Storia d'Italia, Volume 6

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1844
 

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Pagina 167 - ... opere dei minatori nemici sotto terreni da tanti incendj affocati. Ma tale cautelarsi non giovò tanto che la notte dei ventinove d' agosto (forse Iddio volle per speciale decreto , che in quel momento il coraggio Francese e la virtù Piemontese maravigliosamente spiccassero ) cento granatieri Francesi non riuscissero nel fosso della piazza senza essere veduti né sentiti dalle guardie della muraglia , e non s' accostassero alla porticciuola della cortina per opprimervi la guardia esterna , ed...
Pagina 170 - Il corpo degl' ingegneri fece coniare una medaglia in onore di Pietro Micca , tardo testimonio di una virtù , che ha poche pari. La data della medaglia onora chi la procurò , disonora chi tardò. Ahi ! pur troppo freddi furono gli scrittori contemporanei ed i moderni , che di cotesto fatto parlarono ! ahi ! troppo restj sono gli uomini alla gratitudine ! Il giorno appresso aprissi nuova scena d' orrore , e di sangue intorno alle mura della desolata Torino.
Pagina 169 - ... nobilissimo fatto una nobilissima ricompensa non avesse meritato, e qui si trattasse solamente di saziar la fame di chi portava il nome di un eroe. Un autore, già da me altrove citato, che scrisse recentemente in lingua Francese...
Pagina 169 - Il pane si da ai poveri, non ai gloriosi. Che pane, che pane ! Ripeto che ho vergogna. Ma Micca era plebeo; la ricompensa data, o piuttosto l'oltraggio fatto a chi il suo nome portava, denota il caso che si faceva in Piemonte a quei tempi dei popolani. A' giorni nostri si conobbe l'indecenza.
Pagina 167 - ... procurare agognavano. Un'azione rara fra le più rare, virtuosa fra le più virtuose, meritoria fra le più meritorie, e degna di essere con ogni onore per tutti i secoli celebrata, fu della loro ingannata speranza bella ed alta cagione.
Pagina 210 - Che fosse lecito ad ognuno di armar navi pel commercio; . ' Che venti navi regie , oltre le galere , fossero sempre in pronto per convogliare le navi mercantili; Che il re fondasse fortezze ai confini, massime verso lo stato ecclesiastico, e la guardia ne fosse data, per metà ciascuno , ai soldati nazionali ed esteri; Che i forti di Napoli a spese regie si risarcissero; Che Luca...
Pagina 169 - Poi se ne va loro rammentando che un ramo d'ulivo, particolarmente consecrato a Minerva, era in Atene la più bella delle ricompense, e che la facoltà del potersi sedere alle mense pubbliche di Sparta era il più onorevol premio delle fatiche sparse in pro della patria.
Pagina 167 - ... speranza bella ed alta cagione. Uomo plebeo la fece, perciò non fu stimata, né premiata come e quanto valse. Essendo le mura lacere pei passati assalti , gli assediati temevano di qualche sorpresa notturna; onde grandi fuochi la notte nel fosso , ed innanzi alle brecce accendevano; il che serviva eziandio ad impedire in quei luoghi 1' opere dei minatori nemici sotto terreni da tanti incendj affocati.
Pagina 169 - A questo passo esito, ed ho vergogna al dire come la famiglia dell'eroico preservatore sia stata ricompensata: le furono statuite due rate di pane militare in perpetuo, come se il nobilissimo fatto una nobilissima ricompensa non avesse meritato, e qui si trattasse solamente di saziar...
Pagina 168 - Il luogo era stato minato prima pel caso di un assalto generale, ma la mina, benché carica, non era ancora munita del necessario artitìzio, onde l'accenditore avesse tempo di salvarsi.

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