„nonicae contulit eodem modo, sicut » disposuit habendain cum omnibus pertinentiis suis , Campum ( 36 ) Regis , Pra poco la Città nostra, perchè nomina più volte i Canonici di S. Gio., essendo questa la più antica memoria , che si abbia di Canonici nelle Chiese d' Italia , cioè di Cherici viventi sotto Regola in comune, chiamati con questo nome, perchè anche S. Eusebio Vescovo di Vercelli vivea in comune con i suoi Cherici, ma quesçi non si trovano nominati Canonici, (36) Campo del Re quale fosse ce lo inse gna fedelmente il Borghini nel suo Trattato della Chiesa Fiorentina pag. 400. quale così ra giona. „ Sotto Lamberto de' medesimi Imperarori Italiani figliolo del soprannominato Guido , e l'anno sesto del Regno suo, nel qual tempo per avventura comprende quel , che regnò insieme col Padre , si vede nel Vescovado Grasulfo, ò pure Gruisulfo, che si dica, e si può credere per la brevità del tempo, che ei succedesse al sopradetto Andrea , perchè questo Anno , che fu come io penso 1 DCCCIIC. riceve in dono ( se ella non è una confermazione di cosa già innanzi concessa, che per nome di dono in quel Secolo spesso si chiamavano queste tali concessioni ) da questo Imperatore, essendo egli in Ravenna , e pregatone da Ageltruda sua Madre , alcuni be Pratum Regis , Mansos duos in Carminiano (37) Medietatem sorcisque ese D 2 ter beni fra i quali si nomina un pezzo di Terra di moggia XII. ( quel che si fusse in quel tempo questa misura ) detto il Campo del Re , ch' era vicino al Duomo di S. Giovanni , e coine altrove si mostra congiunto con l? Orco; ed aggiugneva fino a Murione e veniva a essere ( come si può giulicare ) verso S. Jacopo in Campo Corbolini, che anche già si disse fra le Vigne ; perchè quivi intorno correva allora quel Fiumicello, sboccando in Arno fra il Ponte alla Carraja , e la Chiesa di Ognissanti; che poi di mano in mano, secondo che si è allargata , la Città , si è spinto più innanzi , e discostaro : Ma non è quì da tacere, che per alcune Scritture intorno ali? Anno 1050., si mostra , che fusse questo Campo con un'altro pezzo, che si chiamò il Prato del Re , che gli era a costa , almeno vicino, concesso da Berengario , ma non esprime quale, di due , che ci furono; tuttavia dicendo ex largitate Regis Berengarii diva memoriæ inostra agevolmente ch'egli intenda del primo, ch'ei non avrebbe usato del secondo così odioso in questo Paese, e tanto perseguitato, e finalmente scacciato così a. morevoli, ed onoraté parole. (37) Luogo distante da Firenze circa il, miglia situato in amena Collina. 99 in Vessano , ( 38 ) Mansam unam de „ terra , S. Maria Novellam . Insu„ per confirmamus in eadem Canonica » quaecumque temporibus retroactis , si„ ve abejusdem Ecclesiae Pontificibus sive fidelibus christianis , regibus , vel » Ducibus, seu eciam privacis, & mili» tantibus concessa sunt. Praeterea 099 mnia ad utilitatem Fratrum ejusdein Canonicae corroborando donamus » quaecumque Atho venerabilis Epis» copus ejusdem Ecclesiae contulit videlicet ordine , ut tam praesentes „ quam futuri sacerdotes , levitae ,sub. „ diaconi, seu Clerici ibidem Deo, & S. Joanni Canonicae deservientes ja in „ ditras terras, aliaque omnia superius dieta per hujus nostri praecepti au: &toritatem habeant , teneant firmiter» que possideant , omnium hominum „ contraditione remota . Praecipientes igitur jubemus, ut nullus Episcopus, Dux, Marchio, Comes , Vicecomes „ nullaque nostri Regni magna vel par» va persona ejusdem Ecclesiae Cano nicos de pr. rebus disvestire , inquię » tare, molestare praesumat sine lega (38) Cioè Verzaia. ) li Judicio, sed liceat eos quiete , & pacifice sub nostra defensione vivere, » omnium hominum contradicione re» mota : Si quis igitur hujus nostri prae cepti paginam infringere tentaverit seiat se compositurum auri optimi libras C. medietatern camerae Nostrae, & medietatem pr. Canonicis . Quod » ut verius credatur, diligentiusque ab „ omnibus observetur , manu propria » confirmantes Sigilli nostri impressio„ ne jussimus insigniri. Signum D. Corradi [] Romano „ rum invictissimi Imperatoris Augusci . Kaddolus Cancellarjus vice Herimani Archiepiscopi, & Archicancellarii re» cognovi, Datum sexto idus Julii, Índitione V. Anno Dominicae Incarnationis 1037. » Anno Domini Conradi Regni XIII. Imperii XI. A&tum Veronae Filici,, ter . Amen. E nell' Anno seguente 1038. il medesimo Imperatore con altro suo Diploma donò alla Badia di Firenze i Beni di al che già per antecedente sentenza erano pervenuci al Fisco Cesareo, il qual Diploma e il seguente , In nomine San D 3 cuni &tæ , & Individuæ Trinitatis . Conra dus divina favente clementia , Romas norum Imperator Augustus . Si Eccle siasticæ rei curam habere studueri» mus, & eain ad utilitatem , & profi, cuum Ecclesiæ ordinando , & guber„ nando, sive defendendo reperimus di vinæ retributionis præmium promeresy ri , & Romani Imperii salutem corro borari minime ainbigiin us . Quo circa omnium San&tæ Dei Ecclesiæ nostro» rumque fidelium præsentium scilicet , & futurorum noverit universitas , qualiter nos pro Dei amore , animeque nostræ remedio , & pro orationibus » Theuzonis ( 39 ), utarumque Fratrum ibi cominorantium adipuiscendi , sive ob interventum Gislæ nostræ conte„ ctalis dilectissimæ , & Henrici nostri carissimi filii tradimus, donamus, & „ concedimus Abbatiæ Florentinæ in ho» norem S. Mariæ constructæ omnes ter» ras, quæ fuerunt Bonini Cantoris , & Ma و (39) Fu questi un Santo Monaco Benedettino, quale visse per lo spazio di circa 50. anni solitario nella sua cella , che per le sue Virtù, Santità, e Miracoli, si yenera con titolo di Beato su gli Altari. |