La commediaM. Visentini, 1869 - 823 pagine |
Altre edizioni - Visualizza tutto
Parole e frasi comuni
15 VERS alcun altra amore Angeli anime appresso Arno avea beati Beatrice bolgia buon Cacciaguida Canto precedente Canto X Canto XII Canto XXVI Carlo di Valois cerchio ch'è Chè chiama Chiesa ciascun Cielo città colui convien corpo Corso Donati credo Cristo Dante dice dietro divina dolce donna duca Empireo erano essendo eterno fece fiamma figlio figliuolo Filippo il Bello Fiorentini Firenze fiume furono gente Ghibellini giro gran grido guarda Guelfi Inferno intorno l'altro l'anima lascia latino luce lume luogo maestro Malacoda maraviglia Maria mente mezzo mondo monte morte move notte nuovo occhi omai padre papa parea parlare parole passo piè piedi Pietro poco poeta poscia pria Purgatorio quinci quivi raggio ragione rispose santo sovra spiriti spirto stelle Tebe terra tosto veder vedi Canto veggio venuto vidi Virgilio virtù viso viva volse
Brani popolari
Pagina 101 - Quella lettura, e scolorocci il viso : Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro, e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Pagina 588 - Un corollario voglio che t' ammanti. Sempre natura, se fortuna trova Discorde a sè, come ogni altra semente Fuor di sua region, fa mala prova. E, se il mondo laggiù ponesse mente Al fondamento che natura pone, Seguendo lui, avria buona la gente. Ma voi torcete alla religione Tal che fia nato a cingersi la spada, E fate re di tal ch' è da sermone ; Onde la traccia vostra è fuor di strada.
Pagina 756 - Queste parole brevi, ch' io compresi Me sormontar di sopra a mia virtute ; E di novella vista mi raccesi Tale, che nulla luce è tanto mera, Che gli occhi miei non si fosser difesi : E vidi lume in forma di riviera Fulvido di fulgore, intra duo rive, Dipinte di mirabil Primavera. Di tal fiumana uscian faville vive, E d' ogni parte si mettean ne' fiorì, Quasi rubin, che oro circonscrive.
Pagina 697 - Posato al nido de' suoi dolci nati La notte che le cose ci nasconde, Che, per veder gli aspetti desiati, E per trovar lo cibo onde gli pasca, In che i gravi labor gli sono...
Pagina 630 - Quell'uno e due e tre che sempre vive, E regna sempre in tre e due e uno, Non circonscritto, e tutto circonscrive, Tre volte era cantato da ciascuno Di quegli spirti con tal melodia, Ch' ad ogni merto saria giusto muno.
Pagina 654 - La contingenza, che fuor del quaderno Della vostra materia non si stende, Tutta è dipinta nel cospetto eterno. Necessità però quindi non prende, Se non come dal viso in che si specchia Nave che per corrente giù discende.
Pagina 605 - Chi dietro a iura, e chi ad aforismi Sen giva, e chi seguendo sacerdozio, E chi regnar per forza o per sofismi, E chi rubare, e chi civil negozio, Chi, nel diletto della carne involto, S...
Pagina 584 - E la bella Trinacria, che caliga Tra Pachino e Peloro, sopra il golfo Che riceve da Euro maggior briga, Non per Tifeo, ma per nascente solfo, Attesi avrebbe li suoi regi ancora, Nati per me di Carlo e di Ridolfo, Se mala signoria, che sempre accora Li popoli suggetti, non avesse Mosso Palermo a gridar : Mora, mora. E se mio frate questo antivedesse, L...
Pagina 67 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Pagina 196 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!