„ pino, ejusque filio , viris excellentis, simis, Regibus, anno Regoi eorum in Italia septimo decimo, & decimo, Indictione XIII. Se dell' Archivio di Nonantola , la quale così parla . , Anno 1040. coram Gothebaldo Mis» so , & Cappellano Henrici Imperatoris dis» sceptatum est inter Azzonem Praepositum Ecclesiae S. Michaelis de Florentia adhe „ rentem Monasterio Nonantulano , & Wil lielmum Clericum defendentem pro se Ecclesiam S. Miniati ejusdem loci : Sententia fuit. etiam ex renunciatione spontanea praedicti Willielmi, eamdem Ecclesiam cum A rea sua spectasse, & spectare ad Monaste„ rium Nonanculanum. 1 Questa memoria ci dimostra con sicurezza , che il Monastero di Nonantola era padrone di due Chiese in Firenze, una detta S. Michele, e l'altra S. Miniato, e penso possino essere state due Chiese soggette ai Monasteri donati dal Re Carlo al Monastero Nonantolano, e in questo caso può darsi , che la Chiesa di S. Miniato fosse quella in Firenze detta tra le Torri, e la Chiesa di S. Michele quella denominata in Orto, sebbene questa trovisi sempre con tal denominazione in tutte le Scritture rammentata, ma non crederò mai peraltro, che queste due Chiese fossero i due Monasteri nomi, Se Carlo Magno donò liberamente Chiese esistenti in Firenze , se i privati nei loro contratti marcarono il suo Regno , e se egli nelle vicinanze della Città tenne dei pubblici giudizj, esercitando pienamente la sua Sovrana Autorità , chi mai potrà non credere , che egli fosse riconosciuto per legittimo Signore di Firenze, e del suo Contado? E che nell' anno 897. Firenze fosse soggetta a Lamberto Imperatore, lo pro B 3 va nati da Carlo Magno nella sua Donazione , imperocchè, come abbiamo dimostrato se fossero stati questi, in vece di usare la Dizione in Civitate Fesulana , avrebbe detto in Civitate Florentina. (4) Questo Vadum = Medianum pensa il celebre Dottor Lami nelle sue Lezioni d' Antichità Toscane, che possa essere il mezzo di Varlungo , detto in antico Vadum longum. (5) L'Abate Ughelli crede che questa Badia poresse essere quella di S. Bartolommeo a Ripoli, ma' prese sbaglio, come dottamente prova il Gamurrini, il quale dimostra evidentemente che questa Badia di Ricavata era nel Mugello in luogo oggi detro Galliano , fondata l' anno 690. da Adonaldo della Famiglia Ubaldini. va mirabilinente un Placito ivi tenuto da Amadeo Conte del Sacro Palazzo , il quale principia con queste parole „ Dum ad præclaram Potestatem Domni Lamberti piissimi Imperatoris missus directus fuisset in finibus 'Thusciæ Ama deus Comes Palaţii , & cum venisset ,, Civitate Florencia in Domum Episco,, pii ipsius Civitatis in atrio ante Ba silica Sancti Joannis Baptistæ (6) ivi re 4 (6) Moltissimi sono gli Atti pubblici, che si trovano essere stati celebrati nel Palazzo Vescovile di S. Giovanni, e anche nella Chiesa stessa di S. Giovanni. L' Anno 1038. il di u. Maggio il Conte Bertaldo, Messo dell' Imperatore Corrado II. giudicò nel Palazzo di S. Giovanni nella Loggia maggiore a favore di Uberto Abbate di S. Miniato. L'Anno 1001. il dì i. di Dicembre la Duchessa Beatrice nel Palazzo di S. Giovanni renne un Giudizio a favore della Badia Fiorentina. L' Anno 1070. il 25. di Maggio listessa Duchessa nel medesimo luogo renne altro Giųdizio per Audimanno Abbate del Monastero di Fontebuona nel Contado di Siena. L' Anno 1076. il dì 6. di Giugno la gran Contessa Matilda giydico nel medesimo luo go resideret una simul cum Adelbertus ► Marchio , singulorum hoininum Justi cias faciendas, ac deliberandas, residentibus cum eis Helbingus (7) Sanctæ Parmensis , Lupus (8) Sanctæ Senensis Hedelbertus Sanctæ Lunensis , Geusulfus (9) ipsius Civitatis Venerabilis Epi SCO B4 go a favore di S. Anselmo Vescovo di Lucca intorno al possesso di Monte Catini in val di Nievole. E l' Anno 1100. la medesima Duchessa, nel medesimo luogo tenne un giudizio per i Canonici Fiorentini . Questa moltitudine ďatti pubblici tenuti nell' Episcopio di S. Giovanni mi fa pensare che ivi oltre all' abitazione del Vescovo della Città , vi fosse anche quella del Duca , e Marchese di Toscana. (7) Elbingo, o Elbringo successe nel Vescovado di Parma a Wibodo circa l'anno 895.; egli fu un Prelato di santa vita , ed intervenne al Concilio tenuto in Roma da Benedetto IV. alla presenza di Lodovico IV. Imperatore per Pietro Vescovo di Lucca. (8) Questo Documento ci dà contezza di un altro Vescovo di Siena nella persona di Lupo, non conosciuto dall'Ughelli, (9) Grasulfo fu assunto al Vescovado di Firenze circa l' anno 897. e si trova interve nuto „, scopus; Joannes , Adelbertus Adelbertus , Eriten » Judices Domni Imperatoris ; Wine, childus , Vassalli suprascripto Adel berti Marchioni , Teudifrascius Co mes ipsius Civitatis ; Rotari , & Pe» trus Scavinis ipsius Civitatis &c. Prova l'istesso anche un'alcro diploma dell'istesso Imperatore dell'anno 898. spedito a favore della Chiesa Fiorentina , confermandoli una parte della Corte Beneventana posta presso la Chiesa di S. Miniato. E che nell' anno 899. Firenze fosse suddita di Berengario Re d'Italia lo dimostra un Diploma di quell'anno di esso Sovrano, che conferma alla medesima Chiesa Fiorentina il possesso della suddetta Corte Beneventana , il qual Diploma è del seguente tenore ,, In honorem Domini nostri Jesu Christi Dei Eterni Berengarius Divi» na favente Clemencia Rex . Si Vene rabilium locorum divino cultui man, cipatis Episcopacibus munus quodlibet 4 nuto al suddetto Concilio tenuto in Roma da Benedetto IV. alla presenza di Lodovico IV. Imperatore per Pietro Vescovo di Lucca . |