I promessi sposi: storia milanese del secolo decimosettimoPresso i Fratelli Pedone Lauriel, 1858 - 878 pagine |
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I promessi sposi: storia milanese del secolo decimosettimo Alessandro Manzoni Visualizzazione completa - 1858 |
Parole e frasi comuni
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Brani popolari
Pagina 315 - Persuaso che la vita non è già destinata ad essere un peso per molti, e una festa per alcuni, ma per tutti un impiego, del quale ognuno renderà conto, cominciò da fanciullo a pensare come potesse render la sua utile e santa.
Pagina 378 - ... nostri lettori; anche noi, dico, sentiamo una certa ripugnanza a proseguire: troviamo un non so che di strano in questo mettere in campo, con così poca fatica, tanti bei precetti di fortezza e di carità, di premura operosa per gli altri, di sacrifizio illimitato di sé.
Pagina 309 - Indietro, indietro, d'anno in anno, d'impegno in impegno, di sangue in sangue, di scelleratezza in scelleratezza: ognuna ricompariva all'animo consapevole e nuovo, separata da...
Pagina 131 - ... giovani, è disposto in maniera che ogni poco d'istanza basta a ottenerne ogni cosa che abbia un'apparenza di bene e di sacrifizio: come un fiore appena sbocciato, s'abbandona mollemente sul suo fragile stelo, pronto a concedere le sue fragranze alla prim'aria che gli aliti punto d'intorno. Questi momenti, che si dovrebbero dagli altri ammirare con timido rispetto, son quelli appunto che l'astuzia interessata spia attentamente, e coglie di volo, per legare una volontà che non si guarda.
Pagina 415 - ... supplizi sugli animi d'una moltitudine vagabonda e riunita, che si vedeva come condannata a un lento supplizio, che già lo pativa? Ma noi uomini siam in generale fatti così: ci rivoltiamo sdegnati e furiosi contro i mali mezzani, e ci curviamo in silenzio sotto gli estremi ; sopportiamo, non rassegnati ma stupidi, il colmo di ciò che da principio avevamo chiamato insopportabile. Il vóto che la mortalità faceva ogni giorno in quella deplorabile moltitudine, veniva ogni giorno più che riempito...
Pagina 3 - A chi, messosi a sostener le sue ragioni contro un potente, rimaneva col capo rotto, don Abbondio sapeva trovar sempre qualche torto; cosa non difficile, perché la ragione e il torto non si dividon mai con un taglio così netto, che ogni parte abbia soltanto dell'una o dell'altro. Sopra tutto poi, declamava contro que' suoi confratelli che, a loro rischio, prendevan le parti d'un debole oppresso, contro un soverchiatore potente.
Pagina 284 - I gioghi opposti, che formano, per dir così, l'altra parete della valle, hanno anch'essi un po' di falda coltivata; il resto è schegge e macigni, erte ripide, senza strada e nude, meno qualche cespuglio ne' fessi e sui ciglioni. Dall'alto del castellacelo, come l'aquila dal suo nido insanguinato, il selvaggio signore dominava all'intorno tutto lo spazio dove piede d'uomo potesse posarsi, e non vedeva mai nessuno al di sopra di sé, né più in alto.
Pagina 110 - ... quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendio, come branchi di pecore pascenti; addio! Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana!
Pagina 582 - A forza di sentir ripetere la stessa canzone, e di pensarci sopra ogni volta, — e io, — disse un giorno al suo moralista, — cosa volete che abbia imparato ? Io non sono andata a cercare i guai : son loro che sono venuti a cercar me. Quando non voleste dire, — aggiunse, soavemente sorridendo,. — che il mio sproposito sia stato quello di volervi bene, e di promettermi a voi.
Pagina 329 - Dio veramente grande ! Dio veramente buono ! io mi conosco ora, comprendo chi sono ; le mie iniquità mi stanno davanti; ho ribrezzo di me stesso; eppure.. .! eppure provo un refrigerio, una gioia, sì una gioia, quale non ho provata mai in, tutta questa mia orribile vita...