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rialti di arena o di terra, che si formano nel letto del fiume. Se tale deposizione è composta di sassì e ghiaie, si chiama Greti—Sorrenamento, dicesi al Banco d'arena formato dal mare alle foci de' fiumi; e quindi Sorrenare. V. MOTA, SCAGNO DE MAR O GRAVE.

BANCHI, detto in T. de'Costruttori navali, Taccale, Pezzi di legno che si mettono sopra coperta fra uno schermotto e l'altro. Più comunemente si dicono Chiavi.

No L'È BANCO PER LU, Espressione fam. Non è nicchia per lui, Non è posto, uffizio che possa convenirgli―ESSER NEL SO BANCO, Essere nella sua beva, Essere in affare di suo genio. Esser attonato, Essere attissimo, tutt'a proposito.

- PESTÅR I BANCHI, V. Pestir.

SCALDAR I BANCHI, V. SCALDAR.

ONO DE BANCO, chiamasi l'Agente d' una bottega, che vende la mercanzia stando al banco. PRIMO OMO DE BANCO, diciamo al Principale degli agenti.

BANCO DE ZOGO, Banco, Quella tavola su cui si giuoca a' giuochi d'invito, come al faraone o alla bassetta.

BANCÒN, s. m. Puncone, Tavola grossa Bancone, acer. in sign. di Scanno o Sgabello o tavola d'artefice.

BANCOZİRO, 8. m. Banco di Venezia o del giro, Banco mercantile che v'era e cessò col finire della Repubblica. Vi presiedeva una Magistratura dell'ordine Senatorio. BANDA, s. f. Bandu; Fianco ; Lalo.

Bunda, in Marineria dicesi Uno de❜lati fianchi della nave Banda diritta è quella che resta a mano diritta d'uno che guardi verso prua, e Banda sinistra è l' opposta Andar alla banda, dicesi della Nave allorchè va sull' aeque col corpo che pende sur una delle parti.

-

Banda o Bandeta de CAVEI, Cernecchio, Ciocca di capelli pendenti dalle tempie all'orecchio. V. BANDETA.

BANDA DE FIORI, Intrecciatura di fiori, Mazzo di fiori ben disposti. V. Bocne. BANDA DE L'ALTAR, Corno dell'altare. BANDA DEL PONTI, Sponda; Parupello ; Spalletta.

BANDA DE STRUMENTI O BANDA MILITÅR, Bunda militare, che fu detta anche Suono.

BANDA, dicesi per Latta, Lamiera di ferro distesa, di falda sottile, coperta di stagno. Diconsi anche Bande slagnate o Ferro bianco.

IN BANDA, modo avv. Per banda; In iscor cio; Per lato; In profilo.

ANDAR A LA BANDA DE UNO, Appressarsi ; Accostarsi ad alcuno; Andar alla volta d'al

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ruolo. Quell' istrumento che si volta a tutti | BANDIERONA, 8. f. V. SBANDIERONA.

i venti. V. MOSTRAVENTO.

Bandariola de lA LUME, Ventola, Quella piccola resta che serve per parare il lume della lucerna.

BANDARIOLA, detto per agg. a persona, Leggero; Volubile; Volandolino; Banderuola; da campanile; Girandola; Carrucola.

PORTAR LA BANDARIOLA, Riportar la palma, cioè la vittoria, la gloria. Portar la corona, vale la precedenza o il primo vanto fra tutti.

BANDE (probabilmente dal Francese), chiamano i modisti il Velo detto TUL, quando sia ricamato, che s'impiega per fornitura alle cuffie, la quale riferisce alle bande della faccia.

BANDÈR, 8. m. Latlaio, Artefice che lavora in varie manifatture di latta. Lanternaio, direbbesi chi fa lanterne. Stringaio, chi mette i puntali agli aghetti ed alle stringhe. BANDERA, s. f. Lu Moglie del Lattaio. BANDÈTA, 8. f. Cernecchio, Ciocca di capelli pendente dalle tempie all' orecchio. V. BANDINA.

BANDIÈRA, 8. f. Bandiera; Stendardo Drappo legato ad asta, dipintevi le armi dello Stato. Le bandiere della Cavalleria chiamansi più propr. Stendardi.

Bandiere. T. Mar. Fiammole poste in cima degli alberi delle navi, perchè mostrino il vento che soffia. Hanno esse i loro nomi secondo gli alberi cui son sovrapposte, e si dicono Bandiera di maistra, di mezzana, di trinchetto, di bompresso ec. V'è altresì la Bandiera grande a che indica la Nazione alla quale appoppa, partiene la nave, detta anche per voce di uso, Paviglione. Finalmente vi sono altre Fiammole minori, dette tutte Banderuole, che si piantano in varii siti della nave.

A BANDIERA SPIEGADA, A bandiere levale o spiegate; A pennoni spiegati, dicesi anche fig. e vale A chiare note, Alla svelata, A lettere di scatola.

BANDIERA VECHIA, ONOR DEL CAPITANIO; Bandiera vecchia fa onore al capitano. QUEL DA LE BANDiere, Bandieraio; Maestro di far bandierc.

FAR EL TIRO DE LA BANDIERA, Assicurar la bandiera, T. Mar. Sparare una cannonata nell' innalzar la propria bandiera. ZOGAR A LA BANDIERA, V. ZOGAR. BANDIERA, Bandiera, detto metaf, a Donna, vale Inconsiderata. Donna a bandiera. V. BANDARIOLA.

BANDIERA, dicono i fanciulli a quel baJocco, che chiamano anche STELA COmeta, V. BANDIERA D' OGNI VENTO, Banderuola da campanile, e s' appropria ad ogni persona, nel sign. di Volubile, uomo d'ogni partito ; e di Donna fantastica e capricciosa. BANDIERE DE LA REGATA, V. in MACHINA, ANDAR O VEGNIR o Esser In Bandiera, V. in MACHINA.

BANDIEREZZO, 8. m. e per lo più BANDIEREZZI in plur. Lo stesso che CAVALEZzo, V.

BANDINA, s. f. Cernecchio; Cerfuglio; Fiaccagote, Piccola ciocca di capelli suparata dal resto della capelliera, pendente dalle tempie all' orecchie. BANDINELA, 8. f. Bandinella, T. de' Merciai, Quella tela o involto con cui da'pannaiuoli si sogliono coprire le pezze di panno, per difenderle dalla polvere. BANDIO, add. Bandito; Sbandito; Esiliato; Proscritto.

TEGNIR CORTE BANDIA, Tener corte bandila o corredo bandito, Far feste e pubblici conviti.

LOGO BANDIO, Luogo sbandeggiato, cioè Compreso nella periferia del bando. BANDIZAR, v. Voce antiq. Bundire; e tanto nel sign. di Mandare in bando, quanto nell' altro di Pubblicare o Comandar per bando.

BANDO, 8. m. Bando; Esilio.

PIERA DEL BANDO, V. PIERA.

DE BANDO, detto a modo avv. Di bando; In dono; Per niente; Gratis. V. A GRATIS.

DE BANDO, dicesi anche avverb. per A macco; A buon prezzo; A buon mercato; Per un tozzo di pane AVER DE BANDO QUALCOSSA, Aver di bazza, Averla a buonissimo prezzo.

STAR IN CASA DE BANDO, Starci gratuitamente, gratis, per somma grazia, Senza pagar nulla.

FAR EL VIAZO DE BANDO, Fare il viaggio al Papa, cioè Inutilmente.

STAR DE BANDO, Star neghittuso, ozivso; Star colle mani in mano o alla cintola.

BANDÒRIA, lo stesso che BALDORIA. V.
BAO
Certo scherzo per baloccare
BAO SETE

i bambini, il quale si fa cuoprendo il volto con che che sia, o nascondendolo dietro un'imposta od altro, e dicendo BAO Bao, poi scoprendolo un tratto e gridando SETE, al qual atto i fanciullini le più volte si scompisciano dalle risa.

Il far questo giuoco chiamasi FAR BAO SETE, ed in italiano dicesi Far bau; Far bau bau; Far baco ; Far baco baco, tolta la similitudine, conforme dice l'Alberti, dal baco, che si rattorzola allorchè s'inorisalida.

FAR BAO SETE Significa eziandio Far capolino, Affacciarsi in guisa di non esser veduto.

Bai dei legumi, V. in Verme.

BAI è anche voce fanciullesca e significa Pidocchi.

BAOCAR, v. V. BAUCAR.

BAOSO O BAVOso, add. Bavoso, Pien di bava.

VECCHIO BAOSO, V. VECHIO. BAOSO, 8. m. T. de' Pescatori, Nome che si dà ad un Pesce di mare del genere delle Razze, che differisce dalla Raia Oxyrinchus Linn., come anche dalla Raia Batis Linn., e che venne poi chiamato come specie distinta dal Naturalista signor Nardo, Raia mucosissima, a cagione della gran quantità

di muco ond' è coperta. Pesce commestibile. Oggidì più comunemente chiamasi Baosa, in genere femminile.

BAOSO, pesce, è detto da' pescatori ancora FOTACHIO.

BARA, s. f. Bara o Cataletto, Quell'arnese a guisa di tavola coperta, su cui portansi i cadaveri alla sepoltura.

BARA, 8. m. è Voce Marin. Specialmente nelle tartane pescarecce voga sulla poppa il padrone, o a prua i pescatori giovani, cioè di minor età; quelli di età maggiore vogano a mezza barca; e questi si dicono volgarmente BARA, come se si dicesse BARBA (Zio), ch'è titolo di persona attempata; e quindi si chiamano BARA BEPO, BARA TONO, BARA PIERO ecc. BARABAO, 8. m. Voce fanciullesca, con cui s'indica qualunque spauracchio.

Comunemente per altro EL BARABAO, e più spesso EL BRUTO BARABAO, significa Il Diavolo; il Tentennino; il Demonio.

LA PAR EL BARABIO, Par la befana o la befanaccia, detto di donna brutta. V. Ma

KANTEGA.

BARACA, 8. f. Baracca; Ricinto d'assi o di frasche ad uso de' soldati in campagna. METER BARACA, Baraccare o Baruccarsi. BARACA DEL LETO, V. PADIGLIÓN. BARACA detto in sign. di STROzzo, V. BARACA, si dice in Venezia ancora per Brigata, cioè Adunanza di amici, Conversazione particolare di conoscenti e familiari - FEMO UNA BARACA, Facciamo una brigala o una brigatella, Raduniamoci per divertimento.

BARACA. Dicesi anche per ScULAZZABANCHU V.

BARACAN, 8. m. Baracane, T. di Commercio, Specie di Stoffa forte di lana, ch'è come un Ciambellotto. BARAGANA, add. Di baracane.

ROBA BARACANADA, Panno di buracane. BARACHIN, V. BIRICHÌN.

BARACÒCOLO, 8. m. Albicocca o Albercocca; Frutto che nasce dall'Albercocco, chiamato da'Sistematici Prunus Armeniaca. I Sanesi lo appellano Bacocca. V. Armelìn. BARACOLA, s. f. T. de' pese. Piccola Razza. Chiamansi per lo più con tal nome dai Pescivendoli gl' individui giovani della Raia Clavala Linn., e sono in conseguenza buoni a mangiare.

BARACOLE, in plur. s. f. dicevasi ne'tempi Veneti per ischerzo a que' Bendoni o Strisce, che pendevano dalla Cravatta o Collare d'un Interveniente del Foro vestito dell'abito pubblico di costume; dette però anche BARBOLE,

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Tafferuglio o Tufferugia, Rissa di molte persone unite Bulima, Frotta confusa Parapiglia, Subita e numerosa confusion di persone Schermuglia, Zuffa. BARAFUSOLAR, v. V. BARUFAR. BARÀI, s. m. T. de' Pescatori Istriani. Sorta di pesce di mare comune nell'Istria e presso a noi poco frequente, che somiglia all' Orata. Trovasi figurato senza descrizione nell' Aldovrando alla pag. 174. Il nostro Nardo lo chiamò Sparus Aldovrandi. È pesce buono a mangiare, ma inferiore all' Orata. BARAMBAGOLE, s. f. Grinze; Crespe. Carne floscia che pende dal mento é dalle guance. Barambagole dei gali, V. Barbole. BARAMBAGOLE, Mamme flosce di donna

vecchia.

8.

BARAMBAGOLI, 8. m. Pendagli, Cenci o altro che sia penzolone.

BARAMBAGOLI, Masserizie. Detto in senso che non giova spiegare. BARÃO. ANDAR zo de barao, Uscir di squadra, Uscir de'termini, infuriarsi. V. BAZARI. BARAONDA, s. f. Vicenda; Avversità; Pericolo; Sfortuna.

HO PASSÀ MOLTE baraonde, Molte vicende o pericoli ho io sofferto.

CAMINAR IN BARAONDA, V. CAMINÀR. BARAONDA. Vale anche Subbuglio, taf. feruglio, parapiglia ec. V. BARAFUSOLA. BARAR, v. Barare o Barrare, Far frodi ed inganni e per lo più nel giuoco - Accozzar le carte, si dice de'giuocatori di vantaggio, quando mettono insieme le buone per farsele venir in mano.

BARAR L'OPINION, Frase metaf. e molto espressiva, Frodare l'opinione o il credito, che potrebbe anche dirsi Truffare, Riuscire a farsi credito nell'opinione pubblica per mezzo dell'impostura o di arti indirette. BARARIA, 8. f. Bararia o Barreria e Baratteria.

BARATADA, 8. f. Barattamento. BARATAR, v. Barattare; Fare a baratto; Bazzurrare.

BARATAR BALE, detto fig. Render pan per focaccia; Render guaine per coltelli o malvagia per vin dolce; Ricattarsi; Riscuotersi.

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BARATAR PAROLE, Parlare; Ciarlare; Entrare in parole No GH'È UN CAN PER BARATAR UNA PAROLA, Non c'è persona con cui dir verbo-Talvolta significa Altercare; Bisticciare, p. e. No me DEGNO DE BARATAR PAROLE CO QUEL BERECHIN, Non mi degno d'altercare con quel mariuolo.

BARATAR LE PAROLE, Vale dire o promettere una cosa, e poi negare d'averla detta o promessa.

BARATAR PUTEI in cuna, Scambiar le carte o i dadi in mano, ch'è il Voler con sagacità far pigliar a uno una cosa in cambio d' un' altra.

NO ME BARATARIA CON CARLO IN FRANZA, Non so grandezza colla quale io fucessi baratto.

SE CERCA SEMPRE DE BARATAR EL PEZO, Chi

baratta imbratta; Chi baratla ha rozze: perciocchè trattandosi di bestiame sempre si cerca di barattare il disutile; il che si dice anco Bazzarrare, ma in modo basso.

BARATAR MAL, Scambiare o Barattar muschio a galla, Suol dirsi quando si danno cose elette e buone per riceverne delle triste. Barattar galla a muschio è Dare delle cose tristi o vili per averne delle buone.

BARATİN, 8. m. Piccolo baratto o scambio.

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BARATIN DA CAVALI, Sensale; Cozzone; Cavallivendolo; Barattatore di bestic - Bazzarratore; Mercante e barattatore di bestie. BARATO, s. m. Baratto; Bazzarro; Cambio; Scambio; Permuta, Il barattare, il dare una cosa per l'altra — Impiastro e Impiastraccio, per metaf. vale Convenzione, patto concluso con imbroglio o all'impazzata. V. BAratar. BARATOLO, s. m. Baratolo, Vaso piccolo di terra cotta o di vetro o di legno a tornio, per riporre e tenervi conserve, droghe e simili.

BARBA, 8. m. Zio, Presso gli antichi scrittori si trova talvolta anche Barba e Barbano, ma sono voci disusate.

SECONDO BARBA, Prozio, Lo zio di mio padre.

BARBA, s. f. Barba,

BARBA GRISA, Barba grigia -BABBA CANUA, Barba canuta o fiorita.

OMO CO LA BAREA, Uomo barbato, Che ha la barba Uomo burbuto, vale Giovane uomo, Fatto uomo. V. OMO FATO, in Oxo.

Co MOLTA BARBA, Barbuto - Co POCA BARBA, O CO LA BARBA DA BECO; Barbucino, Di barba rada o spelazzata SENZA BARBA, Imberbe o Sbarbato · Co LA BARBA FATA, Colla barba rusa Co LA BARBA CHE GUR SPONTA, Colla barbu nascente o che spunta.

-

DIO ME VARDA DA L'OMO DE POCA BARBA, Poca barba e men colore sotto il Ciel non è il peggiore. Prov.

CO LA BARBA TRA AL BIANCOLIN, LASSA LA DONA E TIENTE AL VIN. Prov. il quale ci avverte che Quando gli uomini cominciano ad invecchiare, debbono aver cura di conservarsi in vigore di sanità.

FAR LA BARBA, Radere la barba o Radere assolut.

BARBA DE LA PALÒSTREGA, V. PALÒSTREGA. BARBA DE LA CARTA, Zazzeru, V. CARTA. IN BARBA, In barba o Alla barba; In ischerno; In onta; A suo mal grado FARLA IN BARBA DE UNO, Barbarla, Accoccurla ad uno, Farla di quarla,

NO GHE XE BARBA DE OMO CHE SIA CAPACE etc. Non è o Non v' ha uomo al mondo che sia capace etc.

AQUA DA BARBA, V. AQUA. NOVA CO LA BARBA, V. NOVA. SERVIR DE BARBA E DE PERUCA, V. Servir. BARBA DE GATO, T. Mar. V. in ARMIZAR. EL GA LA BARBA SU L'ARTICHIOCO, Egli ha passato la pubertà, può dirsi più copertamente della frase vernacola, non abbastanza onesta.

La plebe, e specialmente i Chioggiotti hanno l'uso di chiamar BARBA (Zio; l'Uomo di qualche età, benchè non sia loro pa

rente.

BARBACAN, s. m. Barbacane, Parte della muraglia da basso fatta a scarpa. BARBACHIÈPO, add. Voce ant. Barbacheppo e Barbalacchio, Detto a uomo per ingiuria.

BARBA COSACO, Termine di nuova data, usato dai Merciaí e dalle donne; ed è Agg. di colore, cui potrebbe corrispondere Tane, cioè lionato scuro, mezzano fra il rosso ed il nero, com'è il guscio della castagna, BARBAGIAN, 8. m. Uccello notturno rapace. Lo stesso che ALòco, V.

BARBAGIAN detto figur. a uomo, Barbalacchio; Babaccio, valgono Sciocco, Balordo.

BARBAGOLA, V. BARBOLE.

BARBAN, s. m. Termine antico, ma usato ancora dai Chioggiotti o in altre isole dell'Estuario: dalla voce barbarica Barbanus, e vale Zio. Anche alcuni scrittori toscani antichi usarono la voce Barbano, ma ora sarebbe arcaismo.

BARBARÈLA, s. f. Ai tempi del Governo Veneto ogu'anno nel giorno di S. Barbara, il Doge staudo assiso in Collegio, estraeva a sorte da un' urna i nomi di trenta Patrizii d'anni venti compiuti sino li 25, por essere ammessi al Maggior Consiglio. E quindi Vegnir ala BARBARĖLA, voleva dire Essere estratto nel dì di s. Barbara, Essere abilitato ad entrar con voto nel Gran Consiglio prima dell'età legale degli anni 25 compiuti. In questo giorno il Doge dispensava la medaglia. V. OSÈLA.

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BARBARINELO O BARBARIN CEDRATO, 8. m. Bizzarria, Sorta d'agrume ch'è insieme in parte cedrato e in parte arancio.

BARBARITA, s. f. Barbarie, Crudeltà, immanità.

BARBARO, add. Barbaro, Barbarico, Barbaresco.

CAVAL BARBARO, Burbero, Cavallo corridore, quello che si fa correre nella corsa de' barberi.

Imbarbarirsi, Di

DEVENTAR BARBARO, ventar crudele. LAVORAR COME UN BARBARO, Lavorare a mazza e stanga, modo basso, e vale Lavorare di tutta forza, Lavorare con ogni attenzione.

BARBASTELO e anticam. BABBASTREGIO, 8. m. Pipistrello. V. NOTOLA, BARBASTELO DE MAR, s. m. T. dei Pesc. che nell'Istria dicesi PESSE RONDINE. Esocèto, detto ancho Muggine alato o Pesce volante, e da Linn. Exocatus volitans. Pesce di mare che ha le pinne pettorali grandi, colle quali sorvola per alcun tratto sull'acqua. Esso somiglia nella forma del corpo e ne' colori al Cefalo. Pescatori chioggiotti gli danno il nome di BARBASTÈLo perchè ha qualche simiglianza alla Libellula grandis (CoRUGOLO) così da essi chiamata.

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BARBASTRIGIO, s. m. che una volta dicevasi BARBASTREGIO, Pipistrello, V. No

TOLA.

BARBATOFOLEÈTO, s. m. T. antiq. e vale
Puzza; Mal odore.
BARBAZZA, 8. f. Barbaccia, Barba lunga.
UNA BARBAZZA CHE LA PODARIA SERVIR DA
SCOVOLO, Barba da ungere aringhe. V.
BARBONA.

BARBAZZAN, 8. m. V. Barbagian. BARBAZZON, detto anche BARBASSO, 8. m. Voci antiche, ed era il nome d'una specie di Gabbano ad uso di donna, di cui non è più nota la forma.

UN BARBAZZÓN DE GARISEA BIANCA BICAMÀ A SGUAZZARONI, s'interpreta dagli eruditi d'antichità, Un gabbano di filaticcio bianco (di BAVELA) con pendagli. BARBETA, 8. f. Barbetta; Barbettina, Pie

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La bottega del Barbiere chiamasi Barberia o Barbieria. BARBIÈRA, s. f. La femmina del Barbiere, la quale sull'esempio di altre voci consimili potrebbe dirsi Barbieru.

BARBIERÒTO, s. m. Barbiere, e nel significato vernacolo intendiamo Colui che rade la ciurma di un naviglio.

⚫ BARBIERÒTO, Chirurgo minore o flebotomo; ed anche Medico e Chirurgo di marina.

BARBİSI, 8. m. Mostacchi; Basette, I peli sotto il naso - Barbigi iu usato da Fortiguerri uel Ricciardetto e dall'ab. Parini nel suo Discorso sulle caricature.

BARBISI Suol dirsi anche in luogo di BARBISONI, V. SANTIGLIONI.

BARBİN, add. aggiunto di cane. V. CAN.
BARBISONA, V. MUSTACHIONA.
BARBISONI, V. SANTIGLIONI.

BARBO, s. m. Barbio o Barbo e Cefalo d'acqua dolce, che trovasi specialmente ne'fiumi, come nel Po e nell'Adige, detto già da' Latini Barbius e da' Sistematici Cyprinus Barbus; ed è buonissimo a mangiare. BARBOLE, s. f. Borgiglia; Bargiglio; Bargigliene; Quella carne rossa, che pende sotto al becco de'galli, delle galline e de'becchi, e dicesi anche Tettola.

In altro sign. Grinze o Crespe, chiamasi quella Pelle, che pende talvolta dal mento alle persone grasse ed avanzate in età.

BARBOLE DE LE SCUFIE O DE LE MITRIE, Bendone.

Barbole del coLARO, Bendoni, dicevast a

Quelle due strisce che pendevano al dayanti della cravatta d' un Interveniente ai tempi Veneti, vestito della sua toga particolare. Altri le chiamavano BARACOLE.

BARBOLE, 8. f. ed anche Barboni, termini de' Villici Veterinarii, Escrescenze carnose e dure che vengono talora nella bocca del Bue e del Cavallo, e sono Tumori rotondi biancastri tra le glandule sublinguari e la lingua, che recano loro difficoltà nel mangiare. BARBOLÒSO, add. Bargiglioso, Che ha bargigli.

VECHIO BARBOLOSO, Vecchio grinzoso o cresposo o floscio. BARBON, 8. m. Barbone, Ché nutrisce la barba lunga - Barbuto, add. Che ha gran barba.

CAN BARBON, V. CAN. BARBÒN, s. m. T. de' Pesc. Acarna detto anche Mugile barbato e Triglia volgare. Pesce comunissimo del nostro mare, del genere delle Triglie, dotto da Linn. Mullus burbatus. Il suo esterno è d'un colorito rosso macchiato di bianco, tosto che gli sieno levate le scaglie, e fa così più bella mostra : onde i Pescatori lo scagliano prima di esporlo in vendita; e così fanno della Triglia. Dicesi poi Barbone perchè ha due cirri o bal be sotto al mento. Nell'Istria, si chiama TRIA. V. TRIA.

BARBON DE PORTO, 8. m. I Pescatori distinguono con questo nome un'altra Triglia volgare, ch'è una varietà dell' antecedente specie, di color più scuro; così volgarmente chiamata perchè si pesca per lo più in prossimità a' porti, ed ha la carne più tosta del primo.

BARBONI MARCHIANI, chiamansi da' pescatori Quelli che sono prossimi a infracidire: quasi a dire Marchiati o Marcati. BARBONA, s. f. Borba a spazzola, Dicesi con esagerazione di Barba lunga e larga a foggia di spazzola. V. BARBAZZA. BARBOTADA, 8, f. Tartagliata ; Trogliata, Il tartagliare.

BARBOTAR, v. Balbettare; Balbulire; ℗ Balbezzare; Pronunziar le parole con qualche difetto di lingua: Per esempio Non poter pronunziare la lettera r o simili, e dir Fate, in luogo di Frate.

Frastagliare; Frappare; Tartagliare, Affoltarsi nel chiacchierare, avviluppandosi ed imbrogliandosi.

Barbugliare, vale Parlare in gola e con parole interrotte; ed è proprio di coloro che favellano risvegliandosi, che dicesi anche Trogliare.

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BARBOTO, add. Balbo; Bleso; Scilingualo; Troglio; Balbuziente; Balbettante; Che balbetta, che troglia. Borbigi e Bisciola propr. si chiama uno che scilingua per accostar troppo le labbra a'denti, facendo sentire come un certo strascico nella pronunzia delle lettere c, g, sc.

VECHIO BARBOTO, V. VECHIO. BARBOTON, Borbottone, Che borbotta Bufonchiello, dicesi a Quello che borbotta fra'denti.

BARBOZZE, Parte dell' archibuso. Vedi. SCHIOPO.

BARBUZZADA, 8. f. Summommole, Colpo dato sotto il mento. Sergozzone o Sorgozzone, Colpo che si dà nella gola a man chiusa all'insù.

BARBUZZAL, 8. m. Barbazzole, Catenella che va attaccata all' occhio dritto del morso della briglia.

BARBUZZAL, detto in T. di Teatro, Guardagote, Custodia per le gote, ch'è come una sorte di maschera che fascia il mento: propria anche del Pantalone, del Brighella etc.

BARBUZZO, 8. m. Mento, Parte estrema del viso sotto la bocca.

Barbuzzo scafa, Mento sporto, appuntalo. - Bazza, chiamasi il Mento allungato e un po' arricciato.

BARBUZZO DEL CAVALO, Barbozza. BARCA, 8. f. Barca, che dicesi anche Naviglio o Legno - Gondola si dice ad una Barchetta particolare di Venezia, V. GONDOLA. CORBE DE LA BARCA, V. CORBA.

BARCA DA PADOA, Metaf. Zambracca; Zumbraccaccia; Donna di mondo; Put

tana.

A BARCA ROTA NO GRE YOL SESSOLA. V. SESSOLA.

ACIUTAR LA BARCA, V. AGIUTAR.

DAR O CAPITAR IN TE LA BARCA DEI GAI, Incappare, Cadere e intendesi principalmente in insidie e in pericoli o simili. Dar nel bargello o Dar nel guanto, valgono Capitare alle mani altrui o nelle altrui forze.

DOVE VA LA BARCA POL ANDAR ANCA EL BATELO, Dove va la nave può ire il briganlino: cioè Dove ne va il più può ire il

meno.

FAR UNA BARCA O UNA BARCA IN CAO, detto fig. Far una trappolella, un trabocchetto, una gherminella; Fare una cavalletta

a uno.

MONTAR IN BARCA, Monture in barca DESMONTAR DE BARCA, Smontare o Scendere. PARON DE BARCA, V. PARÒN.

SAVER DE CHE BARGA MENAR, V. SAVER. TEGNIR DRETA LA BARCA, detto fig. Governar bene; Aver buona regola, buon governo: dicesi degli affari di famiglia o di qualche negozio ben diretto; Vivere assegnato

In altro senso, Secondare: Seguire alla seconda o Andaro alla seconda: Piaggiare, Secondar le altrui voglie, Compiacere. V. ESSER DE BALA, in BALA.

METER IN BARCA QUALCUN, Maniera fig. Imbarcare alcuno, vale pur fig. Mettere

altrui talmente in impresa da non se ne potere sbrigare a sua posta. BARCADA, B. f. Barcata, Il carico d' uħa barca, che anche dicesi Navicellata. BARCAGNO O BARCOGNO, 8. m. T. de' Pesc. Così chiamasi il Custode de' serbatoi, cioé de❜luoghi ove si conserva il pesce. BARCARIOL)

BARCAROL 8. m. Barcaiuolo o Barca

ruolo e Barcarolo o Navicellaio. In Venezia si dicono Barcaiuoli quelli che vogano nelle gondole, e si distinguono da essi i B1TELANTI, PEATERI, BURCHIERI, cioè que' che vogano ne'battelli, nelle piatte, ne'burchi, e finalmente i MARINERI. BARCARIOLA Į BARCAROLA

s. f. diciamo alla Moglie

Femmina di Barcaiuolo, la quale, secondo altri vocaboli così formati, dovrebbe dirsi Barcaiuola o Barcarola.

RARCAROLADA, 8. f. Azione o Molto da Barcaiuolo. Ogni atto o detto breve, arguto, pungente o proverbiale, che si dice da qualche barcaiuolo, ovvero da altri contraffacen

do o imitando il Barcaiuolo - Volgaresimo, dicesi a Maniere o costumi del volgo. BARCAROLAZZO, s. m. Barcaiuolo plebco, ed intendesi Quegli che appartiene alla feccia popolare. V. Venezianazzo. BARCAZZA, s. f. Barcaccia, Cattiva barca e Barca grande Per COPANO, V.

Alleggeritore, dicesi al Vascello di mezzana grandezza da portar le mercanzie d'un altro vascello. Barcaccia, dicesi anche la Maggiore delle lance d'una nave.

BARCAZZA, si dice dalla plebe ancora per Pullanaccia; Zambraccaccia, Puttana vile.

bardamento un cavallo, sellarlo e porgli addosso gli altri arnesi. BARDASSA, 8. m. Bardassa; Bardascia; Zanzero; Bagascione, V. Buson. Significa eziandio Frasca; Fraschetta; Ragazzaccio, Giovane leggeri e di poco giudizio. BARDASSADA, 8. f. Ragazzata; Fanciullaggine, Cosa degna di ragazzo. BARDASSAME, 8. in. Fanciullaia: Ragazzame; Raguzzuglia, Moltitudine di ragazzi Lanugine vuol dire Giovani di primo

pelo. BARDASSIÓLA, 8. m. Fraschetta, dicesi per metaf. a Giovanetto leggeri e di poco giudizio.

Foramello; Frugolino; Frugoletto, s' intende d'un Saccentino presuntuosetto, che s' ingerisce in tutto e contraddice a tutto V. CACHÈTE e CAGÒN.

Fusciarra, 8. f. Voce Fiorentina, vale Suggettino, persona maliziosa, insolente, usata a fare stranezze. BARDASSON, 8. in. Burdassonaccio, Peggior. di Bardassa.

BARDELA, 8. f. Bardella, Imbottitura che

si conticca sotto l'arcione delle selle.

BARDELA, detto per agg. a persona, Linguacciuto; Chiacchierone; Grucchione ; Parolaio; Ovvero Voce stridula, acuta. V.,LENGUA.

BARELA, 8. f. Currelta; Cesta, Arnese per portar robe, posto su due stanghe, con due ruote e tirato da un sol cavallo.

Detto per Biroccio o Buroccio, Sorta di Carretta piana a due ruote, che serve a trasportar robe.

Carrellone, dicesi a Carretta grande.
Detto per Calessino da posta, V. Sedia.

BARCHESSA, 8. m Fabbricato coperto, BARENA, s. f. che alcuni vogliono dire BA

vicino o aderente ad una casa dominicale di campagna. Portico o Porticato direbbesi se il luogo è a guisa di loggia per tenervi fieno, legne, animali ee. Fattoria se v'abita il Fattore; Ala se la fabbrica è lateralmente annessa alla Casa. V. TEZA. BARCHÈTA, 8. f. Barchetta; Barchettina; Burchellino; Barchetto.

FAR LA BARCHETA, detto fig. Far una pedina; Fare una cavalletta a uno o una maruchella, vale Ingannarlo con astuzia. V. BARCA.

BARCHIZAR, V. Barcheggiare, dicesi in senso fig. per Destreggiare, Maneggiarsi con destrezza, come chi dicesse Condurre bene la sua barca. V. TRACHEGIAR e BORDIZAR.

BARCO, 8. m. T. Agr. Chiamasi un Coperto di paglia a pendio, infilato e sostenuto da quattro stili di legno diritti e piantati in terra, sui quali s'alza e s'abbassa per tenere al coperto una massa di fieno o di paglia V. PAGIARO.

BARCOLAME, 8. m. Barchereccio; Una facciata di barche, Quantità di barchie. BARDADURA, s. f. Bardatura; Bardamento, Tutti gli arnesi che servono a bardamentare il cavallo.

BARDAR, v. Bardamentare, Guernire di

REMA, Voce formata, come pare, da Baro e Rena. BARO, è da noi detto il Cespuglio sparso d'erbe o di virgulti vivi colla radice. BARO anticamente dicevasi ad un terreno paludoso ed incolto, e tale convien supporre che si chiamasse quel tratto di terreno, ora fabbricato, che nella parroechia una volta di S. Giacomo dall'Orio, poi di S. Simeone profeta, è detto oggidì i BARI. Comunque sia, diciamo BARENA a quel basso fondo di laguna o sia a quel Ridosso rilevato, di natura arenoso-cretosa, tutto sparso di piante erbacee, che non va coperto dall'acqua marina se non uel tempo dei grandi colmi, e dove si va anche a caocia. V. Dusso.

Dune, chiamansi que' Monticelli di sabbia che restano quasi sempre scoperti dall'acqua. Ma la nostra voce BARENA spiega un fondo differente. V. BARO. BARETA, 8. f. Berretta, Copertura del capo. V. RECHIERA e PAPALINA.

Montiera, Sorta di berrettino in forma di piccolo cappello con mezza piega.

BARETA VOLTADA IN SU, Berretta arrovesciuta, falta a gronda.

BARETA COI BIGOLI, Berretta a lucignoletti, Berretta di bambagia, da cui sortono molte fila grosse.

BARETA DE LESCA, Berretta felirata, Sorta di berrette di lana crdinarie, di varie fogge, fatte a panno di feltro. Diconsi BARETE DE LESCA, perchè sono più comunemente giallognole o cannellate, com'è il colore dell'esca da focile.

BARETA A CROSE, Berretta a spicchio a croce, Berretta dei Preti, quando funzio

pano.

METERSE LA BARETA,, Mettersi in capo. CAVARSE LA BABETA, Scuoprirsi il cupo; e detto figur. Cedere; Portur dietro i libri, cioè Dirsi inferiore a uno.

PIETA DE LA BARETA, V. PIETA.

BARETA DA VIN, Chiamasi Uno strumento di legno cupo, di cui si servono i Travasatori di vino per asciugare i tini, e col quale bevono il più delle volte, donde nasce che usano il gergo AVEMO BEVUDO INSIEME UNA BARETA, DO BARRTE, ec. perchè se la ripassano, come fra'villici it boccale. Sogliono anche esigere una di queste BARETE a regalo per ogni barile o altro carico di vino che fanno, dai compratori.

FAR DE BARETA, Dare o Far di berretta, vale Salutare traendosi la berretta del capo.

BARETA ATOZZO, chiamasi Quella che portano anche a' di nostri i pescatori, la quale ê grossolana, assai larga e inutilmente lunga, onde la sommità viene a ripiegarsi sul capo. Quindi BAREta a tozzo, dicevasi anticam. per antonomasia e disprezzo ai Nicolotti, che sono in gran parte pescateri. BARETAZZA, s. f. Berrettaccia, Gattiva berretta. BARETÈR) BARETIN) s. m. Berrettuio, Facitore e venditore di berrette - Velettaio, direbbesi al Venditore di veli o d'altre simili manifatture Borsaio, Che fa e vende borse da parrucca · Collettaio, Chi fa e vende colletti-Bigheraio, Chi fa e vende bigheri, cioè forniture fatte di filo a merletti. V. MODISTA. BARETERA ) BARETINA) Femmina di Berrettaio, la quale per analogia ad altri vocaboli cosi formati, potrebbe dirsi Berrettaia ovvero Velettaia; Borsaia; Collettaia, perchè vendę veli, borse, colletti ee.

8. f. diciamo alla Moglie o

BARETINA, 8. f. Berrettuccia; Berrettina; Berrettucciuola, Piccola berretta.

Crestuia, dicesi alla Lavatrice di certi abbiglian.enti donneschi. V. BABETİN, CANAGIA BAKETINA, Y. CANAWIA. BARETON, 8. m. Borrettone.

Babetón da viazo, Pappolica, Arnese di panno che si mette in capo e cuopre parte del viso per difenderlo dalla pioggia e da`

venti.

BARETONA, s. f. Berrettone e Berrettona, Grande berretta.

BARICADA, 6. f. Barricata, Il barricare. BARICÀR, S. Barricure, Asserragliare una strada o simile con impedimenti per ostare al passaggio. Sbarrare; Stangare ; Boerio.

Sprungure, vagliono Tranezzar con isbar-
ra, stanga o spranga.

BARIL, S.
m. Bariglione, Vaso di legno a
doghe, per uso di tener salumi o altro.
COVERCHIO DEL BARIL. Bocca del barile,
si chiama il fondo con cui si chiude.

BARIL PEK INCApelir l'alboro, T. Marin. Tisie presso i Marinari si chiamano Que'barili sfondati dall' estremità più larga, dei quali si fa uso per cuoprire le teste degli alberi quando sono sguerniti. In Toscana diconsi Cappelletti o Cappelletto.

Barilazzo detto in T. Mil. Barile ad uso di tenervi polvere e cartocei da trasportarsi.

SVODAR EL BARIL, V, SVODAR. BARILA, s. f. Bu, ile masc. Vaso di legno fatto a doghe come la botte, della capacità ordinaria di sei secchie.

UNA BARILA DE VIN, Un barile di vino, DAR LA VOLTA A La Barila, detto figur. Dar la volta a Ibarile; Dar la volta o Dar la volla al canto; Dar nelle girelle, Impazzare.

BARILETA 6. f.) BARI LETO 8. 8. m.). Piccolissimo barile da portare a cintola per cammino. Barletta, dicesi il Vaso di legno di figura simile al barile ma assai minore. BARILOTO, 8. m. Barilotto, Barile alquanto grande.

Burilella o Barletta,

BARILOTO, detto in T. de'Pescat. Succo u barilotto, Specie di Cappotto grossolano ad uso de Pescatori, alquanto corto, con bottoniera al davanti, che può affibbiarsi. RARISELO, 8. m. Bargello, Capitano di birri. Bargelluzzo o. Bargellino ne sono i diminutivi.

BARLICHE BARLÒCHE; Berlich berlock, Voci di niun significató, ma che fra noi sono più comunemente atte a chiamare per ischerzo il demonio.

BARLIFO, add. detto per agg. a Uomo, e vale Furbo; Destro; Scaltro; Che difficilmente si lascia svolgere e ingat.nare. BARLÙME, s. m. Barlume, Tra lume e buio. Nel dialetto si usa fig. e vale Idea confusa; Mendicata ricordanza.

GO UN BARLUME. SUL TAL AFÀR, Mi pare; N'ho qualche piccola memoria; Ne ho qualche idea, qualche lume, Mi pare e now

mi pare BARLUSER O SBARLUSER, V, Luccicare; Lucere; Rilucere; Lampare; Lampeggiare; dicesi nel Risplendere delle cose lisce e lustre, come pietre, armi e simiti, BARNABOTO, s. m. L'etimologia di questa voce, a' tempi Veneti così comune, sembra, indicare Abilante di S. Barnaba, ch'è una contrada di la del Canal grande, situazione anticamente abitata da povere persone. Fino agli ultimi tempi del Governo Veneto però dicevasi BARNABOTO ad un Patrizio quand' era povero, e aveva bisogno di pubblici impieghi per vivere. E talvolta dicevasi Barnaboto ad un patrizio per ingiuria o disprezzo. Comunemente parlando voleva dire Povero gentiluomo.

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BARO, prendesi anche fig. per Volume o Mole, cioè per Grandezza ROBA GONFIA CHE FA BARO, Roba o Cosa che fa male molto volume, La nostra metafora è tratta dal Cesto o Cespuglio dell' erbe. V. BARU. BAROALE, s. m. dicono al Dolo, e quindi a Padova, a Quella parte superiore della casa, che i Veneziani chiamano LUMIRAL. V. BAROMETRO, s, m. Barometro, detto anche' Tubo torricelliano, dal famoso suo inventore Evangelista Torricelli di Faenza, matematico del secolo XVII. Strumento notissimo, che serve per far conoscere la gravità dell'aria e la sua pressione, col mezzo del mercurio, e quindi il sereno o la pioggia. V. TERMOMETRO,

BALETA DEL BAROMETRO, Botloncello. Igrometro, dicesi ad uno Strumento col quale si misurano i gradi del seceo e dell'uvido sparso per l'aria. BARON, & m. Barone, Signore con głuris. dizione o per titulo.

Barone, dicesi poi per termine ingiurioso e vale Mariuolo; Rio; Malvagio; Trislo.

Barone o Birone, dicesi anche in atto scherzevole senza ingiuria, V. Baronceld.

BARÒS DE PIAZZA, Baroncio, Nome di quei Ragazzi sudici e sformati, che veggonsi birboneggiare per la città.

METERSE A PAR EL BARÒN, Gillarsi al barone o al cultivo o al furfante; Farsi un pallone, un briccone, un birbante, un guglioffo, uno sciutto; Farsi un ribuldo; Divenire un fior di virtù.

TUTI BARONI COMPAGNI, Sono tutti della medesima pannina o pecça o tacca o lana; Come i poponi di Chioggia, tutti d'una buccia, d'un sapore; D' uno stesso pelame; Tutti imbraltati della stessa peor.

LE FESTE DEI BARONI DURA Poco, Da ultimo è bel tempo; Alla fine si canta tl gloria. Le allegrezza de’Tristi duran poco; Sempre non ride la moglie del ladro ; Tutte le volpi allu fiue si riveggono in pelticceria. Tutte maniere figurate indicanti che La tristizia non ha fortuna per molto tempo.

OCHI BARONI, V. Ocmo.

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