Storia delle compagnie di ventura in Italia, Volume 1G. Pomba ec., 1847 |
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Ercole Ricotti. DELLE COMPAGNIE DI VENTURA IN ITALIA di Ercole Ricotti VOL . I. Alberico da Barbianol TORINO G. POMBAE C. 1845 . GL'EDITORI La storia della milizia in Italia dalla rovina dell'Impero. STORIA.
Ercole Ricotti. DELLE COMPAGNIE DI VENTURA IN ITALIA di Ercole Ricotti VOL . I. Alberico da Barbianol TORINO G. POMBAE C. 1845 . GL'EDITORI La storia della milizia in Italia dalla rovina dell'Impero. STORIA.
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Ercole Ricotti. GL'EDITORI La storia della milizia in Italia dalla rovina dell'Impero Romano allo stabilimento delle mi- lizie nazionali stabili , era opera che mancava al nostro paese ed era assai desiderata . Era riser- bato ad uno ...
Ercole Ricotti. GL'EDITORI La storia della milizia in Italia dalla rovina dell'Impero Romano allo stabilimento delle mi- lizie nazionali stabili , era opera che mancava al nostro paese ed era assai desiderata . Era riser- bato ad uno ...
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... milizia in Italia dalla ro- vina del romano impero allo stabilimento delle milizie nazionali stabili . Dagli ordini militari lon- gobardici e franchi al sistema feudale , dal si- stema feudale alle compagnie di ventura , quasi ...
... milizia in Italia dalla ro- vina del romano impero allo stabilimento delle milizie nazionali stabili . Dagli ordini militari lon- gobardici e franchi al sistema feudale , dal si- stema feudale alle compagnie di ventura , quasi ...
Pagina xiv
... milizia , verun'altra milizia nazionale non vi ave- vano surrogato . Solo alcuni individui , non so se più vili od audaci , or qua or là alla spicciolata trovavano modo di frammettersi alla soldatesca d'oltremonti , e sotto straniere ...
... milizia , verun'altra milizia nazionale non vi ave- vano surrogato . Solo alcuni individui , non so se più vili od audaci , or qua or là alla spicciolata trovavano modo di frammettersi alla soldatesca d'oltremonti , e sotto straniere ...
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Storia delle compagnie di ventura in Italia, Volumi 1-2 Ercole Ricotti Visualizzazione completa - 1847 |
Parole e frasi comuni
adunque Alberico da Barbiano aliquo allora Almovari angioine armati armi assoldare bande Barbiano battaglia Braccio Cangrande capitani capitano capo castella cavalieri cavalli chè città cittadini colle combattere compagnie di ventura Comuni comunis condottiero contado conte Lando costui cotesti Cron d'arme debeat denari duca duca Guarnieri eorum erano esercito Ezelino Facino Cane fanti fazioni feudale feudo figliuolo fiorini Firenze Flor Florentiæ forza Francia fuorusciti generale gente Ghibellini Gian Galeazzo Visconti Giovanni Acuto giuramento Guelfi guerra guerreggiare Hist instituzioni Italia Item quod lancie Lodrisio Visconti Lombardia medesimo medio evo mercenarii Milano militare milizia Moriale Napoli nemico niun Normanni nuovo ordini passare patria piè pigliar Pisa pisani podestà popolo poscia possit Potestatis prædicta preda principe proprio quæ qualibet Quivi regno di Napoli Ruggiero s'era schiere servigio Sforza signore soldatesche soldo spedizione squadre stipendiarii stipendii sudditi teneantur terre Toscana tosto Ungheri vassalli veniva venturieri Visconti vittoria
Brani popolari
Pagina 150 - Infedeli, e voi vi dilettate tanto di far guerra e di combattere, non guerreggiate più i Cristiani ; però che è offesa di Dio ; ma andate sopra di loro.
Pagina 167 - Così faremo noi, purché la nostra orazione gli sia grata e piacevole. Piacciavi di leggere questa lettera, almeno voi e gli altri caporali. Gesù dolce, Gesù amore.
Pagina 45 - Duca Guarnieri, signore della gran compagnia, nimico di Dio, di pietà e di misericordia » . Ad ogni passo, donne, soldati, ragazzi, il più vii seme d...
Pagina xxix - Averrois, che il gran comento feo. 49 lo non posso ritrar di tutti appieno, Perocchè sì mi caccia il lungo tema, Che molte volte al fatto il dir vien meno. 50 La sesta compagnia in duo si scema : Per altra via mi mena il savio Duca, Fuor della queta nell' aura che trema ; E vengo in parte, ove non è che luca.
Pagina xv - Veneziani in terra l'erma, e l'ingrandimento della casa Sforza, infine tutto il tempo trascorso « dalla caduta dei Comuni a quella della nazionale indipendenza, « allorché nuove dominazioni, nuovi popoli e nuovi costumi sorsero « a mutare fra noi animo , intenti e fortuna » ; ma con questo quanto v' ha di grande e di sublime nelle virtù de' popoli tutto trascrisse a suscitare generosità e valore.
Pagina 115 - ... violati talami. Il conte Lando, dopo essere stato quà e là trasferito da uno ad un altro padrone, cadde alla fine nelle mani del signore di Bologna suo intrinseco; e quivi, combattendo a malincuore contro la naturale passione del bere, attese lunga pezza a guarire. S'era frattanto Amerigo dal Cavalietto condotto pian piano insino a...
Pagina 281 - Braccio morente in mano dei nemici, nell'onta di una sconfitta, accresceva disperazione il prevedere la totale rovina delle proprie cose. Del resto sì l'uno che l'altro compierono l'opera di Alberico da Barbiano, procacciando all'Italia armi, che, se erano prezzolate, pur nostre ed italiane erano. Quanto al merito loro rispettivo, una certa persuasione nata in noi quasi senza, nostra saputa dalla osservazione dei fatti ci porta a dire , sembrarci Braccio di cuore e d...
Pagina 166 - novelli : voi siete i primi che avete dato il sangue : « quanto é il frutto che voi riceverete? È vita eterna, « che é un frutto infinito. E che sono tutte queste « fatiche a rispetto di quel sommo bene? Poi 11 avverte a preparare l'animo mediante i sacramenti, ea non bramare tanto la roba, che essa diventi impedimento al vincere. « Sapete che per questo molti « ne son rimasi perdenti ; e però la verità vuole, che « acciò che questo caso non divenga a voi, voi il di...
Pagina 281 - Attendolo; il quale per avventura di tanto superava l' emulo suo nelle piccole cose , di quanto n' era avanzato nelle grandi. Ma forse a Braccio colai magnanimità era inspirata dalla indipendenza e possanza già conseguita: nello Sforza la volubilità, il sutterfugio, l'astuzia erano corrispondenti alla autorità, non acquistata ma appetita. Fu lodato Braccio come il primo che inducesse in Italia l'uso di combattere a squadra a squadra in molte riprese (1); fu levato a ciclo lo Sforza per l'esatta...
Pagina 255 - ... chi non è mercatante e che abbia cerco il mondo e veduto le strane nazioni delle genti, e tornato alla patria con avere, non è riputato da niente. E questo amore ha si accesi gli animi loro, che da un tempo in qua pare che ne nascano naturali a ciò, e...