Collezione di opere inedite o rare dei primi tre secoli della lingua

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Commissione per i testi di lingua, 1898
 

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Pagina 298 - Spinto da quel desio che per natura Gli animi move a lieti e dolci amori, Molte donne tentai, di molte i cori Molli trovai, rado alma a me fu dura. Pur non fermai giammai la stabil cura In saldo oggetto, ed incostanti amori Furo i miei sempre e non cocenti ardori, Fin eh' io vidi la vostra alma figura.
Pagina 256 - E voi de' fonti e de' l'alpestri cime, / Tessiam or care ghirlandette e belle / A questa giovinetta peregrina, / Voi di fronde e di fiori, ed io di rime; / E mentre io sua beltà lodo ed onoro, / Cingete a Laura voi le trecce d'oro. // Cingete a Laura voi le trecce d'oro / De l'arboscello onde s'ha preso il nome, / O pur de
Pagina 220 - Ogni pianta gentile Al novello apparir del chiaro sole Farsi più vaga suole, Ogni fronda allegrarsi, e 'n ogni ramo 5 Sovra i lucidi rivi Cantano in dolci modi — Io amo, io amo — Gli augelletti lascivi; E le meste sorelle Spargon lagrime al sole ancor più belle.
Pagina 8 - Colei che sovra ogni altra amo ed onoro fiori coglier vid'io su questa riva; ma non tanti la man cogliea di loro quanti fra l'erbe il bianco pie n'apriva.
Pagina 372 - Qual rugiada o qual pianto quai lagrime eran quelle • che sparger vidi dal notturno manto e dal candido volto de le stelle?
Pagina 154 - Ecco la turba già importuna e stolta Sparsa cader de le discordi voglie, E de' miei sensi e di nemiche spoglie Leggiadra pompa anzi '1 trionfo accolta. Bellezza ad arte incolta, atti soavi, Finta pietà, sdegno tenace e duro E querele e lusinghe in dolci accenti, Ed accoglienze liete e meste e gravi De la nemica mia l'arme già furo, Or son trofei di que
Pagina 41 - Chiama la turba a' suoi diletti intesa: Liete danze vegg'io, che per me sono Funebri pompe» ed una istessa face Nell'altrui nozze e nel mio rogo accesa; E, come aurora in oriente ascesa, Donna apparir, che, vergognosa in atto, I rai de...
Pagina 107 - Quando avran queste luci e queste chiome perduto l'oro e le faville ardenti, e l'arme de' begli occhi or sì pungenti saran dal tempo rintuzzate e dome, fresche vedrai le piaghe mie, né, come in te le fiamme, in me gli ardori spenti; e rinovando gli amorosi accenti alzerò questa voce al tuo bel nome. E...
Pagina 256 - E voi de' boschi e voi d' onda marina E voi de* fonti e de l' alpestri cime, Tessiam or care ghirlandette e belle A questa giovinetta peregrina; Voi di fronde e di fiori ed io di rime : E mentre io sua beltà lodo ed onoro, Cingete a Laura voi le trecce d' oro. Cingete a Laura voi le trecce d'oro De l'arboscello onde s'ha preso il nome O pur de
Pagina 255 - Rondinelli a prendere cura d'alcune mie cose; e prima, in quanto a le mie composizioni, procuri di raccogliere i miei sonetti amorosi ei madrigali e gli mandi in luce; gli altri, o amorosi o in altra materia...

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