Autobiografie della leggera: Emarginati, balordi e ribelli raccontano le loro storie di confine

Copertina anteriore
Giunti, 7 mar 2012 - 312 pagine
La “leggera” in linguaggio gergale è un mondo ai margini della legalità e della produttività, ma incapace di azioni violente e di veri crimini.
Nelle autobiografie di Montaldi troviamo il pescatore e cacciatore di frodo, che negli anni sessanta viveva in una baracca sul Po decorata con la falce e martello; troviamo Cicci, prima piccola prostituta e poi moglie di un contadino; e poi ne troviamo tanti altri ancora che si raccontano con spavaldo pudore e con orgogliosa dignità; resistendo alla travolgente avanzata della criminalità moderna fatta di droga e kalashnikov, dove candore e sincerità appaiono come una bestemmia.
 

Sommario

Sezione 1
Sezione 2
Sezione 3
Sezione 4
Sezione 5
Sezione 6
Sezione 7
Sezione 8
Sezione 10
Sezione 11
Sezione 12
Sezione 13
Sezione 14
Sezione 15
Sezione 16
Copyright

Sezione 9

Altre edizioni - Visualizza tutto

Parole e frasi comuni

Informazioni bibliografiche