Il cortegianoFelice Le Monnier, 1854 - 398 pagine |
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Pagina 16
... rise molto , nè alcun era che si potesse tener di parlare : chi diceva , Io impazzirei nel pensare , chi , Nel guardare ; chi diceva , Io già son impazzito in amare ; e tai cose . ― - IX . Allor FRA SERAFINO , a modo suo ridendo ...
... rise molto , nè alcun era che si potesse tener di parlare : chi diceva , Io impazzirei nel pensare , chi , Nel guardare ; chi diceva , Io già son impazzito in amare ; e tai cose . ― - IX . Allor FRA SERAFINO , a modo suo ridendo ...
Pagina 17
... Rise la signora Duchessa , e vedendo l ' UNICO ch'ella voleva escusarsi di questa imputazione , Non , disse , non parlate , Signora , che non è ora il vostro loco di parla- re . — La signora EMILIA allor si volse , e disse : Signor Uni ...
... Rise la signora Duchessa , e vedendo l ' UNICO ch'ella voleva escusarsi di questa imputazione , Non , disse , non parlate , Signora , che non è ora il vostro loco di parla- re . — La signora EMILIA allor si volse , e disse : Signor Uni ...
Pagina 28
... Rise qui ognuno ; ma messer CESARE GONZAGA SOggiunse : Di che ridete voi ? Non sapete che Ales- sandro Magno , sentendo che opinion d'un filosofo era che fossino infiniti mondi , cominciò a piangere , ed essendogli domandato , perchè ...
... Rise qui ognuno ; ma messer CESARE GONZAGA SOggiunse : Di che ridete voi ? Non sapete che Ales- sandro Magno , sentendo che opinion d'un filosofo era che fossino infiniti mondi , cominciò a piangere , ed essendogli domandato , perchè ...
Pagina 37
... Rise il CONTE , e sog- giunse : Voleva dire Apelle , che Protogene nella pittura non conoscea quel che bastava ; il che non era altro , che ri prenderlo d'essere affettato nelle opere sue . Questa virtù adunque contraria alla ...
... Rise il CONTE , e sog- giunse : Voleva dire Apelle , che Protogene nella pittura non conoscea quel che bastava ; il che non era altro , che ri prenderlo d'essere affettato nelle opere sue . Questa virtù adunque contraria alla ...
Pagina 53
... rise , e risposegli , che in questo non con- sistevano le fortune di Grecia . Così io ancora poco mi cura- rei se da un Toscano fossi ripreso d ' aver detto piuttosto sa- tisfatto che sodisfatto , ed onorevole che orrevole , e causa che ...
... rise , e risposegli , che in questo non con- sistevano le fortune di Grecia . Così io ancora poco mi cura- rei se da un Toscano fossi ripreso d ' aver detto piuttosto sa- tisfatto che sodisfatto , ed onorevole che orrevole , e causa che ...
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Parole e frasi comuni
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Brani popolari
Pagina 36 - Qual occhio è così cieco che non vegga in questo la disgrazia della affettazione; e la grazia in molti omini e donne che sono qui presenti, di quella sprezzata...
Pagina 74 - Però parmi che i vecchi siano alla condizion di quelli che partendosi dal porto tengon gli occhi in terra, e par loro che la nave stia ferma e la riva si parta; e pur è il contrario...
Pagina 74 - La causa adunque di questa falsa opinione nei vecchi estimo io per me ch'ella sia, perché gli anni fuggendo se ne portan seco molte commodità, e tra l'altre levano dal sangue gran parte degli spiriti vitali; onde la complession si muta, e divengon debili gli organi, per i quali l'anima opera le sue virtù. Però dei...
Pagina 35 - E ricordomi io già aver letto, esser stati alcuni antichi oratori eccellentissimi, i quali, tra l'altre loro industrie, sforzavansi di far credere ad ognuno, sé non aver notizia alcuna di lettere...
Pagina 9 - ... apparamenti di camere di ricchissimi drappi d'oro, di seta e d'altre cose simili, ma per ornamento v'aggiunse una infinità di statue antiche di marmo e di bronzo, pitture singularissime, instrumenti musici d'ogni sorte; né quivi cosa alcuna volse, se non rarissima ed eccellente. Appresso, con grandissima spesa adunò un gran numero di eccellentissimi e rarissimi libri greci, latini ed ebraici, quali tutti ornò d'oro e d'argento, estimando che questa fusse la suprema eccellenzia del suo magno...
Pagina 35 - ... venir fatto senza fatica e quasi senza pensarvi. Da questo credo io che derivi assai la grazia: perché delle cose rare e ben fatte ognun sa la difficultà, onde in esse la facilità genera grandissima meraviglia; e per lo contrario il sforzare e, come si dice, tirar per i capegli da somma disgrazia e fa estimar poco ogni cosa per grande ch'ella si sia.
Pagina 4 - Boccaccio; né credo che mi si debba imputare per errore lo aver eletto di farmi più tosto conoscere per lombardo parlando lombardo, che per non toscano parlando troppo toscano...
Pagina 38 - Questa virtù adunque contraria alla affettazione, la qual noi per ora chiamiamo sprezzatura, oltra che ella sia il vero fonte donde deriva la grazia, porta ancor seco un altro ornamento, il quale, accompagnando qualsivoglia azione umana per minima che ella sia, non solamente subito scopre il saper di chi la fa, ma spesso lo fa estimar molto maggior di quello che è in effetto...
Pagina 69 - Alessandro per questo rispetto donarla a chi gli parve che più perfettamente conoscer la potesse. Non avete voi letto, che quelle cinque fanciulle da Crotone, le quali tra l'altre di quel populo elesse Zeusi pittore, per far di tutte cinque una sola figura eccellentissima di bellezza, furono celebrate da molti poeti, come quelle che per belle erano state approvate da colui, che perfettissimo giudicio di bellezza aver dovea?
Pagina 10 - Capitan della Chiesa; nel qual tempo, seguendo il suo consueto stile, sopra ogni altra cosa procurava che la casa sua fusse di nobilissimi e valorosi gentilomini piena, coi quali molto familiarmente viveva, godendosi della conversazione di quelli: nella qual cosa non era minor...