Biblioteca italiana, o sia giornale di letteratura, scienze ed arti ..., Volume 421826 |
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Parole e frasi comuni
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Brani popolari
Pagina 403 - Biografia universale antica e moderna ossia storia per alfabeto della vita pubblica e privata di tutte le persone che si distinsero per opere, azioni, talenti, virtù e delitti.
Pagina 13 - Nutrì il desio ove il bel cesto giacque, La bella man ti colse e poi le piacque Farne la mia per sì bel don beata. E mi pare ad ogn or fuggir ti voglia A quella bella mano : ond' io ti tegno AI nudo petto dolcemente stretta.
Pagina 314 - Osano a pena d'inalzar la vista vèr la città, di Cristo albergo eletto, dove morì, dove sepolto fue, dove poi rivestì le membra sue.
Pagina 12 - Belle, fresche e purpuree viole Che quella candidissima man colse, Qual pioggia o qual puro aer produr volse Tanto più vaghi fior che far non suole? Qual rugiada, qual terra, ovver qual sole Tante vaghe bellezze in voi raccolse? Onde il soave odor natura tolse O il ciel ch' a tanto ben degnar ne vuole? Care mie violette ; quella mano Che v' elesse tra l'altre, ov'eri, in sorte, V'ha di tante eccellenze e pregio ornate.
Pagina 39 - La statistica comprende dunque quella somma di cognizioni relative ad un paese, che nel corso giornaliero degli affari possono essere utili a ciascuno o alla maggior parte de' suoi membri, od al governo che ne è l'agente, il procuratore o il rappresentante.
Pagina 12 - O bella violetta, tu sei nata ove già '1 primo mio bel disio * nacque: lacrime triste e belle furon l'acque che t'han nutrita e più volte bagnata. Pietate in quella terra fortunata nutrì il disio *, ove il bel cesto giacque: la bella man ti colse, e poi li piacque di far la mia di sì bel don beata. E...
Pagina 12 - Tanto più vaghi fior che far non suole? Qual rugiada, qual terra, ovver qual sole Tante vaghe bellezze in voi raccolse? Onde il soave odor natura tolse O il ciel ch' a tanto ben degnar ne vuole? Care mie violette ; quella mano Che v' elesse tra l'altre, ov'eri, in sorte, V'ha di tante eccellenze e pregio ornate. Quella che il cor mi tolse, e di villano Lo fe' gentile, a cui siate consorte ; Quella adunque, e non altre, ringraziate.
Pagina 314 - ... che tra le frondi il vento spiri, o quale infra gli scogli o presso ai lidi sibila il mar percosso in rauchi stridi. 7 Nudo ciascuno il piè calca il sentiero, ché l'essempio de...
Pagina 10 - 1 cor, che sì spesso rincorro, Con la sua propria man, de' miei martiri Dirò; perchè i sospiri, Parlando, han triegua, ed al dolor soccorro. Dico che, perch'io miri Mille cose diverse attento e fiso, Sol una Donna veggio, e '1 suo bel viso.
Pagina 399 - Perocché ai dì nostri non sarebbe lodato chi scrivesse nella lingua e nello stile di questo volgarizzamento; e la lingua non vi fa profitto perché non può arricchirsi né di una voce, né di un modo; e lo scrittore consuma in questa vana imitazione un tempo che forse gli basterebbe a qualche grande concetto; e la gioventù non può se non trovarsi nel rischio di credere del buon secolo anche que' modi di altre età che lo scrittore v'introduce a malgrado di qualsivoglia diligenza.