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Del Podestà di Firenze.

Er quanto sotto il Governo Consolare la Repubblica Fiorentina facesse dei rapidi progressi nella dilatazione del suo Dominio, contuttociò sul finire del XII. Secolo vollero i Fiorentini fare qualche mutazione al loro Sistema di Governo. Fino all' anno 1193. presso i soli Consoli, come abbiamo veduto, risedè l'alto Dominio della Repub. blica, e l'Amministrazione della Giustizia. In quell' anno oltre ai Consoli si trova un nuovo Magistrato composto di un sol Cittadino chiamato Potestà.

Quali fossero precisamente gli affari a questo nuovo Magistrato commessi, e se avesse parte negli affari di Giustizia non ho trovato memoria che ce ne renda avvisati: per quello che osservo in. alcune Carte di quel tempo fu certamente il Potestà il primo Soggetto del Supremo Consolare Magistrato, poichè T. II.

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lo vedo intervenire a tutte quelle funzioni, che riguardavano il politico Reggimento della Repubblica, e lo vedo registrato il primo fra tutti gli altri Rappresentanti. Nella Carta contenente alcune Convenzioni fatte dal Comune di Firenze con i Signori del Castello di Trebbio, e da noi riportata nel Tomo antecedente, si legge che Gherardo Caponsacchi Potesta di Firenze assieme con i suoi Consiglieri Tedaldo del q. Tedaldino, M. Gherardo del q. Cipriano Giudice, Struffaldo del q. Bondelmonte e Gianni di Filippola stipularono per il Comune. E questa è la prima memoria certa, ed indubitata, che noi abbiamo dell' Ufizio del Podestà. Quasi tutti i nostri Scrittori hanno fissato il principio della Podesteria di Firenze, ma quasi tutti sono stati fra loro Ammirato pretende, che avesse princich discordi. L pro questo Uffizio in Firenze nell' anno 1184. asserendo egli di aver veduto una di quel tempo, tempo, che contiene una Convenzione fra il Comune di Firenze e quello di Lucca, nella quale si fa menzione del Podestà. Ho ricercata ancora io questa Carta, e l'ho seriamente

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esaminata,ma mi convien credere che la parola Potestatis che vi si legge non deva intendersi per il Podestà, ma bensì per la Podestà, cioè per la pubblica autorità, e che perciò non ancora in Firenze si conoscesse questo Magistrato. Giovanni Villani, il Malespina, e Marchionner di Coppo Stefani non prima dell'anno 1207. fanno menzione dei Podestà, ed il Mecatti nella sua Storia Cronologica gli seguita ciecamente. L' Aus tore d' una Cronica MS. antica, che conservasi nella Libreria Laurenziana fissa il principio della Podesteria nell' Anno 1202. E Paolino Pieri nella sua Cronica stabilisce l' Introduzione del Podestà nell'anno 1199. Questa diversità di sentimenti senza che alcuno sia ap poggiato a veruna prova di fatto, dimostra abbastanza quanto tutti ragionino alla cieca. L'esistenza del Potestà accennata da noi, siccome è appoggiata a un Documento che non solamente ne fa menzione, ma anche lo nomina, così si rende sicura, e superiore a qualun que eccezione..

La causa della creazione di questo Magistrato crede l'Ammirato, che deA 2

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lo vedo intervenire a tutte quelle fun zioni, che riguardavano il politico Reggimento della Repubblica, e lo vedo registrato il primo fra tutti gli altri Rappresentanti. Nella Carca contenente alcune Convenzioni fatte dal Comune di Firenze con i Signori del Castello di Trebbio, e da noi riportata nel Tomo antecedente, si legge che Gherardo Caponsacchi Potesta di Firenze assieme con i suoi Consiglieri Tedaldo del q. Tedaldino, M. Gherardo del q. Cipriano Giudice, Struffaldo del q. Bondelmonte e Gianni di Filippola stipularono per il Comune. E questa è la prima memoria certa, ed indubitata, che noi abbiamo dell' Ufizio del Podestà. Quasi tutti nostri Scrittori hanno fissato il principio della Podesteria di Firenze, ma quasi tutti sono stati fra loro discordi. L Ammirato pretende, che avesse princiFirenze nell' anno 1184. asserendo egli di aver veduto una Carta di quel tempo, che contiene una Convenzione fra il Comune di Firenze e quello di Lucca, nella quale si fa menzione del Podestà. Ho ricercata ancora io questa Carta, e l'ho seriamente

pro questo Uffizio in B

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