Le vite de' più eccellenti pittori, scultori e architetti, Volume 3F. Le Monnier, 1848 |
Dall'interno del libro
Risultati 1-5 di 43
Pagina 23
... bella ; San Petronio ed un altro Santo , molto ben disposti e con belle attitudini : " rara , ove nel 1408 scolpi una Madonna col Bambino in collo , che tiene un pomo granato in mano : la qual ' opera dal Duomo di quella città fu ...
... bella ; San Petronio ed un altro Santo , molto ben disposti e con belle attitudini : " rara , ove nel 1408 scolpi una Madonna col Bambino in collo , che tiene un pomo granato in mano : la qual ' opera dal Duomo di quella città fu ...
Pagina 24
... bella.1 quale , essendo ricerco Iacopo di ritornare a Lucca , ben volentieri ; e vi fece in San Friano , per ... belle attitudini , vedendosi ch Tabl Nelle note alla Vita d'Agostino e d'Agnolo già si disse dell ' opere loro , o loro ...
... bella.1 quale , essendo ricerco Iacopo di ritornare a Lucca , ben volentieri ; e vi fece in San Friano , per ... belle attitudini , vedendosi ch Tabl Nelle note alla Vita d'Agostino e d'Agnolo già si disse dell ' opere loro , o loro ...
Pagina 26
... bella , ed una grazia ed attitudine della pers reverente verso Adamo nel porgerli il pomo , che che possa ricusarlo : senza il rimanente dell ' ope tutta piena di bellissime considerazioni , e adornata simi fanciulletti , ed altri ...
... bella , ed una grazia ed attitudine della pers reverente verso Adamo nel porgerli il pomo , che che possa ricusarlo : senza il rimanente dell ' ope tutta piena di bellissime considerazioni , e adornata simi fanciulletti , ed altri ...
Pagina 35
... bella figura della Fede seduta , condotta di bassorilievo sur un piano alto circa due braccia , e largo uno e mezzo ; dove è il nome dell ' artefice cosi inciso : O. M. C. L. ( Opus . Mathæi . Civitalis . Lucensis . ) Questa scultura ...
... bella figura della Fede seduta , condotta di bassorilievo sur un piano alto circa due braccia , e largo uno e mezzo ; dove è il nome dell ' artefice cosi inciso : O. M. C. L. ( Opus . Mathæi . Civitalis . Lucensis . ) Questa scultura ...
Pagina 55
... bella cosa la virtù nella nobiltà e nella ricchezza , che nella gente povera e vile . Il che apertissimamente si vide in que ' felicissimi tempi santi , quando i re e i principi dottamente filosofavano . E nel secol quasi nostro lo dimo ...
... bella cosa la virtù nella nobiltà e nella ricchezza , che nella gente povera e vile . Il che apertissimamente si vide in que ' felicissimi tempi santi , quando i re e i principi dottamente filosofavano . E nel secol quasi nostro lo dimo ...
Altre edizioni - Visualizza tutto
Vite de' più eccellenti pittori, scultori e architetti, Volume 3 Giorgio Vasari Visualizzazione completa - 1791 |
Vite De' Piu Eccellenti Pittori Scultori E Architetti, Volume 3 Giorgio Vasari Visualizzazione completa - 1759 |
Vite de' più eccellenti pittori scultori e architetti, Volume 3 Giorgio Vasari Visualizzazione completa - 1791 |
Parole e frasi comuni
alcuni allogata altre Andrea Andrea Della Robbia Andrea Pisano Angeli Antonio architetto arte artefici avendo Baldinucci bassorilievo bella bellissima braccia Brancacci bronzo Brunellesco buona cappella cappella Brancacci chiesa di San Cicognara Civitali Cosimo Cristo cupola detto dice diligenza dipinta disegno Donatello Donato Duomo edizione essendo fabbrica fare fece figliuolo figure Filippino Filippo Filippo Brunelleschi fiorentino Firenze Francesco furono fusse Gaye Giotto giudizio grandissima Iacopo Iacopo della Quercia intaglio intorno l'altra l'anno lavoro lippo lode Lorenzo Ghiberti Luca della Robbia luogo maestro maggiore maniera mano Maria del Fiore marmo Masaccio Masolino Masolino da Panicale Matteo Civitali medesimo mezzo Michelozzo modello morte mostra Nanni Niccolò Niccolò Lamberti opera operai ornamenti palazzo Paolo Paolo Uccello perciocchè Piero pilastri pitture porte di San Quercia ragione rilievo ritratto Robbia sagrestia San Giovanni San Pietro Santa Maria scultore sepoltura Siena signor similmente Simone statua storia terra cotta tondo trova Vasari vecchio vede
Brani popolari
Pagina 20 - Giovanni a cavallo, maggior del vivo, fatta con molto giudizio e con invenzione; avendo ( il che non era slato fatto insino allora) trovato lacopo, per condurre quell'opera, il modo di fare l'ossa del cavallo e della figura di pezzi di legno e di piane confitti insieme, e fasciati poi di fieno e di stoppa, e con funi legato ogni cosa, strettamente insieme, e sopra messo terra mescolata con cimatura di panno lano, pasta e colla. Il qual...
Pagina 204 - Ed è necessario pensare a' lumi, alle scale ed ai condotti, dove l'acque nel piovere possine uscire. E nessuno di voi ha pensato, che bisogna avvertire che si possa fare i ponti di dentro per fare i musaici ed una infinità di cose difficili; ma io, che la veggo...
Pagina 153 - E perché e' non volle pensar già mai in maniera alcuna alle cure o cose del mondo, e non che altro, al vestire stesso, non costumando riscuotere i danari da' suoi debitori, se non quando era in bisogno estremo, per Tommaso, che era il suo nome, fu da tutti detto Masaccio. Non già perché e...
Pagina 216 - ... ferramenti ai fabbri. E trovò il modo de' gangheri col capo e degli arpioni, e facilitò molto l'architettura ; la quale certamente per lui si ridusse a quella perfezione , che forse ella non fu mai appresso i Toscani. Era l'anno 1428 Firenze in quella felicità ed allegrezza che poteva essere, quando Filippo fu tratto per il quartiere di S. Giovanni per maggio e giugno de' Signori, essendo tratto per il quartiere di S.
Pagina 47 - ... tempi magnificamente si usavano, come infiniti per tutta la città se ne possono vedere. E per molti anni fu di sorte questa cosa in uso, che eziandio i più eccellenti pittori in così fatti lavori .si esercitavano, senza vergognarsi, come oggi molti farebbono, di dipignere e mettere d'oro simili cose. E che ciò sia vero, si è veduto insino a' giorni nostri, oltre molti altri, alcuni cassoni, spalliere e cornici nelle camere del magnifico Lorenzo vecchio de...
Pagina 160 - E LA MIA PITTURA AL VER FU PARI; L'ATTEGGIAI, L'AVVIVAI, LE DIEDI IL MOTO, LE DIEDI AFFETTO. INSEGNI IL BONARROTO A TUTTI GLI ALTRI, E DA ME SOLO IMPARI...
Pagina 47 - La qual cosa gli venne molto a proposito; perché, usandosi in que' tempi per le camere de' cittadini cassoni grandi di legname, a uso di sepolture, e con altre varie fogge ne' coperchi, niuno era che i detti cassoni non facesse dipignere: ed oltre alle storie che si facevano nel corpo dinanzi e nelle teste, in su i cantoni, e talora altrove, si facevano fare l'arme o vero insegne delle casate.
Pagina 63 - ... che fanno. E chi sa che l'arti del disegno, per non dir la pittura solamente, sono alla poesia simili, sa ancora che , come le poesie dettate dal furore poetico sono le vere e le buone e migliori che le stentate , così 1...
Pagina 67 - E nell'ornamento de' pilastri di queir opera, dipinse, nel piano, certi festoni a ina/zi di frutti e foglie si vive e naturali, che col pennello in tavola non si farebbe altrimenti a olio: ed in vero, questa opera è maravigliosa e rarissima, avendo in essa Luca fatto i lumi e l'ombre tanto bene, che non pare quasi che a fuoco ciò sia possibile.
Pagina 143 - Parri i colori sodi nel far le mestiche e le tinte, mettendoli con molta discrezione dove gli parea che meglio stessono; cioè i chiari nel più alto luogo, i mezzani nelle bande, e nella fine de' contorni gli scuri. Col qual modo di fare mostrò nell'opere più facilità, e diede più lunga vita alle pitture in fresco; perché, messi i colori ai luoghi loro, con un pennello...