Manuale della letteratura italian, Volume 2G. Barbèra, 1904 |
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... dolce labbro di madonna Alessandra . Ma intanto andavasi formando sempre più un idioma comune letterario , del quale il fondo , per l'autorità de ' grandi scrittori del Trecento , era il parlar fiorentino , finchè alla fine del secolo ...
... dolce labbro di madonna Alessandra . Ma intanto andavasi formando sempre più un idioma comune letterario , del quale il fondo , per l'autorità de ' grandi scrittori del Trecento , era il parlar fiorentino , finchè alla fine del secolo ...
Pagina 34
... dolce , con quanto disio ' Miravi tuo figliuol , Cristo mio Dio . Quando tu il partoristi sanza pena , La prima cosa , credo , che facesti , Tu Tadorasti , o di grazia piena , Poi sopra il fien nel presepio il ponesti ; Con pochi e ...
... dolce , con quanto disio ' Miravi tuo figliuol , Cristo mio Dio . Quando tu il partoristi sanza pena , La prima cosa , credo , che facesti , Tu Tadorasti , o di grazia piena , Poi sopra il fien nel presepio il ponesti ; Con pochi e ...
Pagina 35
... dolce amor sentivi al core Quando in gremio il tenevi e lattavi ! Oh quanti atti d'amore soavi Avesti , essendo col tuo figliuol pio ! Io mi credo che tu penavi , quanto !, Quando Gesù la mattina vestivi , Perchè a toccarlo avevi piacer ...
... dolce amor sentivi al core Quando in gremio il tenevi e lattavi ! Oh quanti atti d'amore soavi Avesti , essendo col tuo figliuol pio ! Io mi credo che tu penavi , quanto !, Quando Gesù la mattina vestivi , Perchè a toccarlo avevi piacer ...
Pagina 47
... dolce e il più vago la- vorare che sia ) , prima abbi calcina e sabbione , tamigiata2 bene l'una e l'altra . E se la calcina è ben grassa e fresca , richiede le due parti sabbione , la terza parte calcina . E intridili bene insieme con ...
... dolce e il più vago la- vorare che sia ) , prima abbi calcina e sabbione , tamigiata2 bene l'una e l'altra . E se la calcina è ben grassa e fresca , richiede le due parti sabbione , la terza parte calcina . E intridili bene insieme con ...
Pagina 72
... dolci violette , dove Spirano euri d'amor , zefliri lieti ; Verdi , alti , vaghi e gentil laureti , Dove un bel ... dolce a ' miei stanchi pensieri , Ond'io da morte a vita oggi ritorno . 1 Lirica tosc . del Rinascimento cit . , pag ...
... dolci violette , dove Spirano euri d'amor , zefliri lieti ; Verdi , alti , vaghi e gentil laureti , Dove un bel ... dolce a ' miei stanchi pensieri , Ond'io da morte a vita oggi ritorno . 1 Lirica tosc . del Rinascimento cit . , pag ...
Sommario
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Parole e frasi comuni
adunque Alamanno alcuni allora amore Antol assai Astolfo avea bella Bradamante buona Burchiello canto cardinale Carlo Carlo VIII casa cavalieri ch'a ch'egli ch'io chè cielo città Clemente VII colla credo detto dice dipoi dolce donna duca Durlindana ebbe ediz erano fare fece figliuoli fiorentina Firenze Francesco Francia frate fuggire furono fusse gente giorno Giovanni governo gran grandissima guerra innanzi ital l'altro lascia latino Leone X lett Lorenzo Luigi XII lungo luogo maggior Malagigi mandò Mantova maraviglia mare Marfisa Matteo Maria Boiardo medesimo messer mondo morire morte mostra Napoli niuno nuovo onore Orlando padre papa passo piglia Pistoia poco poesia poteva principe pubblicate quivi ragione Rass regno di Napoli repubblica resta rime Rinaldo Ruggiero Santa sarà scritto seco sente Siena signore sonetti spada studj terra trova uomini Vedi veggono Venezia venire vivere voglia
Brani popolari
Pagina 358 - Zerbin, ch'era il capitano loro, non potè a questo aver più pazienza. Con ira e con furor venne a Medoro, dicendo: — Ne farai tu penitenza. — Stese la mano in quella chioma d'oro, e strascinollo a sé con violenza: ma come gli occhi a quel bel volto mise gli ne venne pietade, e non l'uccise. Il giovinetto si rivolse a...
Pagina 330 - Di persona era tanto ben formata, quanto me' finger san pittori industri ; con bionda chioma lunga et annodata: oro non è che più risplenda e lustri. Spargeasi per la guancia delicata misto color di rose e di ligustri; di terso avorio era la fronte lieta, che lo spazio finia con giusta meta. 8 Sotto duo negri e sottilissimi archi son duo negri occhi, anzi duo chiari soli, pietosi a riguardare, a mover parchi; intorno cui par ch'Amor scherzi e voli, e ch...
Pagina 347 - Capricorno; 22 e ritrovar del lungo tratto il fine, che questo fa parer dui mar diversi; e scorrer tutti i liti e le vicine isole d'Indi, d'Arabi e di Persi: altri lasciar le destre e le mancine rive che due per opra Erculea férsi; e del sole imitando il camin tondo, ritrovar nuove terre e nuovo mondo.
Pagina 282 - ... detti e nelle parole arguzia e prontezza, sapere tessere una fraude, ornarsi di gemme e d'oro, dormire e mangiare con maggiore splendore che gli altri, tenere assai lascivie intorno, governarsi co...
Pagina 472 - Quando io considero a quanti accidenti e periculi di infirmita, di caso, di violenza, e in modi infiniti, è sottoposta la vita dell'uomo; quante cose bisogna concorrino nello anno a volere che la ricolta sia buona ; non è cosa di che io mi maravigli più, che vedere uno uomo vecchio, uno anno fertile.
Pagina 210 - Gran tratto da' compagni allontanato ; Né pur d' un passo ancor la preda avanza, E già tutto il destrier sente affannato: Ma pur seguendo sua vana speranza, Pervenne in un fiorito e verde prato. Ivi sotto un vel candido gli apparve Lieta una Ninfa ; e via la fera sparve.
Pagina 567 - ... mirando io mi scoloro, dove spunta i suoi strali amore e morte; occhi di perle, vaghi, luci torte, da ogni obbietto disuguale a loro; ciglia di neve, e quelle, ond'io m'accoro, dita, e man dolcemente grosse e corte; labbra di latte, bocca ampia celeste, denti d'ebano, rari e pellegrini, inaudita ineffabile armonia; costumi alteri e gravi: a voi, divini servi d'amor, palese fo, che queste son le bellezze della donna mia.
Pagina 461 - E conoscendo che alla republica fiorentina ea sé proprio sarebbe molto pericoloso se alcuno de' maggiori potentati ampliasse più la sua potenza, procurava con ogni studio che le cose d'Italia in modo bilanciate si...
Pagina 350 - Guastare i tetti non è alcun che stime; e legne e pietre vanno ad una sorte, lastre e colonne, e le dorate travi che furo in prezzo agli lor padri e agli avi. 11 Sta su la porta il re d'Algier, lucente di chiaro acciar che '1 capo gli arma e '1 busto...
Pagina 373 - Quel tuttavia più va perdendo il sangue ; Manca la forza, e ancor par che noi senta. Il vigoroso cor che nulla langue, Val sì, che '1 debol corpo ne sostenta. La donna sua, per timor fatta esangue, Intanto a Doralice s' appresenta, E la priega e la supplica per Dio, Che partir voglia il fiero assalto e rio.