Immagini della pagina
PDF
ePub

guerreggiare in lontana spedizione. A questo inconveniente s'era cercato rimedio fino da' tempi della lega Lombarda, sia collo stanziare ferma paga alle milizie occupate in lunghe fazioni (1), sia col fare molto minor numero di volte l'oste generale con tutto il popolo, che non la cavalcata co'soli militi (2). Più tardi si pensò altresì di francare dall'estimo chiunque militava a piè od a cavallo (3): nè bastando ancor tutto questo ad addolcire gl' incomodi del servigio, si deliberò, tranne caso straordinario, di non convocare più alle armi che certa parte della cavalleria. Ond'è che Faenza nel 1168, Genova nel 1175 presero partito di descrivervi solo i ricchi di censo stabilito (4); e coll'avvertenza, che ad ogni uopo di guerra questo censo si rinnovasse; nè prima si imponessero le cavallate sopra i cittadini, che se ne fosse ottenuto l'assenso nel generale consiglio del Comune (5).

In breve quest'uso di scegliere passò dalla milizia a cavallo a quella a piè. Tutto il popolo non venne più convocato, se non se in caso di pericolo gravissimo o di memoranda impresa; ed in quella vece s'elesse di ciascuna porta o quartiere il numero convenevole de' più facoltosi o agguerriti. Così pochi anni dopo la spedizione raccontata sopra Siena, i Fio

(1) Sire Raul, p. 1177 C, 1178 E, 1179 B, 1182 C (R. I. S. t. VI).

(2) V. per es. il trattato di Lega del 1151 tra Parma e Modena. Affò, St. di Parma, t. II. doc. 63.

(3) Federici, St. de'Cav. Gaudenti, t. I. p. 144.

(4) Caffari, II. 349. - Tolosani, Chr., c. 72 (Rer. Favent Script.).

[blocks in formation]

rentini diedero nuova forma alle lor cavallate, e fe-
cero tra la città ed il contado una eletta di fanti .
col carico di star pronti ad ogni rumore. Dapprima
furono 50 per sesto, poscia duemila, per ultimo quat-
tromila dentro le mura, e mille fuori: dovevano avere
scudo e sopravveste all'insegna del proprio gonfalone,
ed accorrere ad ogni cenno del gonfaloniere del po-
polo (1). Simili ordini furono promulgati nel 1306
da' Modenesi, nel 1322: da' Pisani (2). Altrove, allorchè
si trattava soltanto di mediocre impresa, spandevansi
nelle vie i banditori a farne invito per denaro a’vo-
lontarii (5). Di questa guisa il popolo si veniva divez-
zando dalla milizia. E per verità come mai avrebbe
egli potuto esercitarla, quando la guerra era con-
tinua, e il più delle volte senza scopo, senza utile e
senza fama?

Posciachè la massa del popolo restò, nel modo che abbiam detto, come esclusa dalle ordinarie fazioni di guerra, il carroccio, vero stendardo di gran moltitudine poco disciplinata, parve inutile e fu messo in disparte ned era appena di due anni trascorso un secolo dalla pace di Costanza, che già i Milanesi aveA. 1285 vano inalberato in vece di quello una bandiera (4): Per la qual cosa la fanteria non potendo più opporre

:

(1) G. Vill., VIII. 1. Statut. Florent. p. 347 (Deliz. degli erud. t. IX).

(2) Statut. Mutin. p. 484. 508 (Ant. M. ævi, diss. XXVI). — Statut. di Pisa, §. 148.

(3) Chr. Parm. p. 808. 828. AA. 1286. 1294 (R. I. S. t. IX). «E in questo dì andò in Siena il bando, che chi volesse soldo col balestro; e soldarsi assai fanteria ». Cron, Sanese, p. 184 (R. I. S. t. XV).

(4) Corio, AA. 1285.

alla cavalleria folte masse attestate attorno un sol punto, tornò a scadere di pregio, e l'onore della guerra a risalire negli uomini a cavallo.

Vero è bene, che i Comuni s'industriavano a tutto potere di ravvivare le proprie forze scemate dalle guerre e dalle discordie, coll' accrescere la popolazione e per conseguenza il numero degli armati: posciachè il gran fatto del medio evo era la guerra, e tanto riputavasi una città, quant'uomini a piè ed a cavallo metteva in campo. Quivi pertanto erano pubblici uffiziali deputati a cercare ogni via onde attirare in città gli abitanti delle vicine giurisdizioni; colà i capocontrada avevano il carico di sollecitare i celibi a contrar matrimonio (1). Fu chi dichiarò immune dalle pubbliche prestazioni qualunque forestiero, il quale trasportasse sua stanza nel dominio; fu chi gli offerse libertà di pascolo; tal Comune promise la dignità del consolato, tal altro certa parte de'pubblici uffici alle genti di fuori, che in certo numero venissero ad abitare nella città o nel contado (2). Bologna, dopo aver fatto gli ordinamenti del popolo a distruzione dei A. 1256 grandi, pensò più splendido modo di ricreare le sue forze, e fu di svellere dalla gleba i servi e le masnade de' nobili, sia riscattandoli a denari, sia obbligandosi di fornir essa medesima a' padroni l'annuo tributo in frumento, ond'erano gravati. Questo tributo (computavasi d'uno staio per ogni posseditore di buoi e di

(1) ... Homines tam masculos quam fœminas ad matrimonium habiles excitare ad contrahendum.... S. PQ. R. Statuta, L. I. c. 35. De officio capitum regionum.

[ocr errors]

(2) Statut. Vercell. f. 24. Savioli, Ann. Bol., doc. 519. AA. 1222.

una quarteruola per ogni bracciante) era poi esatto dal Comune a proprio nome: ma intanto la stirpe redenta veniva registrata fra i cittadini, e descritta nella milizia (1).

Seguitarono l' umano esempio nel 1260 i Trevigiani, liberando le masnade dello spento Ezelino, e nel 1289 i Fiorentini, vietando, non che le compre e gli acquisti e le vendite delle persone, qualunque specie di personale obbligazione (2). Nel secolo seguente Bologna accrebbe ancora la sua milizia, sciogliendo da' carichi reali e personali molti capofamiglia del distretto, e pareggiandoli a' cittadini notati nelle compagnie delle armi (3).

Ma di che sollievo erano mai questi rimedii alle gravi ferite, che il giornaliero parteggiare apriva nel A. 1266 cuore dello Stato? Allorchè dalla sola Cremona esci

vano in un di dieci migliaia di esuli, e dodici migliaia A. 1274 da Bologna, sicchè la città di un colpo solo si spogliava di 300 famiglie, fra le quali alcune noveravano infino a 30 uomini fregiati della milizia? (4) allorchè, 20 anni dopo la loro cacciata, tal copia di Fiorentini esulava tuttavia, che per la fiducia del perdono quattromila di essi accorrevano all'esercito ordinato dalla A.1323 città contro Castruccio (5). Nè il danno consisteva soltanto nella perdita di queste moltitudini di fuorusciti: ma primamente elleno nell'esiglio per nozze

(1) Math. de Griffonib. p. 128 (R. I. S. t. XVIII).
(2) Deliz, degli erud. p 300. t. IX.

c. 5. Nota (5).

Cortusior. hist. L. IX.

(3) Cron, miscell. di Bol. p. 341 (R. I. S. t. XVIII).

(4) Guil. Ventur., Chr. Ast., c. 17 (R. I. S. t. XI).-Savioli,

Ann. Bol. AA. 1274.

(5) G. Vill., IX. 213.

ed amicizie moltiplicavano: poi, rivolgendo le armi contro la patria, o, per dir meglio, contro il partito che la reggeva, aumentavano la potenza de' costei nemici. Però non sia meraviglia, se, più non sopperendo a queste piaghe straordinarie le comuni medicine, straordinarii mezzi si provvedessero d'altronde. Questi mezzi erano l'armi mercenarie, era il potere di un solo: e primi a somministrarli erano altri fuorusciti in bando della patria per uguale furore di parte.

Proprio di que'tempi era, che niuna vittoria fosse generale; ma, ogni città formando Stato, qui trionfasse quel partito, che poche miglia discosto veniva disfatto, e colà rientrasse vincitore mentre che dalla terra vicina andava in bando. Compenso all' esiglio era adunque trovar tosto alleati: e veramente, finchè il primo animo li teneva uniti e grande n'era il numero, gli esuli assumevano forma di un altro Stato. Assoldavano gente, trattavano leghe, eleggevansi un podestà e dei capitani di guerra, possedevano fortezze o proprie di alcuno di essi, o acquistate per forza, o avute in dono. I Comuni praticavano co' loro podestà, come da uguale ad uguale; e li accomodavano di castella dove far capo, e di comune accordo con essi stabilivano le taglie e le spedizioni (1). Ma quando,

(1) Savioli, doc. 642. 649. 650. 681. Nel 1271 i fuorusciti di Ferrara fecero lega con Bologna, promettendo quod facient exercitum et cavalcatam cum comm. Bononiæ, scilicet milites ut milites, et pedites ut pedites ad voluntatem et mandatum comm. et pop. Bonon, sicut cives civit. Bonon....; quod facient et tractabunt guerram omnibus et singulis inimicis communis Bon...; che caso mai s'impadronissero di Ferrara, ne riceverebbero il rettore da' Bolognesi, e infine... quod dicti Ferrarienses et eorum sequaces defendent et manutenebunt toto eorum posse sicut alii cives civit. Bon, castrum bononiense factum apud Primarium... Id. doc. 765,

« IndietroContinua »