La Gerusalemme e l'Aminta di Torquato Tasso, Volume 2Lefevre, 1823 |
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Parole e frasi comuni
Adrasto albergo alfin allor altrui amante AMINTA Amor anco Apriche arme Armida arte aura avea bella bosco Buglion campo CANTO CANTO XVI cavalier ciel Circasso colle colpi crine crudel DAFNE desio destrier dicea dolce duce Ecco Egitto ELPINO empia Eneid Etiopi Eufrate fero ferro fiori fiume foco fugge genti gira Goffredo gran grida guardo Guelfo guerrier guisa ignuda indi Indo Inferno intanto Ircane lascia lassa lido lieto loco lunge medesmo mira Mopso mortali morte mostri nemico ninfa novo occhi Oimè omai onor opre parla petto piaga pianto picciol piè pietà piropo ponno poscia prego pria primiero pugna puote Quinci Quivi ragion Rinaldo sangue scudo sdegno secreto securo selva Silvia sospiri sovra spada spirto suole suon Tancredi TIRSI Tisaferno torre tosto tronco usbergo uscian Vafrino vede vendetta vergogna vide vinto volto
Brani popolari
Pagina 62 - Muoiono le città, muoiono i regni, copre i fasti e le pompe arena ed erba, e l'uom d'esser mortal par che si sdegni: oh nostra mente cupida e superba!
Pagina 260 - A terra vede il suo regal stendardo; E vede a un colpo di Goffredo invitto Cadere insieme...
Pagina 323 - E son tuoi fatti egregi le pene ei pianti nostri. Ma tu, d'Amore e di Natura donno, tu domator de' regi, che fai tra questi chiostri che la grandezza tua capir non ponno? Vattene, e turba il sonno a gl'illustri e potenti: noi qui, negletta e bassa turba, senza te lassa viver ne l'uso de l'antiche genti.
Pagina 80 - L'aura che rende gli alberi fioriti: Co' fiori eterni eterno il frutto dura: E mentre spunta l'un; l'altro matura.. XI Nel tronco istesso , e tra l...
Pagina 315 - Ed altrettante il verno ha scosso i boschi De le lor verdi chiome : ed ogni cosa Tentata ho per placarla, fuor che morte. Mi resta sol che per placarla io...
Pagina 174 - Penso — risponde — a la città del regno di Giudea antichissima regina, che vinta or cade, e indarno esser sostegno 10 procurai de la fatai ruina, e ch'è poca vendetta al mio disdegno 11 capo tuo che '1 Ciclo or mi destina.
Pagina 85 - Teneri sdegni, e placide e tranquille repulse, e cari vezzi, e liete paci, sorrise parolette, e dolci stille di pianto, e sospir tronchi, e molli baci: fuse tai cose tutte, e poscia unille ed al foco temprò di lente faci, e ne formò quel si mirabil cinto di ch'ella aveva il bel fianco succinto.
Pagina 333 - Poich' egli è tal. Chi imparar vuol d' amore, Disimpari il rispetto: osi, domandi, Solleciti, importuni, alfine involi: E se questo non basta, anco rapisca. Or non sai tu , com
Pagina 83 - n lei trapassa peregrina. » Ascosi mirano i duo guerrier gli atti amorosi. Dal fianco de l'amante (estranio arnese) un cristallo pendea lucido e netto. Sorse, e quel fra le mani a lui sospese ai misteri d'Amor ministro eletto. Con luci ella ridenti, ei con accese, mirano in vari oggetti un solo oggetto: ella del vetro a sé fa specchio, ed egli gli occhi di lei sereni a sé fa spegli.
Pagina 179 - Infuriossi allor Tancredi e disse : Così abusi, fellon; la pietà mia? Poi la spada gli fisse e gli rifisse Ne la visiera, ove accertò la via. Moriva Argante, e tal moria qual visse: Minacciava morendo , e non languia : Superbi, formidabili, e feroci Gli ultimi moti fur, f ultime voci.