Ceccano e la guerra 1944-2014: Dal terrore e dalla violenza alla libertà e alla pace

Copertina anteriore
Liceo Scientifico e Linguistico di Ceccano, 28 mag 2014 - 195 pagine
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Hanno collaborato alla realizzazione di questo lavoro gli alunni:
Fabrizio Lucchetti, Clarissa Bucciarelli, Veronica Tanzi, Susan Ghassaban, Alessio Patriarca, Claudia de Marinis, Manuela Cimaroli, Matteo Lo Scalzo, Ecaterina Parfentiev, Federica Pizzuti, Riccardo Ardovini, Alessio Mingarelli, Alessia Di Mario, Chiara Cerroni, Elisa Barone, Emanuele Trapani, Federica Di Mario, Giada Tarquini, Ilaria Loffredi, Riccardo Sorice, Alessia D’Amico, Riccardo Di Poce, Giacomo Antoniani, Alisia Pulciani, Andrea Stella, Laura Ruggeri, Elisa Veloccia, Alessia Tomassi, Alessia Mandatori, Samanta Fiocco, Beatrice Persiconi, Silvia Palladini, Federico Panella, Elisa Lauretti

  e tutti i loro Nonni

 

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Ringrazio tutti i collaboratori per questo prezioso documento della storia di Ceccano in tempo di guerra. Io sono la figlia di Tiberia Benedetta nipote a Tiberia Luigi e Annamaria Pizzuti, la mia mamma sopravvisse ai bombardamenti per miracolo era in una casetta di legno e si stava facendo la treccia quando sopraggiunse una bomba che spallo tutto ,la mia mamma fu ferita alla testa allorecchio e alla gamba e mio zio Salvatore Tiberia mori purtroppo infilzato da una trave che gli trapasso il petto, anche la mia mamma Benedetta fu data per morta e portata da mio nonno su un carretto con il fratello al cimitero di Ceccano. Li prima fu sepolto per primo mio zio Salvatore ma mentre stavano seppellendo mia madre si accorsero che si era mossa e aveva emesso una boccata di sangue e un gemito, allora la presero e di corsa andarono all'Ospedale di Ceccano , ma una suora non voleva farla entrare dicendo che la mia mamma ormai era morta,non ricordo chi fu ma la persona che teneva mia madre in braccio dette una poderosa spinta alla suora ed entrò in Ospedale, li mia madre fu curarata alla meglio da un dottore tedesco che la operò in testa togliendole in tre punti delle grosse schegge, non potendo fare altro disse : se campa ...campa ..se muore ..muore, la mia mamma Tiberia Benedetta stette 40 giorni e 40 notti in coma..quando si svegliò disse che era caduta in bicicletta ..non ricordava piu nulla..la guerra finì con tante altre morti e feriti, la mia mamma si sposò ebbe due figli io Masi Angela e mio fratello Masi salvatore, premetto che per tutta la sua vita la mia mamma ebbe sempre dei fortissimi dolori di testa e prendeva ogni momento medicine del tipo Opdalido, fu una grande mamma generosa con tutti aiutava tutti e io quando l'ho persa il 9-8-2012 sono morta con lei, la sua assanza mi ha lasciato un vuoto incolmabile,tra me e la mia mamma vi era un rapporto speciale non potevamo stare un solo giorno senza non sentirci. Ti amo ovunque sei. 

Parole e frasi comuni

Informazioni sull'autore (2014)

https://drive.google.com/file/d/0B3eGFGkuhAPDb1AtNzk4VFJaTEk/edit?usp=sharing 

Informazioni bibliografiche