Moro (o ch. er duro), propr. Moros, morosa (volg.), il mio voler uno morto «<e le fai tanta guerra, e la vuoi morta » Ber.; far uno morto, crederlo; tanto era dallo scriver stracco e morto » Ber.; smontaron mezzi morti in sulla rena » Id.; mezza morta dell'acqua fuor la cava » Id.; più morto che vivo, Id. Mortaret, mortaretto (dim. di mortaro, mortajo), e mortaletto scoppiar faravvi come un mortaletto » Pan. Morté, mortajo (da pestare sale, droghe, e sim.); pestar l'acqua nel mortajo, m. prov. a Morsura, più volg. mordura, mordiura, morsura. Mort, morte; dare, darsi la morte; morir di morte naturale, o violenta; far una buo-Mortificassion, mortificazione, na, cattiva, trista morte, Ber.. Pan.; miglioramento della morte, Bon.; aver la morte all'uscio, alla gola, m: prov.; la morte viene quando meno si aspetta; la morte uguaglia tutfi; punto di morte; dopo morte, Lasc.; bastonato a morte, Pan. Mort, morto, s. e ag.; parlar di morti a tavola, m. prov.; sonar da morto, Fag.; fig. per tesoro in un casson di ferro trova il morto » Lip. ; « non tenere i tuoi denari morti » Bon.; piazza morta (t. mil.), paga di soldato che non c'è; paga morta, oziosa, inutile; fuoco morto, legno morto peso morto, stagion morta, terra morta, e sim.; morto di fame, o di sonno, per me schino; innamorato morto il mortificare, comun. nel fig., per umiliazione, dispiacere umiliante non so come significarvi la mia mortificazione del trovarmi sprovveduto di danari » Goz.; alcuni aggiungono qualche mortificazione avuta dai riformatori » Id. Mortifichè, mortificare, reprimere, la carne, le passioni e sim. (t. teol.), mortifichesse, mortificarsi, reprimersi (nello stesso senso); mortificarsi (nel signif. pass. e in t. med.), vale pure perdere ogni senso, e dicesi dei membri che diano in cancrena (però in tal senso non è guari vern.); fig. mortificare alcuno, umiliarlo con ripulse, male accoglienze, parole aspre e sim.; « mortificavalo e facevagli vergogna » F. Belc.; " quei poveri diavoli Mossè, spumare (franc. da sono rimasti molto mortificati⟫> mousse, forse omol. ant. di Goz.; «io ne sono ancora mossa, o afer. di spumoso). mortificato » Id. Mossëta, mozzetta (canonicale, Mortori, mortorio. e sim.). sola). Mostarda, mostarda (da mosto), fig. venire, far venire, montare, far montare la mostarda al naso, la stizza, la bile, Ber., Fort., Lall. Morva, morva (malattia di ca-Mossolina, mussolina (da musvalli). Mosca, paresse le mosche, pa-Most, mostos, mosto, mostoso, rarsi le mosche, fig., levarsi che ha mosto. le mosche dal naso, d'intorno al naso, non lasciarsi far ingiuria, e sim., Lasc., Lip.; saltargli, pigliargli la mosca, o pigliar la mosca, incollerirsi « salta la mosca subito a colui» Ber.; far d'una mosca un elefante, far gran caso di cosa da nulla. Moscarola, moscarola, moscajola (paramosche da dispensa o tavola). Moscatel, moscatello, mosca- Moscon, moscone, moscione. Mostass, mostaccio; «io nou ho che un sol core e un sol mostaccio » Lall.; « consulta come farsi il mostaccio più bello » R. B.; " ha un mostaccio infrigno e giallo » Lip.; " quel mostaccio mi scalda il petto » Fort.; « a un re dirgli che parta, sul mostȧccio!» Bert.; serrare l'uscio sul mostaccio, Bon.; « quel vecchio boja rivolse il mostaccio » Ber.; rompere, farsi rompere il mostaccio, Ner. ; gli volle dar col guanto nel mostaccio » Ber.; « gli trasse un colpo sul mostaccio Id.; si dava dei gran pugni nel mostaccio » Pan. ་་ Mostassà, mostacciata dannosi pugni e mostacciate Bard.; fig. per ripulsa, rabbuffo, mortificazione e sim. è idiot. meritevole per la sua espressione di venir adottato. Mostassass, mostacciaccio, pegg. stacciaccio! » Bon. Mostasson, mostaccione, accr. di mostaccio. di mostaccio « che bieco mo- far vedere, far mostra, finta, ec.; « mostra la forza tua se punto n'hai Ber. ; « mostra qua Ar.; « mostra qua; questa roba è mia Cecch.; « mostra un po' qua il tuo modello » Cell.; per insegnare Mostassin, mostaccino, vezz. di mostaccio, musetto, musino, faccino. la donna mostri alle serve » Pand.; « gli mostri il maestro» Goz.; mostrar ai cani andar a piedi, m. prov.; mostrarsi, farsi vedere, a persone, o in qualche luogo; fig. mostrar i denti a uno, non lasciarsi intimorire, non cedere, resistergli; mostrar il culo (m. basso), fig. far trista figura, ec.; mostrar a dito, indicare persona che fa parlare di sè. Mostra, mostra, apparenza, dimostrazione, ostentazione, bacheca, orologio da tasca « più per mostra che di durata » Dav.; false mostre di libertà» Id.; far mostra di niente, far il nuovo; mostra di panno, lavorio, o altra cosa qualunque « vi prego di mandarmi un poche di mostre (di panno), coi prezzi» (N. quel nostro un poche di), Goz.; « vi mando la mostra» (del formento), Id.; per bacheca Mostrin, mostrino (d'orol. da (vociaccia da orribili favelle, tasca), Caren. anzichè da bocche italiane, Mostro, mostruos, mostro, momassime avendosi mostra e struoso (contro natura). vetrina) « la roba stava in sulla mostra Gal.; « gioiellieri con le mostre » Bart.; la mostra val più della bottega, m. prov., Goz. (noi diciamo pure, vista la mostra, visto il resto, m., non che inappuntabile, di perfetta lingua); mostra per orologio portatile, Caren.; « un oriuolo da torre, e una mostra da tavolino Red.; mostra a ripetission, mostra a ripetizione; mostra, per rassegna, Bott., Gr. (non è più guari in uso, neppure in ital.). Mostrè, mostrare, dimostrare, Mot (o ch.), motto, parola, piè Mot (o aperto), sinc, o contraz. di far per ognun v'era » Ber.; molto ben ricca, Ar. ; molto ben cari, Bon.; molto ben bello, Goz.; molto ben cara, Ber. un gran molto bene e molto ben da bel mucchio di monete » Goz. Muda, muda; filugelli da tre, da quattro mude, Caren.; donde mudare, muè. Mudande, mutande pruno gli straccia le mutande» Bard.; « spogliando ognuno insino alle mutande » Ber.; « non aveva il ribaldo mutande » Id.; « andarsi a bagnar con le mutande » Var. Mufa, mofa (o ch.), muffa; saper di muffa « vin che sa di muffa » R. B.; fig. venire, far venire la muffa al naso, la bile, la stizza, Ber. Muft, muffire, muffare; « del pan muffito » Ar. ; « un duro pan muffito » Bent.; fig. muf Motiv, motivo, dare, avere, pigliar motivo, cagione, occasione, ec.; quale è stato il motivo per cui, ec.? questo è stato il motivo, ec.; non c'è motivo d'andar in collera, ec., ec.; è pure t. mus. noto. Motivè, motivare, menzionare, far menzione, mentovare, al-] legar motivi. Moto, moto, movimento; il moto, far del moto giova molto alla salute. Motoben, corruz. di molto bene. fare (o muffire) stando in casa, V. Motben. Motria (o ch.), mutria « bada Lasc.; trovasi pure usato att.; " pergamene che il tarlo rode e l'umidità muffisce » Guer. Del resto sim. v. sono tutte capaci dell' una e dell' altra forma. Mugè (da mugg, mucc, muc- Mugg. V. Mucc. Mula, mula, f. di mulo. Mulinè, mulinare; fig. fantasti- ་་ Mumia, mummia, fig. immo-|Muscaden, muscardino (da muscato, che sa di muschio), bellimbusto, damerino, profumino, profumatuzzo. Musel. V. Musarola. Musica, mettere in musica, musicare; far musica, far di musica, sonare, cantare; fig. che musica è questa? finiamo questa musica; mettergliela, cantargliela in musica, parlargli chiaro e forte. bile, e, per sim. secco, Bon. Munission, munizione (t. mil.), da guerra, da bocca, ec. Mur, muro, dar la testa, o della testa nel muro; c'è da dare, di che dare, mi farebbe dare della testa nel muro; aver le spalle al muro, esser al sicuro; parlar al muro, cioè inutilmente; puntari piedi al muro, ostinarsi; star da muro a muro, vicino, accanto, accosto. Musicant, musicante, cantante, Murador, muratore; far il mu-Musin, musino, musetto, vezz. ratore, Fort. Muradura, muratura. Muraja, muraglia, scalar la muraglia, Bon.; « forte di sito e di muraglia » Dav.; « ognuno all'armi, ognuno alla muraglia Car.; quando i Padri presentavansi alla muraglia » Bart.; «le muraglie parean di marmo fino » Ner.; « appiccarono cartelli per le muraglie Goz. Murajon, muraglione, accr. di muraglia. Murè, murare; murar porte, finestre e sim., otturare, ac cecare. Muret, muretto, muricciuolo. di muso, mostaccino, faccino, ec. « dammi un bacio, musin bello » Bracc. Muslera, musoliera. Muso, muso « come le rane stan col muso fuori » D.; «aveva fuor dell'acqua solo il muso» Ber.; «udendo le parole, levò il muso» Id.; fig. " sì bel suon, sì bel canto e sì bel muso » Fort.; « i brutti musi del pittor Granata »> Pan.; «vo' fracassargli il muso'» Ber.; "o romper, oppur mi fo romper il muso» Pan.; «gli rompo quella pentola nel muso » Bard.; gli occhi incavati, e 'I muso lungo lungo » Pan.; slungare, allungare il muso far il muso lungo, e sempl., far il muso mi fanno il muso, e dicono di me roba da chiodi » Pan.; « lo guardate a sghimbescio e fate il muso » Fag.; coi baffi di capecchio " |