Epistolario scelto di Apostolo Zeno veneziano

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Dalla tipografia di Alvisopoli, 1829 - 228 pagine
 

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Brani popolari

Pagina 68 - Dio piacque, giunsi finalmente, e fui posto in letto di peso in questa miserabile osteria, d'onde non partirò che dopo finita la cura, la quale andrà molto in lungo. Sebbene qui mi trovo...
Pagina 169 - Muratori nella sua opera, è quello di riformare la volgar poesia : ottimo fine e lodevole. Parlando dei Drammi, egli li riguarda come una poesia incapace di alcuna riforma per la sua mostruosità : in che, torno a dire, son di parere che e' s'inganni in qualche conto: e però dalla scena li vorrebbe affatto sbanditi.
Pagina 69 - ... stato in cui essa si trova; sebbene lo stimo difficile, a riguardo che la cosa si spargerà in poco tempo per la città, essendovi qui persone che ne scriveranno a Venezia , siccome ho penetrato. Scrivetemi a lungo e distesamente di tutto quello che sarà occorso intorno a' miei affari dopo la mia partenza.
Pagina 67 - IO noa so con qual cuore parteciparvi l'acerba nuova del presente mio stato . Ma siccome Iddio benedetto per sua bontà e clemenza mi. da costanza per tollerare il gran male , che mi tormenta ed affligge ; così darà a voi pure fortezza per .non attristarvi di...
Pagina 171 - Ma il male si è che simili spettacoli si fanno a spese di impresari privati : i quali non li espongono gratis al popolo, ma per ristorarsi del danno, e per farvi profitto. Ora il maggior concorso vien loro da chi meno intende, e dal sesso più molle, in cui gli affetti più deboli fanno più forte impressione.
Pagina 170 - Nei quali bisogna considerare che vi sono moltissimi inverosimili, ma alcuni di questi provengono dalla necessità e natura del componimento, come il dover cantarsi da capo a piedi le ariette musicali, le tante mutazioni di scena: ai quali, e simili inconvenienti, non è possibile che si dia riparo.
Pagina 71 - ... avendovi con le mie lettere date altre , e maggiori commissioni , temeva di aggravarvi troppo , e che a tutto non potesse supplire , non dirò il vostro amore, ma il poco tempo, 'che ne avevate, sapendo anche quanto la scuola , il tavolino , e il convento vi tenesse occupato . Ma egli e superfluo, ch'io vi dica di vantaggio , per farvi intendere quanto...
Pagina 68 - ... quarto d'ora. Fui dopo posto sopra un carretto , al meglio che si potè accomodarmi a foggia di letto; e così la sera stessa fui condotto alla Pontieba , ma con dolori sì gravi per le spesse e continue scosse del carretto, che non so come potessi resistere al mortale affanno che Ja gamba rotta mi dava.
Pagina 69 - Trevisa , ch' è distante dieci miglia dalla Pontieba, venisse a me il chirurgo; e ben vedete che questa dilazione mi avrebbe dato incredibile dolore, e detrimento alla parte. Di quello che andrà succedendo non mancherò di andarvene ragguagliando di mano in mano; intanto voi pregate Dio per me, che è l'unico soccorso che imploro.
Pagina 170 - ... poesia. Vero è che sulle scene moderne di qualunque ordine e condizione regna di soverchio una passione effeminata, cioè l'amore, senza cui sembra che non si possa compor favola rappresentativa plausibile; in che sono anch'io di parere che si pecchi molto e che vi si dovrebbe metter compenso. Ma il male si è che simili spettacoli si fanno a spese di impresari privati, i quali non li espongono gratis al popolo, ma per...

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