Miscellanea, Volume 25

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1906

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Pagina 13 - La nobiltà non fa per me. La ricchezza la stimo e non la stimo. Tutto il mio piacere consiste in vedermi servita, vagheggiata, adorata. Questa è la mia debolezza, e questa è la debolezza di quasi tutte le donne. A maritarmi non ci penso nemmeno; non ho bisogno di nessuno; vivo onestamente, e godo la mia libertà.
Pagina 15 - Che se d'affetti Orba la vita, e di gentili errori, È notte senza stelle a mezzo il verno, Già del fato mortale a me bastante E conforto e vendetta è che su l'erba Qui neghittoso immobile giacendo, II mar la terra e il ciel miro e sorrido.
Pagina 120 - ... suoi sempre nuovi amori co '1 sole. A me in quel nirvana di splendori e di suoni avviene e piace di annegare, la conscienza di uomo, e confondermi alla gioia della mia madre Terra: mi pare che tutte le mie fibre e tutti i miei sensi fremano, esultino, cantino in amoroso tumulto, come altrettante cicale. Non è vero che io sia serbato ai freddi silenzi del sepolcro! io vivrò e canterò, atomo e parte della mia madre immortale. Oh felice Titone, uscito cicala dagli amplessi dell'Aurora!
Pagina 109 - A -me, prima che l'inverno stringa pur l'anima mia II tuo riso, o sacra luce, o divina poesia! Il tuo canto, o padre Omero, Pria che...
Pagina 66 - E che dirò della costumatezza e del garbo infinito delle loro gentildonne, molte migliaia delle quali sono da scambiare per creature celesti? graziose, modeste, prudenti, generose, caritatevoli, affabilissime, allegre, pie, oh Dio le benedica! e pratiche di lingue moderne, e intendenti di musica e di disegno, e conoscitrici di fiori, e dotte nel ricamo, e eleganti nel ballare, e naturali nel vestirsi, e sicure nel parlare come nel metter in carta ", e esattissime nella pronunzia...
Pagina 25 - ... moribondi, e pianto, ed inni, e delle Parche il canto. Felice te che il regno ampio de...
Pagina 13 - Cantan su la tua fossa erma gli uccelli: Tu amor non senti ; e di sereno ardore Più non scintilleran gli occhi tuoi belli. Ed in festa venir qui ti vid' io Oggi fa l'anno: e il dire anco mi sona E ancor m
Pagina 66 - Non senza maraviglia ho più volte considerato onde nasca un errore, il quale, perciò che universalmente ne' vecchi si vede, creder si pò che ad essi sia proprio e naturale : e questo è, che quasi tutti laudano i tempi passati e biasimano i presenti, vituperando le azioni ei modi nostri e tutto quello che essi nella lor gioventù non facevano; affermando ancor, ogni...
Pagina 12 - Al gener vostro ozio è la vita, scherno Ogni virtude: in questi avelli or vive, Qui solo, e in van, la patria nostra antiqua : A i quali io siedo e fremo, a le mal vive Genti imprecando, de l' etade obliqua Dispregiator, ch'altro non posso, eterno.
Pagina 29 - ... ubi de magna virtute atque gloria bonorum memores, quae sibi quisque facilia factu putat, aequo animo accipit, supra ea veluti ficta pro falsis ducit.

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