Museo di scienze e letteratura, Volume 10

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Museo di scienze e letteratura, 1846
 

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Brani popolari

Pagina 120 - suo gusto e mio che 'non si può credere. Ammirai in « tanta maestà una somma umiltà con mansuetudine. Mi «si fece incontro alcuni passi. Non si mise mai in...
Pagina 104 - Per questo, dico , cessarono li Principi d'occupare il Papato, pensando che la vera fede si conserva in quello , e Carlo V se ne fe' conscienza , e gli altri Principi Italiani dissentiro.
Pagina 101 - Conte e mi procuri questo libro, che mi tiene ingiustamente (1), approbato da quelli a chi fu da lui e dal Padre Generale commesso. Scrissi al Signor Cardinale Antonio ea SB ed all'ambasciatore Cristianissimo ed al padre Marini, segretario dell'indice, che mi sian disbrigati i libri stampati, e ritenuti ingiustamente, a persuasion del Mostro, non per teologia, ma per politica. Il libro contra Ateisti qua fa gran frutto : giacchè tutti gli eretici son fatti Ateisti, e la scola eretta contra loro...
Pagina 118 - ... e fa onore alla Patria ed a chi lo mandò in queste parti. Io resto al comandamento di VA e le prego da Dio sempre maggior felicità a ben de...
Pagina 125 - Aristotelis excusseris, sed quod epicureas veluti caecias ad te traxeris, non satis placet: si enim eas rationes amplecteris, et tu a te ipso non es, rationem habet et mundus unde et tua est ; ergo non casu regitur, ergo non sine prima Sapientia, ergo non sine Deo si absque ratione fidem non mereris.
Pagina 123 - Pure so ben io che le mutazioni di nuovi ordini, d'onori, e di viver appo i sudditi è nocevole al principe; ma le dottrine nuove, senza interesse, giovano, perché rendono il principe ammirabile e riguardevole. Onde Alessandro diceva ad Aristotile, che quella nuova scienza che a lui comunicava non la facesse ir in mano d'altri ; perché egli solo volea essere ammirato per quella. Le scienze poi vecchie e communi rendono l'uomo men venerando. E perciò i legislatori proposero cose nuove e maravigliose...
Pagina 114 - Altezza, e per sua grazia gli ero obbligato. E risolvendomi di finirla, perché veggo la cosa fredda (come da Firenze mi si scrive) mi parve non fur altro, senza farcilene motto.
Pagina 123 - ... suoi avi amate) e le pittagoriche et altre moderne non deve diminuirmi grazia e favore appo lei , come non mi scema la scienza , con la quale si governano gli Stati. Dunque la supplico resti servita farmi scrivere s'io deggio ricever questa lezione , ovver aspettar quando mi comanderà che venga a servirla.
Pagina 117 - ... uomini. Io, con questo favore fatto al secolo nostro, ho riformato tutte le scienze secondo la natura e la Scrittura, dui codici di Dio. Il secolo futuro giudicarà noi, perch'il presente sempre crucifige i suoi benefattori; ma poi resuscitano al terzo giorno o 'l terzo secolo.
Pagina 120 - ... animo, e mostrava saper quel che feci per Sua Maestà. Io credo averli parlato bene, e lui interpretava; e ridea d'allegrezza ed insieme mostrava compassione de' miei guai, e si commovea con decoro regio: sempre in piedi Sua Maestà ed io e tutti gli astanti. Mi disse: « Très bien venu etc.; non li farò mancar cosa alcuna etc., lo ricevo in mia protezione: stia allegro e sicuro».

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