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niendum. Et cum nemo se ibidem ,,appresentasset, qui eis inde intentio,, nes misisset, sententia judicum pro signum quod sua detinebat manu misit bannum Domini Regis super præd. Canonicos, & Advocatum eorum ad viam Canonicæ in bisanteos au,, reos duo millia, ut nullus quilibet homo, vel magna parvaque persona ,, pr. Canonicam vel Præpositum, aut Rectorem ejusdem Canonice qui in ,, tempore fuerint disvestire audeat sine legali judicio. Qui vero hoc fecerit pr. duo millia bisanteos aureos compositurum se agnoscat medietatem præ,, nom. Canonice. Et in eo modo finita,, est causa. Unde hanc notitiam pro se curitate ejusdem Canonice, et futura ostentione fieri ammonuerunt. Quidem », ego Notarius et Iudex sacri Palatij ,, ex Jussione jam d. nobilissima Duca seu Judicum ammonitione scripsi. An,, no Dominice Incarnationis MLXI. Se,,xto Idus Novembris, Indictione XIV. Sign. manuspr. Beatricis Ducis.

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,, Ego Petrus Pisanus. Præsul interfui. Ego Obertus Abbas.

,, Ego Rotecherius Iudes interfui.

Ego

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,, Ego Ioannes Judex Faventinus huic atque altercationi interfui. ,, Ego Ioannes scholasticus huic Judicio scribens interfui.

Ego Petrus Judex sacri Palatij in

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Winildus interfui et SS. Rodulphus Iudex praesens fui, et SS.

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Bruno interfui, & subscripsi.

E che nell' anno 1070. la medesima Duchessa Beatrice avesse il Governo di Firenze ce lo assicura un' altro Placito da essa ivi tenuto il dì 25. Maggio a favore della Badia di Fontebuona, coll' assistenza di Guido, di Signoretto, e di Pietro Fiorentino, e di altro Pietro Sanese, e di Giovanni Aretino Giudici di Sesmondo, e Benno Causidici, di Alberto, e Bulgaro Conti ec. E che parimente la medesima Principessa unitamente alla sua Figlia la gran Contessa Matilda dominasse in Firenze anche negli anni 1072. e 1075. lo provano due Placiti da essa ivi tenuti nel Palazzo di S. Giovanni di detta Città, che il primo a favore delle Monache di S. Felicita

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cita (52) di Firenze, e l'altro a favore di S. Anselmo Vescovo di Lucca, confermandolo nel possesso di una terza parte del Castello di Montecatini di Valdinievole. Come pure giustifica lo stesso anche nell'anno 1076. un' altro Placito tenuto nel Territorio Fiorentino a favore della Badia di S. Michele di Marturi da Nordillo Messo della predetta Duchessa Beatrice.

E che nell' anno 1077. presiedesse al governo di Firenze la sola Matilda, essendo già seguita fino sotto dì 18. Aprile dell' anno antecedente la morte dell' illustre sua Genitrice (53) lo prova una promessa fatta in Firenze alla presenza di essa Matilda, da Ugo del già Fusco, di non molestare S. Anselmo Vescovo di Lucca intorno al pos

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(52) Questa Insigne Carta è stata da me pubblicata nelle memorie da me scritte di S. Berta, e stampate in Firenze nel passato anno 1795.

(53) Terminò la Vita piena di meriti, e di virtuose operazioni questa Principessa nella Città di Pisa, e nella Cattedrale di essa Città ebbe sepoltura.

sesso di Monte Catini (54) come parimente vien dimostrato da un' Istrumento fatto in Firenze il dì 3. Luglio 1077. contenente un'approvazione fatta da Guido, e Bonfantino Castaldi di Matilda, di una Donazione fatta da Adimaro di Bernardo ai Canonici di S. Giovanni; e da un privilegio spedito da essa Matilda a favore del Monastero suddetto di Marturi, ricevendo quei Monaci sotto la sua protezione, si conosce chiaramente, che anche nell'anno 1099. esercitava la sua Signoria in Firenze, come lo fa vedere anche un Placito pubblicato dall' Autore dell' Opera della Serie dei Duchi, e Marchesi di Toscana, da essa ivi tenuto in quel medesimo anno 1099. nel Palazzo di S. Giovanni, coll' assistenza di Guidone Conte figlio della B. M. di Guidone, e di Arderico, e di Ubaldo, e di Teuzzone, e di Beniamino Giudici, e di Bellincione, e d'Ildebrando, e di Donato Causidici, e di Sichelmo, e di Lamberto Notari».

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(54) Questa Carta assieme colle due se guenti sono state pubblicate dall' Continuatore della bellissima Opera della serie dei Duchi e Marchesi di Toscana.

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E che nel 1100. seguitasse sempre in Firenze la Signoria di Matilda, ce ne toglie ogni dubbio la seguente Investitura fatta dal Conte Guido, alla presenza di essa in quell' anno il dì primo di Marzo a favore dei Canonici Fiorentini di S. Reparata della Corte di Campiano. (55), Dum in Dei nomine in Civitate Florentia in Palatio Domus S. Joannis in judicio resideret Domna Matilda Dei gratia Dux, & Marchionissa residentibus cum ea Widone Comite F. B. M. Widonis, & Arde,, rico, & Ubaldo, & Teuzzone, & Beniamino Judicibus, & Bellincione, & Ildebrando, & Donato Causidici, & Sichelmo, & Lamberto Notari, & stantibus cum eis Sichelmo F. Ade,, laite, & Gerardo F. Soavizzi, & Joanne F. Ugonis & Joanne F. B. Donati, & Gerardo Caponsacco, & Bonfantino, & Joanne F. B. M. Rolandi, & Rolando F. Gualberti & Guitone, & Ildeprando nepotibus ,, Jochi, & Gherardo Castaldio D. Ma

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(55) Esiste questa Carta nell' Archivio del Capitolo Fiorentino.

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