Giuochi fanciulleschi siciliani, Volume 1

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L. Pedone Lauriel, 1883 - 459 pagine
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 427 - PB Vozzica. V, 349. Vozzica , è un giuoco che fanno i fanciulli , i quali sedendo sopra una tavola sospesa tra due funi pendenti da alto o in altra guisa, la fanno ondeggiare, altalena, oscillatio.
Pagina 171 - ncape ? — « Ne tenghe treje ». — — E si quatte avisse ritte, 'E cavalle fosse scritte, 'E cavalle re lu pape. — • Quante come tiene 'n cape? — « Ne tenghe seje. » — E se cinche avisse ritte ecc. Nell'ottavo verso si dice più comunemente E cavalle re Rumane. Nel 1709 il MARCOTBLLIS nel Patro' Calienno de la Costa at. II, se. 8% diede questa versione napolitanesca, tuttora popolare in Napoli : Anga Nicola — si bella e si' bona Si bella mmaretata, Quanta corna tiene 'n capo?
Pagina 354 - De dialecto quae carminibus popularibus Tuscanicis a Tigrio editis continetur. Lipsiae 1872. HIRSCH Ludwig, Lautlehre des Dialectes von Siena. Bonn 1885. Laut- und Formenlehre des Dialectes von Siena.
Pagina 5 - IV-556-140). indicati e poi qua e là, ne' luoghi proprì, descritti molti giuochi infantili, fanciulleschi e di conversazione. 5. Usi e Costumi di Napoli e contorni descritti e dipinti. Opera diretta da FRANCESCO DE BOURCARD. Voi. primo. Napoli, Stab. tipografico di G. Nobile, 1853. (In-8° gr., p.
Pagina 92 - ... 7. Nous avons conservé le mot pile, signif1ant le revers d'une monnaie, dans l'expression « pile ou face ». Les Romains conservèrent, dans le même sens, le mot navis, emprunté aux plus anciennes empreintes de leurs monnaies. « Aes ita fuisse signatum, dit Macrobe (Saturn., libr. I, c. 7), hodieque intelligitur in aleae lusu, cum pueri denarios in sublime jactantes, capita aut navim, lusu teste vetustatis, exclamant. » Cela est tout vray et je le croys. Chascun sy1 mourra, tant gros que...
Pagina 161 - ... è chi presa tra la commessura del secondo e del terzo dito nella palma della mano la trottola girante, la fa ricadere sulla trottola che è sotto. Chi non riesce a questo, va sotto lui, come ci va chi non da entro il circolo, chi nel tirare non dice muca (Cianciana), colui la cui trottola fa cappiddazzu, percuote in terra di costato senza girare, ovvero fa sculazzata, cioè rimane attaccata alla ferza: nel qual caso il proverbio messinese dice: Sculazzata vai sutta. Chi non sa prender nelle...
Pagina 243 - Ad un grami mi la dati ? che la funicella è fracida, e l' altro che è forte, e finalmente si accordano di provare il resto. Tirando come la prima volta, gli altri ragazzi che si tengono ancora uniti si dividono , e gridano di voler essere pagati; ma il compratore ricusa di voler pagare roba fracida, onde danno tutti addosso a lui, che però scappa e ne busca e ne da anche quante più ne può. Nel giuoco A la lila di Riesi le fanciulline si prendono per le mani, e tutte, meno le due mastre che stanno...
Pagina 248 - u megghiu chi cc' è. Mastra Io mi scantu di lu canuzzu. DA Maria Lu canuzzu 'un cci fa mali! Mastra Passiddà, cani, appressu di mia! E così dicendo la mastra batte con la mano leggermente quella della giocatrice che le è più vicina, e che le si attacca alla veste e le tien dietro. Ricomincia il dialogo, e finisce con la stessa battuta, per la quale una seconda, una terza giocatrice s' attacca agli abiti della terza , o della quarta compagna, che viene facendo coda alla mastra.
Pagina 241 - O di celu o celu ! 2 — Chi cumanna ssu celu ? 1 — Quantu pani cc'è supra la banca ? 2 — Un pani e mezzu. 1 — L'àutru mezzu cu' si lu mancia ? 2 — Ssu canuzzu ch'aviti a lu giru.
Pagina 340 - Vari fanciulli si mettono in giro, ed il mastro fa delle domande a ciascuno, alle quali vuoisi rispondere con ispropositi , sempre a controsenso. Chi risponde oportunamente paga un pegno. VARIANTI E RISCONTRI Una descrizione degli Spropositi diede il MINUCCI nelle note al Malmantile, voi.

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