Opere filosofiche di Francesco Petrarca recate in volgare favella

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G. Silvestri, 1833 - 317 pagine
 

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Pagina 136 - Nondimanco, perché il nostro libero arbitrio non sia spento, iudico potere essere vero che la fortuna sia arbitra della metà delle azioni nostre, ma che etiam lei ne lasci governare l'altra metà, o presso, a noi. E assomiglio quella a uno di questi fiumi rovinosi, che, quando s'adirano, allagano e...
Pagina 114 - ... detti e nelle parole arguzia e prontezza, sapere tessere una fraude, ornarsi di gemme e d'oro, dormire e mangiare con maggiore splendore che gli altri, tenere assai lascivie intorno, governarsi co...
Pagina 117 - Ma quanto allo esercizio della mente, debbe il principe leggere le istorie, e in quelle considerare le azioni degli uomini eccellenti; vedere come si sono governati nelle guerre; esaminare le cagioni delle vittorie e perdite loro, per potere queste fuggire, e quelle imitare; e, sopra tutto, fare come ha fatto per lo adrieto qualche uomo eccellente, che ha preso ad imitare se alcuno innanzi a lui è stato laudato e gloriato, e di quello ha tenuto sempre e...
Pagina 135 - E' non mi è incognito come molti hanno avuto e hanno opinione che le cose del mondo sieno in modo governate dalla fortuna e da Dio, che gli uomini con la prudenzia loro non possino correggerle, anzi non vi abbino remedio alcuno; e per questo potrebbono iudicare che non fussi da insudare molto nelle cose, ma lasciarsi governare alla sorte. Questa opinione è suta più creduta ne...
Pagina 199 - ... corpi, e le caduche membra le fan terrene e tarde. E quinci ancora avvien che tema e speme e duolo e gioia vivendo le conturba, e che rinchiuse nel tenebroso carcere e ne l'ombra del mortai velo, a le bellezze eterne non ergon gli occhi.
Pagina 107 - ... fiumi e de' paduli, ed in questo porre grandissima cura. La qual cognizione è utile in due modi : prima si impara a conoscere il suo paese, e può meglio intendere le difese di esso; dipoi mediante la cognizione e pratica di quelli siti con facilità...
Pagina 114 - Credevano i nostri principi italiani, prima che egli assaggiassero i colpi delle oltramontane guerre, che a un principe bastasse sapere negli scrittoi pensare una acuta risposta, scrivere una bella lettera , mostrare ne...
Pagina 115 - ... sudditi avaramente e superbamente, marcirsi nello ozio, dare i gradi della milizia per grazia, disprezzare se alcuno avesse loro dimostro alcuna lodevole via, volere che le parole loro fussero responsi di oraculi; né si accorgevano i meschini che si preparavano ad essere preda di qualunque gli assaltava.
Pagina 136 - ... però che gli uomini, quando sono tempi quieti, non « vi potessero fare provvedimenti, e con ripari...
Pagina 259 - Diiò di più: debbo a Laura tutto ciò che sono ; salito non sarei in qualche fama, se ella non avesse fatti germogliare con nobilissimi affetti quei semi di virtù che la natura avea sparsi nel mio petto : ella ritrasse il giovanile mio animo da ogni turpitudine, e mi diede ali da volar sopra il cielo , e di mirare l' alta Cagione prima ; giacché é un effetto del1' amore il trasformare gli amanti , e renderli simili all'oggetto amato.

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