SEZIONE PRIMA f CATANIA SOTTO I CASTIGLIANI ED AUSTRIACI DAL 1411 SINO AL 1700 ANNI 289. ART. 279 I Siciliani che per lo spazio di tre secoli e mezzo la corte de' loro re aveano nel seno della isola avuto, oltramodo corrucciati restarono nel divenire subordinati della Spagna da Sicilia molto discosta. Appoggiandosi perciò al testamento di Martino il vecchio ed alla decisione del congresso di Caspe, inviarono Ubertino De Marinis arcivescovo di Palermo, Filippo Ferrera vescovo di Patti, Giovanni Moncada conte di Adernò, per loro deputati al nuovo re Ferdinando, acciocchè destinasse la Sicilia al nostro Federico di Aragona conte De Luna, o almeno ad uno de' reali principi suoi figli (1). La ca-' stigliana corte per vieppiù abbindolarli rimise l'affare ad una giunta di giurisperiti spagnuoli: e costoro il segreto volere del monarca secondando, e l'interesse del proprio paese, furono di avviso che la Sicilia (1) SURITA lib. 11, cap. 3, tom. 3, pag. 189. LxxGUEGLIE Pros. Moncad. pag. 403. PIRRO Sic. sac. not. eccl. pact. pag. 408, not. ecol. pan. pag. 16a, e Chroa, reg. pag. 89. 806745 |