Opere di Niccolò MachiavelliBaudry, 1851 - 692 pagine |
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... luogo Vitigete , il quale , dopo alcune zuffe , fu da Bellisario assediato e preso in Ravenna ; e non avendo ancora al tutto conseguita la vittoria , fu Bellisario da Giustiniano rivocato , ed in suo luogo posto Giovanni e Vitale ...
... luogo Vitigete , il quale , dopo alcune zuffe , fu da Bellisario assediato e preso in Ravenna ; e non avendo ancora al tutto conseguita la vittoria , fu Bellisario da Giustiniano rivocato , ed in suo luogo posto Giovanni e Vitale ...
Pagina 11
... luogo oscuro , credendosi essere con l ' ancilla , giacè con Rosmunda ; la quale dopo il fatto se gli scoperse , e mostrogli come in suo arbitrio era o ammazzare Alboino , e godersi sempre lei ed il regno , o esser morto da quello come ...
... luogo oscuro , credendosi essere con l ' ancilla , giacè con Rosmunda ; la quale dopo il fatto se gli scoperse , e mostrogli come in suo arbitrio era o ammazzare Alboino , e godersi sempre lei ed il regno , o esser morto da quello come ...
Pagina 17
... luogo , che eglino avevano con tanto onore felicemente ricuperato . Dopo la morte di Urbano fu creato pontefice Pascale II , ed all ' imperio era pervenuto Enrico IV . Costui venne a Roma fingendo di tenere amicizia col papa : dipoi il ...
... luogo , che eglino avevano con tanto onore felicemente ricuperato . Dopo la morte di Urbano fu creato pontefice Pascale II , ed all ' imperio era pervenuto Enrico IV . Costui venne a Roma fingendo di tenere amicizia col papa : dipoi il ...
Pagina 18
... luogo Guido da Cremona . I Romani in questi tempi per l'assenza del papa , e per gl ' impedimenti che l'imperadore aveva in Lombardia , aveva ripreso in Roma alquanto di autorità , e andavano rico- gnoscendo l'ubbidienza delle terre ...
... luogo Guido da Cremona . I Romani in questi tempi per l'assenza del papa , e per gl ' impedimenti che l'imperadore aveva in Lombardia , aveva ripreso in Roma alquanto di autorità , e andavano rico- gnoscendo l'ubbidienza delle terre ...
Pagina 20
... Sicilia e di Napoli Carlo d'Angiò , fratello di Lodovico re di Francia , e lo eccitò a venire in Italia a pigliare quel regno . Ma prima che Carlo venisse a Roma il papa mori , e fu fatto in suo luogo Clemente IV 20 ISTORIE FIORENTINE .
... Sicilia e di Napoli Carlo d'Angiò , fratello di Lodovico re di Francia , e lo eccitò a venire in Italia a pigliare quel regno . Ma prima che Carlo venisse a Roma il papa mori , e fu fatto in suo luogo Clemente IV 20 ISTORIE FIORENTINE .
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Parole e frasi comuni
acciocchè acquistare adunque alcuno altra amici ammazzare armi assai assalto avendo avesse buoni cagione CALLIMACO capitano CAPITOLO casa Castruccio chè ciascuno città cittadini congiura consiglio conte Cosimo costui credo danari debbe deliberazione dice difendere difficultà dipoi diventò domandare duca duca di Milano eglino erano esercito essendo fare fece fecero figliuolo Fiorentini Firenze fortezza fortuna forze Francesco fuggire furono fusse fussero genti Ghibellini giudicando governo Guelfi guerra imperio impresa ingiuria intra l'altro l'armi lasciare leggi libera LIGURIO Lucca luogo maggior magistrati mandò medesimo messer morte mostrare nasce Niccolò Niccolò Fortebraccio NICCOLÒ MACHIAVELLI Niccolò Piccinino Niccolò Soderini NICIA nimici nuovo onore ordini pace palagio papa patria pericolo pertanto pigliare plebe popolo potenti poteva prese principe propinquo regno repubblica rimedio Rinaldo degli Albizzi riputazione Romani rovina sarebbe Signori soldati tenere terra TIMOTEO Tito Livio Toscana trovare uomini uomo vede veggendo Veienti venire Vineziani virtù vittoria vivere voglio volendo zuffa
Brani popolari
Pagina ii - Venuta la sera, mi ritorno in casa, et entro nel mio scrittoio; e in su l'uscio mi spoglio quella veste cotidiana piena di fango e di loto, e mi metto panni reali e curiali; e rivestito condecentemente, entro nelle antique corti degli antiqui uomini. Dove da loro ricevuto amorevolmente, mi pasco di quel cibo che solum...
Pagina 654 - ... io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro, e domandare della ragione delle loro azioni, e quelli per loro umanità mi rispondono, e non sento per quattro ore di tempo alcuna noia, sdimentico ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte : tutto mi trasferisco in loro.
Pagina 282 - ... sete di vendetta, con che ostinata fede, con che pietà, con che lacrime.
Pagina 263 - E questo è che alcuno è tenuto liberale, alcuno misero (usando un termine toscano, perché avaro in nostra lingua è ancora colui che per rapina desidera di avere, misero chiamiamo noi quello che si astiene troppo di usare il suo); alcuno è tenuto donatore, alcuno rapace; alcuno crudele, alcuno pietoso; l'uno fedifrago...
Pagina 654 - Princlpatiìnu, dove io mi profondo quanto io posso nelle cogitazioni di questo subietto, disputando che cosa è principato, di quali spezie sono, come e...
Pagina 653 - Prosino in spezie mandò per certe cataste, senza dirmi nulla; e al pagamento mi voleva rattenere dieci lire, che dice aveva avere da me quattro anni sono, che mi vinse a cricca in casa Antonio Guicciardini.
Pagina 247 - Di poi, gli stati che vengano subito, come tutte le altre cose della natura che nascono e crescono presto, non possono avere le barbe e...
Pagina 267 - ... perché il vulgo ne va sempre preso con quello che pare, e con lo evento della cosa; e nel mondo non è se non vulgo; e li pochi non ci hanno luogo quando li assai hanno dove appoggiarsi.
Pagina 3 - ... di non offendere i discesi di coloro i quali per quelle narrazioni si avessero a calunniare. Le quali due cagioni (sia detto con loro pace) mi paiono al tutto indegne di uomini grandi; perché, se niuna cosa diletta o insegna nella istoria, è quella che particularmente si descrive; se niuna lezione è utile a...
Pagina 573 - Dio sa che io non pensavo ad iniuriare persona, stavomi nella mia cella, dicevo el mio uffizio, intrattenevo e' mia devoti; capitommi inanzi questo diavolo di Ligurio, che mi fece intignere el dito in uno errore, donde io vi ho messo el braccio, e tutta la persona, e non so ancora dove io m'abbia a capitare. Pure mi conforto, che, quando una cosa importa a molti, molti ne hanno a avere cura.