Una brisa triste por los olivos: García Lorca e Sánchez MejíasEdizioni Nuova Cultura, 24 mar 2014 - 172 pagine Federico García Lorca scelse di chiudere il suo celebre “Llanto por Ignacio Sánchez Mejías” con un verso delicato e criptico, “y recuerdo una brisa triste por los olivos”. Un verso che, lungi dall’essere pienamente decifrato, costituisce ancora oggi una fonte suggestiva di mistero e ci porta nel cuore della vicenda biografica del poeta, nascondendo forse, come tante altre sue immagini poetiche, rimandi alla sua sessualità. Questo volume riprende il filo del discorso iniziato nel precedente lavoro di Giuliano Soria, A las cinco de la tarde. Nove traduzioni italiane del Llanto por Ignacio Sánchez Mejías, pubblicato nel 2012 in questa stessa collana. In questo studio, Soria analizza ulteriori traduzioni italiane non affrontate nel precedente volume. Il Llanto infatti è una complessa “cerimonia antropologica”, rituale e lirica ma costituisce anche, e soprattutto, uno scrigno psicanalitico e forse erotico ancora da leggere e rileggere, da decifrare togliendo le varie maschere. È un compito che va ben oltre il prezioso e fondamentale lavoro fin qui svolto dalla filologia tradizionale sul mirabile capolavoro lorchiano. Soria ricerca il filo di una lettura omosessuale della lirica di Lorca. Uno sguardo fondamentale ancora tutto da decifrare. |