Immagini della pagina
PDF
ePub

,,

[ocr errors]

39

"

[ocr errors]

vi si tenne da Vittore II. Papa (49). Le parole del Cerretani son queste,, Al tempo di Arrigo II. ( lo nomina così contandolo il secondo tra gl' Imperatori) si fece Concilio in Firenze, e la Corte vi soggiornò assai, di qualità, che la Città ne venne ricca, e potente. Il Papa tenne un Concilio in Firenze alla presenza dell' Imperatore, nel qual tempo egli diede non equivoci segni del suo alto dominio, praticando gli Atti della maggiore autorità contro Goffredo Marchese e contro Beatrice Duchessa di Toscana ponendola in arresto, e ritenendola prigioniera. Ermanno Contratto racconta questo fatto all' anno 1055. in questa guisa.,, Impera,, tor expeditionem in Italiam paravit, & diem sanctum Pascha Mantuæ egit, diem autem Pentecostes Florentiæ, coram eo a Domino Papa ( Victore II.) "generali Synodo habita multa correcta 99 Sunt. Imperator Goffredum capitali " , sententia adiudicatum per interventum » Episcoporum dimisit... Beatrix Im

[ocr errors]
[ocr errors]

دو

pe

(49) Giusta gli Scrittori più critici, questi fu il primo Concilio generale ragunato in

Firenze.

"

,,peratori ad deditionem veniens causa Mariti sui, quanquam data fide, te,, netur, filiusque ejus puer Bonifacius, hac causa venire veretur: sed non ,, multis interpositis diebns cum Impe,,rator ibidem moraretur idem puer

رو

[merged small][merged small][ocr errors]

Ora è da sapersi, che gli Imperatori costumavano per lo più di non assistere ai Concili se non erano convocati in qualche Città del loro Impero.

E che nell' anno 1059. governasse la Città di Firenze il Duca, e Marchese Gottifredo come marito di Beatrice, lo manifesta chiaramente un Placito da esso Marchese tenuto nel Borgo di S. Genesio a favore della Badia Fiorentina, per assicurarle il possesso della vicina Chiesa di S. Martino, (50) come lo provano ancora un privlegio di detto Marchese, dato in Firenze il dì 9. Giugno 1059. a favore di Arnaldo Vescovo di Arezzo, confermandoli la donazione fattale dai Conti Gualfredo, e Rinieri, del Ca

(50) Questa Chiesa, è quel piccolo Oratorio, che oggi appartiene alla Congregazione dei Buonomini di S. Martino, instituita da S. Antonino Arcivescovo di Firenze.

" possumus, concedimus, & per hanc "nostrae autoritatis paginam confirma

mus eisdem Canonicis terram ejusdem
Ca-

[ocr errors]

Ad Dominam nostram, quam valde Carmen (adoptat.

Hanc sponsus ditat, ditatur et ipse per ipsam,
Servos, Ancillas ab ea tenet. Oppida, Villas:
Gallia nobiscum per eam Dominum timet istam.
Quis Princeps Gallus plus isto dives et altus?
Italiae Regno sibi Gallia plurima praestat.
Longobardiam deducens hanc Comitissam
Occurrere quidem ligures, pariterque Quirites
Exultant inopes; congaudent maxime dites.
Per Menses ternos fiunt convivia vero.
Non ibi pigmenta tritantur sed quasi spelta
Ad Cursum limphae molendinantur ibidem.
Gurgite de putei potus trahiturque Lyaei.
Ex alio puteo refluebat potio vera

Cum quibus hauritur dulcissima potio vinum.
Offas vel lances ad Mensam fert Equus, atque
Argento splendent, Auro quoque Vascula
( Mensae

Tympana cum Cytharis, Tibiisq., Lyrisque (sonant hic.. Ac dedit insignis Dux praemia maxima nimis. In Marago facta sunt haec Convivia Magna.

Visse questo gran Principe fino al 1052. nel quale anno il dì 6. di Maggio fu trucidato nel Contado di Cremona; il suo ca

da

[ocr errors]
[ocr errors]

Canonicae cum omni sua integritate nominative duas Plebes, unam de Cersi,,no S. Jerusalem cum Curte sua,

"

[ocr errors]
[ocr errors]

"

[ocr errors]
[ocr errors]
[ocr errors]

al

teram S. Laurentii sitam Exinea ( 33 ) ,, cum Curte sua, & infra eamdem Plebem praedictam cum Cappella quam Teuzo Filius lepti dedit S. Joanni, & eidem Canonicae pro salute Animae suae: Curtem etiam de lacu ,, quem dedit sichelmus Episcopus cum omnibus suis pertinentiis, quae est infra Plebem S. Petri in Valca, & Santi Severi. Curtem vero de Cintoria (34) quam Speciosus ejusdem Ecclesiae Episcopus (35) praelibatae CaTom. I.

[ocr errors]
[ocr errors]
[ocr errors]

وو

[ocr errors]

da

davere fu sepolto nella Cattedrale di Mantova: il Sigonio racconta la sua morte così: Bonifacius Marchio per insidias ad spinetam Agri Cremonensis vicum ad Ripam Olij ab Exule quodam pridie Nonas Maii interficitur, ac summo Italiae dolore Mantuae in Eade S. Andreae spelitur. Ejus ditionem Beatrix Uxor, quae aedem illam construxerat, & filia Mathildis & Bonifacius puer excepit.

(33) Cioè Signa.

(34) Questa Corte era sulla Greve vicino all' Arno, e circa tre miglia da Firenze. (35) Colla famosa donazione dell' Anno 724. la quale è un Documento, che illustra non

po

"

nonicae contulit eodem modo, sicut „ disposuit habendam cum omnibus pertinentiis suis, Campum (36) Regis Pra

وو

poco la Città nostra, perchè nomina più volte i Canonici di S. Gio., essendo questa la più antica memoria, che si abbia di Canonici nelle Chiese d' Italia, cioè di Cherici viventi sotto Regola in comune, chiamati con questo nome, perchè anche S. Eusebio Vescovo di Vercelli vivea in comune con i suoi Cherici, ma questi non si trovano nominati Canonici.

?

[ocr errors]

(36) Campe del Re quale fosse ce lo insegna fedelmente il Borghini nel suo Trattato della Chiesa Fiorentina pag. 400. quale così ragiona. Sotto Lamberto de' medesimi Imperatori Italiani figliolo del soprannominato Guido e l'anno sesto del Regno suo, nel qual tempo per avventura comprende quel, che regnò insieme col Padre, si vede nel Vescovado Grasulfo, ò pure Gruisulfo, che si dica,. e si può credere per la brevità del tempo, che ei succedesse al sopradetto Andrea, perchè questo Anno, che fu come io penso l' DCCCIIC. ricevè in dono (se ella non è una confermazione di cosa già innanzi concessa, che per nome di dono in quel Secolo spesso si chiamavano queste tali concessioni) da questo Imperatore, essendo egli in Ravenna e pregatone da Ageltruda sua Madre, alcuni

be

[ocr errors]

P

« IndietroContinua »