CAPITOLO SECONDO. La feudalità in Italia fino al Barbarossa. A. 888-1154. I. Cagioni, per le quali nel x secolo la popolazione dei liberi indipendenti sparisce, sorge la feudalità, e la milizia resta a cavallo. Vicende della voce Miles. pag. 38 II. Uso della parola feudo. Aspetto generale della feudalità. I beneficii fatti ereditarii. Qual danno ne provenga al feudalismo. pag. 42 III. Leggi, usi e obbligazioni feudali. Diştinzioni de'feudi p. 47 . pag. 53 VI. La corte del signore feudale. La scara. La masnada. Vicende di queste voci e instituzioni pag. 58 VII. Milizia feudale. Una battaglia. Le fortezze. Gli as sedii pag. 62 CAPITOLO TERZO. I'primi venturieri mercenarii în Italia. A. 840-1183. I. Si ricerca, fino a qual punto il sistema feudale possa aver dato fomento alla introduzione de'mercenarii p. 69 II. Gli Ungheri in Italia . III. I Saraceni 72 75 IV. I Normanni in Italia.-Stato del Reame di Napoli. Ordinamenti militari de' Greci. Progressi dei Nor manni. Rainolfo Drengot in Aversa pag. 79 V. Arrivo de' Normanni della stirpe d'Altavilla. - Ardoino li volge contro i Greci. Conquista della Puglia. Divisione delle terre.-Progressi di Guglielmo Braccio di ferro. Papa Leone IX contro i Normanni. Vinto a Civitella, investe Umfredo delle due Sicilie · pag. 86 VI. Primi fatti di Roberto Guiscardo. Sue venture in Calabria. Usurpa il dominio al nipote. Arrivo di Ruggiero: sue gare col fratello . pag. 93 VII. Spedizione in Sicilia. Nuove gare e pace finale. Ruggiero dentro Traina. Conquista dell'Isola. pag. 100 VIII. Altri mercenarii in Italia. - Sotto i re di Napoli e gli imperatori. Anche in Francia. Trattato contro i Brabanzoni. Perchè l'uso de'venturieri fosse neces sario ai papi. Altre vestigia di quelli .. pag. 103 IX. Usi e instituzioni militari de'Normanni. Il feudalismo vien da loro introdotto nelle due Sicilie. pag. 107 CAPITOLO QUARTO. La milizia de' Comuni italiani. A. 1154-1300. I. Risorgimento de' Comuni e della loro milizia. I Comuni alle prese col Barbarossa. Battaglia di Legnano p. 115 II. Costituzione della milizia a piè de Comuni. Il carroccio segno proprio di cosiffatta milizia. — Obbligazioni militari. Scompartimento della fanteria. Le compagnie d'arti e d'armi pag. 119 III. Mutazioni avvenute nella cavalleria. Costituzione della cavalleria de'Comuni. Perchè sia tutta nelle mani dei Grandi. Ordini e privilegi suoi pag. 124 IV. Maniere di trattare la guerra tra'Comuni. Che cosa fosse la gualdana, la cavalcata, l'oste e la taglia.- Esercizii militari. Falto atroce di Ravenna ... pag. 130 V. A mostrare le particolarità dell' amministrazione della guerra presso a' Comuni si narrano gli ordini dei Fiorentini per la spedizione contro Siena. -Nomine degli officiali. Descrizione dell'esercito. Ordini presi rispetto alle vittovaglie, ai segnali, ed alla custodia del carroccio pag. 134 VI. Si trae fuori il carroccio e la martinella. Si fa la massa di tutti gli armati. Leggi e regolamenti militari. Disposizione della marcia. Vittoria e ritorno de' Fiorentini .. pag. 141 VII. Artificio de' nemici. Nuova spedizione. Disfatta di Mon teaperti . CAPITOLO QUINTO. pag. 145 И Declinazione de' Comuni e della loro milizia. A. 1200-1300 circa. I. Confusioni nelle città italiane. Battaglie civili. Esigli. Ordinamenti del popolo contro i grandi.. pag. 153 II. La milizia de'Comuni va perciò declinando. Sforzi che si fanno per tenerla in sesto. Cure impiegate per accrescere la popolazione. Affrancamento de' servi. Assoldamento dei mercenarii. Come avvenga, che i fuorusciti abbraccino la professione delle armi. Vicende loro. Storia degli esuli guelfi di Firenze pag. 160 III. I nobili del contado al soldo de'Comuni. L'instituzione del podestà favorisce l'introduzione de' mercenarii e della tirannide .. pag. 170 IV. Storia della Casa da Romano. Primi acquisti di Ecelo e di Ecelino il Balbo. Maneggi di Ecelino I nelle città della Marca Trevigiana. Suoi progressi. Gli succede il figliuolo Ezelino : e progressi di costui, Ribellione delle sue masnade pag. 176 V. Lega guelfa contro Ezelino III. Ei perciò si abbandona al partito imperiale. Sottomette Verona. Co' mercenarii oltremontani va contro Padova pag. 182 VI. Entrata di Ezelino in Padova. Sua politica. Sua disfatta. Gli Scaligeri piantano signoria in Verona. pag. 188 CAPITOLO SESTO. Le guardie sveve e angioine. A. 1200-1320. I. Gli sforzi fatti da Federico II per ristaurare le milizie naturali dello Stato non lo dispensano dal servirsi di venturieri. Ne cresce l'uopo pel figliuolo di lui Manfredi.— Le guardie sveve di Toscana e Lombardia composte di mercenarii. Com'esse giovino a ingrandire i signori Ghibellini. - Vicende di Uberto Pelavicino e Buoso da Doara .. pag. 195 II. Ordini feudali della Provenza. Carlo d'Angiò costretto a commettere a venturieri l'impresa di Napoli. Loro ricompense. Non altrimenti che di venturieri si compongono le guardie angioine della Toscana e Romagna. Sforzi di Guido da Montefeltro contro di esse. Sue viAcende.. III. Le guardie angioine in Piemonte alle prese cogli stipen pag. 202 diarii di Guglielmo di Monferrato. Costui grandezza, Ausgesta e caduta. — Progressi della potenza angioina in quelle parti. Caduta di que’Comuni pag. 210 IV. Le guardie sveve e angioine preparano le vie alle compagnie di ventura. Fatti del Dalmasio e de'suoi Catalani pag. 214 CAPITOLO SETTIMO. Dello spirito di ventura nel medio evo. II. La confusione sociale genera l'individualismo e lo spirito di ventura... pag. 223 II. Proprio del medio evo è l'individualismo, non già come proveniente dalla costituzione germanica, ma bensì dalle condizioni generali della società. Dalla medesima causa scaturisce lo spirito di ventura di quei tempi. La costituzione germanica e l'invasione ne sono le prime manifestazioni. Terminate le conquiste de' popoli settentrionali, lo spirito di ventura si manifesta nelle crociate e nella mutabilità degli Stati.. pag. 228 III. Oltre la invasione e la conquista, lo spirito individuale di ventura si palesa nel difetto di principii generali. Condizioni politiche dell'Italia verso il 1313. Mancanza di principii generali e certi nell'amministrazione della giustizia nel governo civile: nella politica: fin nella guerra pag. 236 IV. Non minore incertezza e confusione è nel mondo morale. Contrasti interiori circa il sentir religioso e politico. Le scienze, le arti, la poesia alla mercè dell'individualismo: e come. Grandissima parte attribuita alla fantasia: e perchè. I viaggi: i racconti pag. 245 V. Natura degli uomini de'quali erano per comporsi le compagnie di ventura. I fuorusciți: i masnadieri : i signori rurali: i vagabondi: gli eretici; i mendichi.—Altro fonti che ne somministreranno pag. 255 VI. Le crociate favoriscono in due guise l'instituzione delle compagnie di ventura, Cause che inducono tutta la moltitudine uscita dalla società ad abbracciare il mestiere delle armi. Il numero de'venturieri è già grande. Lo spirito d'associazione li sospinge ad unirsi in compagnie pag. 261 CAPITOLO OTTAVO. Dello spirito d'associazione nel medio evo. I. Distinzione tra società ed associazione. Potenza straordinaria dello spirito d'associazione nel medio evo. Sue qualità caratteristiche pag. 269 II. Assunto del presente capitolo. Come si debbano interpretare nella storia i principii generali pag. 271 III. Vestigia di associazione politico-militare nella costituzione germanica. La tribù: la banda. Il feudalismo. La cavalleria. Gli ordini religioso-militari. I cavalieri di s. Giovanni di Gerusalemme: i teutonici: i templarii. I cavalieri gaudenti. Considerazioni. pag. 275 IV. Potenza dello spirito d'associazione religiosa nel medio evo. Nè anch'essa manca affatto del carattere politico-militare. pag. 283 V. Questo carattere soprattutto è proprio delle associazioni antireligiose. Loro credenze e pratiche. I Palareni: gli Albigesi: fra Dolcino pag. 285 |