Manuale della letteratura italian, Volume 2G. Barbèra, 1904 |
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Pagina 326
... Zerbino , Fratel di lei , nel regno non si trove ; Che va già molti mesi peregrino , Mostrando di sè in arme inclite prove : Chè quando si trovasse più vicino Quel cavallier gagliardo , o in luogo dove Potesse avere a tempo la novella ...
... Zerbino , Fratel di lei , nel regno non si trove ; Che va già molti mesi peregrino , Mostrando di sè in arme inclite prove : Chè quando si trovasse più vicino Quel cavallier gagliardo , o in luogo dove Potesse avere a tempo la novella ...
Pagina 339
... Zerbino , principe scozzese , s'era acceso di lei , che lo riamava con tutto il cuore ; e non potendo , per la diversa religione , ottenerla dal padre , pensò di rapirla . Mandò a tale effetto Odorico di Biscaglia , di cui molto ...
... Zerbino , principe scozzese , s'era acceso di lei , che lo riamava con tutto il cuore ; e non potendo , per la diversa religione , ottenerla dal padre , pensò di rapirla . Mandò a tale effetto Odorico di Biscaglia , di cui molto ...
Pagina 357
... Zerbino , che ritorna con alquanti cavalieri dall'aver inseguiti i nemici ; Cloridano gittò il carco ( ivi , st . 190 ) , e per oc- cultarsi ( canto XIX ) , si riduce in un bosco vicino . Medoro non sa risolversi ad abbandonare quel ...
... Zerbino , che ritorna con alquanti cavalieri dall'aver inseguiti i nemici ; Cloridano gittò il carco ( ivi , st . 190 ) , e per oc- cultarsi ( canto XIX ) , si riduce in un bosco vicino . Medoro non sa risolversi ad abbandonare quel ...
Pagina 358
... Zerbino avea , Che d'amor tutto e di pietade ardea . In questo mezzo un cavallier villano , Avendo al suo Signor poco rispetto , Feri con una lancia sopra mano Al supplicante il delicato petto . Spiacque a Zerbin l'atto crudele e strano ...
... Zerbino avea , Che d'amor tutto e di pietade ardea . In questo mezzo un cavallier villano , Avendo al suo Signor poco rispetto , Feri con una lancia sopra mano Al supplicante il delicato petto . Spiacque a Zerbin l'atto crudele e strano ...
Pagina 361
... Zerbino ; il quale ( come si disse ) aveva inseguito , ma indarno , lo scortese feritore di Medoro ( ivi , st . 119 ) : Non potè , ancor che Zerbin fosse irato , Tener , vedendo quella vecchia , il riso ; Chè gli parea dal giovenile ...
... Zerbino ; il quale ( come si disse ) aveva inseguito , ma indarno , lo scortese feritore di Medoro ( ivi , st . 119 ) : Non potè , ancor che Zerbin fosse irato , Tener , vedendo quella vecchia , il riso ; Chè gli parea dal giovenile ...
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Parole e frasi comuni
adunque Alamanno alcuni allora amore Antol assai Astolfo avea bella Bradamante buona Burchiello canto cardinale Carlo Carlo VIII casa cavalieri ch'a ch'egli ch'io chè cielo città Clemente VII colla credo detto dice dipoi dolce donna duca Durlindana ebbe ediz erano fare fece figliuoli fiorentina Firenze Francesco Francia frate fuggire furono fusse gente giorno Giovanni governo gran grandissima guerra innanzi ital l'altro lascia latino Leone X lett Lorenzo Luigi XII lungo luogo maggior Malagigi mandò Mantova maraviglia mare Marfisa Matteo Maria Boiardo medesimo messer mondo morire morte mostra Napoli niuno nuovo onore Orlando padre papa passo piglia Pistoia poco poesia poteva principe pubblicate quivi ragione Rass regno di Napoli repubblica resta rime Rinaldo Ruggiero Santa sarà scritto seco sente Siena signore sonetti spada studj terra trova uomini Vedi veggono Venezia venire vivere voglia
Brani popolari
Pagina 358 - Zerbin, ch'era il capitano loro, non potè a questo aver più pazienza. Con ira e con furor venne a Medoro, dicendo: — Ne farai tu penitenza. — Stese la mano in quella chioma d'oro, e strascinollo a sé con violenza: ma come gli occhi a quel bel volto mise gli ne venne pietade, e non l'uccise. Il giovinetto si rivolse a...
Pagina 330 - Di persona era tanto ben formata, quanto me' finger san pittori industri ; con bionda chioma lunga et annodata: oro non è che più risplenda e lustri. Spargeasi per la guancia delicata misto color di rose e di ligustri; di terso avorio era la fronte lieta, che lo spazio finia con giusta meta. 8 Sotto duo negri e sottilissimi archi son duo negri occhi, anzi duo chiari soli, pietosi a riguardare, a mover parchi; intorno cui par ch'Amor scherzi e voli, e ch...
Pagina 347 - Capricorno; 22 e ritrovar del lungo tratto il fine, che questo fa parer dui mar diversi; e scorrer tutti i liti e le vicine isole d'Indi, d'Arabi e di Persi: altri lasciar le destre e le mancine rive che due per opra Erculea férsi; e del sole imitando il camin tondo, ritrovar nuove terre e nuovo mondo.
Pagina 282 - ... detti e nelle parole arguzia e prontezza, sapere tessere una fraude, ornarsi di gemme e d'oro, dormire e mangiare con maggiore splendore che gli altri, tenere assai lascivie intorno, governarsi co...
Pagina 472 - Quando io considero a quanti accidenti e periculi di infirmita, di caso, di violenza, e in modi infiniti, è sottoposta la vita dell'uomo; quante cose bisogna concorrino nello anno a volere che la ricolta sia buona ; non è cosa di che io mi maravigli più, che vedere uno uomo vecchio, uno anno fertile.
Pagina 210 - Gran tratto da' compagni allontanato ; Né pur d' un passo ancor la preda avanza, E già tutto il destrier sente affannato: Ma pur seguendo sua vana speranza, Pervenne in un fiorito e verde prato. Ivi sotto un vel candido gli apparve Lieta una Ninfa ; e via la fera sparve.
Pagina 567 - ... mirando io mi scoloro, dove spunta i suoi strali amore e morte; occhi di perle, vaghi, luci torte, da ogni obbietto disuguale a loro; ciglia di neve, e quelle, ond'io m'accoro, dita, e man dolcemente grosse e corte; labbra di latte, bocca ampia celeste, denti d'ebano, rari e pellegrini, inaudita ineffabile armonia; costumi alteri e gravi: a voi, divini servi d'amor, palese fo, che queste son le bellezze della donna mia.
Pagina 461 - E conoscendo che alla republica fiorentina ea sé proprio sarebbe molto pericoloso se alcuno de' maggiori potentati ampliasse più la sua potenza, procurava con ogni studio che le cose d'Italia in modo bilanciate si...
Pagina 350 - Guastare i tetti non è alcun che stime; e legne e pietre vanno ad una sorte, lastre e colonne, e le dorate travi che furo in prezzo agli lor padri e agli avi. 11 Sta su la porta il re d'Algier, lucente di chiaro acciar che '1 capo gli arma e '1 busto...
Pagina 373 - Quel tuttavia più va perdendo il sangue ; Manca la forza, e ancor par che noi senta. Il vigoroso cor che nulla langue, Val sì, che '1 debol corpo ne sostenta. La donna sua, per timor fatta esangue, Intanto a Doralice s' appresenta, E la priega e la supplica per Dio, Che partir voglia il fiero assalto e rio.