "cioè Incomodo al cavaliere.

ANDAR DE TROTO, parlando dei Cavalli, Muli, Asini, Trottare o Andar di

[merged small][ocr errors][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small]

velocemente.

TrotTROTOLETO (coll'e stretta) s. m. tolino, Strumento che ha un manichetto in cima e si fa girar colle dita.

BEL TROTOLETO, Rabacchino o Rabacchio, Piccolo fanciullo. V. BAgarin. TROTOLO, s. m. Paleo; Fattore di leStrumento gno; detto anche Stornello, di legno simile a un cono, con un ferruzzo in cima, col quale giuocano i fanciulli facendolo girare con una sferza chiamata STRINGA, V. INZANZIR nell' Appendice. Trottola, Strumento simile all' altro sopra descritto, che si fa andare con un BUSO DE LA spago avvoltogli intorno

TROTOLA,

Buttero, Quel segno che lascia la trottola percotendo col ferro ANDAR IN BALA, Fare cappellaccio, dicesi della trottola quando percotendo in e di costato non gira terra col legnaccio

- Legnaccio, dicesi al Legno della trottola Barberare, si dice Il girar della trottola a salti per esser mal contrappe

sata.

-

INVIAR EL TROTOLO,

V. INVIAR.
ROBA CHE COSTA UN TROTOLO, Roba che
costa una mica, un minimo che.
NO LO STIMO UN TROTOLO, Non lo sti-
mo un cavolo, Niente affatto.

A LA PREDICA, AL TEATRO CC. Ghe gera
Maniera

TRE TROTOLI E UNA STRINGA

[ocr errors]

scherzevole fam. per dire che L'udienza persone. era di numero ristrettissimo di TROTON, s. m. Trotto lanciato, cioè trot

to accelerato che accostasi all' andatura dell'ambio.

TROVAMENTO, s. m. Invenzione, Scoperta e ritrovamento di cosa nascosta. Invenzione di corpi di delitto; Invenzione de' colpevoli; Ritrovamento della roba. V. TROVATO.

TROVAR, v. Trovare, Ritrovare; Rinve nire; Rinvergare, Pervenire a quello di cui si cerca. Dicesi anche Raccupezzare.

[ocr errors][ocr errors][ocr errors][merged small][ocr errors][merged small]

TROVAR DA DIR, lo stesso che CATAR DA DIR, V. CATAR.

TROVAR PAN PER I 80 DENTI, detto fig. Trovar culo al suo naso; Tal culo tali brache, modi bassi e vagliono Trovar chi ti risponda e ti resista e non abbia paura di tue bravate. - A carne di lupo zanne di cane si dice Quando un malvagio si mette alle mani con un peggiore. V. FORMAGIO - Chi cerca briga, briga trova o la trova a sua posta, e vale che Chi dà fastidio ad altri trova chi ne dà a lui più che non vorrebbe; e si dice ancora di chi per sè stesso si tira addosso qualche sciagura. TROVAR QUALCUN PER LA STRADA, Abbattersi; Incontrarsi in alcuno, V. To

PAR.

TROVAR QUALCUN PULITO, Trovar alcuno a covo, Trovarlo appunto in acconcio de' fatti suoi.

TROVARSE A MAL PARTIO, Trovarsi a mal porto, a mala condizione.

TROVARSE IN T'UN LOGO, Far capo in un luogo o ad un luogo, Adunarvisi. V. RENDEVU.

NO TROVAR GNANCA L'INSEGNA, V. IVSE

GNA.

NO TROVAR LA PORTA PER ANDAR FORA, Non raccapezzar l'uscio.

NO TROVAR SESTO NE VERSO A UNA COS8A, Non ne trovar nè capo nè coda; Non trovarne il bandolo

NO TROVAR SESTO

DE FAR UNA COSSA, Aggirarsi; Avvolgersi; Avvolpacchiarsi, Annaspare.

TROVAR TENERO, detto fig. Trovare il terren sollo, Trovare facilità.

TROVARGHELA, che anche dicesi TROV. in CONTO. VARGHE EL SO CONTO, CHI CERCA TROVA. V. CERCAR. No MB TROVO, Non mi rinvengo, vale Sono stordito e non intendo. Non raccapezzo.

NON SO DOVE CHE LA LE TROVA FORA le invenzioni. Non so donde tragga TROVAROBE, lo stesso che CATAROBE, V. TROVATO, s. m. Trovato; Trovamento;

Ritrovamento; Invenzione, Scoperta di cosa non per anco conosciuta o da altri immaginata.

BEN

TROVATO, add. da TROVARE TROVATO, Tu sii il ben trovato, Modo di salutare alcuno incontrandolo. TROZA, 6. f. Trozza, T. Mar. Pezzo di cavo che circonda l'albero e tiene ad esso unita l'antenna o 'l pennone, il cui movimento è agevolato da'paternostri ond'è corredato. V. PATERNOSTRO.

Trozza bastarda, dicesi a un Doppio cavo, il quale passando per le bigotte è tesato verso la murata delle grosse barche e tiene l'antenna accosto all'albero. TROZA, s. f. T. Agr. Viticcio, Quel rimessiticcio che fa la vite dal piè del tronco e con cui si trappiantano e propagano le viti. TROZO, s. m. Sentieruolo; Semita; Tramite; Pesta; Viottola, Specie di cammino o via che si fa per li poderi~ Traggetto, dicesi a Piccolo sentiero non frequentato Semitiero, si dice a Piccola via posta per lo più allato alle fini dei campi.

i person

[merged small][merged small][merged small][merged small][ocr errors][ocr errors]

88

TROZO DE LE VANEZE, Andari e Cavagni, Quegli spazii e quelle stradelle tra un'aiuola e l'altra.

TRU, TRU, Voce pronunciata quasi senz'articolazione e più espressa collo spingere il fiato fuori delle labbra tenendole chiuse; essa serve ad incitare i cavalli e simili al cammino. I Toscani dicono Giò.

TRUCAR, v. Truccare e Trucciare, Toccare colla sua la palla dell'avversario, e dicesi nel giuoco del Pallamaglio.

-

TAUCAR, detto in T. ant. Truccare, si dice nel signif. di Gorrer via - I s' HA MESSO A TRUCAR COME I CORRIERI, Si misero a correr via o ad andar di trotto DE BON TRUCO, come fanno i corrieri Di buona gamba. TRUCIDAR, v. — SE NO LA CONTENTO LA ME TRUCIDA, Se non acconsento, ella mistrana, mi bistratta, mi serpenta: cioè Mi maltratta.

TRUCIMAN, TURCIMANNO, dicevasi in senso proprio, che Vale Interprete (V. DRAGOMAN); fig. poi significa presso noi Aguzzetta o Aguzzetto, Intrinseco di persona potente che serve di mezzo o strumento a mettere in esecuzione le sue im

prese di mal affare ed a corrompere la giustizia. Generalmente parlando, dicesi Mezzano, ma sempre in mala parte. V. TIRAPIE e DRAGOMAN TURCIMAN. TRUCO, s. m. Trucco, Sorta di giuoco di palle. V. BIGLIARDO.

P

Detto figur. Rigiro; Pratica segreta; Negozio coperto; Finzione; Disegno; Insidia, V. FUFIGNA.

TRUCO DE ZENTE, Cricca o Criocca, Union di persone mal intenzionate, Conventicola.

TRUFADOR. V. TAUFON.

TRUFALDIN, s. m. Truffaldino o Arlec chino, Maschera da commedia rappre sentante un Bergamasco, detto altrimenti Trappolino, che fa da goffo e da buffone. TRUFELO, s. m. (coll'e aperta) T. degli Uccellatori, lo stesso che QUAGIAROLA, V.

TRÚFON, s. m. Truffatore; Truffiere; Truffaruolo; Giuntatore; Furfantone;

Barattiere.

TRUMÒ, s. m. Voce dal franc. Trumean e passata in uso de' Falegnami. Masserizia, la quale consiste in uno Specchio fatto a foggia di Cassetta ad uso di ripostiglio, che riposa verticalmente sopra un cassettone (Comò).

TRUPA, s. m. Truppa, Moltitudine di gente, ma più dicesi de' Soldati — Turba; Fiotta; Frotta; Sciame o Sciamo,, Moltitudine.

[ocr errors]

TRUPA D'ANEMALI, Branco. Turma; TRUPARSE, v. Ammassarsi, si dice deAmgli Animali quando si attruppano monticchiare, dicesi delle Pecore. TRUSSA, s. f. lo stesso che BIRBA nel sidi Questua, ma detto in mala parte. gn. BATER LA TRUSSA, V. in BIRBA,

BATER LA TRUSSA, dicesi ancora nel sign. di Andare a scrocco o a scrocchio, cioè di Coloro che vauno per metodo a

[ocr errors]

mangiare nelle case altrui per bisogno di vivere o ben anche per ghiottornia o per avarizia.

TRUSSANTE s. m. Accattone, Che va limosinando, Vagabondo, Girovago, Birbone. V. BIRBON.

In altro sign. Ciurmante; Ciurmatore, Impostore. V. ZARLATAN. TRUTA, s. f. Trota, Pesce notissimo, detto antic. Trutta, ed è il Salmo Trut ta di Artedio. Intendiamo un Pesce stimatissimo, che si prende ne' laghi e in altre acque dolci, di cui ve n'ha di fino a quattro piedi di lunghezza.

TRUTELA (coll' e aperta) s. f. dimin. di TRUTA, Trota piccola. I Francesi direbbero Truitele o Truiton. TRUTÈRA, s. f. T. de'Cuochi, dicesi ad un Vaso di rame bislungo, stagnato al di dentro, in cui ci cucinano le trote. TU ESSER DA TU A TU, Stare a tu per tu, che vale Star a quattr'occhi, Star in due soli, uno contro l'altro. TUAR, v. usato a Chioggia, corrotto dal Francese Tuer, nel signif. d'Importuna. re, Disturbare, Seccare, Annoiare - No ME TUB, Non mi seccate; Non m'importunate; Non mi disturbate.

[blocks in formation]

TUFO, s. m. (che ant. dicevasi STUFO)
Tanfo, Cattivo odore, Fetore di muffa
Dicesi ancora per Fetore; Puzzo;
Odore assol.
Lezzo, Cattivo odore. O per
CHIAPAR DEL TUFO, Inianfare; Pigliar
di tanfo.

AVER CATIVO TUFO, Aver mal odore, calliva fama o nominanza, e dicesi fig.

TUGA, s. f. Tugo, T. Mar. Stanzino o Capauna sul cassero, dove sta qualche Ufiziale della nave.

TUGAR, v. Tubare; Gemere; Mormorare, Dicesi del verso che fanno i colombi. TUGO, add. Fantoccio; Barlocchio; Zoccolo; Pecorino, Uomo semplice e sciocco.

Castroncello, direbbesi di Giovane stupido e di basso ingegno. V. Cuco.

NO SAVER DIR TUGO, Maniera ant. Non saper mezze le messe, vale Esser poco informato d'alcuna cosa, Essere uno sciocco, Non saper quante dita si ha neile mani.

TUGURIÈTO s.m.Tugurietto; Capannetta; Capannuccia, Piccolissima casa e vile. Povera capannetta; Vil capannetta campestre; Abitazione angusta o angu. stissima, bassa, villesca.

TUGURIO, s. m. Tagurio e Tigurio, Casa povera e contadiuesca ; cui corrispondono Casupola; Capanna; Capannuc cia; Casuccia.

[blocks in formation]
[blocks in formation]

TULIPAN. V. DULIPAN.

TUMIDEZZA. V. SGIONFEZZA.
TUMOR, s. m. Tumore, Gonfiezza o rile-
vamento di carne Edema, dicesi a Tu-
Idrosarca, Tu-

mor molle e sieroso

1

more acquoso e carnoso.

TUMOR DE LA GOLA, Gonga e Gangola, Tumore che viene altrui nella gola. Ateroma o Testudine, dicesi a Tumore nel capo quasi pieno d'una polenta. Flemmòne,si dice d'Ogni tumore ripieno di sangue cagionato da infiammazione. dicesi Abscesso alla latina o Ascesso, al Tumore che contien deila marcia. TUN (pronunciato coll'enne prolungato e strascicato) Tuffete voce presa dal colpo dell' archibusata.

Quindi TUN, TUN, TUN così ripetuto, esprime più colpi successivi di archibuso. TUNFETE, Voce onomatopeica presa dal suono di cosa che cada precipitosamente, o da quello delle percosse, da cui è formaed anta l'altra nostra voce PATATUNFETE, che il verbale TONFO: italian. Tuffete, voce (dice l'Alberti enciclop.) presa dal colpo dell' archibusata e dinota cosa subita (V. TUN). Pretendesi nel Vocabolario Siciliano alla voce TAFFITI che essa derivi dall'Ebraico Thaph, ovvero da Thoph che significa Timpano e dal suono di esso. I Greci hanno Typeo, che vale verbero, per

cutio. V. ToPETE.

TUNFBTE, UN PUGNO, Maniera fam. E dagli un pugno.

TURBANTE DE MAR O TESTA DE MAR, T. de' Pesc. Specie di Alcionio o produzione marina, detta da' Sistem. Alcyonium Cydonium, della forma e figura d'una gran testa umana e alle volte molto più grande. Spesso ha una gran cavità inferiormente fattavi dal corpo su cui si conforma, per la quale rassomiglia ad un il noTurbante turchesco, da cui prese me vernacolo.

Il Naturalista Signor Domenico Nardo di Chioggia avendo fatto l'analisi chimica di quest' Alcione, come anche dell' altro Alcyonium Lyncurium (NARANZA DE MAR) trovò con molta sua sorpresa che questi Piantanimali constauo più d'un ottanta per cento di silice quasi pura. TURBIO. V. TORBIO.

TURBION, s. m. Abbaruffamento; Barabuffa, Subuglio; Scompiglio; Confusione. TURBIÒN D'ISTÀ, V. BISSABOVA. TURBION, add. Torbido, e nel superlat. Torbidissimo, ed è proprio di alcuni liquori meschiati di parti eterogenee che tolgono loro la chiarezza.

TURBITI,

s. m. Nome d'una pianta indigena de' paesi caldi, detta italian. Turbitti scannellati, e da' Botanici Convolvulus Turpethum. La sostanza resinosa estralta per mezzo dello spirito di vino dalle corteccie delle sue radici, entra nella composizione della medicina purgativa qui da noi comunemente detta LBROA O ROA. V. SCAMONBA, GIALAPA B SIENA. TURCHELO (coll' e aperta) s. m. T. de' Pesc.Specie di Triglia,detta italian. Gronò o Pesce organo; ed è la Trigla Lyra, Linn. Questo pesce ha la testa obbliqua, anteriormente coperta di sostanza ossea, con quattro pungoli alla parte posteriore. È mangiabile, ma non ricercato per esser la sua carne dura e magra. Nell'Istria gli dicono CAPON.

TURCHIN, add. Turchino; Azzurro, Colore simile al ciel sereno, ed è di più sorte, cioè del più pieno e del più chiaro, il quale tira veramente al celeste; e questo si dice Celeste e Mavi. V. COLOR. propr.

TURCHINÈTO, add. Turchiniccio; Az

zurriccio.

TURCHINON, add. Azzuolo, Aggiunto di Colore turchino buio.

TURCIMAN, s. m. è voce ant., che s'incontra nel poemetto sulla guerra de' Nicolotti e Castellani e detta nel significato naturale di Turcimanno o Interprete, come nel seguente esempio: QUESTA (percossa) SARÀ BL TURCIMAN, Questa sarà il turcimanno, che vuol dire, Questa sia l'interprete delle intenzioni mie di replicartene delle altre.

TURCO, s. m. Turco.

VESTIARIO TURCO, Vestiario turchesco, Che è alla foggia ed all'uso de' Turchi. MAZZEMO UN TURCO, V. MAZZAR.

TURGAR, verbo ant. (probabilmente corrotto dal lat. Turbo, as) Rabbruscarsi o No Rabbruzzarsi e dicesi del tempo VEDE CH' EL TEMPO TURGA? Non vedete che il tempo si rabbrusca o rabbruzza.

Detto metaf. Non vedete che la marina è turbata o gonfiata? Quando si vede uno in collera o pieno di mal talento. TURIBOLO. V. TOKIBOLO.

TURLON, s. m. Voce antica del dialetto Veneto, che vuol dire Cupola del Campanile. Nel Dizionario delle Voci barbariche di Du-Cange dicesi Turrile che si spiega Campanarii pyramis. TURLULU, add. Chiurlo; Allocco, Uomo balordo, Babbaccio; Babbeo; Baciocco; Tordo; Cuccio; Cucciolo; Tondo di pelo; Materiale.

TURO, Maniera plebea usata a Chioggia, che vuol dire Và via; Va alla buon'ora; Vatti con Dio; Togliti a me dinanzi. TUTELA, s. f. Tutela; Tutoria e Tuta

[merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][ocr errors][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small]

U. Lettera dell' alfabeto, che talora è

vocale e talora consonante, e sempre di genere mascolino. Un u vocale.

UA, s. f. Uva, la cui pianta è detta da
Linneo Vitis vinifera.

UA BIANCA, Uva bianca o albana,
UA CALABRIA, Zibibbo.

UA CANDIOTA O DE CANDIA, Sorta d'uva bianca, comunissima in Venezia, probabilmente portataci dall' isola di Candia, ora fatta indigena anche del nostro clima; ed è probabilmente la Vitis laciniosa di Linneo, che ha le foglie molto laciniate, detta da altro Autore Vitis cretica alba laciniatis foliis : chiamata ital. Uva e Vite d'Egitto o di Gerusalemme.

UA CENERENTA, Lividella, Di color livido, che ha lo stesso sapore della marzemina.

UA CORBINA, Corbina, Uva nera e bo

nissima a far vino.

UA GARGANEGA, Uva garganega, Ura nera e bianca, serbabile oltre tutte le altre. UA IN COMPOSTA, Uva acconcia, cioè Accomodata con acquavite.

UA LUGIADEGA, Uva lugliatica o lugliola; Uva tenera, squaccherata, cioè di poca consistenza, la primaticcia che si matura in luglio.

UA MARZEMINA, Uva marzemina o marzomina e marzimina. UA MOSCATA, Uva moscatella.

UA NEGRERA, Uva mostaia; Morone nero; Mostaia.

UA OSELINA, Lambrusca; Abrostine; Uvizzolo; Raverusto.

UA PASSA, Uva passula o passa o passerina o di Corinto, Uva nera piccolissima, che si secca al sole e ci vien di Le

vante.

UA ROSSETA, Barbarossa, Uva di color rossetto Cimiciattola è Altra specie di uva di color rossigno come quello delle cimici.

UA SALVADEGA,
V. UA OSELINA,
UA PIENA DE VIN, Uva vinosa.

UA VOVI O COGIONI DE GALO, Uva galletta o testiculare, Uva con grani lunghi: ve n'ha di bianca e di nera.

ANDAR A ROBAR L'Us, Andar a vignone, Andar alle vigne per rubar l'uva.

L'UA FA LA MUFA E LA SE SCOMENZA A MARZIR, L'uva muffa ed ammezza o ammezzisce.

L'UA SCOMENZA A VAREZÁR, L'uva invaia o invaiola, Si fa nera e vale Si ma

tura.

L'UA PER TEGNIRLA BISOGNA DESTACARLA CHE NO LA SIA NE GARBA NË TROPO PA

TA, Le uve le quali conservar vogliamo, si voglion cogliere senza guastarle, che non sieno per acerbezza aspre, nè per maturezza magaznate.

UA GRESPINA, s. f. Uva spina, Frutto conosciutissimo d'un arboscello fruticoso detto Crespino, che i Botanici chiamano Ribes Uva spina, V. CRESPIN.

VA, Vada, cioè Vada la scommessa, Scommettiamo; Giuochiamo.

VACA, s. f. Vacca; Buessa, La femmina del Buc.

Detto per agg. a Donna, Giovenca o Giumenta, Si dice per ingiuria.

Detto per agg. a Uomo, Vigliacco; Vile; Poltrone, V. GRAVA.

Vacca, dicesi ai Bachi da seta che intristiti per malattia non lavorano.

AzION DA VACA, Azione fatta vigliaccamente, da vigliacco, da codardo.

GRASSO COME UNA VACA, Parer un carnovale, dicesi popolarmente di Persona grassa e grossa. V. PORCHERA.

ANDAR DRENTO PER EL BO B VEGNIR FORA PER LA VACA, V. Bo. VACANZA, s. f. Vacanza o Vacazione, Giornate di riposo.

Vacanze si chiamavano ai tempi del Governo Veneto quelle, che secondo la costituzione erano permesse tanto d'estate che d'autunno, nelle quali cessavano dalle loro occupazioni ordinarie li Magistrati civili. Supplivano rispettivamente per li Magistrati gli Avvogadori del Comune e il Collegio de' Signori di notte al civile; e le cause in appello restavano sospese. Le Ferie si concedevano ai tempi di Pasqua e di Natale.

ESSERGHE VACANZA D'UN IMPIEGO, l'acare un impiego, un uffizio, Esser cioè senza possessore.

TORSE VACANZA DA SO POSTA, Inforcare la scuola o Far forca alla scuola, vale Prender la vacanza da per sè senza licenza o ordine del Maestro, VACARIA, s. f. Cascina, Luogo dove si tengono e pasturano le vacche, onde si fa il burro ed il cacio.

LA XE UNA VACARIA, detto fig. Ella è una disonestà, oscenità, lordume, lordura, sporcizia, nefandità, cioè Cosa

contraria all' onestà. VACARO. V. VACHER.

VACAZZE, s. f. Amoscine, Specie di Susina, la cui pianta è conosciuta sotto il nome di Prunum Damascenum.

VACHEMORE (coll'o aperto ) s. f. Vacca e Incotto, Que' lividori o incotti che vengono talora alle Donne nelle cosce quando tengono il verno il laveggio sotto la gonnella, e nelle gambe di coloro che scaldandosi le avvicinano troppo al fuoco. V. ZARIESE.

VACHER O VACARO, s. m. Mandriale o Mandriano e Guardamandrie, Custode della mandria. Vaccaro, chiamasi il Guardiano delle vacche Vaccara, dicesi alla Femmina.

VACHERA (coll'e aperta) s. f. Basoffione; Pentolone, Uomo assai grasso e pinguissimo. V. PORCHERA.

VACHETA, s. f. Vacchetta; Vaccarel la; Vaccherella, Bestia vaccina d'un anno intiero.

Detto per Agg. d'ingiuria a Femmina, Vaccherella; Vaccuccia. VACHÈTA, s. m. Abbecedario, Libro che disposto con ordine alfabetico serviva negli Archivii sotto i Veneti all'uso di rinvenire le carte occorrenti.

Vacchetta, dicevasi anche ad un libro in cui si registravano le spese giornaliere.

VACINA, s. f. Vaccina, Voce dell' uso. Specie di Miasma che si estrae da certe pustule morbose che vengono specialmente alle mammelle delle Vacche in alcuni paesi, e di cui ci serviamo per la vaccinazione, per preservar le persone dal váiuolo naturale.

VACINAR, v. Vaccinare, T. dell' uso, e vale Innestar il vaiuolo di vacca, Far la vaccinazione.

VACINAZION, s. f. Vaccinazione, ver bale di Vaccinare. Operazione chirurgi ca che si eseguisce per lo più sulle brac cia, introducendo subcutaneamente i miasma vaccino nelle persone che non hanno avuto il vaiuolo naturale, per preservarle da tale malattia pericolosa. VACON, detto per Agg. a Uomo, Vigliaccone; Poltrone;-File; Codardo. VA CO VA, Maniera fam. V. in ANDAR. VACUO, add. Vacuo, V. VoDo.

Vacui, in T. Forense del cessato Governo Veneto, si chiamavano le giornate nelle quali arringavansi le cause dinanzi ai Consigli di quaranta, che a motivo della grave loro importanza o diramazioni, non potevano essere definite in una giornata sola, ma in più numero di giorni; e quindi dicevansi Vacui perchè appunto que giorni rimanevano vacanti per li terzi consigli ordinarii. Causa de' vacui, dicevasi quindi ad una Causa simile. VADA, s. m. Voce che sembra corrotta da VADO, Presente del verbo Andare, usato per Strada, Cammino, Senticre.

ANDAR FORA DEL VADA, Uscir del seminato, detto fig. Uscir di tema o del soggetto che si ha fra mano; Uscir di squadra, Uscir de'termini. Annestare in sul secco; Dire di secco in secco vuol dire, Per mancanza di materia entrare in di scorsi diversi dai primi e fuori di proposito. Sbalestrare, detto fig. vale Non dar nel segno proposto in favellando di

che che sia.

FORA DEL VADA, Fuor di proposito; Fuor di luogo; Fuori di strada - INUMERI XE FORA DEL VADA, I numeri sono spostati.

COSSA CHE XE FORA DEL VADA, Cosa assurda o sperticata, Fuori del ragionevole.

No LA XE MINGA UNA COSSA FORA DEL

VADA, Non è fuor di ragione o di probabilità, e vale E anzi probabile o verisi

[blocks in formation]

1

.༡༠༠

[ocr errors]

VAL

ad istanza della Moglie si autenticava il legale fondamento della sua dote sui beni del Marito vivente. Dicevasi anche Assicurazione di dote. Quest' atto spettava al Magistrato del Propria. V. PROPRIO. VAGABONDAGIO, s. m. Vagabondità, Il vagabondare e lo Stato del Vagabondo. Nella traduzione del Codice criminale italiano dicevasi Vagabondaggio. VAGABONDÅR, v. Vagabondare, Andar attorno errando e senza saper ben dove, Fare il vagabondo; Andar a zonzo; Andar a girone, a ronda. VAGANTIVO, add. T. de' Peso. — PESCA

VAGANTIVA,

V. PESCA.

VAGASE è una parola che s'incontra nel priucipio d'una lettera del nostro Calmo, che dice VAGASE A BAR SCAMBIAR DE CERVELO E MUAR EL SENTIMENTO ... COSTORI CHE CERCA CON FORZA DE FUOGO ec. (ora direbbesi CHE I SB VAGA e ital. Vadansi.) VAGHEGIAR, v. Vagheggiare, Far al

l'amore.

VACHEGIAR UN POSTO, UNA CARICA, Agognare una carica, un impiego, cioè Ambirlo, Bramarlo con avidità, Aspirare, Esser vago ď un posto, vale Bramoso, Desideroso.

VAGHETO, add. Vaghetto, cioè Grazio

[ocr errors]

Gentile. VAGHETO, dicesi anche per Raretto o Rudetto, Alquanto raro, contrario di Fitto, quando si parla di Tela, VAGLIA. V. PAGARÒ.

VAGNÈLE ·▲ LE SANTE VAGNÈLE, Sorta

di affermazione o di giuramento che usavasi nel nostro dialetto ai tempi del Calmo, che ora dicesi PBR SANTI DEI EVANzer, Alle guanguèle, o Alle sante guanguèle, cioè Per l'evangelis, V. EVANGE

[blocks in formation]
[merged small][ocr errors][merged small][merged small][merged small]

mare.

Cioè

VAL A DIR, Vale a dire; Val dire ; a dire. VALERIANA, s. f. Valeriana maggiore oortense, Pianta erbacea detta da Botanici Valeriana Phu, la quale ha le foglie come la Scabbiosa; nasce ne' monti e ne' luoghi umidi e acquittrinosi.

V'ha poi la Valeriana officinalis, detta ital. Valeriana minore o silvestre, che fa le foglie come il Frassino, della quale i gatti sono ghiotti.

Ambedue queste specie sono usate nella medicina, ed hanno odore aromatico nauscante, e sapore amaro piccante e disgustoso.

VALESAN, (colta s deice) s. m. F'alligiano, Abitator di valle.

VALESAN VICIN AL MAR, Maremmano, Che sta nelle maremme.

VALESELA, s. f. Vallicella; Valletta; Vallettina.

VALESIN, s. m. Porta valigia, Nome che in qualche luogo dello Stato ex-Veneto si dà a Colui ch'è incaricato dall'Ufizio postale di portar la valigia delle lettere e de' pacchi da un passe all'altro. VALESSIO, s. m. Chiamasi da' Merciai una specie di Tela di canapa e cotone a guisa di frustaguo, ma assai più leggiera di esso, che serve all'uso di soppannare i vestiti,

VALIO, V. A VALIO e GUALIVO.
VALISE O VALISA, s. f. Valigia e Bolgia,

V. BOLZA

2

[merged small][ocr errors]

VALISE, detto in gergo, vale Natiche; Culo. E detto metaf. vale per Gobba.

AVER LA VALISA, dicesi di Femnina, Esser gravida. VALISETA, s. f. Valigetta, V. BOLZÈTA,

VALISETA DA SOLDAI, Portamantello Specie di sacca in che si rinvolgono dai cavalieri gli arnesi del loro equipaggio, e si porta legata all' arcione di dietro della sella.

VALITÙRA, s. f. Voce neologica che si vede usata fra noi in qualche pubblica carta, verbale da Valere, detta in vece di Valenza o Valenzia; Valore; Virtù; o a dir meglio per Tempo valido, Giorni utili, Tempo utile.

[blocks in formation]

Vallone, Valle grande, Vallonaccio, dicesi a Valle profonda. VALONIA, s. f. Vallonea o Gallonea e Vallona, Ghiande del Cerro, portate dall'Arcipelago; l'Albero che le produce fa detto da Linneo Quercus Agylops. Le ghiande stesse o sia la buccia che contie ne il seme, servono per conciare le pelli. VALSER, 8. f. Termine Tedesco, detto da' nostri corrottamente anche BOLZER. in Nome che sì dà ad un Ballo tedesco, cui li due Ballerini vanno sempre in giro, avvinti in varie guise l'uno all'altro colle mani e colle braccia.

VALUTA, §. f. Valuta; Valsente, Prez20 in danaro.

ra,

VALUTA INTESA, detto fig. IndottataConcerto, Collusione fra due o più persone ESSER VALUTA INTESA, Indettarsi, Convenir con uno segretamente, Darsi l'intesa, V. IMBOCONAR. VANARĖLO (coll'e aperta) add. Vare. rello, dim. di Vano, Agg. a Giovane, che anche direbbesi Leggerucolo; Frinfino o Frinfrino, Che sta sulle mode, Di testa leggiera.

VANEZA, s. f. Porca ed anche Colla, T. Agr. Quello spazio della terra nel campo che è tra soleo e solco. V. GOMBINA.

VANÈZA DEI ORTI, Aiuola; Coltra; Prosa, T. Agr. detta anche Vaneggia, Quel per li fiori chiamasi Platea.

[blocks in formation]

VANEZÈTA, s. f. Piccola aiuola,
VANEZON, s. m.

VANEZONA, s. f. f Grande aiuoła. VANGA, s. f. Vanga, Strumento di ferro con manico di legno, notissimo, che serve per rivoltolar fa terra.

CATIVA VANGA, Vangaccia.

Vanga DA CAVAR SASSI, Beccastrino, Certa zappa da cavar sassi,grossa e strelta. Voce VANGA DA COÈGO, Scotennatoio, agr. Strumento di ferro ad uso di scotennare, di taglio piano e largo. Dicesi anchę Zappa da brughi.

FBRO DE LA VANGA, Stecca o Vangile, Ferro che si mette nel manico della vanPresa -ga per posarvi il piè e lavorare

« IndietroContinua »