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COMPRA CON BEZZI IMPRESTAI, Comprare a danari ripresi, cioè Presi a prestanza. COMPRAR EL PORCO, Maniera antiq. Involarsi, Fuggir via.

COMPRAR EL VIN DE FRESCO IN FRESCO, Imbottare all' arpione.

COMPRAR E VENDER, Barullare, Esercitar l'arte del Barullo, Fare il rivenditore.

COMPRAR E VENDER SOTO MAN VIA, Com perar e vender per iscarriera, cioè Farlo di contrablando.

Comprar e no veNDER, Comperare e non vendere, dicesi metaf. e vale Stare ascoltando quel che altri dico, senza comunicare notizia veruna.

ComprÅR GATI IN SACO, Comperar la galla in sacco, vale Comperar che che sia senza vederlo.

COMPRAR IN ERBA, Comprar a novello o in erba, Pagare la valuta del frutto avanti ch'e' sia maturo.

COMPRARSE EL MAL E I FASTIDII, Comperar le brighe e simili a danari contanti, dicesi di Uomo litigioso e fantastico, che va cercando brighe e liti.

COMPRARSE LA GRAZIA DE QUALCUN, INgraziarsi con alcuno.

COMPRARSE DEL MAL, Guadagnarsi del male, dicesi do' Mali vergognosi, che altri ricevo per esserseli procacciati,

COMPRAR UN DEBITO, Comperare una della, cioè un debito.

COMPRARSE UNO CO LE BONE MANIERE, ACquistarsi o Guadagnarsi l'animo o l'amore o la benevolenza di alcuno.

CH SPREZZA VOL COMPRAR, V. SPREZZAR. COMPRAVENDI, s. m. Barullo, Colui cho compra cose da mangiare in digrosso, per rivenderle con suo vautaggio al minuto. E quindi Barullare, Comprar e rivendere. Intendendosi un Pescatore, Pescivendolo o Pesciaiuolo, Quello che compra e rivende pesce.

Baralliere o Baralliero e Baralliera la femmina; Rivendugliolo, che baratta e rivende mercanziuole e cose di poco pregio; e quindi Baratteria, dicesi il Vendimento e compramento di quello che l'uomo è tenuto di fare per suo uffizio. V. REVENDI

GOLO.

COMPRESSO, sust. e add. Voce bassa, Y. COMPLESSO.

COMPRITA, 8. I. Compera o Compra. COMPROFESSOR. s. mn. Professore compagno o collega. Comprofessore non si trova ne' vocabolarii.

COMPROMESSO, s. m. Compromesso, T. legale, ed è la nomina che si fa di giudici arbitri.

COMPROMESSO DE JURE TANTUM, dicevasi ai tempi Veneti, Quello che toglie ai Giudici la facolta d'arbitrare, e li addebita di giudicare secondo il rigor del diritto.

COMPROMESSO DE JURE ET DE FACTO MORE VENETO ET INAPPELLABILITER, era il Compromesso con facoltà di arbitrare e pronunziare inappellabilmente.

METER IN COMPROMESSO, Mettere in com

promesso; Mettere in ballo alcuno; Mettere in favola; Mettere u dubbio evento. COMÚN, s. m. Comune; Comunită.

METER IN COMUN, Accomunare; Mettere in combutta, in comunanza; Fure in combutla; Avere a comune TORNAR A METER IN COMUN, Raccomunare.

À LAORAR PER EL COMUN NO SE LAOBA PER NISSUN, Esser come a pescur pel proconsolo, vale Affaticarsi indarno e per altri e durar fatica per impoverire.

SEGRETO DEL Comùn, Il segreto delle selle Comari, Segreto che si sa da tutti.

COMUN DE L'AQUA, T. de'nostri Architelti, Comune dell'acqua qui chiamasi Que! termine o punto a cui comunemente arriva nel suo alzamento regolare l'acqua del mare, il cui segno apparisce nella somunita di quella tinta verdiccia ch'è impressa dalla mucilagine dell'acqua stessa nelle pietre delle fondamenta e delle case, e che dà regola ai muratori per fare i gradini delle

rive nuove.

Provveditori de Comun, dicevasi nel Governo Veneto ad una Magistratura che soprantendeva alla polizia materiale delle strade e dei pozzi in Venezia, e in oltre a tutte le corporazioni delle arti etc. COMUNELA, 8. C. Comunella; Comunione; Accomunamento; Accomunagione, Promiscuità di godimento o uso di che che sia tra più persone.

FAR COMUNELA, Accomunare; Mettere in comune; Fare a combulla; Meltere in combulla.

COMUNICATA, s: f. Comunicazione, cicè Notizia, Rapporto. Termine che usavasi sotto il Governo Veneto; ed era propr. una Comunicazione d'uflizio su qualche argomento di pubblica amministrazione, che un Magistrato faceva all'altro. V. Rı

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VERTD-Ette; Conne; Ronne si ditons in italiano, ma l'Autore non trova spiugazione delle due ultime lettere bs, che i Veneziaui vogliono interpretare al foro modo. DIR EL CONE EL RON, V. Cox DIRLA SCHIETA.

RON,

CONÀGIO, s. m. Guglių; Caglio; o Presame e Presura, Materia o sostanza cavala dal latte accagliato, attaccato a' ventricini de'vitelli lattonzoli quando si sventrano, o serve a rappigliare il latte. CONASTRELO, s. m. Lo stesso che CoxSTRELA, V.

CONCA, 8. f. Conca, Vaso grande di qualsivoglia materia, ma più. comunemente di rame, di larga bocca ed apertura.

CONCA DA SANGUE, Calderollo, Vaso fatto a guisa di caldaia piccola, che s'usa per cacciar sangue a’piedi.

CONCA DE LE FONTANE, Vasca o Tazza, Ricetto murato dell'acqua dello fontane.

CONCA DA MANOALI, Vassoio, Strumento di legno, che dicesi anche Schifo e Giornelletto, che serve a'manovali per portar la calcina.

CONCHE detto per Dossi, V. Dosso. CONCENTRÀ, detto per Agg. a persona, Sornione; Susornione; Cupo, dicesi di Chi tiene in sè i suoi pensieri, e di cui difficilmento si può penetrar l'interno. Uomo concentrato in sè stesso. Odio concentrato,

AFARI CONCENTRai, Affuri concentrati, cioè Riuniti. CONCEPISTA, 8. m. Termine di nuovo uso fra noi. Chiamasi Concepista o Alunno di concello, Quello che iniziato nell'uffizio di Regio Segretario o simile, fa gli estratti delle scritture, estende le minute, e concepisce, cioè esprime i proprii concetti, per rendersi capace ed avanzare a gradi maggiori. Sotto questo siguificato potrebbe anche dirsi Minutante. CONCERTO CONCERTO, 8. in. Concerto DE CAMPANE, Gariglione, Specie di suono di campane o campanelline, che rende ar

monia.

-

CONCERTON, 8. m. Concertone, Gran con

certo.

CONCETO, s. m. Concetto, Buou nome, credito, riputazione.

CONCETO DE LADRO, Credito di ladro o di furfunte o di baro ve. CON CHE, Purchė; Con putto che; ▲ palti, e vale A condizione che.

CON CHE EL DOVESSE ANDAR VIA, Purchè o A palti che dovesse andarsene. CONCHÈTA, 8. f. Conchella, Specie di truogolo, che si mette sotto la cannella della botte per raccogliere il vino che sgocciola quando si versa. Questo vino svapora moltissimo e diventa cattivo; laonde si suol chiamare VIN DE CONCURTA il Vino

peggiore.

CONCIER, V. Conzier. CONCINA, 8. f. Calubrache, Nome che si da ad un Gioco di carte nofissimo fra noi, e che dicesi in vernacolo ancora CALABRA CHE e BESABESA. V.

CONCISTÒRO, 8. m. Crocchio, e per ischerzo Consistoro o Consistorio, Adunanza di persone messesi insieme per discorrere. CONCISTORO DE BARONI, Conciliabolo, o Combriccola, Radunamento d' alcuni in segreto, e dicesi in mala parte. CONCLUSION, 6. f. Conclusione.

-

VEGNIR A LA CONCLUSION, Toccar della fine; Trovarsi o Essere a' ferri, cioè al fatto, alla conclusione del fatto VEGNIR ▲ LA CONCLUSIÓN PRESTO, Venire a mezza lama, detto metaf. si dice Quando si viene alla conclusione subitamente: che anche si dice Venire a mezza spada.

CONCOLO, 8. m. Concolo del pan, dicesi
a Quella tavola su cui si fa o si porta il
pane a cuocere: ed è lo stesso che PANA-
BIOL, V.

CONCORDIO, 8. m. Concordato, Accordo,
Convenzione.

CONCORENZA, 8. f. Concorrenza, Com-
petenza, rivalità nel concorso.

METERSE IN CONCORENZA, Andare a concorrenza o in concorrenza, vale Concor

rere.

DAR CONCORENZA A UNO, Concorrere a competenza d'uno.

CASCAR IN CONCORENZA, V. CASCAR. CONCORSO, 8. m. Concorso; Calca; Pesta; Pressa, Moltitudine o frotta o folla di gente concorsa in un luogo.

CONCORSO D'UMORI, Afflusso, Andata o concorrimento d'umori in qualche parte del corpo.

Concorso de' creditori, T. For. È l'unione giudiziale dei creditori contro la facoltà d'un fallito, per la soddisfazione dei loro crediti.

CONCRETARSE, v. Determinarsi; Pigliar
partito o risoluzione o determinazione.
Pigliate quel partito che meglio vi pare.
Usiam pure questo termine nel signif.
di Venir alla fine, alla conclusione; Toc-
car della fine; Conchiudere.
CONCUBINA, V. in MANTEGNUA.

CONDA, Voce di qualche idiota, storpiata
dal latino e disusata. V. QUONDAM.
CONDEMANCO, Avverbio antiquato, che
vale Nondimeno; Niente di meno.
CONDIR, V. CONZAR.

CONDITO, 8. m. Candito o Condito, Con-
fettato. Si dice specialmente delle frutta e
simili che si confettano.
CONDIZIÒN, 8. f. Condizione, cioè Grado,
Stato; ovvero Patto.

CONDIZION, T. del Governo Veneto, Catasto, Libro in cui erano descritti minutamente tutti i poderi', campi e beni de' Cittadini, coi loro confini, ed in quali comuni stabiliti AVER IN CONDIZION, Essere in catasto; Aver delle proprietà stabili descritte nel catasto; Essere estimato o possidente. V. FIA.

CONDOGLIANZA, s. f. Condoglienza o Condolenza, Il condolersi. Lettera di condoglienza.

CONDOLÈRSE, 7. Condolersi, Rammaricarai, Dolorsi delle aventure altruicolla'im

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CONDOTO D'AQUA, Condotto; Acquidotto o Acquidoccio, Canale murato, per lo quale si conduce l'acqua da luogo a luogo. Acquidoccio fatto di calcistruzzo e mattoni. Acquidoccio di piombo Gora dicesi il Canale d'irrigazione per le campagne.

CONDOTO D' AQUA PIOVANA, Chiassaiuola, Canale fatto a traverso de' campi delle colline per raccorre l'acqua piovana, murato dalle bande e ciottolato nel fondo.

CONDOTO DE LE scoreze, Doccione delle loffe, L'intestino che porta fuori per di dietro le immondizie.

FAR ANDAR L'AQUA PER CONDOTI, Condollare, T. de' Fontanieri, Tradur l'acqua per condotti.

CONDUR, v. Condurre, Menare.

CONDURSE A BON PORTO, V. PORTO.

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FAR EL CONDUSI, Fare il ruffiano; Ruf-
funare. V. RUFian.

Fare il lanterna, vale Accompagnare,
guidare i vecchi o i ciechi.
CONDUTOR, 8. m. Appaltatore, Quello
che prende in appalto una pubblica rendi-
ta o un'opera.

CONDUTOR DE BENI, Condullore, e vale
Affittuario o Locatario, Quello che ha in
affitto gli altrui poderi. V. AFITANZA.

CONDUTOR DE LE SAETE, V. PARAFULMINI.
CONDUTOR, detto in T. Mar. Cordoniera,
dicesi Quella corda che sostiene in alto la
penna della mezzana delle navi.
CON E RON. La sostanza; L'intiero
VE SO DIR EL CON E'L RON DE TUTO. Vi so
dir la sostanza, l'intiero, cioè Sono in-
formato di ogni cosa.

Dir el con e 'l RON, Dar libro e carte,
detto fig. Mostrare tutte le circostanze, ad-
durre tutte le particolarità, V. DIRLA SCHIR-
TA, in DIB.

CONESTRÈLA, 8. f. Term. degli Erbolai,
Ligustro o Rovistico e Ruvistico • Cam-
brossene. Pianta erbacea coinune, detta da
Linnco Ligustrum vulgare.
CONETRAL, 8. m. Collaterale, Titolo che
davasi sotto il Governo Veneto a quell'Uffi-
ziale addetto alla Camera fiscale delle Città
provinciali dello Stato, che teneva il ruolo
de' Soldati della guarnigione e delle cerne,
⚫ li pagava.

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CONFÀR, v. Approdare, da Prò, cioè Far pro, utile, giovamento LA ME CONFI,

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Mi fa prò; Mi approda; Mi giova. CONFARSE, v. Confarsi; Acconfarsi, Convenire, Acconvenirsi.

CONFARSE AL GUSTO, Andare a pelo. CONFARSE A L'OPINION DE QUALCUN, Convenire, nel sign. di Consentire, Accordarsi.

NO CONFARSE INSIEME, Non confarsi, Non affarsi o attagliarsi. CONFERİR, v. Conferire, Comunicar ad altrui i suoi pensieri e segreti. Conferir in segreto, a solo a solo, familiarmente, confidentemente.

Conferire, val Dar giovamento, Far

pro.

CONFERIRSE IN T'UN LOGO,,Trasferirsi ;
Recarsi; Portarsi etc.

CONFERTA, s. f. T. del Foro, ch'era in
uso sotto al Gover. Veneto, Accesso o Tras-
ferimento al luogo, cioè Il trasferirsi che
fa il Giudice sopra il luogo della contro-
versia o del commesso delitto, pegli oggetti
del suo instituto.
CONFESSADA, 8. f. Confessamento; Con-
fessione, Il confessare
DARSE UNA BONA

CONFESSADA, Confessarsi bene; Far la con-
fessione generale.

CONFESSAR, v. Confessare.

CONFESSARSE AL BUSO, COME FA I EBĂRI, Non confessarsi - EL S'HA CONFESSA AL BUSO, Non si è confessato.

CONFESSARLA GIUSTA, Accusare o Confes sare la ronfa giusta, Dir la cosa per l'appunto com'ella sta. Si dice anche Confessare il cacio.

CONFESSAR SENZA CORDA, Confessare senza duol di fune, Dire i fatti suoi alla pri

ma.

STAR DURO A CONFESSIR, Resistere alla confessione; Non voler confessare; Essere o Far come la formica o il formicon di sorbo che non esce per bussare; Essere o Far la cornacchia di campanile; Star sodo alla macchia o al macchione e non uscire per bussar che uom faccia; e valgono Lasciar dire uno quanto vuole e non gli rispondere, o rispondergli in una maniera che non sortisca il desiderio suo Far reticenze, vale Omettere volontariamente alcuna cosa che si dovrebbe dire. PENSARA CONFESSARSE, Pensare ad acconciarsi dell' anima; Pensar all'anima, a riconciliarsi con Dio.

-

ME SARIA CONFESSÀ DA LU, Io mi sarei

confessato da lui, Si dice d'uno del quale

ki aveva buona opinione, e che sia poi riuscito male; e fu detto ancora, Io mi sarei consigliato da lui, si spiritual mi pa

reva.

CONFESSIONAL, add. T. del Foro ex Venelo CONFESSIONAL DE DOTE, chiamavasi la Dichiarazione di aver ricevuto la dote. CONFESSO, s. m. Scritta o Scritto, Carta nella quale uno confessa di essere debitore e si obbliga di pagare. V. PAGARÒ e VAGLIA.

Confesso di cassa, qui ei suol dire nelle carte di pubblica amministrazione per Quitanza, detta altrimenti Ricevuta.

CONFESSO O CONFESSIONARIO, Confessionale o Confessionario, Il luogo dove si confessa -SENTAR DEL CONFESSO, Predella

PORTELA DEL CONFESSO, Sportello. CONFETAR, v. Confettare, Condire e far cuocere delle frutta, de'fiori ec. Far confezione.

CONFETİNI, dim. di CONFETI, Piccolissimi confelli.

CONFÈTO, s. m. e per lo più Confeti, Confello.

DAR EL CONFETo, detto fam. e figur. Dare il comino o Confettare uno, vale Fargli cortesio e ossequii per renderselo o mantenerselo benevolo Soiare; Dar la soia, ch'è una specie di adulazione mescolata alquanto di bessa.

QUANDO SE MAGNA STI CONFETI? Quando mangiamo o si mangiano i confetti? Maniera nostra di domandare, che vuol dire Quando si fanno le nozze?

SPECIER DA CONFETI, V. SPECIER. CONFETURA, 8. f. Confettura o Confezione, Ogni qualità di confetti, di conserve etc.

CONFETURIÈR, s. m. Confettiere o Confettatore, dicevasi, specialmente ne'tempi Veneti, Colui che nelle case de' grandi impiegavasi a far confetture e confezioni e simili.

CONFETURIERA, 8. f. dicesi la Moglie o Femmina di Confettiere o Confettatore: la quale secondo altre voci consimili e così formate dal nome mascolino, potrebbe dirsi Confelliera.

CONFIDAR, v. Confidare e Raffidare, Aver confidenza, fiducia, Fidarsi ad alcuno.

VARDITE PRIMA de confidarte, ▲ chi dici il tuo segreto, doni la tua libertà, Avviso morale, che ci avverte di andar cauti prima di palesare ad alcuno ciò che importa di tener segreto. CONFIDENTE, s. m. Confidente, Intrinseco amico.

CONFIDENTE DE La polizia, Spia; Delatore; Denunziatore. CONFIDENZA, 8. f. Confidenza e Confidanza, Famigliarità.

-

DAR CONFIDENZ▲ ▲ uno, Famigliarizzarsi con uno, Farselo amico Riferito a feminina, vale Accordare disonesle confidenze a uno.

TORBE CONFIDENZA CON UNO, Prendersi

licenza con uno, Avanzarsi troppo liberamente con uno TORSE CONFIDENZA CON UNA, Fare degli atti biechi, Delle disonestà.

IN CONFIDENZA, Detto avverb. Alla buona; Alla dimestica.

CONFIN, s. m. Confine o Confino, Termine così di Stato, come di privato podere. Frontiera, dicesi i Luogo ne' confini del Dominio a fronte d'un altro Stato.

PORTAR VIA PER CONFIN, Acquistare per ius congruo, Si dice di Quel ius o privilegio che secondo le leggi Venete aveva il vicino d'esser preferito nella vendita d'una cosa confinante o d'altra simile.

Eravi a' tempi Veneti una Magistratura di due Patrizii dell'ordine de' Savii, detti Provveditori alla Camera de' confini, che soprintendevano ai confini dello Stato e in conseguenza all' Uffizio dei Provveditori ai confini, instituito in ogni Città di provincia confinante, com'erano a Udine, a Belluno, a Vicenza, Verona, Brescia, Bergamo, Crema e Rovigo. CONFINAR, v. Confinare, Conterminare.

CONFINAR UN BEN, Confinare una possessione, cioè Porre i termini e i confini.

CONFINAR QUALCON, Confinare uno, Sbandire, Mandar a confine alcuno o in luogo particolare per gastigo. V. RELEGÅR.

L'HO CONFINA CHE NOL SE PODEVA MOVER, L'ho ridotto alle strelle; L'ho confinato tra l'uscio e 'l muro, cioè L'ho ridotto a grado che non potea più difendersi. CONFITEOR, 8. m. Confessione, Orazione notissima e del continuo recitata da' Cristiani, la quale comincia dalla parola Confileor.

CONFLUIR, Cooperare, Concorrere all'opera, Operar insieme. Accompagnasi colla preposizione Con.

CONFORME, Avv. Secondo il caso, Espressione dubitativa, e vale Mi regolerò conforformemente al caso, cioè secondo l'avvenimento, o secondo il mio gusto.

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CONFUSION DE Zente, Parapiglia; Barabuffa; Subuglio, Scompiglio di gente o di persone. V. Barafusola.

METER DE LE COSSE IN CONFUSION, Abbatuffolarc o Rabbatuffolare, Mettere, Avvolgere insieme confusamente in fascio, in batuffolo.

CONFUSIONÀR, v. Confondere, Disordinare e volger sossopra, mescolare insieme varie materie senza distinzione e seuz'ordine.

CONFUSIONARSE, Confondersi, vale Turbarsi gravemente per vergogna o per altra passione Allibbire, Impallidire per cosa

che ti faccia restar confuso e sbalordito, per un subito timore o vergogna. V. CONFONDER. CONFUSONARIO, 8. in. Avviluppatore; Imbrugliatore; Uomo confuso; Confonditore, Persona che confonde e reca confusione. V. CONFUSIONER. CONFUSIONER, si dice ancora per ConFUSIONARIO, V.

CONFUSO, Confuso, Add. da Confondere, Mescolato.

Confuso, attribuito a persona, vale Vergognato o svergognato sia per modestia, sia per colpa commessa. Grullo grullo vale Cheto e confuso, e dicesi di Coloro che stanno pensosi senz'alzar la testa. Andarsene o Tornarsene qrullo grullo, suol dirsi ancora di Coloro ai quali sia stata data qualche risposta che non sia loro troppo piaciula. V. Scor▲.

DISCORSO CONFUSO, Discorso Parlare confuso, imbrogliato. Pare la zolfa degli Ermini; Qui v'è buio.

IN CONFUSO, Modo avverb. Alla confusa e In confuso; Confusamente. CONGETURÀR, v. Conghietturare o Congellurare, Presumere, Supporre. CONGLOMERAR, v. Voce latina, Riunire; Ammucchiare; Ammassare.

CONI DE MAR, 8. m. T. de' Pesc. dal latino Cunnus, Vulva. Così vengono chiamate volgarmente diverse specie di Molluschi, tutti del genere delle Meduse. Essi hanno per carattere un Corpo libero, gelatinoso, orbiculato e convesso al davanti, concavo internamente, con dei fili o appendici attaccate al loro centro. V. POTAMARINA. CONTADOR, 8. in. Coniatore e Ballinzecca, Colui che nella pubblica Zecca batte

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CONOSSER ▲ MUSO, Raffigurare uno, Conoscerlo a' lineamenti della faccia - Cononoscere all' ulilo, vale Essere accorto e pronto conoscitore.

CONOSSER A NASO, Conoscere a fiuto.

DAI SEGNI SE Conosse le BALE, 4 segnali si conoscon le pulle; Gli asini si conoscono a'basti, Dalle azioni si conosce la morale di uno EL SE CONOSSARÀ DA LESITO, S'essa è rosa fiorirà; s' è spina pugnerà.

FARSE CONOSSER UN COGIÒN, Farsi scorgere ovv. Farsi scorgere un balordo o per un balordo, ignorante,

GHE VOL ASSAE PRIMA DE CONOSSER UNO, Risogna mangiar molte moggia di sale con un uomo prima che si conosca; ovv. Molli moggi di sale si convien manicare insieme, anzi che 'l dono dell'amistade compiuto sia.

OGNI COGION CONOSSE EL BON, Ogni uccello conosce il grano, e vale Il buono è da tutti conosciuto.

No GHE VOL OCHIAI PPR CONOSSERLO.. Al

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CONSEGIÅR, v. Consigliare; Dar consiglio; Dar parere Consigliare, dicesi anche per Consultare, ch'è propriamente il Dirigere che fanno gli Avvocati le cause de' loro clienti.

A CHI CONSEGIA NO GHE DOL LA TESTA, A chi consiglia o ▲ confortatore non duole il corpo o il capo; e vale Esser più facile il consigliare che l'eseguire. Fu anche detto, È facile a chi è sano e in lieto slato Dar consiglio all'afflitto e all'ammalato.

CONSEGITE COI VECHI, Consiglio d'uomo vecchio non rompe mai la testa, e vale che Per lo più è buono. CONSÉGITE CON due non fu mai buono.

UN SOLO, Consiglio di

CONSEGITE BEN PRIMA PER NON PENTIRTE
DOPO, Consiglio veloce pentimento tardo,
cioè Chi tosto si risolve tardi si pente.
Le volpe se conseGIA, V. Volpe.

TORNAR A CONSEGIAR, Riconsigliare. CONSEGIER, 8. m. Consigliere; Consigliatore; Consigliante, Quello che dà consiglio.

Nel Governo della Repubblica Veneta erano sei patrizii dell'ordine senatório detti Consiglieri, che formavano col Doge il Consiglio minore, e vacante la sede Ducale si chiamavano Rettori di Venezia, e dimoravano nel pubblico palazzo. Il più vecchio tra i Consiglieri, mancando il Doge, facova le sue veci nel Collegio. V. COLEGIO. CONSEGIERETO, s. m. Consiglierino, Avvilit. di consigliere.

CONSEGIETO, 8. m. Consiglietto, Piccolo consiglio.

buon vino non bisogna frasca, e vale II CONSEGIO, s. m. Consiglio, Parere, sen

buono si fa conoscere da per sè.

No SE CONOSSE EL BEN CHE CO L'È PERSO, L'asino o L'asinino non conosce la coda se non quando non l' ha ; Non si conosce il ben se non perduto. CONOSSUO, V. COGNOSSUO. CONOTAR, v. Voce di molto uso nel Foro per Contrassegnare, cioè Far la descrizione d'una persona, per poterla conoscere e distinguere.

CONOTATI, 8. m. Contrassegni; Segnali. Ritratto in iscritto, Descrizione delle parti fisiche visibili d'una persona. Avvertasi che la voce Connotati è tanto in uso negli uffizii giudiziarii e politici, che non sarebbe possibile di sostituirvene un' altra. CONSAPUTA,. f. Consapevolezza, Contezza avuta, cognizione presa, partecipazione.

SENZA MIA CONSAPUTA, Senza mia sapula; Senza mia consapevolezza o notizia.

CONSECUTIVO, add. Consecutivo, Che

consegue.

CAMARA CONSECUTIVA, Camera seguente o contigua o adiacente e aggiacente, cioè Quella che succede dopo la prima, che vien di seguito.

CONSECUZION, s. f. Consecuzione, Conseguimento, Ottenimento, il conseguire.

timento, esortazione.

UN BON CONSEGIO VAL DE LE VOLTE PIÙ D'UN TESORO, Dono di consiglio più vale che d'oro.

Dicesi in prov. Consiglio di ricco impoverito non val nulla, Perchè se non fu buono di regolare sè stesso, molto meno può esserlo pegli altri.

CONSEGI DE DONA O I SCOTA O NO I VAL GNENTE, Lo consigliv femminile o egli è curo o egli è troppo vile.

A COSSA FATA NO GH'È PIÙ CONSEGIO, I consigli dopo il fatto sono fiato da gonfiar otri, cioè inutili. Del senno poi ne sono piene le fusse, e vale È inutile consigliare dopo il fatto.

CHI VOL FAR A SO MODO NO VOL CONSEGI, Uomo deliberato non vuol consiglio; ed esprime che È superfluo il consigliare colui ch'è risoluto di fare a suo senno alcuna cosa: simile all'altro, Cuor determinato non vuol esser consigliato. CONSEGIO, 8. m. Consiglio o Concilio,

Pubblica e solenne adunanza d'uomini che consiglia a deliberare. E quindi Far consiglio; Raunare, Tenere, Aver consiglio e simili.

Nel sistema del Governo Veneto erano varii li così detti Consigli, come i seguenti. MAZOR CONSEGIO, Il Maggior Consiglio,

ch'era composto di tutti indistintamente i patrizii che avevano indossata la veste. Corpo sovrano della Repubblica, ch'eleggeva a tutte le reggenze e magistralure ordinarie, formava leggi, etc.

CONSEGIO DE PREGAI, Il consiglio di Pregadi assolutamenle o sia il Senato, che presiedeva all'economico dello Stato, al politico e al militare, ed eleggeva alle cariche straordinarie.

CONSEGI DE QUARANTA, Tre erano li Consigli di quaranta, cioè il Consiglio di XL al Criminale, cui erano commesse le cause criminali ne' casi non soggetti al Consiglio de' dieci, e la distributiva delle cariche uffizii popolari Il Consiglio di XL Civil vecchio, il quale giudicava le cause civili appellate della Metropoli e dol Dogado, con tutte le altre materie di sua attribuzione speciale Il Consiglio di XL Civil nuo vo, stato instituito per la decisione in appello delle cause pur civili della Terra ferma e di tutto lo Stato. V. COLEGIO,

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CONSEGIO DE DIESE, Consiglio de'dieci, composto di dieci Senatori, e de'sei Consiglieri sotto la presidenza del Doge, a cui erano state delegate tutte le materie di Stato e i casi criminali gravissimi commessi nello Stato.

TERZO CONSEGIO, Terzo consiglio. T. del Foro ex Veneto. Anticainente le cause giudicate dalla Quarantia erano discusse in tre successivi giorni, nel primo de'quali perorava la parte attrice, e dicevasi Primo consiglio; nel secondo la parte rea e dic evasi Secondo consiglio; e nel terzo l'una e l'altra in conflitto, cioè con interruzione, che si diceva Terzo consiglio, nel quale pronunziavasi la sentenza. In seguito tal costume fu riformato, e le cause erano trattate e giudicate in un giorno solo, e nondimeno nell'uso forense seguitossi a dire Terzo consiglio per una finzione dell'antico costume; e intendevasi Causa introdotta e decisa da un Consiglio di quaranta. Y. VACUI. CONSEGNA, 8. f. Consegnazione, Il consegnare, il passaggio di che che sia dalle inani di uno a quelle d' un altro. Tradizione è voce latina, usata però da' Legali nello stesso significato.

Consegna, in T. milit. dicesi Colui che sta alle porte d'una Città fortificata e tien registro de' forestieri che v'entrano. CONSEGNAR, v. Consegnare o Consigna-.

re.

CONSEGNAR UNA CORTELADA A UNO, Accoltellare uno, Dargli una ferita di coltello. CONSEGUIO, add. Conseguito. CONSEGUIR, v. Conseguire, Ottenere ; acquistare.

CONSEGUIR TOTO QUELO che se vol, Avere il sno pieno; Esservi il suo pieno. CONSENZIENTE, add. Consenziente; Acconsenziente, Che acconsente, ch'è d'aocordo; e talvolta si prende in sinistra parte per Complice. CONSERVA, ■. f. Conserva, Luogo ripo

sto dove si conservano e si mantegono le

0080.

CONSERVA DE FRUTI, Conserva, chiamansi i fiori, i frutti ed altre cose confettate nello zucchero o sia nel giulebbe: co:no Giulebbo di mele appie, Giulebbo di fier | d'aranci; Giulebbo di gelsomini ec. Conserva de Marasche, Diamarinata De naranze, Aranciata DE PESTACHI, Pistacchiata.

Conserva de Aqua, Conserva; ricettacolo; serbatoio, Luogo in cui l'acqua si raccoglie e si riserva per farla poi scorrere ove si vuole.

CONSERVA DE L'AQUA, T. delle saline, Lagaccio, La prima conserva in cui al tempo dell'empifondo o per mezzo d' una cateralta s'introduce l'acqua del mare, per indi passare alla rete calda.

CONSERVA, Conserva, T. mar. per Compagnia, e dicesi del numero de' Navigli di più padroni che navigano insieme a conservazione l'un dell'altro.

ANDAR DE CONSErv▲, Andare di conserva o di brigata o di bella brigata, Andare in compagnia. CONSERVATORATO, 8. m. Uffizio del Conservatore.

OMO DE CONSIENZA, Coscienziato, Ch'è di buona coscienza.

IN CONSCIENZA O COSSIENZA, Maniera di giuramento, In coscienza o In buona coscienza; In fede mia, per mia fe. CONSISTER, v. Consistere.

TUTO CONSISTE in t'i bezzi, Il forte o П punto sta nei danari, cioè La difficoltà sta nel danaro.

CONSOBRIN, 8. m. Voce dal lat. Consobrinus che significa Cugino, usata scherzevolmente dal nostro Andrea Calmo in molti luoghi delle sue lettere per modo d'amicizia. CONSOBRIN CARO, egli scriveva, ConSOBRIN DE VELUO, CONSOBRIN D'ORO, in vece di Caro amico; Ben amato e simili. CONSOLAR, v. Consolare, Dar consolazioCONSOLAR I APLITI, Racconsolure o Addolcire gli afflilti.

CONSIDERANDO, s. m. Voce o Maniera cominciata ad usarsi nel nostro Foro fin dalla prima epoca del già Governo Italico l'anno 1806, e fattasi ora più comune e parlata in forza di sostantivo. Dicesi volgarmente UN CONSIDERANDO OI CONSIDERANDO, per Un motivo o 1 molivi d'una sentenza civile o criminale, perchè tutti i motivi cominciavano, secondo la pratica Francese, dalla parola Considerando. E quantunque colla mutazione del Governo siasi anche cangiato il modo di esporre questi motivi nelle cause civili, e non siavi più il ritornello del Considerando, continua nondimeno l'uso tra molti forensi di dirli CONSIDERANDO. Si vuole osservare che anche ne' tempi del Governo Veneto chiamavansi comunemente I EO QUIA ( quindi UN EO QUIA ) li Motivi delle intromissioni Avogaresche contro le sentenze criminali di prima istanza appellate, niente per altro se non perchè, scrivendosi latinamente nel Magistrato degli Avogadori, tutti i diversi motivi giustificanti l'atto dell' intromissione, cominciavano dalle parole Eo quia. V. questa voce. CONSIDERAR, v. Considerare, Attenta

mente osservare.

CONSIDERAR, dicesi da noi anche per Apprezzare, giudicar del prezzo QUANTO CONSIDEREU STO ANELO? Quanto stimate o apprezzale quest' anello?

CONSIENZA, 8. f. Coscienza; Conscienza • Coscienzia.

Coscienza stretta, vale Guardinga, scrupolosa. Coscienza larga; Libertà di coscienza; Ingrossar la coscienza, dicesi della Permissione di creder ciascheduno ciò che vuole in materia di Religione. Coscienza oalterita, vale Macchiata, non pura.

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EL SPUZZA CH'EL CONSOLA, detto ironicamente, Puzza che ammorba, V. SPUZZAR. TORNAR A CONSOLAR, Riconsolare. CONSOLE, 8. m. Console o Consolo.

Consoli de' mercanti, chiamavasi una Magistratura civile di prima istanza della cessata Repubblica Veneta, composta di tre patrizii, a cui aspettavano alcuni affari mercantili, trattati però in via giudiziaria. V. SORACONSOLI. CONSORTIVO, add. STRADA CONSORTIVA, V.

STRADA.

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· CONSTÀR, v. n. Esser certo, evidente, apparire manifestamente e senza dubbiezze. constare, e Vale anche Esser composto V. CONSTATAR.

FAR CONSULTA NEGRA, detto per ischerzo e fam. Ristringersi con alcuno, vale Deliberare tra persone confidenti con tutta segretezza su qualche affare importante.

Consulta chiamasi in T. Logalo presontemente la Lettera che scrive un'Autorità giudiziaria inferiore al Tribunale superiore o supremo; siccome Nota, quella fra Autorità eguali o non dipendenti fra esse; • Decreto la Lettera dell'Autorità superiore. Nell'amministrativo poi dicesi Consulta o Rapporto la lettera dell' Autorità inferiore alla superiore; Nola Quella tra uguali o non dipendenti; e Decreto o Ordinanza o Dispaccio, quella della Superiorità alle inferiori.

CONSULTO, s. m. Consulto o Consiglio, Opinione dell'Avvocato in favore del cliente Consulto, dicesi anche il Parero consiglio de' Medici.

CONSTATAR, v. È un vero Francesismo, usato spesso volte nel foro, nel sign. di Accertare; Stabilire; Chiarire, cioè Fondare la verità d'una cosa e d'un fatto. Verificare. V. Constir. CONSULTA, s. f. Consulta, Conferenza di più persone che consultano. Consulta si diceva ai tempi Veneti Quella ordinaria che facevasi la mattina d'ogni giorno feriale nel palazzo ducale, composta de' Savii del consiglio de' Savii di terra ferma e de' Savii agli ordini, benchè talvolta anche senza questi ultimi, per le proposizioni da farsi al Senato, il quale si convocava per metodo la sere del giovedì e sabbato.

Consulta straordinaria, detta più volte CONSULTA NEGRA, dicevasi Quando per la discussione di qualche affare importante di governo, s' univano alla Consulta ordinaria altri patrizii stati altra volta nella carica di Savii, i quali v'intervenivano in veste

nera.

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BATER CONSULTO O CONSULTA, Consultare; Consigliare Ruminare o Regumare, Riandar nel pensiero, come si fa pensando e ripensando da chi vuol mastic are e ben digerire un negozio. CONSUMA, Consumato; Consunto.

CONSUMA DA TANte disgrazie, Per lungo duolo attrito, consunto. CONSUMÀDA, 8. f. Consumazione.

DAR UNA CONSUMADA DE SCARPE O DE ABITI, Consumar le scarpe o i vestiti, valo Logorarli.

CONSUMATOR O CONSUMAÒR, 8. m. Consumatore, Cho consuma, Distruggitore. CONSUMAR, v. CONSUMAR, v. Consumare, Logorare, fnire, ridur al niente.

CONSUMAR EL CRUO EL COTO, Consumar l'asta el torchio; Far del resto, Mandar a male interamente il suo avere. Consumure a bruccia quadre, vale Moltissimo.

CONSUMAR EL SOo, Far ambassi in fondo, Mandar a male ogni sua cosa CorSUMÁR EL 800 PER DAR GUSTO AI ALTRI, I malli fanno le feste e i savii le godono, di Chi perde assai per dar piacere agli altri.

CONSUMAR TUTO IN T'UN Dì, Recare a un di, detto fig. del Consumare in breve tempo ciò che dovrebbe bastare per tutto il corso della vita, o almeno per lungo tempo. CONSUMAR UN AFår, Consumar un affaConsure, un negozio, vale Finirlo mar la fatica, il tempo etc. vale Impiegare.

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