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FARGHENE DE BUFK & DE BAFE, Farne ď ogni erba un fascio, Vivere alla scapestrata.

O DE BUFF O DE BAFE EL VOL MAGNår, lo stesso che O DE RUFE O DE BAFE, V. De

RUFE.

BUFALO, 8. m. Bufolo o Bufalo, Anima

le da giogo, ch'è una specie di Bue, nominato da Linn. Bos Bubalis. Bufola dicesi alla femmina.

CAN BUFALO, diciamo volgarmente ad una Specie di cane domestico, conosciutissimo, piccolo, di pelo corto e falbo, di testa tonda, di grugno nero e schiacciato; e lo si dice probabilmente per aver esso nella nerezza e nella forma del muso una tal qual somiglianza al Bufalo. Linneo lo distingue col nome di Canis familiaris va

rietas.

BUFAÒR, 8. m. T. di vetraria, Soffiatore,

Così chiamasi il Maestro vetraio che lavora vasi grandi.

BUFAORÈTO, B. m. Piccolo soffiatore.

Artefice vetraio che impiegasi a formare de' vasi piccoli o minuterie di cristallo. BUFETI, 8. m. Buffetti (forse dal franc. Buffet) chiamansi Que'due armadini che si tengono uno per parte del letto, per uso di ripostiglio e di servigio di casa. BUFO, 8. m. Buffone o Buffo caricato.

Giullare che, cantando in teatro, ha per professione il trattener altrui con buffonerie e cose da ridere.

Buri, T. de' Sartori, Sgonfielli o Sgonfi sust. Dicesi a Quella specie di ornamenti che usano talvolta le donne sui loro abiti, che hanno l'apparenza di cosa gonfia e leggerissima, e nella figura somigliano a'maccheroni.

BUFON, add. Beffeggiatore; Beffatore; Corbellatore; Berteggiatore, Che fa beffe.

In altro sign. Motteggiatore; Motteggevole; Scherzevole; Sollazzevole ; Burlevole; Burliero; Motteggioso. Agg. a per

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SAVER FAR DA BUFON, Tenere lazzo, Saper far ridere.

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BUFFONEZZO, s. m. Buffoneria, Atto e
Detto da ridere, ch'è proprio de' buffoni.

METER IN BUFONEZZO UNA COSSA SERIA
Recarsi la cattività in ischerzo, detto fig.
cioè Voler ricoprire la malvagità coll' om-
bra dello scherzo, Metterla in buffoneria.
BUFONÒN, add. Burlonaccio; Burlone;
Più buffone d'una bertuccia, Assai fre-
quentemente faceto.
BUGADA, s. f. Bucato, Imbiancatura di
pannilini.

ROBA DE BUGADA, Pannolino, Farsetto,
Grembiale, Camicia etc. di bucato: cioè
Non adoperata dopo ch'essa è stata in
bucato.

NETO DE BUGADA. V. NETO.
BUGADINA, 8. f. Bucatino, Piccolo bucato.
BUGANZA, 8. f. Pedignone, Infiamma-
zione che, per cagion di freddo in tempo
d'inverno, si genera ne' calcagni e nelle di-
ta delle mani e de' piedi. In alcuni luoghi
della Toscana dicesi Gelone e Bottacciuo-
lo; siccome in altri d'Italia, Bugance e
Bugunze.

BUFONADA O BUFONARIA, 8. f. Pippiona-
ta; Pastocchiata; Pappolata, Cosa sciocca
o scipita Buffoneria; Buffa; Burla;
Beffa; Baia; Zannata, Cosa frivola
Farsa, per metaf. dicesi di Qualunque im-
presa od operazione sciocca insieme e ri-
dicola.
BUFONAR, v. Buffonare; Buffoneggiare,
Far il buffone Buffare, Far buffe, Dir
ciance, facezie; Scioccheggiare - Motteg-|
giare, vale Burlare, cianciare, Dire motti
ad alcuno Deridere o Irridere alcuno,
vale Beffeggiare. V. SBUFONÀR,
BUFONÈLO, V. COGIONÈLO.

BUFONÈTO, add. Buffoncello; Buffoncino,
Dimin. di Buffone.

TUTO PIEN DE BUGANZE, Calzato di pedignoni, dicesi per esagerazione d'uno che sia sovercliamente attaccato da questo male.

BUGANZA è anche T. di gergo de'nostri barcaiuoli, che vuol dire Un anello o Una corniola.

Così pure BUGANZE DE MARSIGLIA è maniera di parlare coperto per intendere Lue venerea; Mal francese; Morbo celtico. BUGANZER (colla z aspra) s. m. Calzato di pedignoni; Solito patir pedignoni. BUGARIN O GEMÈ, 8. m. Mugherino e Mugarino; Mugherino doppio o Mugherino di Goa, e Gimè. Specie di Gelsomino a petali bianchi doppii, odorosissimo, che coltivasi ne' giardini pel grato odore de' suoi fiori. A Firenze dicono Gelsomino del gime. I Botanici lo chiamano Mogorium Sumbac e Jasminum Sambac. Fu portato da Goa nel 1689.

BUGIÒL, 8. m. T. Mar, Bugliolo e Bugliuolo, Piccola tinozza da tenervi bevanda, ovvero scopette per rinfrescar i cannoni sui vascelli. BUGIR, v. detto da alcuni per BOGER, V. BUGNA, 8. f. T. de' Muratori, Bozza, Specie d'enfiato che v'è in qualche muraglia, o sia Quelle pietre le quali con maggiore o minore aggetto sportano fuori delle fabbriche.

MURAGIA A BUGNE, Muraglia ammandorlata o fatta a bozze.

Bugna, detto in T. Mar. L'estremità degli angoli delle vele.

BUGNA dicono quei dell'Isola di Burano in vece di BOGNA, che vuol dire Bisogna; Fa d'uopo.

BULA, s. m. Chicca, Voce puerile, con cui
i fanciulli intendono Ciambella e simili.
BULÀDA, 8. f. Bravata e Tagliata, Minac-
cia altiera ed imperiosa: Squartala; Spa-
ventacchio Soperchieria e Superchie-
ria, Ingiuria fatta altrui con linguaggio
oltraggioso.

BULA, s. f. Pula; Loppa; Lolla, Guscio delle biade, che rimane in terra nel batterle.

NETAR LE BIAVE DA LA BULA, Spulare le biade.

BULA, voce agr. Bassanese, Sansa, Ulive infrante, trattone l'olio.

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MO LA BULEGA, COSSA CHE LA ME CONTA! Cappucci! Che cosa io sento mai! BULEGAMENTO, s. m. Brulichio o Brul lichio, dicesi di Quel legger movimento che fanno le cose quando cominciano a muoversi. E metaf. s'allude al Movimento interno. V. BISEGAMENTO.

BULEGAMENTO, si dice altresì per Buzzichio, Piccolo romore. Buzzichello è quasi dimin.

BULEGAMENTO DE PEOCHI, Brulichio e Brulicame, Il muoversi de' pidocchi. BULEGAR, v. Brulicare e Brullicare, Muoversi ma non di moto violento -- Brulicure, dicesi pure di Quel legger movimento che fa una moltitudine d'insetti adunati insieme. Ruticare, Muoversi e dimenarsi pianamente e con fatica - Buzzicare, Muoversi pian piano e dolcemento

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Palpitare vale Muoversi quando altri pareva morto.

BULEGARSE, detto fig. Brigure; Pigliarsi briga, Far diligenza, muoversi per ottener qualche cosa, Arrabattarsi. V. INZEGNARSE. BULEGHEZZO, V. BULEGAMENTO nel terzo sign.

BULEGHIN, add. e s. m. Brigante; En trante; Attivo; Travagliatore; Uomo da faccende.

PUTELO BULEGHIN, Frugolo; Frugolino, Si dice per lo più de' Fanciulli che non istanno mai fermi. Aver l'argento vivo addosso.

BULEZZO, s. m. Bravala. V. BULADA.

STAR SUL BULEZZO, Far il bravo; Fare il Giorgio, il Mangia da Siena, Far bravate. V. CORTESAN.

LA GA UN CERTO BULEZZO, Ha una cerl'aria franca, disinvolta: dicesi di certe Giovani, che si distinguono nel portamento e nelle grazie della persona. BÚLGARO, 8. m. Vacchetta; Cuvio di Bul garia.

BULI COL GRANZO, T. de'Pesc. Granchio romilo, detto anche il Povero o il Ramingo, Termine collettivo di tre differenti specie di Granchi a coda lunga e nuda, parasiti come sono il Cancer Ber

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nhardus, il C. Heremita e il C. Diogenes, che trovansi abitare in diverse conchiglie di mare univalvi, prive, del loro animale. Le conchiglie per lo più sono le nominate da'Sistematici con nome generico Trochi; Turbini; Buccini etc. Trovò che l'Abbate Alberti chiama questo animale parasito Cancello e Granchiessa o Granchiello. Nell'Istria i pescatori chiamano PAPO l'animale che annida nella conchiglia, e SCARDOBOLE quelle conchiglie che hanno il granchio parasito.

BULO, s. m. (Forse dal germanico Buhl, amadore, galante) Vagheggino; Bell' imbusto; Profumino, Uomo attillato, che sta in sulle mode.

Più frequentemente significa Bravo ; Cagnollo; Sgherro; Smargiasso; Tagliacantoni, Uomo che fa il bellumore e il prepotente, V. CORTesin.

BULO DE MAR, 8. m. detto anche BARUSOLA, T. de' Pesc. e complessivo di due differenti specie di Conchiglie marine univalvi, del genere de' Murici, distinte col nome di BULO MASCHIO, BULO FEMENA, cioè il Murex trunculus e il Murex brandaris, Linn.

Queste due Conchiglie vengono accennate con qualche altra dal cavaliere Rosa e da altri, come quelle dalle quali si traesse il color di porpora degli antichi; su di che i moderni hanno qualche dubbiezza. V. PORCELETA.

BULO GRANDO DE MAR, V. PORCELA.
BUORA, V. BORA e Borin.

AL CORPO DE SANTA BUORA, Maniera di affermazione o di giuramento scherzevole, usata in antico e scherzevolmente dal nostro Calmo, ch'è quanto dire Affè; Per mia fè; Per Giove; Per Bacco e simili. BUOSA, s. f. Voce ant. che dicevasi già tre secoli in Venezia per Buss, Buca. BUOVO D'ANTONA. Nome favoloso d'un celebre cavaliere inglese, figlio del Duca Guidone d'Antona, le cui gloriose gesta sono celebrate nei Reali di Francia, ove si riferisce per ultimo, che dopo molte valorose imprese Buovo ebbe la sventura di essere ucciso con una pugnalata dal di lui fratello uterino Galione, mentre stavasi orando ginocchioni in una chiesa. Dal qual fatto il proverbio nostro, ANDAR come l'aNEMA DE BUOVO D'ANTONA, cioè Perire. BUOVOLO, Voce triviale, V. Bovolo. BURASCADA, V. BORASCADA, BURATA, 8. mn. O BURATO, 8. f. Frullone o Abburatlatoio, ed anche Buratto. Strumento di legname fatto a guisa di cassone, dove per mezzo d'un Burattello di stamigna scosso dal girar d'una ruota, si cerne la crusca dalla farina; forse detto Frullone dal romore che nel girar fa la ruota.

EL XE UNA BURATA, È una lingua di frullone: cioè Parla a salti e a intoppi. ZOGAR A BURATA, V. ZOGAR. BURATADA, 8. f. Abburattamento, L'abburattare.

DAR UNA BURATADA A QUALCUN, detto per

similit. Agitare; Dimenare; Scuoter uno, Muoverlo in qua e in là con qualche violenza.

BURATAORA, s. f. Frullone, V. BURATA,

BURATAORA, direbbesi per agg. a persona nel sign. di Chiacchierone; Ciarlone; Loquace, V. CHIACOLÒN Lingua di frullone, Di chi parla a salti o a intoppi, com'è il rumore che fa il frullone. BURATÀR, v. Abburatlare o Burattare, Cernere la farina dalla crusca col mezzo del Frullone. Stacciare, si dice Quando s'adopera lo staccio. V. TAMISO.

BURATAR QUALCUN, Abburattare alcuno, vale Malmenare, Dibattere, Scuotere. BURATARSE, Abburattarsi, vale Dimenarsi, dibattersi, come fanno i rognosi o chi sente pizzicore o prurito per la persona. BURATARA, Lo stesso che BURATA, V. BURATELO, 8. m. Ciriuola, Anguilletta sottile — Ciecolina, chiamasi l'Anguilletta sottilissima.

BURATÌN, s. m. Burattino, Figurino Fantoccio di cenci o legno, che da'ciarlatani si fa giuocare e parlare.

QUEL DAI BURATINI, Burattinaio, Colui che rappresenta commedia co'burattini. CASOTO DA BURATINI, V. CASOTO. ZOGAR AI BURATINI O AI PURICINEI, V. ZoGAR. V. PURICHINÈLA.

Fracurrado, chiamasi un Fantoccio di cenci o di legno, simile a burattino, che non ha piedi, ma solo il fusto, con cui fanno i lor giuochi i Bagattellieri.

BURATIN, detto a Uomo per ridicolo, Fantoccio; Nibbiaccio; Uccellaccio; Zugo, Uomo stolido, leggeri e da nulla, e che si lascia aggirare. Sallamartino, dicesi a persona sventata.

BURATIN DA FARINA, Abburattatore, Sceveratore e Cernitore, Quegli che abburatta la farina col frullone.

PARA VIA BURATIN, V. PARAR.

FAR DA ZANE E DA BURATIN, V. in ZANE. BURATINA, s. f. Abburattaia, Colei che

abburatta la farina.

BURATİNA, 8. f. Burutto, Luogo dov'è
il frullone da stacciare la farina.
BURATO, V. BURATA.

BURCHIELO, s. m. Burchiello, Barca piat-
ta, coperta, con cui si viaggia ordinaria-
mente da Venezia a Padova pel fiume Bren-
Burchielletto è il piccolo burchiello.
BURCHIETO, 8. m. Piccolo burchio.

ta

BURCHIETO, T. de'Lattai, Zangola, Quella specie di secchia, in cui si dibatte il latte per fare il burro. V. RIZZÒLA. BURCHIO, s. m. Burchio, Barca forte da carico, con un coperchio nel mezzo, detto in vernacolo TIEMO O FELCE, di tavola immobile, co' suoi ricetti in poppa ed in prora, per uso di dormire.

BURCHIO DA PESSE, Vivaio, Specie di barchetta o battelletto tutto coperto e traforato, dove si custodisce vivo il pesce preso. Serbatoio, s'appropria agli uccelli. V. CA

ROCA.

ANDAR IN BURCHIO, V. ANDIR.

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A BURCHI, detto a modo avv. A barelle; A bizzeffe; A balle; A ribocco; A rifuso; A carra, Abbondantemente. BUREGOTOLO, Dar un buregoToLO DE BASTONAE, Dar sudice o vecchie bastonate ad alcuno, per dire Forti, sode e senza di

screzione. BUREGOZZO DA PESSE, Lo stesso che Burchio da pesse, V.

BUREGOZZO DA Quagie, Gabbia, Arnese di tavole quadrato, fatto a guisa di stia, ma bassa e ricoperta di tela ordinaria, dove si tengono custodite per ingrassare le quaglie, e in tal significato potrebbe dirsi Serbatoio. V. GABIOTO.

BURÈLA, 8. f. e per lo più BURELE in plur.
lo stesso che BORELA, V.
BURÈLO, V. BORELO.
BURELOTO, Y. BORELOTO.
BURIDON, V. BORIDON.

BURLA, s. f. Burla; Scherzo; Gabbo Cilecca è propr. la beffa che si fa altrui, mostrando di dargli che che sia e non glielo dando.

FAR UNA BRUTA BURLA, Fare una pazza burla, vale Bestiale.

DA BURLA, Detto avverb. Da burla; ▲ gabbo; Da scherzo; Da scherno; Per giuoco; Da motteggio, Contrario di Da vero o Da senno.

FAR LE COSSE IN BURLA O CON DISINVOLTURA, Reggere alla celia, Non averla per male; che anche dicesi Pigliar in beffa, in baia, a gabbo, in giuoco, in ischerzo. BURLA, V. COGIONA & MINCHIONA.

RESTAR BURLA, V. RESTAR. BURLADA, 8. f. Scornacchiata; Scornacchiamento, Irrisione, Berteggiamento.

CHIAPAN UNA BELA BURLADA, Farsi scorgere, Farsi burlare o beffare. V. COGIONADA. BURLANDOTO, Lo stesso che SCARAFON,

V.

BURLAR, v. Burlare; Minchionare; Bef feggiare; Beffare; Berteggiare; Scornacchiare; Scherzare. TORNAR A BURLÅK, Riburlare.

In altro sign. Farsi gabbo, Pigliare a gabbo; Motleggiare; Berteggiare; Gabbare; Infinocchiare; Dar la berla o la burla o la baia o la ciancia.

Far cilecca, Mostrare di dar altrui che che sia e non glielo dare, o non fare quello che s'è promesso.

FARSE BURLAR, Farsi scorgere; Far far beffe di sè; Far belle le piazze; Far bello il vicinato, Farsi deridere Farsi frustare, vale Farsi beffare per qualche scempiaggine o azione fatta a sproposito.

BURLARSE DA SO POSTA, Mangiar cacio o del cacio, dicesi figur. e vale Pigliar errore a suo danno.

A NO SE BURLAR, Mauiera fam. che anche dicesi A NO SE COGIONAR, Vale A dire il vero; A vero dire; Parlando sul serio, Lasciando lo scherzo o le barzellette. BURLENGA, 8. f. Voce ant. Fola; Favola; Erba trastulla, Invenzione piacevole detta ad inganno.

BURLINA, add. e s. f. Aggiunto che dassi ad una Specie di vacche, di colore giallognolo rosseggiante, le quali sono abbondanti di latte più dell'altre varietà. Se questa voce vernacola sia stata per avventura alterata da Burina o Burrina, e che così si chiamasse dal Latino Burrus, Rosso o in vece di Burroso, Pien di burro, abbondante di burro, si lascia alle cure degli Etimologisti.

BURLON, add. d'ogni genere, Motleggevole; Motteggioso, Di natura da motteggiare, Scherzevole, Sollazzevole: detto a per

sona.

BURLOTO, 8. m. Brulotto, che si dice anche Bastimento incendiario. Vascello vecchio che s'empie di fuochi artificiali, e che s'attacca ai grandi vascelli nemici per appiccarvi fuoco.

BURLOTO (quasi a dire BORELOTO, dalla figura della BoRELA, pallottola) sogliono chiamare le nostre donne il Cocuzzolo della cuflia.

BURÒ, s. m. Sorta d'Armadio, V. Borò,

BURÒ, voce francese introdottasi nei tempi del Governo italiano, e vale Uffizio; Ministero; Cancelleria.

BUROCRÀTICO, add. Voce nuova o sorta di Francesismo introdottosi ne' pubblici uffizii, che italianamente direbbesi Segreteriesco; ed è Agg. di parola o frase o stile usato negli Uffizii. Cancelleresco si dice del carattere o della maniera di scrivere. BUS, Voce scherzevole, talvolta usata nel familiare discorso in vece di Buso, V. Quindi Bus DEL CULO Così pure dicesi famil. Bus ad una abbreviatura che si stainpa nella croce santa: onde abbiamo il detdato DA L'A SIN AL BUS, che quantunque si riferisca materialmente alla lettera A prima dell' alfabeto ed al segno chiamato Bus ch'è l'ultimo, esprime però figur. il significato Dall' alfa all' omega; Da capo a fondo, Dal principio al fine.

BUSA, s. f. Buca, Luogo cavato o apertura in che che sia.

BUSA CATIVA, Bucaccia.

BUSA DE LE STrade, Pozzu; Pozzanghera; Osteria da cani, Si dice propr. alle buche delle strade ripiene d'acqua piovana. BUSA DA CALCINA, Truogolo, Buca in terra dove la calcina prende vigore e si conserva buona.

Buse del Bigliardo, Buche FAR BU-
s▲, Far biglia, vale Cacciar la palla del-
l'avversario in una delle buche.

ZOGAR A LE BUSE, V. Zogir.
BUSACOLA, 8. f. lo stesso che, BusEta, V.
BUSACOLE DEL COMESSO, Gli occhielli del
farsetto.

BUSA DA IMPIANTÅR ALBORI, Formella ; Fossa; S'è piena di sassi, dicesi Fogna -Fossatella si chiama più propr. la Buca delle viti.

-

BUSACOLA DE LA SCARSÈLA, Apertura o
Imboccatura della saccoccia Sparuto
potrebbe dirsi se l' Apertura fosse perpen-
dicolare come le saccocce che le donne si
allacciano alla cintura.

BUSCARA, Termine più onesto o coperto,
che si dice in vece di BUZARA, ed ha il me-
desimo significato.
BUSCARONA, detto più copertamente in
vece di BUZARONA, V.
BUSEGATO, 8. m. Vocabolo usato da'
Chioggiotti, ma più comunemente nel Lido
di Sottomarina, e vuol dire il Porco. Nel
Polesine superiore dicesi BoSEGATO, e nel
Ferrarese, come pure nella Romagna, Bus-

BUSA DE LEAME, Sterquilinio; Letamaio. BUSA DA MORTO, Sepoltura, Buca de'cimiteri. Carnaio, dicesi alla Sepoltura comune di spedali o simili - ANDAR IN BUSA, Andare in buca, Esser seppellito. Parlando di letto, direbbesi Affondarsi, s'intende d'un Letto morbido, nel quale si si sprofondi.

BUSA DEL CONDOтo, Latrina; Laterina; Fogna; Cloaca; Fogna smal!itoia del cesso; Bottino degli agiamenti e Pozzo nero.

GAT.

BUSEGATOLO o anche BUSEGATO, 8. m. Bugigatto; Bugigattolo ; Stanziuolo; Ficina, Piccolo buco o stanzino. Cellina, dicesi a Sito nascosto.

BUSEGATOLO PER I COLOMBI, Appaiatoio, Stanzino o luogo appartato ove si pongono i colombi e le colombe per appaiarsi. BUSENÈO, s. m. Voce fam. Scialamento; Esalazione, Sfogo di parole. BUSETA, s. f. Bucherattola; Bucherattolo; Bugigattola; Caverella, Piccola buca. BUSETA DEL BOTON, Ucchiello; Occhiello Asola poi dicesi all'orlo di seta o di fil di capra delle due estremità dell' ucchiello.

PARTIA DE LE BUSETE, Affibbiatura; Occhiellatura, La parte del vestimento dove stanno gli ucchielli.

DONA O MISTRA DE LE BUSETE, Ucchiellaia, Maestra di far ucchielli, Donna che fa ucchielli.

VE GO DA LA PARTE DE LE BUSETE, Dettato fam. e scherzevole, e vale V' ho nel cuore, perchè il cuore è a parte sinistra del corpo umano, e alla sinistra sono fatti gli ucchielli. Così si dice VE SALUDO DA LA PARTE DE LE BUSETE, e vuol dire, Vi saluto col cuore o cordialmente.

ZOGAR A LE BUSETE, V. ZOGAR AI OSSI, in ZOGAR. BUSETO, 8. m. Bucherello; Buchino; Bucolino; Bucherattolo; Fessolino; Forellino; Forametto, Piccolo buco.

BUSETO DA SCOnder qualcossa, Asconda-
rello, Piccolo nascondiglio. Gli asconda-
relli di coloro, che giuocano di bicchieri e
di pallottole di sughero,
BUSIA, 8. f. Bugia; Menzogna; Mendacio,
Contrario a Verità, detto anche nello stil
familiare Bozza; Carota: Fiaba; Fando-
nia; Frottola.

Detto per STANZINO, V. LOGHETO. Cellina; Cellella; Cellula; Celluzza e Cellulina, dicesi più comunemente delle piccole cavità de' corpi naturali. Le celline fabbricate dalle api. Le cellule delle spugne. Cunicoli si dicono le bucherattole delle formiche e simili.

BUSETO DE L'AGO, Cruna, L'apertura d'un ago, dove s'infila il refe.

BUSÈTO DEI POmi o dei peri, etc. Bellico Bucolino di quelle frutta, che si spiccano naturalmente dal lor picciuolo.

BUSIA DA VESCOvi, Bugia, Strumento d'argento a uso di piattellino con bocciuolo, nel quale si pone una candela accesa per somministrare il lume al Prelato acciocchè possa leggere comodainente.

BUSIA DA CASA, Stoppiniera e Bugia, si chiama un Arnese fatto a bariletto, da adattarvi i moccoli, onde girar per le stanze con lume.

BUSIA DE LE ONGIE, Pipita, Filamenti che si staccano dalla parte della cute, che confina colle unghie delle maui.

DIR BUSIE CHE NO STA NE IN CIEL KÈ IN TERA, Dir bugie scoccolate, cioè Chiare e manifeste. Lanciar campanili; Spararle grosse e marchiane. Esser più bugiardo che un gallo.

DIR BUSIE A LA RICA, Dire o comporre bugie in ciocca, Dir menzogne in quantità.

LA BUSIA GA CURTE LE GAMBE, Le bugie hanno le gambe corte; La bugia ha corta via; E' si conosce più presto un bugiardo che un zoppo, vale Che presto si scuopre la verità. La verità sta sempre a galla.

NOL SA DIR ALTRO CHE BUSIE, Le bugie sono lo scudo de' dappochi, e si dice di Coloro che non sanno render conto di quel ch'eglino banno fatto e dannosi a negarlo. SE GHE VEDE LA BUSIA IN TEL MUSO, La bugia gli corre su pel naso, civè Gli si legge la menzogna sul viso.

TROVAR IN BUSIA, Sbugiardare, Convincere di bugia.

BUSIARA O BUSIERA, add. Bugiarda; Menzognera; Mentitrice; Mendace. BUSIARAZZO, add. Bugiardaccio; Bugiardissimo, Molto bugiardo. V. BUSIARON. BUSIARETO, add. Bugiarduolo, Un poco bugiardo, Malsincero. BUSIARO O BUSIERO, add. Bugiardo; Menzognero; Menzognere; Menduce.

AL BUSIARO NO SE CHE CREDE GNANCA LA

VERITÀ, Al menzognero non si crede quel ch' è vero.

DA BUSIARO, modo avv. Mendacemente; Bugiardamente; Mentilamente; Menzogneramente.

BUSIARON, add. Bugiardone; Favolone;
Più bugiardo d'un gallu o a'un epitafio. V.
EL NEGARIA CRISTO SU LA CROSE, in NEGAR.
BUSIAZZA, s. f. Bugione, Bugia grande.
BUSICHIO, s. m. Lo stesso che ZINEPRO, V.
BUSIERA, V. BUSIARA.
BUSIERO, V. BUSIARO.
BUSIETA, 8. f. Bugietta; Bugiuzza, Bugia
leggera.

BUSIETA GUSTOSA, Bugiu giocosa,
fa ridere.

Che

BUS

BUSILIS, 8. m. Busilli e Busillis, Difficoltà grande, impaccio, imbroglio, cattivo passo e simili.

QUA STA EL BUSILIS, Qui è o Qui sta il busillis; Qui è dove giace Nocco, cioè Qui consiste la difficoltà. Oh qui sta il nodo. BUSINÈLO, 8. m. T. degli Orefici, Anello del mastietto, Specie d'anello saldato o al disopra o al disotto d'una scatola, e che serve unito a formarne la cerniera.

BUSINELO, detto in T. Mar. Boncinello, dicesi di alcuni Pezzetti di legno impiombati all'estremità degli stroppoli di bozzello delle sarchie, nell'albero di maestra. BUSIÓN, V. BUSIAZZA.

BUSNAR, v. Bucinare; Ronzare. Si dice del far per aria, movendosi, il rumore proprio delle zanzare, vespe, mosconi, api e simili; che anche dicesi Rombare Ronzare e Romoreggiare per simil. si dice del Romoreggiare che fanno le cose tratte agitate con forza per aria.

BUSNAR A LE RECHIE, Bucinare agli orecchi -- Vento che BUSNA, Vento che sibila, che fischia.

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BUSO DEI STROMENTI DA CORDE, Rosa, Apertura o finestrella negli strumenti da corde, fatta per risalto del suono. BUSO DEI PITERI, V. PITÈR. BUSO DEL BOTON, V. BusÈTA.

BUSO DE LA BACHETA DEL SCHIOPO, V. SCHIOPO.

BUSI DEI DENTI, Alveoli, V. Dente. BUSI DEL NASO, Cavernette del naso o Buchi — Froge dicesi la Pelle propriamente di sopra le narici de' cavalli.

BUSO DEL CULO O DE LE ERBE O DE LE SPECIARIE OVV. BUSO INGRESPÀ SENZA CORDELE, Bossolo delle specie; Forame. BUSO DE LE AVE, V. Bozzo e Av▲. V. TOPINERA

BUSO DE LE TOPinere, Cuniculi, diconsi per simil. le Bucherattole che fanno alcuni animali, e quelle specialmente delle formiche.

BUSI DE LE GANASSE, V. FOSSOLA. BUSO DEL FOGHER, Buco del focolare, Buco scavato in alcuni focolari, dove propriamente sta acceso il fuoco.

BUSO DEL FORNELO, Braciaiuola, Cavità sotto la graticola del fornello, per la quale si cavano le brace e la cenere. BUSO DEL FORNO, V. Forno. BUSO DEL GATO, V. GATARÓLA. BUSO DEL SECHIER. V. Sechier. Buso vale anche Apertura; Opportunità; Occasione, e dicesi d' Impiego — No GH'È

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BUSO, Non v'è vacazione, cioè Non vi so- quale s'incassa o incastra il maschio di sino uffizii vacanti.

REFAR I BUSI, Ribucare, Duplicativo di bucare, Rifare i buchi; ed è termine de' Fabbri.

Cercar per tuti i busi, V. Cercar.

D'UN BUSO FAR una fenestra, Far d'una bolla acquaiuola un fistolo o un canchero, Detto fig. e vale Ingrandir le cose più del dovere.

FAR UN BUSO, detto fig. Infilzare le pentole, Fallire.

FAR UN BUSO IN AQUA, detto fig. Fare un buco nell'acqua; Fare una vescia; Andar per acqua nel vaglio, Riuscir male nel suo disegno.

MOSTRAR UNA COSSA PER EL BUSO DE LA CHIAVE, Mostrare una cosa per limbicco, vale Mostrar che che sia con difficoltà o di rado o per somma grazia,

No SAVER IN CHE BUSO FICARSE, Non saper dove nascondersi o celarsi.

PASSAR PER EL BUSO DE LA CHIAVE, Uscir per qualche gretola; Uscirne pel rotto della cuffia, Sortirne in bene in mezzo a difficoltà.

PIEN DE BUSI, Bucheruto; Foraminoso.
TI PALI EL BUSO, V. FALAR.

TOR O TIRAR SU UN BUSO A UNA CALZA, Ripigliare un buco o una maglia ad una calza. Accomodarla coll' ago quando è rot

ta.

VARDAR PER EL Buso de la chiave, Guardare per un fesso o pertugetto.

Tor el bus del CUL PER UNA PIaga, Locuz. fam. metaf. Prendere un sonaglio per un'anguinaia, cioè per un poco d'enfiato, detto metaf. e vale, Prendere una cosa per un'altra grossolanamente.

PEZO EL TACÓN DEL BUSO, Il rimedio è peggior del male.

BUSO DE VERGOLA, Maniera di gergo de' Barcaiuoli, e vuol dire il Bellico.

No LO GO GNANCA IN TEI BUSI DEL NASO, Maniera plebea che dicesi per disprezzo d'alcuno, e vale Non lo stimo un cavolo; Non lo curo; L'ho in quell' ultimo servizio.

BUSOLIN, s. m. Bucolino, Piccolo buco. BUSON (con I's dolce) s. m. Bucone, Buco grande, ma non s'userebbe che scherzevolmente.

BUSON, detto a uomo per ingiuria, Bardussa; Bagascia; Bagascione; Zanzero; Bastone. Dicevasi con voce barb. Deviraratus.

BUSONA, detto per agg ed ingiuria a Femmina, Zambracca; Zambraccaccia, Puttanaccia.

BUSONAZZO, Peggiorat. di BusÒN, V. BUSSO, Lo stesso che Bosso, V. BÚSSOLA o BOSSOLA, s. f. Bussola,

Strumento marinaresco che contiene l'ago calamitato e indica la direzione del viaggio.

BUSSOLA, T. di Costruzione navale, Incastro, Buco di figura regolare in un pezzo di legno o di altra soda materia, nel

mile figura e contorno, preparato all'estremità d'un altro pezzo.

BUSSOLA D'UNA PORTA, Bussola, Riparo di legname che si pone davanti agli usci, per difendere la stanza dal freddo - Chiamare al'a bussola, dicevasi all'epoca del Governo Veneto, quand' uno era chiamato al Tribunale de' Capi del Consiglio de' Dieci, perchè la porta della stanza di quella magistratura era munita al di fuori d'una gran bussola, ch'esisto ancora.

BUSSOLA D'UNA RODA, T. de' Carradori, Boccola o Buccola, Cerchio o Pezzi di ferro, di cui si riveste l'interiore del mozzo delle ruote, quando la sala è di legno. Bronzina si dice il cerchio di bronzo.

BUSSOLA, detto in gergo, vale Culo; Natiche; Derelano.

Perdere la bussola, dicesi anche in vernacolo, di chi nelle sue azioni s'abbandona e non sa più che si faccia, e si perde d’animo; lo che si dice ancora Navigar per perduto. V. PERDER LA TRAMONTANA. BÚSSOLO, s. m. Bossolo; Bosso; Bossolello, Vasetto di legno.

BUSSOLO DEL MOLIN, Fusolo, Quel perno di legno che regge le macine del mulino. BUSSOLO DA BALOTAR, V. BOSSOLO. BUSSOLO DEI DAI, Bossolo dei dadi. BUSSOLOTO, s. m. Bussolotto o Bossolo, Vaso ove si mettono i dadi in giuocando.

BUSSOLOTI, Bossoletti o Bossoli da giocolare o Acetaboli, Quei bossoli di latta, che maneggiano i bagattellieri e ciurmatori per far i loro giuochi di mano, e per far comparir e sparire le pallottole.

ZOGAR AI BUSSOLOTI; Giocolare o Giuocolare, Far giuochi o bagattelle, e Mostrar con prestezza di mano o altro quel che non può farsi naturalmente Detto fig. Giuvcar di mano, vale Ingannare, frodare. Lavorar di mano o Bestemmiar colla mane, vale Rubare.

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ZOCADOR DE BUSSOLOTI, Bagattelliere; Giocoliere; Giuocolatore, Giuocator di ma

no.

BUSTA, 8. f. Busta; Custodia, Arnese di che che sia, che serve a tener riposte delle cose gentili o che meritano custodia.

BUSTA DA CHIRURGHI, Astuccio; Ferriera, Specie di guaina da tenervi dentro strumenti per cerusici.

8.

m. Buslino, Piccolo BUSTETO CO L'E

BUSTA DA CORTELI, Collelliera, Guaina da riporvi i coltelli ; Cucchiaiera, da cuechiai; Forchettiera da forchette. Più comunemente dicesi Cucchiaiera per custodia di cucchiai, forchette e coltelli disposti nelle loro nicchie. BUSTARELO ) BUSTÈTO ) busto stretto alla vita LASTICO, Bustetto colle molle. BUSTÈTA, 8. m. Guainaio, Colui che fa le guaine, cioè foderi da riporre coltelli ed altri strumenti, ma specialmente intendiam noi quella specie di guaine ove si tengono custodite le posate.

BUŞTİNA, ■. f. V. Casso.

BUSTINA, 8. f. Voce fam. Bustenca, Vestito con che le donne cuoprono il petto nella lunghezza del busto. BÙSTIRA, Voce fam., che si dice per decenza in luogo di BUZARA, V. BUSTIRA ) BUSTIRAO) Iddio, Detto talora per impazienza. BUSTO, s. mn. Busto o Imbusto, Veste affibbiata e armata di stecche, la quale cuopre il petto alle donne, detta anche Giustacorpo.

SIA BOSTIRA! Sia benedetto

IMPIKAR O MOLAR EL RUSTO, V. IMPIRAR e MOLAR.

Busti, si chiamano le Statue scolpite dalla testa fino al petto. Mezzobusto vale Busto dimezzato, e s'intende delle Statue fatte in tal maniera tronche e senza braccia.

BUSTO, T. de' Pescatori valligiani, Chiamasi una parte della Cogolaria. V. COGOLO. QUEL CHE NO VA IN BUSTO VA IN MANEGA, V. MANEGA.

BUTÀ, add. Buttato; Gittato. V. Butir. BUTÀ DE QUANTA FORZA EL GAVEva, Scaraventato BUTA AVANTI, Tirato innanzi, Avanzato in dignità.

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BUTÀ AI PIÈ, Prosteso a' piedi, vale Disteso, allungato per riverenza e rispetto. V. INZENOCHIẢ.

BUTA ZO IN TERA, Prostrato, Disteso in

terra.

BUTA ZO IN LETO o simile, Corcato o Coricalo; Sdraione; Sdraiato, Disteso sul letto.

VERSI BUTAI ZO COME A DIO PIASE, Versi arramacciali, lirali giù col falcione, come la penna gella. BUTADA, 8. f. Gillata; Gellata; Gettamento, Il tirare o gettare. Gittata o Tiro di pietra, di dadi alla sorte e simili. Gita, dicesi quel Colpo che in diversi giuochi trae ciascuno de' giuocatori, l'un dopo l' altro.

QUALCHE BUTADA O ANDAR A BUTAE, Qualche fiala; Qualche tratto; Qualche tratterello, Qualche volta — IN T'UNA butida, In un tratto; Tullo in un tratto LA VA A BUTIE, Ciò avviene di rado o qualche voltu; ovv. Avviene secondo il capriccio o l'estro o la fantasia.

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dar fuoco al cannone CARICANTE, dicesi Quello che lo carica. SPOLETIER, Quello che dee mettere la spoletta al focone. BUTAFÓRA, s. m. Buttafuori, T. Mar. Pezzo di legno lungo e forato, posto alla parte anteriore de' piccoli bastimenti, il quale serve loro di sperone.

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UNA BONA BUTADA, Un bell' utile ; Un bel guadagno o frutto; Una bella ricolta; Un bel colpo di fortuna.

COME UNA BUTADA DE BRAZZO, Come un trar di mano, cioè Quanto può scagliare una mano.

BUTAFORA O MANDAFORA, T. di Teatro,
Buttafuori, dicesi Colui che avvertisce gli
attori di mano in mano che debbono uscire
sul palco scenario.

BUTAOR, Artigiano vetrario, che lavora
in articoli di grande dimensione, come da-
migiane e simili.

BUTÀR, v. Buttare; Gettare; Giltare
Scagliare o Lanciare e Tirare, Gittar con
violenza lontano da sè e contro alcuno.
BUTAR A TERA, Abbattere; Alterrare;
Smantellare, Dicesi delle fabbriche.
BUTAR IN TERA QUALCUN O CONTRO UN MU-
RO, Sbatacchiare alcuno; Sternere; Rove-
sciare.

BUTADÒR, 8. m. Fonditore, Quell' artefice che fonde i metalli, per farne diverse manifatture.

BUTAFOGO e PORTAMÌCHIA, 8. m. T. mil. e Mar. Bullafuoco, propr. Quel bastone alla cui estremità si unisce la candela ardente, colla quale si mette il fuoco a' cannoni. V. CANDELA.

BUTAFOCO e PORTAMICHIA, in Veneziano s'intende anche il Cannoniere incaricato di

BUTAR LA CASA SOTO SORA, Rovistare: Tramestare; Trambustare; Sgominare; Rovigliare; Metter sossopra o sozzopra. BUTAR COL CULO IN SU, V. CULO. BUTAR DE MAL UNA COSSA, Far mal governo l' una cosa.

BUTAR, parlandosi di alberi, Mettere; Pullulare; Germogliare; Apparire — Mignolare, dicesi del Mandar fuori che fa l'olivo le sue boccioline, che si chiamano Mignoli - Buttare e Gemmare, si dice delle Viti Sbocciare, de' Fiori ScoMENZAR A BUTAR, Muoversi · TORNAR A BUTAR, Rimettere. V. Buro.

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BUTAR, parlando delle castagne, Impiolire o impiolare, Quando di soverchio riscaldate cominciano a vegetare e tallire.

BUTAR DE LA BOTA O DEL CARATELO, La bolle getta o dà. Il vino schizza o scannella, e vale Con impeto.

BUTAR DE LA PENA, La penna non rende o gella, Non serve a scrivere. La penna gella o rende bene, è il suo contrario BUTÀR GROSSO O SUTIL DE LA PENA, Render grosso o sottile.

BUTAR, parlando di piaghe, Gettare; Sfogare, vale Purgarsi.

BUTAR DEL VIN NEL GOTO, Mescere - Butime del vin, Mesci.

BUTAR DE L'UTILE, Buttare; Rendere; Esser utile; Render profillo. La penna getta qualche scudo, vale Lo scrivere fa guadagnare.

BUTAR DRIO LE SPALE UN ONOR, Tirar nel capo un grado, un beneficio.

BUTAR EL MANEGO DRIO A LA MANERA, Gittar il manico dietro la scure; Tirar il sacco dietro alle rape, la camicia dietro al giuppone, Sprezzar il meno, perduto il più.

BUTAR FOGO, Infuriare; Schizzare o Gettar fuoco e fiamme, Esser in collera. BUTAR FORA, V. GOMITAR.

Buria, parlando di metalli, Gellare o
Fondere.

BUTAR IN AQUA UN BASTIMENTO, Vararlo.
V. SEARAR.

BUTAR IN POZZO UNO, V. Pozzo.

BUTÀR IN TEL MUSO UNA COSS▲, Gettar sul viso o al volto; Buttar negli occhi o in faccia; Rinceffare, Rimproverare, rinfac

Butir i Brazzi ▲l colo, Buttare o Gettare le braccia al collo; Avvinchiare al collo; Avvincere colle braccia, Strignere colle braccia.

ciare.

BUTARLA IN PADOANA, Mettere che che sia in fanferina; Far la fanferina; Metterla in buffoneria.

BUTAR LA COLPA ADOSSO A UNO, Incolpare alcuno; Rovesciare o Gettare la broda addosso ad alcuno.

BUTARLA IN SOLDONI, V. SOLDON.

BUTAR LA POLVERE in ti ochi, V. POLVERE e IMBONIR.

BUTAR LE PAROLE AL VENTO, Gettar le parole, Parlar in vano.

BUTAR MENTE, Por mente, pensiero, at tenzione; Dar retta; Avvedersi.

BUTARSE, Uscire di dirittura ; Torcersi, si dice d'imposte d'uscii e di finestre No BUTARSE, Tenere il fermo - In altro sign. Accostarsi; Andure, Farsi da presso. BUTARSE A BRAZZACÒLO, V. A BRAZZACOLO. BUTARSE A LA CATIVA VITA, Darsi al briocone, al furfante; Imbricconire; Gellarsi al cattivo, all' avaro, al furfante, alla disperazione; Darsi alla scapigliatura; Vivere alla scapestrata.

BUTARSE A LA BANDA DE QUALCUN, Rivolgersi ad alcuno, detto fig. vale Aderire a lui, porsi dalla sua.

A

Butarse a L'Aqua o a la sorte, Lanciare il palo, Tentar la fortuna. Andar in corso, si dice in sentimento equivoco e vale Cercar fortuna. Dar le vele a' venti, sigurat. Intraprendere o Cominciare risolutamente che che sia.

BUTARSE A LA STRADA, Gellarsi alla strada; Gettarsi sbandito, Darsi a far l'aggres sore alla strada.

BUTARSE DE LOGO UN PIE, Dislogarsi ● Slogarsi un piede.

BUTARSE DE LOGO per qualcÙn, Scagliarsi per alcuno, detto fig. vale Impegnarsi oltre al convenevole in che che sia a favore d'alcuno.

BUTARSE FORA, detto fig. di persona, Uscir del manico o Uscir di gatto selvatico, Far più che non si suole. Ei vuol morire, dicesi anche di Chi fa una cosa che non ha mai fatto in vita sua.

BUTARSE FORA DAL BALCON, Affacciarsi alla finestra.

BUTARSE IN LETO, Colcarsi o Coricarsi e Accorcarsi, Distendersi per riposare In altro sign. Porsi giù; Balzare infermo in un letto, Aminalarsi.

BUTARSELA DA DRIO, Gettarsi la cosa dietro o dopo le spalle, Vale Metterla in non cale, Dimenticarsene o anche Non curarla, Non farne conto.

BUTARSE HALSAN, Dare in mala sanità; Andarsene pel buco dell' acquaio, cioù Smagrire e struggersi insensibilmente.

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