Istoria civile del regno di Napoli ...N. Bettoni, 1821 |
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Parole e frasi comuni
ajuto alcuni Alfonso altre ambasciadori ancorchè anno Antef Antonio Aragonesi autori avea avendo Baroni bolla Capitanata Capua Cardinal Carlo castel nuovo castello Castiglia celebre Chiesa città colla concede Corte cotanto d'Alfonso d'Aragona d'Italia decreti diede Duca di Calabria Duca di Milano Duca Giovanni ebbe editti erano essendo famoso fece Federico Ferdinando il Cattolico figliuolo Filippo fossero Francesi Francia furon furono Giovanni Pontano giureconsulti giurisdizione governo gran Capitano guerra Imperadore insino investitura istesso istoria lasciò leggi lettere libri luogo luogotenente maggior mandò Maometto medesimo moglie morte Neap nulladimanco Orig Otranto pace padre Papa parimente Pontano Pontefice poteva prammatiche presidente Principe di Salerno Principe di Taranto privilegj proccurò proibito proibizione Provincie Puglia ragioni Reame regal reggente regia Regina Regno di Napoli riputato Romani sacro Consiglio segretario Sicilia signore Spagna Spagnuoli stampa studj successori Summonte Terra di Lavoro terre titolo Toppi tosto trattati tribunale Turchi vede Vicerè Vinegiani
Brani popolari
Pagina 115 - ... intelletto incapacissimo, ritenendo solamente il nome ducale, fusse depresso e soffocato da Lodovico Sforza suo zio: il quale, avendo più di dieci anni prima, per la imprudenza e impudichi costumi della madre madonna Bona, presa la tutela di lui, e con questa occasione ridotte a poco a poco in potestà propria le fortezze, le genti d'arme, il tesoro, e tutti i fondamenti dello stato, perseverava nel governo...
Pagina 176 - ... due Re, avuto molte occasioni di ritornare nel suo Reame . Ma eleggendo la vita più quieta , e forse sperando questa essere la via migliore, accettò dal Re il partito di rimanere in Francia ( dandogli il Re la Ducea d'Angiò, e tanta provvisione che ascendeva a trentamila ducati l'anno) e comandò a quegli , che aveva lasciati al governo d...
Pagina 160 - Corsica , tardò tanto ad accostarsi a' lidi del Reame, che prima il Re era già entrato in Napoli. Così per le discordie domestiche , per le quali era abbagliata la sapienza tanto famosa de' nostri Principi, si alienò con sommo vituperio e derisione della milizia Italiana, e con gravissimo pericolo e ignominia di tutti, una preclara e potente parte d'Italia dall'Imperio degl'Italiani, all' Imperio di gente Oltramontana.
Pagina 124 - Re Aragonesi, e appresso a loro in grandissima autorità, precettore ancora nelle lettere, e maestro d'Alfonso, parve che o per servare le parti proprie degli oratori, o per farsi più grato a...
Pagina 180 - Parmigiani; nutriti tutti nell'armi o sotto i Re d'Aragona, o sotto i Colonnesi . Ed è cosa incredibile, quanto animo togliesse questo abbattimento...
Pagina 175 - Aragona godessero l' entrate Ecclesiastiche che avevano nel Regno. Ma nella rocca di Ischia certamente si veddero accumulate con miserabile spettacolo tutte le infelicità della progenie di Ferdinando vecchio. Perché (oltre a Federigo spogliato nuovamente di Regno sì preclaro , ansio ancora più della sorte di tanti figliuoli piccoli , e del primogenito rinchiuso in Taranto, che della propria) era nella rocca Beatrice sua sorella ; la quale, poiché dopo la morte di Mattia. famosissimo Re d'Ungheria...
Pagina 97 - Repubblica fiorentina ea sé proprio sarebbe molto pericoloso, se alcuno de' maggiori potentati ampliasse più la sua potenza, procurava con ogni studio che le cose d...
Pagina 164 - Ma Ferdinando in questo mezzo, entrato in Napoli, e messo con alcuni de' suoi a cavallo da' Napoletani , cavalcò per tutta la terra con incredibile allegrezza di ciascuno, ricevendolo la moltitudine con grandissime grida, né si saziando le donne di coprirlo dalle finestre di fiori e d'acque odorifere; anzi molte delle più nobili correvano nella strada ad abbracciarlo, e ad asciugargli dal volto il sudore. E nondimeno non s' intermettevano per questo le cose necessarie alla difesa; perché il marchese...
Pagina 65 - Papa Pio , con la medesima condizione diede il Ducato di Sora ad Antonio della Rovere nipote di Papa Sisto.
Pagina 129 - vecchi che nell'anno 1527 si erano ridotti a Somma dove «io era fuggendo la peste che crudelmente infestava Napoli, « in aver veduti tanti errori nel Compendio del Collenuccio