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tando all' anno 1204. del Governo di Firenze, dice che non può assicurarsi del numero preciso dei Consoli, trovandone quando più, e quando meno, le sue precise parole son queste.,, Del ,, numero dei Consoli non mi assicuro, ,, già trovandone quando più, e quando meno, e pure doveva essere determinato. Io per altro m' induco volentieri a credere che due soli fossero nel cominciamento della Repubblica, e che per qualche anno seguitasse questo numero, imperocchè osservo, che nell' anno 1138 due soli Consoli troviamo notati come pure un egual numero si trova nel 1172. e nel 1173. se in questi tempi le pubbliche scritture non ci danno contezza, che di soli due Consoli, non sò vedere per qual motivo si debba credere, che un numero maggiore fosse eletto al Governo, tanto più che nell'anno 1174. non mancano le carte di quel tempo di avvisarci che otto furono i Consoli della Città. Non mi parrebbe errore il pensare, che i Fiorentini nell'istituire il Magistrato del Consolato eleggessero solamente due Consoli per imitare così l'esempio de' Ro

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mani, i quali allora quando ebbero scacciati i Re stabilirono al Governo in luogo di un sol Re due Consoli, affinchè se l'un di essi avesse voluto commettere qualche eccesso, venisse dall' egual potenza dell' altro Impedito. Qual potesse essere poi la causa dell' aumento di questi supremi Uffiziali non vi sono, che le congetture, che possino farci appigliare a qualche probabile sentimento. Non è fuor di proposito, secondo me, il credere che nel tempo, che si andava dai Fiorentini sistemando il Governo della loro Repubblica, a proporzione, che andavano crescendo gli affari , aumentassero il numero dei Consoli, e a tale uopo giova reflettere, che un tempo si trovano due Consoli, un' altro tempo tre, un' altro tempo otto, quando nove, e quando dodici sempre per ordine successivo, perlochè pare, che in più tempi fossero aumentati Il citato Ammirato così parla, Essendo i Consoli delle Arti gli stessi che ,, quei del Comune, onde vi erano quei dei Giudici, e Notai, dei Cambia,, tori, di Calimala, dei Mercanti del ,, Comune, dell' Arte della Lana, e di Tom. I. Рог

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Porta S. Maria • "Questo racconto prova, che divisi tra i Consoli erano gli affari del Governo, ma, che per altro tutti insieme formavano il Supremo Magistrato, ed approva il mio sentimento, cioè che fosse cresciuto il loro numero, ogni volta, che se ne conosceva il bisogno. Non è neppure improbabile, che ne fosse causa (essendo per altro vera) la rivoluzione seguita in Firenze nel 1176. per causa, che gli Uberti ( come si descrive in un' antico codice esistente nella Biblioteca Laurenziana, e dal Villani, sebbene da questi si ponga questo fatto nel seguente anno 1177.) volendo un Magistrato di Consoli a loro elezione, fosse pensato dai Cittadini di accrescerne il numero, all'oggetto di scemare quello dei loro seguaci, appagando così l'ambizione di molte famiglie.

Questa mia reflessione per quanto non sembri affatto disprezzabile, pur tutta volta non facendo una prova dimostrativa, parmi, che se li debba preferire la prima come più coerente alla probabilità, imperocchè se fosse stata la causa dell' aumento dei Consoli la rivoluzione degli Uberti, sarebbero stati accre

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sciuti tatti in un tempo, ed essendo il loro numero stato aumentato in più volte, pare più probabile, che la causa sia stata l'aumento dei pubblici affari; penso ancora che non possa essere stato la rivolta degli Uberti il motivo del loro aumento, perchè credo certamente, che questa rivoluzione non sia mai seguita, e la memoria che ce ne da il Villani, sia una delle sue solite favole, poichè osservo, che nell' anno 1176. i Fiorentini avevano già cominciato a registrare gli affari più rilevanti della Repubblica, e perciò averebbero registrato certamente qualche atto, da cui dedurre potessemo la seguita rivoluzione; Osservo ancora in quell' anno i medesimi Fiorentini molto intenti agli affari pub blici, poichè fanno convenzioni, e patti, con i Sanesi, e ricevano Donazioni di Terre, e Castella; se avessero avuti dei torbidi interni, non averebbero potuto attendere all' ingrandimento del loro stato, ma in quella vece sarebbero stati costretti attendere a sedare i tumulti per rendere la quiete alla Città. Secondo l'opinione del Frisingense, ę del Muratori, i quali asseriscono, che G 2

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alcuni dei Consoli delle Città libere d' Italia attendevano al politico reggimento della Città, ed altri a giudicare le Cause civili, e Criminali, parrebbe che in Firenze un Console avesse presiedu to al Governo politico, e l'altro al Governo civile.

Se nel tempo del Consolato, prima cioè della Potesteria, vi fossero dopo i Consoli altri Magistrati minori tanto per l'amministrazione della Giustizia quanto per la direzione degli affari politici, siamo affatto mancanti di Documenti, che ce ne faccino consapevoli : Rapporto per altro all' amministrazione della giustizia, credo certamente vi fosse un doppio Magistrato e forse

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avanti di uno si ventilavano le Cause in prima istanza, avanti dell' altro nella seconda. Ho citata in questo Capitolo una carta dell' anno 1181. nella quale osservo, che oltre a tre Consoli di giustizia vi si nomina un Console col Titolo di Judex Ordinarius, questo Console credo, che formasse un Magistrato particolare, e separato dall' altro dei Consoli di giustizia, e che avanti del primo si agitassero le Cause in prima

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